Otto e mezzo, Gad Lerner e la Gruber: "La destra e il sesso? Guardate oggi..."

Otto e mezzo, Gad Lerner e la Gruber: "La destra e il sesso? Guardate oggi..."

"Paura del sesso la destra? Se uno guarda il telegiornale, anche di stasera, con le notizie che arrivano dagli Stati Uniti e da Trump...". "E adesso ci arriviamo a Trump..." . Gad Lerner e Lilli Gruber imbastiscono il solito duetto contro il governo e il centrodestra a Otto e mezzo , su La7. La battutina più che velenosa di Lerner fa riferimento a due delle notizie di giornata. Da un lato la bagarre alla Camera sul cosiddetto " consenso informato " sull' educazione sessuale-affettiva nelle scuole italiane. A Montecitorio il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha accusato l'opposizione di aver "sfruttato un tema così delicato come quello dei femminicidi ": "Noi abbiamo previsto per la prima volta, non lo avete fatto voi, ad educare alle relazioni e a educare rispetto verso la donna e più in generale educare all'empatia relazionale e affettiva. Che cos'è questo se non educare all'affettività? La vera affettività, quella positiva, quella delle relazioni e abbiamo anche inserito l'educare al contrasto della violenza di genere, qualsiasi violenza di genere - ha detto il ministro - è dunque falso quello che voi avete affermato e devo dire che sono indignato perché se è stato sfruttato un tema così delicato come quello dei femminicidi, sono indignato che voi abbiate detto che questa legge impedisce la lotta contro i femminicidi. Voi lo avete affermato: vergognatevi!". A queste parole è scoppiato il caos, con la vicepresidente Anna Ascani che ha più volte richiamato all'ordine sia l'opposizione che la maggioranza per calmare gli animi. Valditara ha poi ripreso la parola, spiegando: "Sono il primo a ritenere che il dibattito debba essere svelenito da polemiche e toni forti, voglio chiarire che le mie affermazioni non avevano un carattere personale, erano affermazioni politiche legate a una accusa precisa, vi invito a riavvolgere il nastro e a sentire cosa ho effettivamente detto". "Paura del sesso?": guarda qui il video di Gad Lerner a Otto e mezzo su La7 Il secondo riferimento di Lerner è al caso di Jeffrey Epstein . In alcuni vecchi messaggi scambiati con la fidanzata-complice Ghislaine Maxwell e con il giornalista-scrittore Michael Wolff , il finanziere pedofilo aveva scritto che Trump "sapeva delle ragazze" sottolineando come Virginia Giuffre (la 17enne, suicida la scorsa primavera, che nel 2000 aveva avuto rapporti sessuali da minorenne con il Principe Andrea ) "ha passato ore a casa mia con lui". I democratici a stelle e strisce sono partiti all'attacco mentre la Casa Bianca li ha accusati di aver "fatto trapelare selettivamente email ai media progressisti per creare una falsa narrazione e diffamare il presidente". Su Truth è arrivata anche la reazione dello stesso Trump: "I Democratici stanno cercando di tirare fuori di nuovo la bufala su Jeffrey Epstein, perché farebbero qualsiasi cosa pur di distogliere l'attenzione da quanto male hanno gestito la chiusura del governo e tante altre questioni. Solo un repubblicano molto cattivo, o stupido, cadrebbe in quella trappola".

