Germania, fra coriandoli e costumi al via il Carnevale di Colonia

Germania, fra coriandoli e costumi al via il Carnevale di Colonia

Colonia (Germania), 11 nov. (askanews) - Una folla festante in costumi sgargianti ha riempito la storica piazza Heumarkt di Colonia per celebrare l'inizio della nuova stagione carnevalesca. La festa dell'11 novembre mantiene viva una tradizione secolare della Renania, dove i festeggiamenti in strada cominciano a inizio novembre, per poi interrompersi per l'Avvento e le festività natalizie e riprendere appieno nella Settimana Grassa.

'Eroi quotidiani', presentato il calendario storico 2026 dell'Arma dei Carabinieri

'Eroi quotidiani', presentato il calendario storico 2026 dell'Arma dei Carabinieri

AGI - È " Eroi quotidiani " il tema del Calendario storico 2026 dell' Arma dei Carabinieri , un omaggio a tutte le donne e gli uomini dell'Arma che, ogni giorno, operano silenziosamente al servizio del Paese, nelle città e nei piccoli comuni, in Italia e all'estero. A fissarli in momenti iconici del loro impegno provvedono le immagini di Luigi "René" Valeno, maestro della nuova Pop Art italiana, e i testi degli scrittori Maurizio de Giovanni, Aldo Cazzullo e Massimo Lugli. Giunto alla 93esima edizione , il Calendario - presentato stamane all'Auditorium Parco della Musica alla presenza tra gli altri del ministro della Difesa Guido Crosetto e del comandante generale dell'Arma Salvatore Luongo - si conferma uno dei prodotti editoriali più apprezzati e collezionati: oltre un milione e 200mila copie stampate, traduzioni in otto lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo) e versioni anche in sardo e friulano. Diffuso in scuole, uffici e famiglie, è da decenni un simbolo di identità e memoria collettiva, capace di unire generazioni diverse e di rinnovare, anno dopo anno, il legame profondo tra l'Arma e il Paese. Il volto umano dell'arma Attraverso un linguaggio che unisce arte e letteratura, il Calendario racconta il volto umano dell'Arma e la sua vicinanza alle comunità. Le tavole di René rappresentano con uno stile vivace e luminoso la presenza dei Carabinieri tra la gente, nei centri urbani, nei paesaggi naturali e nei luoghi simbolo della cultura, restituendo un'idea di presenza costante e vicinanza al Paese ed esaltando lo spirito di umanità che da sempre ne contraddistingue la missione. Il racconto di un giovane carabiniere I testi che accompagnano le diciannove tavole, affidati come un anno fa alla penna di Maurizio De Giovanni, costituiscono un racconto unitario, sviluppato attraverso la lettera di un giovane Carabiniere, appena arruolato, che racconta ai suoi genitori le ragioni della sua scelta e l'esempio che ne trae. Le parole del giovane, intrise di entusiasmo e di rispetto per la divisa, si intrecciano con episodi di altruismo e coraggio tratti dalla quotidianità, restituendo un mosaico di umanità e dedizione. Prefazione e postfazione d'autore La prefazione, firmata da Aldo Cazzullo, offre uno sguardo storico e valoriale sull'Arma, ricordando come i Carabinieri, nati nel 1814, abbiano attraversato la storia d'Italia fino a oggi, protagonisti dei momenti fondativi della Nazione dal Risorgimento alla Resistenza, fino alla modernità incarnando un simbolo di unità e sacrificio. Ed è proprio ai Carabinieri, che hanno pagato con la propria vita, che viene rivolto un commosso pensiero e ringraziamento. La postfazione, affidata allo scrittore e giornalista Massimo Lugli, racconta un episodio vissuto in prima persona che diventa emblema della missione dei Carabinieri: la prontezza, il coraggio e la naturalezza con cui, anche nei gesti più quotidiani, sanno donare sicurezza e conforto ai cittadini. L'offerta editoriale completa Con il Calendario storico è stata presentata l'Agenda 2026, che ne condivide tema e ispirazione. Ad impreziosire l'apertura di ogni singolo mese, i brevi testi e le note storiche di de Giovanni che raccontano i Carabinieri che si fanno prossimi a chi vive momenti di difficoltà. L'offerta editoriale comprende anche il calendario da tavolo, dedicato a "I Carabinieri nello sport": un viaggio attraverso testi e immagini degli atleti dell'Arma che si sono distinti nelle rispettive discipline, valorizzando non solo i risultati sportivi, ma anche i comportamenti esemplari e l'impegno nella promozione di valori quali disciplina, lealtà, spirito di squadra. Infine il Planning da tavolo, dedicato a "I Reparti a cavallo dell'Arma", centri di eccellenza e simbolo di eleganza e disciplina. Beneficenza e solidarietà Il ricavato dei planning e del calendarietto da tavolo sarà devoluto a sostegno di opere benefiche, in particolare all' Opera nazionale di assistenza per gli orfani dei militari dell'Arma dei Carabinieri (Onaomac) e all' Ospedale pediatrico microcitemico di Cagliari .

