Gioielli, The Vanderbilt Sapphire supera i tre milioni di euro
Gioielli d’epoca in primo piano ieri a Ginevra da Phillips. La casa d’aste britannica con...
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Un aereo militare turco da trasporto militare turco è precipitato al confine tra Georgia e Azerbaigian mentre stava per rientrare in Turchia. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Ankara in una nota sottolineando che a bordo c’erano 20 persone. “Abbiamo appreso oggi con profondo dolore che il nostro aereo militare C130, in […] L'articolo Aereo militare turco si schianta al confine tra Georgia e Azerbaigian: “A bordo c’erano 20 persone”. Il video proviene da Il Fatto Quotidiano .
Di Mauro e Aiello hanno respinto le accuse Articolo Sanità e corruzione: chi non risponde e chi respinge le accuse su Live Sicilia .
Riconoscere il sostegno pubblico all’editoria nella legge di Bilancio
La Commissione Europea lavora su un dossier destinato a creare attriti con Pechino e che riguarderebbe l’esclusione progressiva di Huawei e Zte dalle reti di telecomunicazione dei Paesi membri. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la vicepresidente Henna Virkkunen vuole trasformare in norma vincolante la raccomandazione del 2020 che invitava gli Stati Ue a non usare […]
Touché au genou, Benjamin Sesko a été contraint de quitter le terrain lors du nul entre Manchester United et Tottenham samedi (2-2), une blessure qui pourrait pousser les Red Devils à chercher un (…)
Antonella Clerici – assieme ai coach Loredana Bertè, Clementino, Arisa e le new entry Nek e Rocco Hunt – da venerdì 14 novembre in prima serata su Rai 1 torna con “The Voice Senior” per sei appuntamenti. Il talent show premia le più belle voci over 60 del Paese. Sono 2.800 le richieste arrivate da […] L'articolo “A De Martino dico ‘stringi stringi’ che così iniziamo prima con The Voice Senior. Sul palco anche uno splendido cantante 90enne”: così Antonella Clerici proviene da Il Fatto Quotidiano .
Firmato a Roma Protocollo Rete Antiviolenza sulle donne, Gualtieri "Tutti uniti"
C’è una nuova parola destinata a entrare nel vocabolario della medicina femminile – e forse, presto, anche in quello di tutte le donne che desiderano capire meglio il proprio corpo: neuroginecologia. Nasce all’IRCCS Ospedale Sacro Cuore – Don Calabria di […] L'articolo Nasce la neuroginecologia: dal cervello alla salute femminile, una nuova frontiera per curare dolore e infertilità sembra essere il primo su iO Donna .
All'Onu di Vienna gli scatti dagli archivi di famiglia e dell'Agenzia
Bolelli e Vavassori sono entrati in campo con gli occhiali da sole anche nel secondo match delle ATP Finals dove hanno conquistato la qualificazione alla semifinale. Continua a leggere
(Adnkronos) - Oltre 200 presenze e più di 500 adesioni
C'è "l'esigenza di rafforzare - e non demolire - l'architettura relativa al disarmo e alla non proliferazione delle armi nucleari, in una fase storica in cui, invece, assistiamo a inaccettabili allusioni all'impiego di armi di distruzione di massa". Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Polo della Nazioni Unite di Vienna in occasione delle celebrazioni del 25° anniversario della firma della Convenzione di Palermo.