Educazione sessuale, Valditara attacca la sinistra: "Vergognatevi"

Educazione sessuale, Valditara attacca la sinistra: "Vergognatevi"

Temperatura altissima alla Camera durante la discussione del ddl Valditara. Il cui passaggio più contestato dalle opposizioni è quello che introduce il consenso dei genitori per i corsi di educazione all'affettività nelle scuole. A infiammare gli animi è lo stesso ministro dell'Istruzione, che in Aula rivolge un duro attacco ai banchi dell'opposizione. "Sono indignato perché è stato sfruttato un tema delicato come quello dei femminicidi e della violenza di genere. Avete detto che" il ddl "impedisce la lotta contro i femminicidi e la violenza di genere, lo avete affermato, vergognatevi", dice Giuseppe Valditara dai banchi del governo, puntando il dito verso gli esponenti di centrosinistra. "Questa è la verità, il resto sono balle, vergognatevi", aggiunge in conclusione sbattendo con vigore sul banco il foglio del suo intervento. Parole che vengono pronunciate tra le grida di protesta delle opposizioni. È bagarre, con la vicepresidente della Camera che prova più volte a placare gli animi del centrosinistra. Che passa al contrattacco. Le opposizioni si scagliano contro la frase del ministro, che viene giudicata "arrogante". "Quel "vergognatevi" va ritirato, perché dal ministro è arrivata un'offesa a tutto il Parlamento", esordisce il deputato Pd Andrea Casu. "Lei deve chiedere scusa adesso altrimenti questo luogo diventerà impossibile e diventerà impossibile approvare questo provvedimento", avverte il deputato di Avs Marco Grimaldi. Che annuncia un ostruzionismo che proseguirà per tutto il giorno. Per Andrea Quartini del M5S "è un disonore che il ministro dell'Istruzione appelli con "vergognatevi" il diritto di quest'aula a esprimersi". A difesa di Valditara interviene la deputata leghista Simonetta Matone che invita la minoranza a "replicare punto per punto alle parole del ministro". Ma il clima si surriscalda di nuovo quando Valditara torna a intervenire dai banchi del governo. "Sono il primo a ritenere che il dibattito debba essere svelenito da polemiche e toni accesi e forti", afferma pacatamente. Ma tiene il punto: "Voglio chiarire che le mie affermazioni non erano di carattere personale, erano politiche, legate a una accusa precisa". Le opposizioni mugugnano. Il ministro prosegue: "Le mie affermazioni non erano rivolte a nessuno di voi. Mi dispiace se qualcuno si è sentito offeso, ma assicuro che questo ddl non indebolisce in alcun modo la lotta contro i femminicidi". Poi, di nuovo scintille. "Ora scusate, ma devo andare in Puglia perché ho preso un impegno istituzionale", dice Valditara lasciando l'Aula subito dopo la chiusura del suo intervento. E il centrosinistra torna a protestare con forza. "Inaccettabile", per i deputati di opposizione, continuare l'esame degli emendamenti in Aula senza la presenza del ministro. Che viene invitato a "chiedere scusa" da una raffica di interventi che paralizzano i lavori. I presidenti dei capigruppo chiedono la convocazione di una capigruppo. E, in attesa di una risposta dal presidente Lorenzo Fontana, bloccano di fatto l'esame del ddl con una serie di stratagemmi parlamentari. Prima la richiesta di sospensione della seduta, poi quella per invertire l'ordine dei lavori, infine quella per chiedere il rinvio del testo in Commissione. Le motivazioni sono sempre le stesse e si riassumono così: "Non si va avanti finché Valditara non torna in Aula a chiedere scusa". Ma tutte le richieste vengono respinte dall'Aula che viene sospesa per consentire ai capigruppo di riunirsi e decidere sulla prosecuzione dei lavori. Si decide di rinviare l'esame del ddl in Aula, dove si attende una nuova battaglia.

Mo: Netanyahu ringrazia Trump per richiesta di grazia, 'dice le cose come stanno'

Mo: Netanyahu ringrazia Trump per richiesta di grazia, 'dice le cose come stanno'

Tel Aviv, 12 nov. (Adnkronos) - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la richiesta di grazia presentata al presidente israeliano Isaac Herzog nel suo caso penale. "Grazie, Presidente Trump, per il suo incredibile supporto", ha detto il primo ministro. "Come al solito, va dritto al punto e dice le cose come stanno", ha aggiunto.

