Capodanno 2026, 10 destinazioni last minute per chi non ha ancora deciso cosa fare: dall’Aqua dome in Tirolo alla fiaccolata in Valle d’Aosta, la nostra guida

Capodanno 2026, 10 destinazioni last minute per chi non ha ancora deciso cosa fare: dall’Aqua dome in Tirolo alla fiaccolata in Valle d’Aosta, la nostra guida

Non avete idea di dove andare a festeggiare il 31 dicembre in compagnia dei vostri amici? Ecco una breve guida per i ritardatari con irresistibili proposte in Italia e non solo, per festeggiare il nuovo anno e ripartire con il piede giusto Lugano, tra luci ed eventi in piazza Il fascino immediato di Lugano, la […] L'articolo Capodanno 2026, 10 destinazioni last minute per chi non ha ancora deciso cosa fare: dall’Aqua dome in Tirolo alla fiaccolata in Valle d’Aosta, la nostra guida proviene da Il Fatto Quotidiano .

Blitz di Natale: da nord a sud decine di sequestri di botti illegali e merci contraffatte

Blitz di Natale: da nord a sud decine di sequestri di botti illegali e merci contraffatte

AGI - Da nord a sud, gli uomini della Guardia di Finanza sono impegnati nel sequestro di merci pericolose, come fuochi di artificio illegali, e contraffatte presenti negli scaffali di molti negozi. Roma, Milano, Loreto, Cosenza, Reggio Calabria, Potenza, Caserta sono solo le ultime città colpite da decreti di sequestro. Nel dettaglio: Roma Complessivamente sono stati sequestrati 4,2 tonnellate di fuochi di artificio non a norma. Il primo intervento è stato eseguito nella Capitale, a seguito di una segnalazione. I militari della Compagnia di Colleferro hanno individuato oltre due tonnellate di materiale pirotecnico custodito all’interno di locali riconducibili a una società operante nella periferia orientale di Roma, risultata priva delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza per la detenzione e la commercializzazione dei prodotti. Sempre nella periferia orientale, il 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma ha individuato, all’interno di un deposito, circa 82.000 articoli pirotecnici, per una massa attiva complessiva di circa 1 tonnellata, detenuti abusivamente. Il materiale era stoccato in prossimità di sostanze infiammabili e in assenza di idonei sistemi antincendio. In un ulteriore intervento, nel quadrante nord della Capitale, una donna è stata fermata mentre effettuava una consegna a domicilio di materiale esplodente trasportato a bordo della propria autovettura. Le successive verifiche hanno consentito di rinvenire oltre 2.000 articoli pirotecnici custoditi presso la sua abitazione. A Fiumicino , i militari del 6° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma hanno individuato circa 320 chilogrammi di articoli pirotecnici detenuti illegalmente all’interno di un’abitazione , a seguito dell’osservazione di un sospetto via vai di persone. Il materiale risultava inoltre oggetto di promozione attraverso piattaforme social. Altri 35.000 pezzi sono stati sequestrati in Via Prenestina, a cura del Gruppo di Frascati, e a Guidonia Montecelio, dal Gruppo a quella sede. Rieti I Finanzieri del Comando di Provinciale di Rieti, nel corso di mirati servizi di controllo economico del territorio, intensificati ulteriormente in previsione delle prossime festività, hanno proceduto all’arresto di un soggetto italiano di 40 anni, trovato in possesso di decine di migliaia di fuochi di artificio, per un peso di oltre 2 tonnellate , contenenti circa 300 kg di esplosivo netto, e altro materiale esplodente artigianale, prodotti e detenuti senza le prescritte autorizzazioni e in ambienti non idonei, con gravissimo pericolo per l’incolumità delle persone e delle strutture. La