A Natale "500mila tonnellate di cibo finiranno nella spazzatura"

A Natale "500mila tonnellate di cibo finiranno nella spazzatura"

Roma, 23 dic. (Adnkronos) - Oltre 500mila tonnellate di cibo finiranno nella spazzatura durante le festività natalizie, con uno spreco che potrà raggiungere anche 80 euro a famiglia. Lo denuncia Assoutenti, che invita le famiglie a una maggiore attenzione per salvare il portafogli in occasione delle feste. Tra il cenone della Vigilia e il pranzo di Santo Stefano si stima che circa 500mila tonnellate di prodotti alimentari e bevande andranno sprecati, finendo nella spazzatura al termine delle festività – spiega Assoutenti – In termini economici lo spreco di Natale può costare fino a 80 euro a famiglia, soldi letteralmente gettati tra i rifiuti a causa di acquisti eccessivi, gestione poca accorta della cucina e mancato riutilizzo dei cibi. I generi alimentari più sprecati a Natale sono senza dubbio i prodotti freschi come frutta e verdura, ma anche pasta, pesce e pane, al termine dei pasti, vengono gettati nell'immondizia, nonostante siano ancora commestibili nei giorni seguenti – ricorda Assoutenti – Tra i prodotti ad alto rischio spreco anche panettoni, pandori e torroni, che possono invece essere riutilizzati per creare nuove ricette dolci o salate, e bevande come spumante, vino e bibite. “Si tratta di un malcostume che si ripresenta puntuale ogni anno al termine delle festività, e che rischia di costare non poco alle famiglie, considerati i rialzi dei prezzi che interessano il settore alimentare – afferma il presidente Gabriele Melluso – Per questo invitiamo le famiglie a prestare la massima attenzione e salvare il portafogli, partendo da acquisti mirati per pranzi e cenoni, con le quantità che devono essere proporzionate al numero di ospiti in casa, passando per il riutilizzo degli avanzi, ad esempio preparando nuovi piatti nei giorni successivi al Natale partendo proprio dalle rimanenze''. ''Un buon consiglio per risparmiare è anche congelare ciò che si è cucinato e non è stato consumato, e ricorrere alle apposite app per destinare il cibo in eccedenza a chi ne ha più bisogno, in modo da contrastare gli sprechi e al tempo stesso compiere un gesto di solidarietà in favore dei meno fortunati” , conclude Melluso.

Un negozio di botti illegali allestito in casa, sequestrate 2 tonnellate

Un negozio di botti illegali allestito in casa, sequestrate 2 tonnellate

AGI - C’è chi si prepara alle feste comprando spumante e chi, invece, decide di allestire un vero e proprio arsenale bellico nel giardino di casa. A finire nei guai è un quarantenne italiano della provincia nord di Rieti , che aveva trasformato un anonimo magazzino in una polveriera pronta a illuminare - o meglio, far saltare - l'intero vicinato. I Finanzieri del Gruppo di Rieti , impegnati nei controlli serrati per le festività, hanno bussato alla porta dell'uomo seguendo una pista precisa. Una volta varcata la soglia della pertinenza dell'abitazione, i militari si sono trovati davanti a un panorama surreale: un vero e proprio negozio abusivo organizzato nei minimi dettagli. Un magazzino trasformato in polveriera L'esposizione avrebbe fatto invidia a un professionista del settore. Su scaffalature metalliche erano ordinatamente disposti i pezzi più disparati: dalle classiche fontane , coni e bengala , fino a batterie , razzi e alle decisamente più sinistre bombe carta . Ma non era solo una questione di "vetrina". Metà del magazzino fungeva da deposito logistico straripante di scatoloni pieni di merce. Il bilancio finale è da record: oltre 2 tonnellate di materiale , con un cuore pulsante di circa 300 kg di esplosivo netto . Ordigni artigianali e rischi enormi L'aspetto più inquietante dell'intera operazione riguarda però i pezzi unici. Tra i marchi di fabbrica sono spuntati ordigni artigianali non classificati: prodotti privi di etichette, senza indicazioni sulla composizione e, soprattutto, privi di qualsiasi istruzione d'uso. Una roulette russa di polvere nera stipata in ambienti assolutamente non idonei, con rischi enormi per l'incolumità pubblica. Arresto e indagini sulla filiera L'intervento del personale specializzato ha permesso di mettere in sicurezza l'ingente carico, evitando che la situazione potesse degenerare. Per il proprietario dell'arsenale sono scattate immediatamente le manette con accuse pesanti: si va dalla fabbricazione e detenzione illegale al commercio abusivo di materiale esplodente e omessa denuncia . Dopo l'arresto, l'uomo è stato posto a disposizione dell' Autorità Giudiziaria , che ne ha poi disposto la rimessa in libertà in attesa del procedimento penale. Intanto, le Fiamme Gialle continuano a indagare per risalire alla filiera di provenienza e scoprire l'origine di quegli ordigni "fatti in casa".

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Mentre gli USA sequestrano le petroliere dirette in Cina, l'export verso gli Stati Uniti continua. Analisi di un paradosso energetico e delle sanzioni che rischiano di chiudere i pozzi della PDVSA. L'articolo Venezuela: il blocco navale USA stringe la morsa, ma la “Flotta Ombra” naviga ancora. Il paradosso Chevron proviene da Scenari Economici .

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È venuto il momento di dire che se questo referendum confermativo sulla cosiddetta separazione delle carriere si riducesse a un giudizio sul governo in carica, essendo comunque un giudizio sulla sua politica della giustizia penale, si dovrebbe votare sicuramente no. Io non ricordo un governo peggiore, neanche quello gialloverde dei tempi di Conte-Salvini. Questa è […]