All's Fair, la serie tv è un caso: "Insulta le donne", "ci piace così"

All's Fair, la serie tv è un caso: "Insulta le donne", "ci piace così"

Come si passa da grande promessa a caso televisivo del momento? È la domanda che aleggia intorno a All's Fair, il nuovo legal drama di Ryan Murphy disponibile su Disney+. Attesissima, con un cast da sogno e l'idea di uno studio legale al femminile tra divorzi milionari e guerre di potere a Los Angeles, la serie è diventata in poche settimane uno dei fenomeni più discussi (e criticati) del 2025. Nonostante il curriculum impeccabile di Murphy e il cast stellare, All's Fair è stata stroncata quasi all'unanimità. USA Today l'ha definita “la peggiore serie tv dell'anno”, The Guardian ha parlato di un prodotto “affascinantemente brutto”, il Financial Times ha accusato Murphy di aver “svuotato di carisma attori straordinari”, mentre TIME ha commentato che la serie “pensa di sapere cosa vogliono le donne, ma finisce per insultarle”. Eppure, All's Fair merita di essere vista. Perché dietro il clamore e i giudizi impietosi si nasconde qualcosa di più interessante: uno specchio ironico e involontariamente geniale della nostra ossessione per l'immagine, la fama e il potere. La storia ruota attorno ad Allura (Kim Kardashian), avvocata di successo e figura magnetica, affiancata da Glenn Close come mentore autorevole, Naomi Watts come rivale elegante e Sarah Paulson come coscienza ironica e nevrotica. Un gruppo di avvocate divorziste che, stanche di lavorare in un ambiente dominato dagli uomini, fondano uno studio tutto al femminile. Tra processi, scandali e pranzi tra colleghe, le protagoniste si muovono in un mondo in cui denaro, amore e immagine diventano un unico campo di battaglia. Le scene sono impeccabili nella forma, luci, costumi, interni da rivista,  ma la sostanza a tratti vacilla: i dialoghi risultano prevedibili, la trama si perde in svolte improbabili, e la Kardashian sembra spesso recitare la parte di se stessa. Eppure, proprio questa sua “non-recita” diventa un elemento di fascino: All's Fair è un esercizio di estetica, un saggio sul vuoto vestito di bellezza, dove l'eccesso diventa linguaggio e la competizione un tema strutturale. Come se Murphy avesse deciso di mettere in scena l'idea stessa di “camp”, quell'estetica dell'artificio e dell'esagerazione che attraversa da decenni la cultura americana, da Dynasty a Nip/Tuck. Non a caso, Kim Kardashian ha reagito con disarmante autoironia. Su Instagram ha condiviso post sarcastici di fan che commentavano: “Avete già visto lo show più acclamato dalla critica dell'anno?!?!?”. Tra i post rilanciati, uno diceva: “La recitazione peggiore che abbia mai visto, le trame più prevedibili e lo styling più assurdo. Sono ossessionato. Voglio 14 stagioni”. Un altro aggiungeva: “All's Fair osa chiedersi: una serie deve per forza essere buona? La risposta è no, e ci piace così”. Viene da pensare che l'operazione di Murphy sia tutt'altro che ingenua, e che punti consapevolmente al cortocircuito del “nel bene e nel male, purché se ne parli”. Se questo era l'obiettivo, il bersaglio è stato centrato: negli Stati Uniti, la serie ha registrato numeri record, trasformandosi da flop annunciato a fenomeno virale. Il regista Anthony Hemingway, che ha diretto diversi episodi, ha difeso pubblicamente lo show sulle pagine di The Hollywood Reporter: “Non puoi piacere a tutti. Ci saranno critiche, ma anche milioni di persone che l'hanno adorato. Credo che la serie sia uno specchio: ti ci puoi riflettere, o non riconoscerti. Non tutto è pensato per tutti, e va bene così.” In fondo, All's Fair non è solo una serie: è uno specchio incrinato della cultura americana, dove il femminismo diventa fashion statement e la fragilità emotiva si trasforma in prodotto di lusso. È un pasticcio affascinante, ma anche un documento del presente, che mostra quanto la nostra idea di libertà sia ormai inseparabile dal bisogno di apparire. Non è la serie che ci aspettavamo. Non è Suits al femminile. Ma forse è quella che meritiamo in un'epoca in cui tutto, anche il fallimento, può essere trasformato in branding. Forse non vi piacerà. Ma è difficile distogliere lo sguardo.