cosa più grave accertata dai finanzieri è stata senz’altro la scoperta di prodotti esplosivi fabbricati artigianalmente, “non classificati”, pertanto senza le prescritte etichettature circa la composizione degli stessi e la quantità di polvere nera contenuta, ma soprattutto senza le istruzioni d’uso nonché la presenza, nel medesimo locale, di un fusto metallico e un sacco di plastica contenenti polvere di alluminio, un ulteriore sacco contenente perclorato di sodio (materiale altamente instabile e inquinante) e numerosi rotoli di miccia incendiaria oltre a materiale vario per il confezionamento di artifici pirotecnici. Milano L'attività info-investigativa, condotta dai Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Milano, ha permesso di individuare e sottoporre a controllo un esercizio commerciale gestito da un soggetto di nazionalità cinese situato in zona Corvetto, all’esito del quale sono stati sottoposti a sequestro 15.256 articoli fra decorazioni e addobbi natalizi, riportanti indebitamente la marchiatura “CE”, nonostante per la loro natura non sia prevista, traendo così in inganno il consumatore finale circa la tracciabilità e la qualità dei prodotti in questione. Brindisi Nel corso di un controllo presso un esercizio commerciale nel Comune di San Vito dei Normanni, i militari hanno individuato e sottoposto a sequestro amministrativo oltre 60mila prodotti non sicuri, tra cui spiccano luci led e apparecchi di illuminazione , particolarmente in voga in questo periodo per le decorazioni domestiche. Potenza Gli interventi sono stati eseguiti dai Finanzieri del Gruppo di Potenza, delle Compagnie di Rionero in Vulture e di Lauria e delle Tenenze di Viggiano e di Maratea e hanno interessato diverse aziende ed esercizi commerciali del capoluogo e della provincia. Le attività ispettive hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro oltre 1 milione e duecentocinquantamila prodotti “non sicuri”. Tra questi, luminarie natalizie e giocattoli non conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa di settore nonché casalinghi e articoli di bigiotteria privi delle informazioni e delle avvertenze d’uso previste dal “Codice del Consumo”. Al termine dei controlli sono stati segnalati alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura della Basilicata i 9 titolari delle rivendite ispezionate. Ancona Nello scorso fine settimana, la Guardia di Finanza della Tenenza di Osimo ha sequestrato a Loreto oltre 200 profumi e prodotti per la cosmesi contraffatti pronti per essere commercializzati in occasione delle festività natalizie. L’operazione è il frutto dell’attività investigativa svolta attraverso la consultazione delle piattaforme social e dei servizi di “market place” a queste collegate: la navigazione e il monitoraggio di questi strumenti, infatti, hanno consentito di rintracciare diversi post di vendita di confezioni di profumi di noti brand, appetibili per i prezzi proposti particolarmente concorrenziali nonché per l’appeal dei marchi e delle griffe pubblicizzate. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati anche 3.500 euro in contanti, quale provento delle vendite dei prodotti. Palermo Nei giorni scorsi, nell’ambito del dispositivo operativo di contrasto alla contraffazione e di controllo sulla sicurezza dei prodotti, appositamente intensificato in vista delle festività natalizie, i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo in due diverse operazioni hanno sottoposto a sequestro 1.020.000 addobbi natalizi riportanti il falso “made in italy” e 44.448 artifici pirotecnici illegali, per un totale di 8,5 quintali e massa esplodente pari a 176,67 kg.

