Garlasco, Giletti sbotta contro De Rensis: "Non riesco a condurre, chiudiamola"

Garlasco, Giletti sbotta contro De Rensis: "Non riesco a condurre, chiudiamola"

Nuova puntata, nuovo scontro. Protagonisti a Lo Stato delle Cose Massimo Giletti e Antonio De Rensis . Il dibattito si concentra sull'orario della morte di Chiara Poggi che, secondo indiscrezioni, sarebbe stato spostato più avanti rispetto alla finestra temporale che va dalle 09:12 alle 09:35 circa. A quel punto il dubbio è sul perché - nel caso in cui l’omicidio fosse avvenuto in un secondo momento - la vittima non ha mai risposto alle telefonate di Stasi nell'arco della mattinata del 13 agosto 2007. Per l'avvocato di Stasi le prime chiamate erano semplici squillini e che non è detto che l’aggressione più violenta sia avvenuta appena Chiara ha aperto la porta. Diverso il parere di Ilenia Petracalvina secondo cui l'assoluto silenzio di Chiara di quella mattina sarebbe una prova del fatto che sia morta poco dopo aver disattivato l’allarme di casa, alle 09:12. "Facciamo un ragionamento di massima e fantasioso. Se usciamo dalle 09:12 e anticipiamo tutto, mi verrebbe da dire che Stasi avrebbe pure potuto dormire in casa di Chiara. Non poteva perché ci sono i vicini, quindi…", afferma la Petracalvina mentre De Rensis insiste: "No! È documentato a livello testimoniale, qui adesso entriamo nella fantascienza!". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44949680]] La Petracalvina però ribadisce che si trattava di un ragionamento fantasioso e che sa benissimo dei testimoni, ma Massimo Giletti, che sembra in difficoltà a gestire i suoi ospiti, tutti presi a parlare l’uno sopra l’altro. "Un attimo, Ilenia, basta! Abbiamo dei tempi televisivi, dobbiamo rispettare la tabella di percorso!", tuona il conduttore di Rai 3. E De Rensis insiste con Giletti che ancora una volta perde le staffe: "Però così non riesco a condurre! Lei ha risposto e adesso chiudiamola qui, devo andare avanti!".

Si fa esplodere all’ingresso del tribunale: strage a Islamabad, almeno 12 morti e almeno 27 feriti, alcuni gravi

Si fa esplodere all’ingresso del tribunale: strage a Islamabad, almeno 12 morti e almeno 27 feriti, alcuni gravi

Sono almeno 12 le persone morte in un’esplosione all’esterno dell’Alta Corte di Islamabad, la capitale del Pakistan. Almeno 27 le persone ferite, alcune in gravi condizioni. A seguite dell’esplosione un incendio è divampato nel parcheggio. È stato il governo a confermare la natura terroristica dell’esplosione. Non sono rari attacchi del genere in Pakistan, dove operano […]

Caos panchine in Serie A: dopo Juventus, Genoa e Fiorentina cambia anche l'Atalanta

Caos panchine in Serie A: dopo Juventus, Genoa e Fiorentina cambia anche l'Atalanta

La Serie A continua a cambiare volto anche fuori dal campo. Dopo appena undici giornate sono già quattro le panchine che hanno cambiato allenatore. L'ultimo scossone arriva da Bergamo, dove l'Atalanta ha deciso di esonerare Ivan Juric affidando la guida tecnica a Raffaele Palladino. Il tecnico croato arrivato in estate a raccogliere la pesante eredità di Gian Piero Gasperini, paga un avvio di stagione ben al di sotto delle aspettative: appena due vittorie in undici partite, tredicesimo posto in classifica e un netto 0-3 al Gewiss Stadium contro il Sassuolo. Numeri e prestazioni che hanno convinto la società a voltare pagina. Il nuovo tecnico Raffaele Palladino, dopo le esperienze convincenti con Monza e Fiorentina, ha firmato un contratto fino al 2027. Accanto a lui, nel nuovo staff, il vice Stefano Citterio e anche l'ex difensore Federico Peluso. Il debutto ufficiale avverrà dopo la sosta, con una prova molto impegnativa contro il Napoli. Con l'avvicendamento a Bergamo salgono così a quattro i cambi di panchina in Serie A. Il primo si era registrato dopo l'ottava giornata alla Juventus, dove Igor Tudor è stato sollevato dall'incarico dopo tre sconfitte consecutive tra campionato e Champions League e un digiuno di vittorie che durava da oltre un mese. In attesa di un successore, Massimo Brambilla aveva guidato la squadra nel successo contro l'Udinese, prima dell'arrivo ufficiale di Luciano Spalletti. L'ex tecnico della Nazionale, reduce dal trionfo europeo, è stato chiamato a rimettere ordine e ambizioni in una Juve in difficoltà, ora in risalita. Poche settimane dopo è stato il Genoa a cambiare rotta: via Andrè Vieira, colpevole di un avvio disastroso con soli tre punti in otto partite, frutto di altrettanti pareggi. Il club rossoblu ha inizialmente affidato la panchina al duo Murgita-Criscito, che ha subito centrato la prima vittoria stagionale contro il Sassuolo, prima di passare il testimone a Daniele De Rossi. Infine la Fiorentina. Dopo un avvio da incubo, con quattro punti in dieci giornate e nessuna vittoria, Stefano Pioli è stato esonerato. La sconfitta interna contro il Lecce è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La società viola dopo una parentesi europea affidata a Galloppa in Conference League, ha scelto Paolo Vanoli come nuovo allenatore.