Roma, 11 nov. (Adnkronos) - Una rottura necessaria, un imperativo categorico. La seconda edizione del Brand Journalism Festival, promosso da Social Reporters, ha imposto un dibattito radicale sul panorama mediatico e imprenditoriale, evidenziando l'urgenza ineludibile di un nuovo patto tra informazione e impresa. L'evento, intitolato "Oltre la polarizzazione: un nuovo patto tra informazione e impresa", si è configurato come un momento di profonda analisi, chiamando a ridefinire il ruolo del racconto aziendale. L'obiettivo non è più solo comunicare, ma costruire un dialogo basato su autenticità, competenza e senso di verità, superando la logica del "giornalismo contro" e del mero "comunicato patinato". Il Festival ha evidenziato ancora una volta che il dialogo tra chi produce contenuti e chi produce valore non è una scelta, ma una necessità culturale e professionale per la tenuta del tessuto sociale. La seconda edizione ha registrato oltre 200 presenze in sala e più di 500 adesioni complessive, a conferma dell'interesse crescente verso un approccio autentico e responsabile alla comunicazione. In un contesto di overload digitale, dove sono soprattutto i giovani a cercare significato - come evidenziato anche dai risultati dell'Osservatorio GenerationShip 2025 di Unipol - il Brand Journalism si afferma come un atto culturale di responsabilità, indispensabile per restituire verità al racconto e consapevolezza al pubblico. Nel corso della giornata è stata presentata anche la ricerca di Ipsos "Politica e comunicazione al tempo del Fact-Checking" - realizzata proprio in collaborazione con il Brand Journalism Festival - che ha fornito un quadro limpido delle sfide attuali. L'indagine ha messo in luce una fiducia nell'informazione fragile e frammentata: il 64% degli italiani ha dichiarato una diminuzione della propria fiducia nelle fonti negli ultimi cinque anni. Il dato più critico è la percezione di manipolazione: il 54% degli intervistati ritiene che le notizie veicolate dai media siano spesso intenzionalmente distorte per sviare il pubblico. Questo clima di sospetto è acuito dalla tendenza a chiudersi in "eco-chambers" politiche, con il 55% degli italiani che parla principalmente con persone dalle opinioni politiche affini. Di conseguenza, gli orientamenti politici sono vissuti innanzitutto come elemento identitario, di natura “clanica”, con il voto basato sulla generica vicinanza o sulla logica oppositiva, piuttosto che su valutazioni razionali. In questo scenario un ruolo cruciale lo gioca il Brand Journalism: su ambiti tematici come innovazione tecnologica o campagne di sensibilizzazione su temi sociali e ambientali, le aziende iniziano ad essere percepite come fonti potenzialmente affidabili. “Il Brand Journalism, quando è autentico, non è marketing mascherato, ma un atto culturale di responsabilità”, ha dichiarato Ilario Vallifuoco, curatore e fondatore del Festival. “Significa che un'impresa sceglie di interpretare il proprio tempo, di raccontare non solo se stessa ma il contesto in cui opera, con linguaggi e strumenti giornalistici. In un'epoca in cui l'intelligenza artificiale produce contenuti e le piattaforme amplificano tutto, il valore sta nel senso, non nella quantità”. Con lo sguardo già proiettato al futuro, il Brand Journalism Festival svela le prime anticipazioni sull'edizione 2026: un laboratorio permanente in cui il racconto d'impresa si trasformerà in autentica sperimentazione culturale. Il dialogo dunque si trasforma in strumenti di lavoro concreti per generare fiducia, senso e impatto in ogni storia raccontata. L'appuntamento è già segnato: un anno per prepararsi a scrivere, insieme, le nuove frontiere del giornalismo d'impresa. Il Brand Journalism Festival è l'evento di riferimento in Italia per giornalisti, editori, aziende e appassionati di storytelling corporate e comunicazione innovativa. Promosso da Social Reporters, il Festival unisce giornalismo e comunicazione d'impresa per creare narrazioni autentiche, trasparenti e responsabili, offrendo talk, workshop e case study per esplorare le nuove frontiere del racconto d'impresa e promuovere un approccio etico e generativo alla comunicazione.
