Quattro professionisti a quattro zampe per aiutare i piccoli pazienti della Pediatria e della neonatologia

Quattro professionisti a quattro zampe per aiutare i piccoli pazienti della Pediatria e della neonatologia

Entrano in reparto con passo leggero e occhi attenti, portando con sé calma e allegria. Princess, Miura, Bianca e July non sono semplici ospiti: sono parte integrante di un percorso che va oltre la cura del corpo. Quattro professionisti a quattro zampe che, con dolcezza, rallegrano le giornate dei piccoli pazienti della Pediatria e della […] Articolo Quattro professionisti a quattro zampe per aiutare i piccoli pazienti della Pediatria e della neonatologia su Radio Bruno .

Serie A, tanti lamenti, poche ambizioni: è il campionato del gambero

Serie A, tanti lamenti, poche ambizioni: è il campionato del gambero

La sosta - l’ultima dell’anno solare - offre l’assist per un primo bilancio. La classifica, dopo undici giornate, recita 24 punti perla capolista. È la quota più bassa dell’ultimo decennio. Non è un incidente statistico ma un sintomo perché le prime in classifica contano già 3 sconfitte a testa, quelle che la squadra campione solitamente incassa in una stagione intera. Insomma, il campionato va a rilento , quasi all’indietro come un gambero, e il motivo non è tecnico o economico, ma tattico e filosofico: nessuno sta proponendo qualcosa di nuovo e nessuno sta facendo valere le proprie ambizioni. Nessuno, finora, ha avuto realmente la volontà di fare una stagione "grossa", di alzare il livello, di provare a scappare. È il campionato dall’accontentarsi o, peggio, del lamento. Il primo attore è stato proprio chi, per blasone e scudetto sul petto, doveva trainare il gruppo: Antonio Conte. Le sue dichiarazioni post-Bologna sembrano l’inizio della fine, l’avvio dell’esplorazione di una via di fuga. Ne fece di simili alla Juventus e all’Inter. E quella frase, «non voglio accompagnare un morto», ricorda sinistramente gli addii al Chelsea e al Tottenham. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44925660]] Il “gamberismo” del tecnico campione in carica ha creato un vuoto che le altre non potevano colmare. Il Milan veniva dall’ignoto, e Allegri dall’anno sabbatico, giusto non promettere mari e monti. La Juventus ha problemi strutturali che Spalletti non può risolvere in dieci giorni. L’Atalanta è crollata nelle sue scelte mediocri per definizione mentre la Roma di Gasperini era un’incognita. E l’Inter ? Chivu aveva troppi problemi da risolvere per lanciarsi in un harakiri comunicativo e si è dimostrato saggio nel crescere per gradi, assieme al rendimento della squadra. La somma di questo fuggi-fuggi è un campionato in naftalina. Ma, finalmente, arrivano due segnali. La partita solidissima della Roma contro l’Udinese e i primi, impressionanti minuti dell’Inter contro la Lazio sono le prime risposte a questo vuoto di potere perché arrivano dopo il flop del Napoli che porgeva la vetta della classifica a chi delle due l’avrebbe afferrata. I giallorossi, come ha felicemente ammesso Gasperini, si stanno convincendo di quel che fanno e ora sono lassù pur con lacune che, in altri contesti, renderebbero la squadra da quinto posto: giocano senza centravanti e la formazione è la stessa dell’anno scorso, Wesley a parte. Come Gasp sta issando la Roma lassù, Chivu ha spinto di nuovo l’Inter fuori dall’oscurità. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44925658]] E ora occhio perché i nerazzurri possono iniziare il campionato che preferiscono, quello della corsa (quasi) solitaria. A margine- anzi, non più a margine- c’è qualcuno che sta dimostrando un’ambizione vera ed è il Bologna . Il merito va a Italiano, al momento il miglior allenatore del campionato: un tecnico che fa sempre bene, che alza il livello nonostante quello della rosa si abbassi. Lui sì che non corre come un gambero. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44923866]]

La Fondazione Una nessuna e centomila ha promosso uno studio ad hoc, per mappare la situazione in Europa (dalla Svezia pioniera alla Francia). E capire perché quel che da noi è tabù altrove è - semplicemente - educazione

La Fondazione Una nessuna e centomila ha promosso uno studio ad hoc, per mappare la situazione in Europa (dalla Svezia pioniera alla Francia). E capire perché quel che da noi è tabù altrove è - semplicemente - educazione

Il condizionale del titolo è necessario: a differenza di molti Paesi europei, nel nostro non esiste una legge sull’educazione sessuale o affettiva nelle scuole. Questo, nonostante siano almeno 34 le proposte di legge, avanzate da schieramenti politici diversi, presentate dal […] L'articolo Educazione sessuo-affettiva: ma chi insegnerebbe ai nostri figli? Un confronto con l’Europa sembra essere il primo su iO Donna .

Sempre più donne scelgono di sciogliere i filler di acido ialuronico del passato per ritrovare armonia e individualità. Come funziona il processo

Sempre più donne scelgono di sciogliere i filler di acido ialuronico del passato per ritrovare armonia e individualità. Come funziona il processo

Oltreoceano, la tendenza è già stata soprannominata “The Great Dissolving”: l‘era dello scioglimento filler è ufficialmente in corso. Via gli eccessi del passato, con i medici estetici che sempre più vengono interpellati per dissolvere i risultati di anni di richieste […] L'articolo “Great dissolving”: perché in molte stanno dissolvendo i filler del passato sembra essere il primo su iO Donna .

