Manovra: Gasparri, 'da Banca d'Italia maggiore cautela in occasione delle audizioni'

Manovra: Gasparri, 'da Banca d'Italia maggiore cautela in occasione delle audizioni'

Roma, 10 nov. (Adnkronos) - "Il ministro Giorgetti ha parlato chiaro. In audizione sulla manovra l'Istat ha detto cose opinabili, se la Banca d'Italia ha fatto valutazioni diverse da quelle riportate da ‘La Stampa' può sempre precisare il suo reale pensiero. Noi in questi anni abbiamo fatto il taglio del cuneo fiscale per i redditi più bassi. Ora il taglio dell'Irpef dal 35 al 33% riguarda una fascia fino a 50.000 euro, quindi i redditi medi. Il governo ha creato 1.300.000 posti di lavoro, ha aumentato i redditi di tante persone che erano a reddito zero". Così il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri, ai microfoni dei giornalisti. "Si può e si deve fare di meglio sul fisco, ma invitiamo l'Istat a contare quante persone lavorano in più in Italia. E alla Banca d'Italia, se è vero che i titoli hanno deformato le loro opinioni, chiediamo maggiore cautela in occasione delle audizioni", conclude.

COP30 in Brasile, al via tra scetticismo e basse aspettative la conferenza sul clima: a Belém assenti Usa, Cina e India

COP30 in Brasile, al via tra scetticismo e basse aspettative la conferenza sul clima: a Belém assenti Usa, Cina e India

È iniziata oggi in Brasile la COP30, l’annuale conferenza internazionale sul clima che comprende i 200 Paesi ed entità che hanno firmato l’accordo sul clima delle Nazioni Unite del 1992. Appuntamento che quest’anno si tiene simbolicamente nella città brasiliana di Belém, capitale dello Stato del Pará, che ospita larga parte della foresta amazzonica, la foresta […]

Al via la COP30 a Belem, in gioco la cooperazione globale sul clima

Al via la COP30 a Belem, in gioco la cooperazione globale sul clima

Belem, 10 nov. (askanews) - I 50.000 partecipanti alla Conferenza Onu sul clima al via in Brasile avranno due settimane per portare a termine un compito gravoso: evitare il totale collasso della cooperazione globale sul clima. Si parte male, in quanto a unità. I grandi assenti sono i tre Paesi più inquinanti al mondo: per la Cina, prima per emissione di gas serra, solo funzionari di grado inferiore, non ci sarà Xi Jinping; gli Stati Uniti, al secondo posto, sono assenti per la prima volta nella storia; l'India manderà solo ministri. Per chi c'è sarà un duro lavoro nell'aria pesante di Belem, in piena foresta amazzonica, scelta dal presidente brasiliano Lula nonostante le difficoltà logistiche proprio per calare negoziatori e leader in uno luoghi al mondo dove l'incuria dell'uomo ha creato conseguenze reali. Sono tante le domande a cui dare una risposta: come evitare un scontro tra i paesi ricchi e quelli in via di sviluppo - toccati in modo diverso dal cambiamento climatico e con mezzi diversi per combatterlo -, come finanziare i fondi per aiutare i gli Stati colpiti da cicloni e siccità, sempre di più. E soprattutto come ridurre finalmente le emissioni globali di gas serra, dopo l'ammissione del segretario generale delle Nazioni Unite Guterres sul fallimento del contenimento dell'aumento di temperature a 1,5 gradi, fra gli obiettivi del vertice di Parigi, 10 anni fa.

Successo di pubblico per "Dalì, Picasso, Mirò", milanesi in fila

Successo di pubblico per "Dalì, Picasso, Mirò", milanesi in fila

Milano, 10 nov. (askanews) - Milanesi in fila per vedere i tre grandi maestri di Spagna: nonostante il freddo sia già arrivato nel capoluogo meneghino, la passione per l'arte scalda come il fuoco. Tanto più che dal primo novembre è in esposizione anche il "Bacchanale", massiccia scenografia teatrale realizzata da Salvador Dalì nel 1939 per l'omonimo balletto ed esposta per la prima volta in Italia. La mostra è un evento e un momento di riflessione. Oltre 200 opere che raccontano tre personalità uniche, tre sguardi indipendenti e innovativi, un'eredità comune che ha segnato in modo indelebile l'arte moderna, generando simboli, forme e linguaggi che ancora oggi influenzano la cultura visiva contemporanea. "I Tre Grandi di Spagna: tre visioni, un'eredità. Pablo Picasso, Joan Mirò e Salvador Dalì", è ospitata alla Fabbrica del Vapore di Milano (dal 25 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026). Curatore Joan Abellò, con Vittoria Mainoldi e Carlota Muinos. Tra i pezzi di maggior pregio una serie importantissima all'interno del corpus di Picasso: la Suite Vollard. Ma - dice Mainoldi - "è singolare come Picasso, Miro e Dalì abbiano scelto i più diversi materiali con cui esprimere la propria arte. Non è solo pittura, scultura, incisione, che sono le tre arti principali, c'è la ceramica, c'è il teatro, la collaborazione con artisti del mondo della musica, della pubblicità" e altro ancora. Il percorso espositivo - diviso in cinque sezioni - ripercorre le tappe fondamentali della storia di Picasso, Mirò e Dalì a cominciare della loro formazione, il fermento culturale della Catalogna - terra d'origine per Mirò e Dalì e di iniziazione artistica per Picasso - e l'influenza decisiva esercitata dai movimenti del Modernismo e del Noucentisme.