Delitto di Garlasco, 'Chi l'ha visto?': "A Lovati invito a comparire da procura Brescia"

Delitto di Garlasco, 'Chi l'ha visto?': "A Lovati invito a comparire da procura Brescia"

Roma, 12 nov. (Adnkronos) - "L'avvocato Massimo Lovati ha ricevuto l'invito a comparire come persona interessata dalla Procura di Brescia, che indaga sulla presunta corruzione dell'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti. Non è indagato". E' quanto rivela in esclusiva "Chi l'ha visto?". "Domani alle 16 -afferma l nuovo portavoce del legale, Alfredo Scaccia-Lovati si presenterà in Procura a Brescia da solo, senza l'assistenza di alcun difensore in quanto convocato. Riferirà quanto già dichiarato alla stampa”.

Una capsula-cerotto per guarire le ulcere intestinali: ecco come funziona

Una capsula-cerotto per guarire le ulcere intestinali: ecco come funziona

Pisa, 12 nov. - (Adnkronos) - Una capsula intelligente che si apre da sola e si attacca come un cerotto all'interno dell'intestino per favorire la guarigione delle ulcere. Il dispositivo è uno dei risultati più promettenti della ricerca condotta al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università di Pisa, dove si studiano nuove applicazioni della stampa a quattro dimensioni (4D) per la medicina del futuro. La stampa 4D è una tecnologia che permette di realizzare strutture tridimensionali capaci di trasformarsi nel tempo sotto l'effetto di stimoli predefiniti, come l'idratazione o la temperatura. Il tempo diventa così a tutti gli effetti la quarta dimensione. Nel caso della capsula, i ricercatori hanno progettato una struttura stampata 3D auto-dispiegante a base di seta e gelatina, materiali biocompatibili che dopo l'ingestione, si espandono assorbendo i fluidi intestinali trasformando il dispositivo da un piccolo cilindro in un foglio piatto capace di aderire al tessuto danneggiato. "In questo modo - spiega Carmelo De Maria, docente di bioingegneria all'Università di Pisa - la capsula può coprire un'area più ampia della mucosa intestinale sanguinante e favorirne la rigenerazione. La forma finale è ottenuta grazie a una specifica disposizione spaziale dei materiali, che consente alla struttura di reagire in modo controllato all'ambiente interno del corpo. La capsula è inoltre dotata di una piccola antenna, anch'essa stampata 3D e biocompatibile, in grado di segnalarne la presenza all'interno del corpo dopo l'ingestione. Una volta che la struttura incontra l'ulcera e si dispiega, e consente una comunicazione con l'esterno, fino alla sua degradazione. Altrimenti viene espulsa regolarmente". La capsula si inserisce all'interno di un filone di ricerca che ha l'obiettivo di sviluppare dispositivi mini-invasivi, autoriparanti e programmabili, in grado di interagire dinamicamente con i tessuti biologici ed aprire nuove prospettive per la medicina personalizzata. "Con la stampa 4D possiamo progettare oggetti che cambiano forma e funzione nel tempo, proprio come i tessuti viventi - conclude De Maria - È una rivoluzione che unisce ingegneria dei materiali e scienze della vita".

Cos’è la nuova tassa sui pacchi extra Ue che il governo vuole inserire nella legge di Bilancio

Cos’è la nuova tassa sui pacchi extra Ue che il governo vuole inserire nella legge di Bilancio

Il governo starebbe studiando un prelievo sulle spedizioni provenienti da Paesi extraeuropei di valore inferiore ai 150 euro. La misura, allo studio del governo nella prossima legge di bilancio, sarebbe pensata per contrastare la concorrenza dei colossi del fast fashion come Shein e Temu, si allineerebbe alle iniziative in discussione a livello europeo. Continua a leggere

