Compagni separati: a Torino annullata la conferenza "filorussa" di D'Orsi

Compagni separati: a Torino annullata la conferenza "filorussa" di D'Orsi

E' saltata la conferenza del Prof. Angelo D'Orsi, uomo di sinistra, storico di fama e grande studioso di Antonio Gramsci, era prevista il 12 novembre al Polo del ‘900, cenacolo culturale vicino alla sinistra torinese. Forse ha fatto paura il titolo “Russofilia, russofobia, verità”. Fatto sta che, anche dopo le perplessità espresse sui social da Carlo Calenda e Pina Picierno, l'incontro è stato cancellato, si mormora con lo zampino del sindaco Lo Russo.  Ed è scoppiata la polemica a sinistra. L'iniziativa era promossa dalla sezione locale dell'Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (ANPPIA), pare poi sconfessata dalla sede nazionale. Durissimo Paolo Ferrero, segretario provinciale di rifondazione comunista di Torino, che in una nota se la prende con il sindaco: "Che nella città di Gramsci e Gobetti, città medaglia d'oro della resistenza, un sindaco del PD possa vietare una conferenza ad un noto esponente dell'accademia torinese perché contrasta con la vulgata del regime NATO in cui viviamo, significa solo che il fascismo si riproduce in forme diverse e una è quella impersonata dal sindaco Lo Russo”. E aggiunge: “Si vergogni, ripristini la conferenza e si renda conto che i partigiani sono morti sulle montagne torinesi perché a Torino non vi potesse più essere un podestà che vieta una conferenza contro le discriminazioni e la russofobia" Paradossalmente un segnale di distensione viene dal mondo liberale, dal professor Pier Franco Quaglieni del Centro Pannunzio, così distante da D'Orsi e dalle beghe della sinistra. “Chiedo che diano la parola al professore, altrimenti gli offro piena e totale l'ospitalità al Centro Pannunzio dove ovviamente potrà dire tutto ciò che vuole, in assoluta libertà. Perché il Centro Pannunzio è una libera agorà  aperta a tutti i dissensi e a tutte le eresie.Quanto accaduto sembra quasi un fatto di cannibalismo in famiglia perché il Polo del ‘900 è  da sempre settario a senso unico verso le idee liberali, moderate, considerate in modo censorio di destra.”

Malore per Angelo Branduardi poco prima del concerto a Roma: ricoverato in ospedale, ecco come sta il musicista

Malore per Angelo Branduardi poco prima del concerto a Roma: ricoverato in ospedale, ecco come sta il musicista

Un lieve malore ha costretto Angelo Branduardi a rinviare la tappa romana del suo tour Il Cantico, prevista per oggi, 9 novembre, all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Il cantautore, 73 anni, è stato ricoverato per accertamenti clinici dopo aver accusato un malessere alla vigilia della partenza per Roma. Secondo quanto riferito dal suo entourage, […] L'articolo Malore per Angelo Branduardi poco prima del concerto a Roma: ricoverato in ospedale, ecco come sta il musicista proviene da Il Fatto Quotidiano .

Malore per Angelo Branduardi poco prima del concerto a Roma: ricoverato in ospedale, ecco come sta il musicista

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Zaia “C'è chi non mi voleva in corsa alle regionali in Veneto”

Zaia “C'è chi non mi voleva in corsa alle regionali in Veneto”