Manovra: Romani (FdI), 'governo riduce tasse ceto medio, sinistra ha abdicato suo ruolo'

Manovra: Romani (FdI), 'governo riduce tasse ceto medio, sinistra ha abdicato suo ruolo'

Roma, 11 nov. (Adnkronos) - "Il dibattito sulla riduzione del carico fiscale prevista nella manovra di bilancio del governo sta mettendo sempre più in luce, nonostante e forse proprio grazie alle polemiche dell'opposizione, un punto fondamentale del programma della maggioranza di governo, e cioè la riduzione delle tasse sia per le fasce sociali meno abbienti che per quella che viene definita come il 'ceto medio', cuore pulsante dell'economia del nostro Paese". Così il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani. "Anche oggi il viceministro dell'economia Maurizio Leo, ha rivelato in modo efficace e convincente che il governo sta perseguendo una strategia che, passo dopo passo, sta portando un beneficio significativo alle persone che in questi anni hanno sopportato il carico più pesante dell'aumento dell'inflazione e della diminuzione del potere d'acquisto delle famiglie. Un compito che spetterebbe, in teoria, anche alla sinistra, che però paradossalmente abdica a questo ruolo, preferendo affidarsi alle polemiche che non hanno un fondamento reale", conclude.

Inps, Orsina (Luiss): "Palazzo Wedekind rappresenta un secolo di storia romana"

Inps, Orsina (Luiss): "Palazzo Wedekind rappresenta un secolo di storia romana"

(Adnkronos) - “Palazzo Wedekind è un pezzo della storia di Roma e questa è una celebrazione degli ultimi cento anni, una storia che si è intrecciata con la dimensione del potere, della vita quotidiana e con quella dei servizi. Per un'università radicata su Roma come la Luiss essere presenti a questa serata è un atto doveroso”. Lo ha detto Giovanni Orsina, direttore del dipartimento Scienze Politiche Luiss di Roma, in occasione dell’incontro intitolato ‘Palazzo Wedekind: 100 anni di futuro. Un’eredità che guarda avanti’, che celebra l’anniversario dell’acquisizione di Palazzo Wedekind da parte di Inps, svoltosi a Roma.

Inps, Orsina (Luiss): "Palazzo Wedekind rappresenta un secolo di storia romana"

Inps, Orsina (Luiss): "Palazzo Wedekind rappresenta un secolo di storia romana"

Roma, 11 nov. (Adnkronos) - “Palazzo Wedekind è un pezzo della storia di Roma e questa è una celebrazione degli ultimi cento anni, una storia che si è intrecciata con la dimensione del potere, della vita quotidiana e con quella dei servizi. Per un'università radicata su Roma come la Luiss essere presenti a questa serata è un atto doveroso”. Lo ha detto Giovanni Orsina, direttore del dipartimento Scienze Politiche Luiss di Roma, in occasione dell'incontro intitolato ‘Palazzo Wedekind: 100 anni di futuro. Un'eredità che guarda avanti', che celebra l'anniversario dell'acquisizione di Palazzo Wedekind da parte di Inps, svoltosi a Roma. “Il nostro mondo sente negli ultimi anni anche la richiesta di protezione e di una gestione dell'economia globale. Gli studenti, negli ultimi anni, stanno cercando di capire meglio come funziona il mondo del pubblico, del welfare, della protezione, perché sta tornando ad essere un elemento centrale della nostra esistenza”, ha aggiunto Orsina.