Blitz di Natale: da nord a sud decine di sequestri di botti illegali e merci contraffatte

Blitz di Natale: da nord a sud decine di sequestri di botti illegali e merci contraffatte

AGI - Da nord a sud, gli uomini della Guardia di Finanza sono impegnati nel sequestro di merci pericolose, come fuochi di artificio illegali, e contraffatte presenti negli scaffali di molti negozi. Roma, Milano, Loreto, Cosenza, Reggio Calabria, Potenza, Caserta sono solo le ultime città colpite da decreti di sequestro. Nel dettaglio: Roma Complessivamente sono stati sequestrati 4,2 tonnellate di fuochi di artificio non a norma. Il primo intervento è stato eseguito nella Capitale, a seguito di una segnalazione. I militari della Compagnia di Colleferro hanno individuato oltre due tonnellate di materiale pirotecnico custodito all’interno di locali riconducibili a una società operante nella periferia orientale di Roma, risultata priva delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza per la detenzione e la commercializzazione dei prodotti. Sempre nella periferia orientale, il 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma ha individuato, all’interno di un deposito, circa 82.000 articoli pirotecnici, per una massa attiva complessiva di circa 1 tonnellata, detenuti abusivamente. Il materiale era stoccato in prossimità di sostanze infiammabili e in assenza di idonei sistemi antincendio. In un ulteriore intervento, nel quadrante nord della Capitale, una donna è stata fermata mentre effettuava una consegna a domicilio di materiale esplodente trasportato a bordo della propria autovettura. Le successive verifiche hanno consentito di rinvenire oltre 2.000 articoli pirotecnici custoditi presso la sua abitazione. A Fiumicino , i militari del 6° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma hanno individuato circa 320 chilogrammi di articoli pirotecnici detenuti illegalmente all’interno di un’abitazione , a seguito dell’osservazione di un sospetto via vai di persone. Il materiale risultava inoltre oggetto di promozione attraverso piattaforme social. Altri 35.000 pezzi sono stati sequestrati in Via Prenestina, a cura del Gruppo di Frascati, e a Guidonia Montecelio, dal Gruppo a quella sede. Rieti I Finanzieri del Comando di Provinciale di Rieti, nel corso di mirati servizi di controllo economico del territorio, intensificati ulteriormente in previsione delle prossime festività, hanno proceduto all’arresto di un soggetto italiano di 40 anni, trovato in possesso di decine di migliaia di fuochi di artificio, per un peso di oltre 2 tonnellate , contenenti circa 300 kg di esplosivo netto, e altro materiale esplodente artigianale, prodotti e detenuti senza le prescritte autorizzazioni e in ambienti non idonei, con gravissimo pericolo per l’incolumità delle persone e delle strutture. La cosa più grave accertata dai finanzieri è stata senz’altro la scoperta di prodotti esplosivi fabbricati artigianalmente, “non classificati”, pertanto senza le prescritte etichettature circa la composizione degli stessi e la quantità di polvere nera contenuta, ma soprattutto senza le istruzioni d’uso nonché la presenza, nel medesimo locale, di un fusto metallico e un sacco di plastica contenenti polvere di alluminio, un ulteriore sacco contenente perclorato di sodio (materiale altamente instabile e inquinante) e numerosi rotoli di miccia incendiaria oltre a materiale vario per il confezionamento di artifici pirotecnici. Milano L'attività info-investigativa, condotta dai Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano di Milano, ha permesso di individuare e sottoporre a controllo un esercizio commerciale gestito da un soggetto di nazionalità cinese situato in zona Corvetto, all’esito del quale sono stati sottoposti a sequestro 15.256 articoli fra decorazioni e addobbi natalizi, riportanti indebitamente la marchiatura “CE”, nonostante per la loro natura non sia prevista, traendo così in inganno il consumatore finale circa la tracciabilità e la qualità dei prodotti in questione. Brindisi Nel corso di un controllo presso un esercizio commerciale nel Comune di San Vito dei Normanni, i militari hanno individuato e sottoposto a sequestro amministrativo oltre 60mila prodotti non sicuri, tra cui spiccano luci led e apparecchi di illuminazione , particolarmente in voga in questo periodo per le decorazioni domestiche. Potenza Gli interventi sono stati eseguiti dai Finanzieri del Gruppo di Potenza, delle Compagnie di Rionero in Vulture e di Lauria e delle Tenenze di Viggiano e di Maratea e hanno interessato diverse aziende ed esercizi commerciali del capoluogo e della provincia. Le attività ispettive hanno permesso di individuare e sottoporre a sequestro oltre 1 milione e duecentocinquantamila prodotti “non sicuri”. Tra questi, luminarie natalizie e giocattoli non conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalla normativa di settore nonché casalinghi e articoli di bigiotteria privi delle informazioni e delle avvertenze d’uso previste dal “Codice del Consumo”. Al termine dei controlli sono stati segnalati alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura della Basilicata i 9 titolari delle rivendite ispezionate. Ancona Nello scorso fine settimana, la Guardia di Finanza della Tenenza di Osimo ha sequestrato a Loreto oltre 200 profumi e prodotti per la cosmesi contraffatti pronti per essere commercializzati in occasione delle festività natalizie. L’operazione è il frutto dell’attività investigativa svolta attraverso la consultazione delle piattaforme social e dei servizi di “market place” a queste collegate: la navigazione e il monitoraggio di questi strumenti, infatti, hanno consentito di rintracciare diversi post di vendita di confezioni di profumi di noti brand, appetibili per i prezzi proposti particolarmente concorrenziali nonché per l’appeal dei marchi e delle griffe pubblicizzate. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati anche 3.500 euro in contanti, quale provento delle vendite dei prodotti. Palermo Nei giorni scorsi, nell’ambito del dispositivo operativo di contrasto alla contraffazione e di controllo sulla sicurezza dei prodotti, appositamente intensificato in vista delle festività natalizie, i Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo in due diverse operazioni hanno sottoposto a sequestro 1.020.000 addobbi natalizi riportanti il falso “made in italy” e 44.448 artifici pirotecnici illegali, per un totale di 8,5 quintali e massa esplodente pari a 176,67 kg.