MILANO (ITALPRESS) – Parte una nuova campagna elettorale per il governatore uscente del Veneto, Luca Zaia, anche se stavolta non corre per la presidenza, ma si presenta, “con il bagaglio delle tantissime cose fatte in 15 anni – afferma in un'intervista al Corriere della Sera -. Lo posso dire: è stata un'Amministrazione trionfale. Potrei citare tanti risultati. Mi limito alle liste d'attesa nella sanità: oggi riguardano 6 mila persone, subito dopo il Covid erano 500 mila. Ma il consenso oltre il 70 per cento che tutti i sondaggi mi attribuiscono dice più di tante parole come i cittadini valutano il mio lavoro”. In merito “alle Olimpiadi di Milano-Cortina che andranno in scena tra poco, ho realizzato un'impresa impossibile che consente al Veneto di ospitare per due volte nella storia, unica regione al mondo, un'edizione dei Giochi. Ne avremo ricadute rilevanti”. Zaia ha lanciato una campagna elettorale puntando sull'intelligenza artificiale, “sono sempre stato a favore delle nuove tecnologie, voglio essere un innovatore anche in questo campo – spiega -. Quello che è iniziato è un viaggio fatto di emozioni, bellezza, identità. ‘Dopo Zaia, scrivi Zaià è perchè questa storia non finisce qui. C'è ancora tanto da fare, da difendere, da costruire insieme, passo dopo passo, provincia dopo provincia”. “Va difeso – sottolinea Zaia – quello che considero il risultato più importante del mio lavoro: avere ridato l'orgoglio al Veneto. E poi, vanno consolidati e migliorati i tanti investimenti avviati”. Alla domanda che c'è chi non voleva che si candidasse, risponde “e invece mi sono candidato proprio per quello. Prima non si è voluta la Lista Zaia. Poi il mio nome non poteva essere messo nel simbolo della Lega. Va bene, allora eccomi in pista e vedremo a urne chiuse quale sarà il mio apporto”. “Non ho mai avuto paura di misurarmi con gli elettori – aggiunge -. Sono loro gli unici veri giudici. Tutte le volte che mi sono candidato è andata benissimo. Anche stavolta sento il calore del mio popolo”. L'obiettivo è di “consentire al mio partito di ottenere il maggior numero di consiglieri, aiutando così anche il centrodestra. Con la mia lista avremmo allargato di molto il consenso coinvolgendo cittadini che non si riconoscono nei partiti”. In merito alla competizione interna nel centrodestra tra Lega e FdI, commenta: “I voti si conteranno a urne chiuse, adesso dobbiamo solo lavorare pancia a terra. Gli avversari non sono i nostri compagni di viaggio. E' l'astensionismo. Lo ripeto sempre: votate chi volete ma andate a votare”. “E' un tormentone che va avanti da mesi – aggiunge Zaia -. Sono abituato a fare una cosa alla volta. Sarò a disposizione per servire il popolo. Ho sempre amministrato, questa è la mia cifra. Mi hanno messo dovunque, non starò qui a fare l'elenco. Ribadisco: sarò a disposizione laddove la mia persona sarà utile. In ruoli operativi, naturalmente. Sono e resto un militante. La Lega è la mia casa”. Alla domanda se resta sempre convinto della necessità di adottare il modello Csu-Cdu, risponde: “Sempre di più. Ho lanciato uno spunto per ragionare assieme su un modello che ha funzionato. Penso che possa essere utile non solo alla Lega ma a tutti i partiti perchè è l'unico modo di contemperare le differenze”. Poi, in merito alla Consulta, che ha bocciato il terzo mandato anche per le Regioni autonome, Zaia commenta: “Detto che le sentenze si rispettano, non sono sorpreso. Continuo a pensare che sia un'anomalia mettere un tetto solo alle uniche due cariche (presidenti di regione e sindaci sopra i 15 mila abitanti) elette direttamente dai cittadini. Ho sollevato il tema in tempi non sospetti, quando ancora non mi riguardava. Ma evidentemente c'è un disegno ben preciso”. – foto Ipa agency – (ITALPRESS).

Terremoto di magnitudo 6.7 in Giappone, scatta l’allerta tsunami: “Epicentro del sisma a 10 chilometri di profondità nel mare”

Terremoto di magnitudo 6.7 in Giappone, scatta l’allerta tsunami: “Epicentro del sisma a 10 chilometri di profondità nel mare”

Un forte terremoto di magnitudo preliminare 6.7 ha colpito oggi il Giappone, innescando un allarme tsunami per la costa nord-orientale dell’isola di Honshu. L’Agenzia meteorologica giapponese (JMA) ha emesso un avviso per possibili onde anomale che potrebbero raggiungere la prefettura di Iwate. Il sisma è stato registrato alle 17:03 locali (le 9:03 del mattino in […] L'articolo Terremoto di magnitudo 6.7 in Giappone, scatta l’allerta tsunami: “Epicentro del sisma a 10 chilometri di profondità nel mare” proviene da Il Fatto Quotidiano .