Psicofarmaci a bambini e ragazzi, è allarme? Cosa dicono gli esperti

Psicofarmaci a bambini e ragazzi, è allarme? Cosa dicono gli esperti

Roma, 12 nov. (Adnkronos Salute) - Troppi psicofarmaci a bambini e ragazzi sotto i 17 anni? No agli allarmismi "i dati sull'aumento dell'uso in età evolutiva non devono essere letti come un segnale di allarme, ma come uno stimolo alla riflessione e alla responsabilità condivisa", spiegano Stefano Vicari, direttore della Neuropsichiatria infantile dell'ospedale Bambino Gesù di Roma e Gabriele Masi, referente del Coordinamento primari emergenze psichiatriche in età evolutiva proponendo una riflessione sul recente Rapporto Osmed sull'uso dei farmaci in Italia, che, nel 2024, segnala che la prevalenza nell'uso di psicofarmaci sotto i 17 anni quasi triplicata rispetto al 2020, passando dallo 0,26% allo 0,57%. "Un dato che richiede invece una lettura attenta e articolata", dicono i due specialisti che scrivono "queste riflessioni come coordinatori dei primari reparti di emergenza psichiatrica per l'età evolutiva (0–18 anni), in un momento in cui i dati sull'uso di psicofarmaci nei minori stanno suscitando un ampio dibattito". "Da un lato - precisano - serve prudenza, affinché ogni prescrizione sia frutto di un'attenta valutazione e di un monitoraggio continuo; dall'altro, non possiamo ignorare che molti bambini e adolescenti con disturbi psichici in Italia non ricevono ancora un aiuto adeguato. Psicofarmaci in età evolutiva: tra allarme e consapevolezza". Prima di tutto, "non è tanto l'aumento numerico in sé a essere significativo, quanto la domanda che dobbiamo porci: questo maggiore ricorso ai farmaci risponde davvero ai bisogni clinici dei bambini e degli adolescenti?", evidenziano sottolineando che "in Italia, le stime indicano che solo 1 ragazzo su 15-20 tra quelli che potrebbero trarre beneficio da una terapia farmacologica la riceve davvero. È la percentuale più bassa tra i Paesi europei a noi più simili". La prescrizione di psicofarmaci in età evolutiva "deve sempre avvenire con grande prudenza e competenza, da parte di specialisti esperti, seguendo alcuni principi fondamentali", segnalano Masi e Vicari. Questi i principi: 1) Valutazione globale. La decisione di prescrivere un farmaco deve inserirsi in una comprensione approfondita della situazione del minore, tenendo conto non solo degli aspetti medici, ma anche di quelli psicologici, familiari e sociali; 2) obiettivi chiari e verificabili. I sintomi da trattare devono essere ben definiti, osservabili e monitorabili nel tempo, così da poter valutare se il farmaco stia davvero aiutando. 3) Monitoraggio costante, Dopo l'inizio della terapia, è essenziale verificarne con regolarità efficacia e tollerabilità. Entro tre mesi deve essere effettuata una valutazione complessiva del rapporto rischi-benefici per decidere se proseguire, modificare o sospendere il trattamento. 4) Revisione periodica. Poiché i disturbi in età evolutiva possono cambiare con lo sviluppo o grazie ad altri interventi terapeutici, è necessario prevedere momenti in cui, anche in presenza di buoni risultati, si valuti una graduale riduzione o sospensione del farmaco, per verificare se il miglioramento possa mantenersi anche senza terapia. Per i due esperti "parlare genericamente di psicofarmaci può essere fuorviante. Questo termine comprende categorie di farmaci molto diverse tra loro per efficacia e per possibili effetti indesiderati. Gli stimolanti (utilizzati per l'Adhd), i farmaci serotoninergici (per la depressione o il disturbo ossessivo-compulsivo), gli stabilizzanti dell'umore (per il disturbo bipolare) e i bloccanti dei recettori D2 (usati nelle psicosi, nei disturbi del comportamento nell'autismo o nella disabilità intellettiva) hanno profili d'uso molto differenti. Questi ultimi, in particolare, richiedono controlli periodici accurati, soprattutto se usati a lungo, poiché presentano un rischio maggiore di effetti collaterali. Alla luce di ciò, è utile considerare alcuni punti chiave e guardare i numeri reali, non solo le percentuali. Dire che l'uso degli psicofarmaci 'è triplicato' può sembrare allarmante, ma il dato va contestualizzato: in Italia, la prevalenza è passata dallo 0,26% allo 0,57%. Si tratta di un aumento, certo, ma i livelli restano molto più bassi rispetto ad altri Paesi europei. In Francia le percentuali sono circa tre volte superiori, e in Spagna ancora più alte — per non parlare dei Paesi nordici. Pensare che solo l'Italia abbia trovato il 'giusto equilibrio' e che tutti gli altri sbaglino sarebbe un errore: come spesso accade, la verità sta nel mezzo. E ancora. "Parlare genericamente di 'psicofarmaci ai bambini' è impreciso. L'aumento riguarda l'intera fascia sotto i 18 anni, ma con un picco tra i 12 e i 17 anni, cioè soprattutto negli adolescenti. È in questa età che emergono le forme più complesse e severe di disagio psichico, che spesso richiedono, accanto alla psicoterapia e al sostegno familiare e sociale, anche un intervento farmacologico mirato". Inoltre "parlare solo della 'prevalenza d'uso' non basta: bisogna chiedersi quante persone avrebbero effettivamente bisogno di un trattamento e non lo ricevono. È giusto preoccuparsi per chi assume un farmaco, ma dovremmo preoccuparci altrettanto — forse di più — per chi non riceve alcun trattamento, pur avendone necessità", concludono gli esperti secondo i quali "la vera sfida non è solo limitare l'uso dei farmaci, ma garantire che chi ne ha davvero bisogno possa accedere a cure appropriate, integrate e tempestive. Parlare di salute mentale nei più giovani significa promuovere una cultura dell'ascolto, della competenza e della cura, perché il benessere psicologico dei ragazzi è — e deve restare — una responsabilità di tutti".

