Report: Costa (FI), 'Pd e M5s dopo aver eletto Garante si fanno dare la linea da trasmissione tv'

Report: Costa (FI), 'Pd e M5s dopo aver eletto Garante si fanno dare la linea da trasmissione tv'

Roma, 10 nov. (Adnkronos) - “Pd e M5S dopo aver eletto con i loro voti 2 membri su 4 del Garante della Privacy, chiedono ora le dimissioni dell'intero collegio. Le chiedono dopo aver letto le carte o approfondito i provvedimenti, o dopo un'attenta istruttoria? No, Pd e M5S, che mai avevano mosso critiche al Garante, si svegliano solo dopo aver ascoltato Report, prendendo per oro colato le ricostruzioni di chi, proprio dal Garante, è stato sanzionato. Un'opposizione senza idee ne' identità, come un vecchio juke box, si fa dare la linea da una trasmissione televisiva”. Così su X Enrico Costa, deputato di Forza Italia e vicepresidente della commissione Giustizia.

Manovra: Braga, 'Salvini sfiducia Giorgetti'

Manovra: Braga, 'Salvini sfiducia Giorgetti'

Roma, 10 nov (Adnkronos) - "Salvini sfiducia Giorgetti, dice che non è la sua manovra. Chiede di rivederla sul fronte rottamazione, sicurezza e pensioni. Non una parola sulle vere carenze della legge di bilancio, la più piccola degli ultimi anni: zero per la casa, zero per il trasporto pubblico locale, tutte cose di cui Salvini dovrebbe occuparsi. Non c'è una strategia per lo sviluppo e mancano del tutto politiche industriali. Il taglio delle tasse è irrilevante mentre come da tre anni a questa parte sono consistenti i tagli alle voci sanità e welfare". Lo dice Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera. "Salvini sfiducia Giorgetti anche sulla spesa per la difesa: dimentica che quell'aumento è il frutto della decisione di Meloni di accettare, senza che sia sentita una parola da parte di Salvini, il diktat imposto da Trump per lo spropositato aumento della spesa militare in ogni paese Nato", aggiunge Braga.

Quella missione impossibile chiamata carta d'identità

Quella missione impossibile chiamata carta d'identità

AGI - Con la disposizione che mette fuori uso le carte d'identità cartacee dal 3 agosto 2026, sono molti i cittadini che in queste ore si stanno interessando per il rinnovo del documento. Sul sito del comune di Roma si legge "Per la richiesta della Carta d'Identità Elettronica- CIE è necessario prenotarsi collegandosi al sito del Ministero dell'Interno https://www.prenotazionicie.interno.gov.it/". Una procedura semplice, che dopo aver inserito qualche dato nel sistema restituisce la schermata di tutti gli uffici anagrafe dei municipi. Qui l'amara sorpresa, su 5 pagine di risultati, sono solo due gli uffici che offrono la possibilità di prenotare l'appuntamento, con una schermata che si aggiorna di minuto in minuto. Ma a eccezione dei primi risultati, tutti gli altri municipi restituiscono la seguente dicitura: "La sede non offre al momento disponibilità per prenotare un appuntamento. Si prega di riprovare in un secondo momento, altri cittadini potrebbero cancellare nel frattempo il loro appuntamento. Per ulteriori informazioni inerenti alla mancanza di disponibilità si prega di far riferimento direttamente alla sede". Di fronte a questa paralisi del sistema, il comune di Roma da tempo ricorre agli Open Day, ovvero delle giornate di apertura straordinaria degli uffici durante il weekend. Ma anche qui, i cittadini non possono recarsi liberamente allo sportello per rinnovare il documento, ma dovranno accaparrarsi prima un appuntamento sul sito del ministero degli interni. Insomma è comunque una questione di velocità per una pratica che dovrebbe rappresentare ordinaria amministrazione. Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone

Usa: Zanettin (FI), 'con fine shutdown via libera stipendi lavoratori italiani in basi militari'

Usa: Zanettin (FI), 'con fine shutdown via libera stipendi lavoratori italiani in basi militari'