Elia Del Grande, fuga finita: il 49enne autore della ‘strage dei fornai’ arrestato a Cadrezzate

Elia Del Grande, fuga finita: il 49enne autore della ‘strage dei fornai’ arrestato a Cadrezzate

Rintracciato e arrestato Elia Del Grande, il 49enne evaso alla fine di ottobre dalla casa-lavoro di Castelfranco Emilia dove era stato recluso, dopo aver scontato una condanna a 30 anni. L'uomo, autore della 'strage dei fornai' del 1998 (uccise padre, madre e fratello), è stato individuato dai Carabinieri nella sua abitazione nel comune di Cadrezzate (Varese). Continua a leggere

Mo: media, 'Usa seppero che Idf inviava palestinesi in tunnel con esplosivi'

Mo: media, 'Usa seppero che Idf inviava palestinesi in tunnel con esplosivi'

Washington, 12 nov.(Adnkronos) - Lo scorso anno gli Stati Uniti hanno raccolto informazioni su funzionari israeliani che discutevano di come i loro soldati avessero inviato palestinesi nei tunnel di Gaza che gli israeliani ritenevano fossero potenzialmente pieni di esplosivi. Lo riporta Haaretz, citando due ex funzionari governativi americani, secondo cui le informazioni furono condivise con la Casa Bianca e analizzate dalla comunità dell'intelligence nelle ultime settimane dell'amministrazione dell'ex presidente Joe Biden. Il diritto internazionale proibisce l'uso di civili come scudi durante le attività militari. I funzionari dell'amministrazione Biden avevano da tempo espresso preoccupazione per le notizie secondo cui i soldati israeliani stavano usando i palestinesi per proteggersi potenzialmente a Gaza. La raccolta di prove da parte di Washington sull'argomento non era mai stata resa pubblica in precedenza. I dati di intelligence statunitensi raccolti negli ultimi mesi del 2024 hanno sollevato interrogativi all'interno della Casa Bianca e della comunità dell'intelligence su quanto fosse diffusa l'applicazione di questa tattica e se i soldati israeliani stessero agendo in base alle indicazioni fornite dai vertici militari.

Milano: procura sequestra con decreto d'urgenza un cantiere in centro città

Milano: procura sequestra con decreto d'urgenza un cantiere in centro città

Milano, 12 nov. (Adnkronos) - La Procura di Milano ha disposto il "sequestro preventivo d'urgenza" per presunti abusi edilizi in un cantiere in viale Papiniano 48 dove sono in corso lavori con la Scia invece che con un permesso a costruire. Nel provvedimento dei pm Giovanna Cavalleri e Lauisa Baima Bollone - indagati Mauro Colombo e Salvatore Muré rispettivamente direttore dei lavori e legale rappresentante della srl - si evidenzia come la vicenda - nata dall'esposto di due vicini - appare "sovrapponibile, nelle sue linee essenziali, a quelle che in tempi recenti hanno formato oggetto di altre indagini di questa Procura e che hanno interessato importanti fenomeni di lottizzazione abusiva" a Milano. Anche in questo caso "opere edilizie aventi un rilevantissimo impatto sull'assetto urbanistico del territorio e pacificamente integranti nuove costruzioni sono state illegittimamente qualificate come ristrutturazioni: tale indebita qualificazione ne ha comportato la realizzazione sulla base di titoli edilizi da qualificarsi come illegittimi in quanto non preceduti dal necessario piano attuativo" si legge nel decreto. Per il sequestro d'urgenza visto che il progetto edilizio (otto i piani previsti) sull'area sottoposta a vincolo paesaggistico prosegue "a velocità sostenuta" - è stato demolito il fabbricato precedente e si sta procedendo alla realizzazione del primo piano -, la procura ha delegato il pool edilizia della Polizia locale di Milano a eseguire il provvedimento entro 10 giorni, iniziativa che dovrà essere sottoposta al vaglio di un giudice per le indagini preliminari.