Nicolas Sarkozy esce dal carcere, sarà in libertà vigilata: perché e cosa succede ora

Nicolas Sarkozy esce dal carcere, sarà in libertà vigilata: perché e cosa succede ora

La Corte d'Appello di Parigi ha accolto la richiesta di Nicolas Sarkozy di essere rimesso in libertà vigilata: era entrato in carcere il 21 ottobre, condannato a cinque anni per finanziamenti illeciti dalla Libia. Secondo i giudici, non c'è rischio che manometta le prove. Non potrà lasciare la Francia. Ora il processo d'appello. In Aula ha parlato del periodo in carcere: "È stata dura, un incubo". Continua a leggere

Cancro seno, con test genomici - 48% ricorso a chemioterapia

Cancro seno, con test genomici - 48% ricorso a chemioterapia

Roma, 9 nov. - (Adnkronos) - Il tumore più frequente in Italia è quello della mammella che fa registrare ogni anno 53mila nuove diagnosi. Per la prevenzione della neoplasia già esiste il programma di screening attraverso la mammografia biennale. Si stima che in Italia in cinque anni sono state salvate 13.660 vite grazie alla diagnosi precoce garantita dagli screening. “Merito di questo successo è da ricercare però anche nell'innovazione terapeutica in cui l'oncologia di precisione gioca un ruolo decisivo. Uno dei passi avanti importanti degli ultimi 20 anni è rappresentato dai test genomici che consentono una reale personalizzazione delle cure ed evitano la somministrazione di terapie inutili. Sono esami fondamentali, infatti, sono stati inseriti nell'aggiornamento dei Lea. Vengono utilizzati nel carcinoma mammario ormonoresponsivo per stabilire, dopo l'intervento chirurgico, la necessità o meno di ricorrere solo all'ormonoterapia ed evitare così l'aggiunta di altre cure più invasive per prevenire la recidiva di malattia. Uno dei test disponibili in Italia ha dimostrato di ridurre del 48% il ricorso alla chemioterapia”. Così Alessandra Fabi, Consigliere nazionale Aiom nel corso della conferenza stampa finale del 27esimo congresso nazionale dell'Associazione nazionale oncologia medica che si chiude oggi a Roma. “A livello nazionale è stato creato nel 2020 un fondo di 20 milioni di euro per l'acquisto dei test genomici per 10mila pazienti l'anno – sottolinea Fabi - Ora queste risorse sono quasi terminate e secondo più recenti studi scientifici le donne che in Italia necessitano dell'esame ammontano a 13mila l'anno. Il fondo va perciò incrementato di ulteriori 5 milioni per assicurare esami che devono rientrare stabilmente nella pratica clinica”. I test genomici sono “in grado di migliorare la qualità di vita delle pazienti soprattutto perché limitano l'uso di farmaci con effetti collaterali importanti, anche a lungo termine. Hanno dimostrato un'evidente capacità di orientare in positivo le scelte terapeutiche degli oncologi e di personalizzare i trattamenti anti-tumorali. Al tempo stesso favoriscono la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale”, conclude.

Fosse comuni franchiste in Spagna a 50 anni dalla morte del dittatore

Fosse comuni franchiste in Spagna a 50 anni dalla morte del dittatore

Madrid, 10 nov. (askanews) - La Spagna cerca di fare i conti con il suo passato, tra voglia di pacificazione sociale, condanna della dittatura e nuove spinte violente. A quasi 50 anni dalla fine del franchismo, le famiglie sono ancora alla ricerca dei propri cari uccisi durante la Guerra Civile che insanguinò il paese dal 1936 al 1939. Decine di migliaia di vittime rimangono sepolte in fosse comuni sparse in tutto il paese. Jes s Ezquerra Acin, ucciso il 19 ottobre 1936, è una di queste. Sua figlia, Maria Jesus, 89 anni, spera che l'apertura di una tomba a Ejea de los Caballeros, nella regione settentrionale dell'Aragona, le permetta finalmente di seppellire suo padre con dignità. "Non chiedo altro che che mia madre e mio padre si riuniscano nel cimitero", dice. I lavori di esumazione sono appena iniziati a Ejea e Maria Jesus è una delle poche figlie sopravvissute delle vittime, il che aumenta le possibilità di identificare il padre tramite il test del DNA. I dispersi del conflitto sono circa 114.000, secondo i dati del Governo Sanchez, sono sepolti in oltre 3.300 fosse comuni, dare un nome e una sepoltura degna non è facile. E contemporaneamente a pochi giorni dal 50esimo anniversario della morte di Franco, il 20 novembre 1975, nel paese si moltiplicano le manifestazioni in onore del "Caudillo". A Madrid nel weekend centinaia di persone sono scese in piazza per una manifestazione che è stata organizzata dal N cleo Nacional, un gruppo di estrema destra, con lo slogan come: "Sangue, Terra, Tradizione". I manifestanti hanno esposto simboli nazisti e portato uno striscione con la scritta: "Le vite dei bianchi contano".