Roma, 10 nov. (Adnkronos) - "Si avvicina la fine del più lungo shutdown della storia americana. E' stato raggiunto un accordo al Senato degli Stati Uniti per sbloccare i finanziamenti pubblici. E' una buona notizia anche per i lavoratori italiani dipendenti delle basi militari americane, che proprio a causa delle shutdown non avevano ancora percepito lo stipendio di ottobre. Si avvia dunque a soluzione una situazione che ha tenuto a lungo in apprensione tante famiglie. Un ringraziamento speciale va al vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha seguito con costante attenzione la vicenda". Così il senatore vicentino di Forza Italia Pierantonio Zanettin.

“Le teneva la test sott’acqua, poteva morire”: spinge la concorrente avversaria in piscina, si tuffa e la picchia fino quasi ad annegarla. Choc nel reality La Mansión de Luinny

“Le teneva la test sott’acqua, poteva morire”: spinge la concorrente avversaria in piscina, si tuffa e la picchia fino quasi ad annegarla. Choc nel reality La Mansión de Luinny

Spinge la concorrente avversaria dentro una piscina, si tuffa e la picchia quasi ad annegarla. L’incredibile gesto è accaduto durante la puntata del reality La Mansión de Luinny. Protagonista del gesto folle è stata la 34enne imprenditrice e influencer Yina Calderón che, come mostrano le immagini che hanno fatto il giro dei social, ha spinto […] L'articolo “Le teneva la test sott’acqua, poteva morire”: spinge la concorrente avversaria in piscina, si tuffa e la picchia fino quasi ad annegarla. Choc nel reality La Mansión de Luinny proviene da Il Fatto Quotidiano .

Sarkozy esce dal carcere, accolta la richiesta: "Libertà vigilata"

Sarkozy esce dal carcere, accolta la richiesta: "Libertà vigilata"

Nicolas Sarkozy sarà rilasciato oggi e posto in libertà vigilata. Lo ha deciso la Corte d'Appello di Parigi, che ha accolto la richiesta di scarcerazione dell'ex presidente francese detenuto nel carcere di La Santé dal 21 ottobre. L'ex presidente sarà posto sotto sorveglianza giudiziaria. “Il tribunale dichiara ammissibile la domanda di rilascio” e lo “pone sotto sorveglianza giudiziaria”, ha affermato il presidente della Corte d'Appello. Il tribunale parigino ha stabilito che non vi è “alcun rischio di occultamento di prove, pressioni o collusione”. “La detenzione continuata non è giustificata”, ha affermato. Il tribunale ha disposto quindi la sorveglianza giudiziaria per l'ex presidente, che includerà il divieto di lasciare la Francia. Sarkozy dovrebbe lasciare oggi stesso il carcere di La Santé. “Il prossimo passo è il processo d'appello”. Questa la prima reazione dell'avvocato di Sarkozy. La sentenza della Corte è una “normale applicazione delle norme del codice di procedura penale”, ha detto il legale Christophe Ingrain. “Il prossimo passo è il processo d'appello. Il nostro compito — quello di Nicolas Sarkozy e il nostro — è preparare questa udienza d'appello”, ha aggiunto. “È dura, molto dura",  aveva detto l'ex presidente francese parlando della sua detenzione, che ha definito “un incubo”. “Vorrei che foste convinti di una cosa: non ho mai avuto la folle idea di chiedere a Gheddafi alcun finanziamento. Non confesserò mai qualcosa che non ho fatto”, ha dichiarato Sarkozy. “Ho risposto scrupolosamente a tutte le convocazioni. Non avrei mai immaginato di conoscere la prigione a 70 anni. Questa prova mi è stata imposta, l'ho vissuta. È dura, è molto dura”, ha proseguito. E ancora: “Amo il mio Paese, la mia famiglia è in Francia, mi batto affinché la verità trionfi”. Sarkozy ha anche “reso omaggio” al personale penitenziario, dicendo che “ha dato prova di eccezionale umanità, rendendo sopportabile questo incubo”.