A Reggio Emila lanterne cinesi al posto degli alberi di Natale

A Reggio Emila lanterne cinesi al posto degli alberi di Natale

Lanterne cinesi di carta rossa al posto di Babbo Natale, degli abeti e delle luminarie della tradizione cristiana. Questa mattina in viale IV Novembre, a Reggio Emilia, nel quartiere della stazione, il più multietnico della città gli addobbi per le festività natalizie non avevano nulla a che a fare con la Natività nè con Santa Claus. Da quanto trapela, installazioni di laterne giganti, con tanto di autorizzazione del Comune, sarebbero stati finanziati dalla comunità cinese reggiana (che nella zona gestisce diverse attività commerciali) per essere già al loro posto in occasione dei festeggiamenti per il capodanno che a Pechino e Shanghai si festeggerà dal 17 febbraio al 3 marzo 2026. Le lanterne hanno scatenato il putiferio tra i residenti del quartiere della stazione che hanno subito reso roventi telefoni ed email di assessori e dirigenti di piazza Prampolini. Il motivo lo spiega una cittadina che preferisce restare anonima: "Vogliamo che qui i simboli del Natale siano uguali a quelli del resto della città". Così, invece, "ci stanno ghettizzando". Gli abitanti del quartiere, invaso dagli immigrati, non ritengono poi una giustificazione il fatto che le lanterne siano state sponsorizzate dalla comunità cinese, senza esborsi di denaro pubblico, e aggiungono provocatoriamente: "A questo punto mettiamole anche in piazza Prampolini (dove c'è il municipio, ndr)". Sui social network si fanno intanto sentire anche i comitati di quartiere. Per quello dei residenti di viale IV Novembre, "è un modo di ghettizzazione di una parte della città". Un'azione, commenta Giovanni Felici, "certamente non fatta per includere ma portatrice di un messaggio divisivo e molto razzista. Adesso basta". Come Comitato 4 Novembre "siamo intervenuti, però è difficile interloquire con l'architetto che coordina le attività", aggiunge Felici. "Errare è umano", ironizzano da ReRe, la rete dei residenti eredi dello storico comitato "Cres-città sicura".

Bimbo di due anni muore soffocato all’asilo

Bimbo di due anni muore soffocato all’asilo

Tragedia nella mattinata di oggi, mercoledì 12 novembre, nel cortile di un asilo nido di Soci, nel Comune di Bibbiena, in provincia di Arezzo. Un bambino di appena 2 anni ha perso la vita pare per soffocamento avvenuto in circostanze che, come riportato dalla stampa locale, sarebbero ancora da chiarire. Secondo una prima ricostruzione, il […] Articolo Bimbo di due anni muore soffocato all’asilo su Radio Bruno .