Mameli, cancellato il "sì": quella strana storia dell'inno

Mameli, cancellato il "sì": quella strana storia dell'inno

Se Ludwig van Beethoven avesse aggiunto un sonoro “Ja!” alla fine dell’Inno alla gioia di Friedrich Schille r, la Germania gliel’avrebbe lasciato come tocco d’artista e l’Europa che ha adottato ufficialmente il quarto movimento della Nona Sinfonia probabilmente pure. È altresì vero che Michele Novaro non era Beethoven quando musicò il Canto degli italiani, ed è altrettanto certo che Goffredo Mameli non fosse Schiller. Il compositore, che al Caffè Calosso di Torino si accese di passione nel leggere i versi del giovane poeta patriota datati 10 novembre 1847 e si mise subito al pianoforte per farne un inno risorgimentale, aggiunse quella sillaba come non casuale ritocco, probabilmente per farne l’affermazione della tonalità che all’ultima battuta appariva poco netta e chiara. Un “trucco” musicale uscito fuori dalla penna, perché quel “Sì!” risuona all’ottava superiore del mi bemolle della tonalità conclusiva, che altrimenti è quasi improvvisa dopo una sola e semplice battuta in si bemolle. Senza entrare in inutili tecnicismi, quell’accorno la bocca per cantare i versi di Mameli su melodia di Novaro neanche davanti al trapano del dentista. Un embargo, tacito è il caso di dirlo, arrivato agli anni ’90, quando venne sollevata la questione se fosse ignoranza oppure disinteresse, tanto che un quotidiano provocatoriamente pubblicò in prima pagina i versi esortando i calciatori a cantare, anche perché quello era proprio il Canto degli italiani. Strano destino davvero per un retaggio del Risorgimento che in epoca monarchica veniva sì eseguito ma non come inno nazionale, perché l’onore spettava all’imbarazzante Marcia reale dei Savoia. Poi venne alternato con la Canzone del Piave, in attesa di parcheggiarlo come inno provvisorio dello Stato divenuto repubblica, e rimase lì per la bazzecola di 71 anni, dal 1946 al 4 dicembre 2017, quando quel provvisorio divenne finalmente definitivo con il presidente Sergio Mattarella . Sul suggello del “Sì”, l’urlo patriottico liberatorio con la mano sul cuore, non si ricordano interventi, mozioni, interpellanze, suggerimenti, discussioni, né nelle aule parlamentari né tanto meno nei bar, nei circoli culturali, nei salotti pariolini e neppure in curva negli stadi. Sull’inno invece le perplessità ci sono state, perché in tanti hanno provato a renderlo migliore di quello che artisticamente è, con arrangiamenti, riorchestrazioni e persino velocizzazioni e rallentamenti dei tempi originali autografi che sono Allegro marziale, Vibrato, Allegro, Pianissimo, Crescendo fino al fine. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45543660]] CHIAMATA ALLE ARMI Il testo è frutto dei tempi, ha la retorica dei tempi e persino le ingenuità di un ventenne come Mameli al quale il destino volle impedire di vedere realizzato il sogno dell’Italia unita. La sua è una chiamata alle armi: è l’Italia che chiama e non si può rispondere che sì, perché non si può rispondere no e neppure non rispondere affatto, anche se Mameli non lo rese manifesto . La musica è quella che è, e Novaro pure. Neanche con lui il destino è stato benevolo: se solo si pensa che l’Inno alla gioia è per tutti quello di Beethoven che ne scrisse la musica e non di Schiller che lo pensò, mentre l’Inno nazionale è attribuito popolarmente non a lui ma a Mameli che ne concepì i versi. Novaro si permise quell’aggiunta innocente alla fine e da quella composizione non ricavò mai neppure un centesimo. E in ogni caso non c’è neppure la lesione del diritto d’autore se il “Sì!” viene adesso messo da parte . La musica se ne farà una ragione. Gli italiani e i puristi dovranno accontentarsi ripensando a Dante e al verso dell’Inferno in cui l‘Italia che non esisteva - ma era sognata al pari di Mameli - era il «bel paese là dove ‘l sì suona». Nell’inno nazionale il “Sì!” non suona più.