Roma, 11 nov. (Adnkronos) - Una rottura necessaria, un imperativo categorico. La seconda edizione del Brand Journalism Festival, promosso da Social Reporters, ha imposto un dibattito radicale sul panorama mediatico e imprenditoriale, evidenziando l'urgenza ineludibile di un nuovo patto tra informazione e impresa. L'evento, intitolato "Oltre la polarizzazione: un nuovo patto tra informazione e impresa", si è configurato come un momento di profonda analisi, chiamando a ridefinire il ruolo del racconto aziendale. L'obiettivo non è più solo comunicare, ma costruire un dialogo basato su autenticità, competenza e senso di verità, superando la logica del "giornalismo contro" e del mero "comunicato patinato". Il Festival ha evidenziato ancora una volta che il dialogo tra chi produce contenuti e chi produce valore non è una scelta, ma una necessità culturale e professionale per la tenuta del tessuto sociale. La seconda edizione ha registrato oltre 200 presenze in sala e più di 500 adesioni complessive, a conferma dell'interesse crescente verso un approccio autentico e responsabile alla comunicazione. In un contesto di overload digitale, dove sono soprattutto i giovani a cercare significato - come evidenziato anche dai risultati dell'Osservatorio GenerationShip 2025 di Unipol - il Brand Journalism si afferma come un atto culturale di responsabilità, indispensabile per restituire verità al racconto e consapevolezza al pubblico. Nel corso della giornata è stata presentata anche la ricerca di Ipsos "Politica e comunicazione al tempo del Fact-Checking" - realizzata proprio in collaborazione con il Brand Journalism Festival - che ha fornito un quadro limpido delle sfide attuali. L'indagine ha messo in luce una fiducia nell'informazione fragile e frammentata: il 64% degli italiani ha dichiarato una diminuzione della propria fiducia nelle fonti negli ultimi cinque anni. Il dato più critico è la percezione di manipolazione: il 54% degli intervistati ritiene che le notizie veicolate dai media siano spesso intenzionalmente distorte per sviare il pubblico. Questo clima di sospetto è acuito dalla tendenza a chiudersi in "eco-chambers" politiche, con il 55% degli italiani che parla principalmente con persone dalle opinioni politiche affini. Di conseguenza, gli orientamenti politici sono vissuti innanzitutto come elemento identitario, di natura “clanica”, con il voto basato sulla generica vicinanza o sulla logica oppositiva, piuttosto che su valutazioni razionali. In questo scenario un ruolo cruciale lo gioca il Brand Journalism: su ambiti tematici come innovazione tecnologica o campagne di sensibilizzazione su temi sociali e ambientali, le aziende iniziano ad essere percepite come fonti potenzialmente affidabili. “Il Brand Journalism, quando è autentico, non è marketing mascherato, ma un atto culturale di responsabilità”, ha dichiarato Ilario Vallifuoco, curatore e fondatore del Festival. “Significa che un'impresa sceglie di interpretare il proprio tempo, di raccontare non solo se stessa ma il contesto in cui opera, con linguaggi e strumenti giornalistici. In un'epoca in cui l'intelligenza artificiale produce contenuti e le piattaforme amplificano tutto, il valore sta nel senso, non nella quantità”. Con lo sguardo già proiettato al futuro, il Brand Journalism Festival svela le prime anticipazioni sull'edizione 2026: un laboratorio permanente in cui il racconto d'impresa si trasformerà in autentica sperimentazione culturale. Il dialogo dunque si trasforma in strumenti di lavoro concreti per generare fiducia, senso e impatto in ogni storia raccontata. L'appuntamento è già segnato: un anno per prepararsi a scrivere, insieme, le nuove frontiere del giornalismo d'impresa. Il Brand Journalism Festival è l'evento di riferimento in Italia per giornalisti, editori, aziende e appassionati di storytelling corporate e comunicazione innovativa. Promosso da Social Reporters, il Festival unisce giornalismo e comunicazione d'impresa per creare narrazioni autentiche, trasparenti e responsabili, offrendo talk, workshop e case study per esplorare le nuove frontiere del racconto d'impresa e promuovere un approccio etico e generativo alla comunicazione.