Sondaggio-Ghisleri, un clamoroso tonfo a sinistra: cambiano gli scenari

Sondaggio-Ghisleri, un clamoroso tonfo a sinistra: cambiano gli scenari

Non si arresta la crescita di Fratelli d'Italia. L'ultimo successo è quello riportato dal sondaggio realizzato da Alessandra Ghisleri per Porta a Porta . La rilevazione di Only Numbers parla chiaro: FdI guadagna mezzo punto rispetto alla rilevazione dello scorso 27 ottobre e si attesta al 30,1 per cento. A seguire il Partito democratico. Anche se i dem si piazzano al 22,2 con un +0,5, la distanza dal partito di Giorgia Meloni è siderale (quasi 8 punti percentuali). Terzo posto per il Movimento 5 Stelle. Anche i grillini di Giuseppe Conte crescono. Più nel dettaglio il balzo è dello 0,2 per cento, attestandosi all'11,8 per cento. E ancora, c'è Forza Italia al 9,4 per cento che cede lo 0,1, mentre la Lega all’8,5 perde lo 0,2. Prosegue la discesa Alleanza Verdi e Sinistra che si ferma al 6,5 (- 0,3 per cento). Tra i partiti minori: Azione è al 2,9 (-0,4), Italia Viva al 2,6 (-0,1). Infine +Europa stabile al 2,0 per cento, come Noi Moderati allo 0,7. A conti fatti il centrodestra conquista il 48,7 per cento (+0,2), mentre il centrosinistra è al 30,7 (+0,2). E il campo largo? L'insieme di tutte le forze di centrosinistra si aggiudica il 45,1 per cento e guadagna lo 0,3. Gli astenuti-indecisi si attestano al 47,4 (in calo del 1,6 rispetto all’ultima rilevazione). [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44947400]] Solo poche ore prima, sempre la società di Alessandra Ghisleri aveva reso pubblico un sondaggio sulla giustizia. E, ancora una volta, l'esito sorrideva all'esecutivo. Il motivo? Il "Sì" al referendum sulla giustizia supera di dieci punti quello dei contrari: 38,9 contro 28,9 per cento.

Un incontro in Ucraina per superare il blocco ungherese. Ecco il piano di Kyiv (e dell’Ue)

Un incontro in Ucraina per superare il blocco ungherese. Ecco il piano di Kyiv (e dell’Ue)

L’Ucraina cerca di rilanciare la sua adesione all’Ue, preparandosi ad accogliere il 10 e l’11 dicembre un incontro informale dei ministri per gli Affari europei nella città di Lviv. L’iniziativa, annunciata congiuntamente dalla presidenza danese del Consiglio dell’Ue e dal vice primo ministro ucraino Taras Kachka, nasce con l’obiettivo di mostrare sostegno politico al percorso […]