Sarri, sfogo-bomba dopo l'Inter: "Noleggiare gli arbitri"

Sarri, sfogo-bomba dopo l'Inter: "Noleggiare gli arbitri"

L' Inter vince 2-0 e blocca il volo verso l'Europa della Lazio . E Maurizio Sarri non la prende benissimo. Al mister biancoceleste non è piaciuta la direzione di gara di Manganiello . "L'arbitro non ha inciso sul risultato, l'Inter ha fatto meglio di noi e avrebbe vinto con qualsiasi arbitro", premette Sarri in conferenza stampa a San Siro, dopo il ko. Poi però il suo sfogo continua: "E' l'ora però di iniziare a pensare di noleggiare gli arbitri dall'estero, la situazione è abbastanza pesante. Non vedo più arbitri all'altezza. Quello di stasera sicuramente non lo è stato". Il riferimento è a un episodio in particolare: "Perché mi sono arrabbiato? Per un semplice motivo: il fallo di Lautaro su Zaccagni era da ammonizione. Se era da ammonizione, Zaccagni non sarebbe dovuto uscire dal campo. Non solo non ha ammonito, ma ha fatto uscire Zaccagni dal campo e noi abbiamo rischiato di prendere gol da quel lato. Si sarebbe inc***to anche Padre Pio". Più in generale, riflette l'allenatore toscano, "quando entri a San Siro e prendi gol dopo due minuti e mezzo diventa dura, contro una squadra sicuramente tecnicamente più forte di noi. Abbiamo traballato ma poi siamo rientrati in partita e abbiamo avuto le nostre occasioni". "Non è stata una partita disastrosa da parte nostra - prosegue Sarri ai microfoni di Dazn -. Dal punto di vista della mentalità la squadra sta crescendo. Dopo il gol poteva esserci un'uscita dal campo dal punto di vista mentale, invece la squadra si è ripresa ed è riuscita a rimanere in partita fino alla fine". "Se ci manca qualcosa negli ultimi metri? È chiaro che noi, in questo momento, non abbiamo un attaccante da area di rigore, abbiamo attaccanti con altri tipi di caratteristiche - ha aggiunto -. Probabilmente, qualcosa stiamo pagando, dentro l'area di rigore, anche se abbiamo avuto due-tre palle-gol e non è facile".

Elicottero precipitato tra Marche e Toscana: l'sms prima dello schianto

Elicottero precipitato tra Marche e Toscana: l'sms prima dello schianto

L’elicottero Augusta Westland 109 scomparso ieri pomeriggio dai radar mentre sorvolava l’Alpe della Luna, al confine tra Pesaro-Urbino ( Marche ) e Arezzo ( Toscana ), è stato finalmente ritrovato. A bordo c’erano due persone: l’imprenditore aretino del settore orafo Mario Paglicci e Fulvio Casini di Sinalunga (Siena). Il velivolo era decollato dall’aeroporto “Giovanni Nicelli” del Lido di Venezia diretto all’aviosuperficie “Serristori” di Castiglion Fiorentino. Secondo le prime ricostruzioni, durante il volo tra Marche e Toscana si è verificata un’avaria a bordo. Paglicci ha segnalato il problema via cellulare a una parente, poi è scattato l’allarme intorno alle 17:00 tramite il sistema satellitare internazionale Cospas-Sarsat, che ha attivato una richiesta di soccorso al 118 della Asl Toscana Sud Est.Le ricerche si sono concentrate nella zona impervia tra Borgo Pace (PU) e Badia Tedalda (AR). Una complessa macchina di soccorsi ha coinvolto oltre 35 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Marche, 15 della Toscana, unità cinofile, droni UAS, squadre dei Vigili del Fuoco, elicotteri dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito Italiano. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44929284]] Presenti anche militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, Carabinieri, boscaioli e cacciatori locali.Durante la notte, le condizioni meteo avverse hanno costretto a proseguire le operazioni via terra e con droni del CNSAS e dei Vigili del Fuoco. La collaborazione multiforze ha permesso di localizzare il relitto nonostante il terreno montuoso e ostile.

A 85 metri di altezza, l'attrice danza col marito Domenico Procacci nello scatto "Sfiorando il cielo". Un gesto d’amore e libertà, tra arte, cinema e vertigine

A 85 metri di altezza, l'attrice danza col marito Domenico Procacci nello scatto "Sfiorando il cielo". Un gesto d’amore e libertà, tra arte, cinema e vertigine

Un gesto d’amore sospeso tra arte e vertigine. Kasia Smutniak e il marito Domenico Procacci hanno realizzato uno scatto a dir poco coraggioso: una danza a 85 metri d’altezza sulla cupola della Mole Antonelliana, nel cuore di Torino. Un momento […] L'articolo Kasia Smutniak sfiora il cielo: la danza sospesa sulla Mole Antonelliana sembra essere il primo su iO Donna .

Ritrovati resti elicottero scomparso tra Marche e Toscana: il servizio alpino speleologico in campo

Ritrovati resti elicottero scomparso tra Marche e Toscana: il servizio alpino speleologico in campo

Hanno lavorato notte e giorno le squadre del soccorso alpino speleologico per individuare i rottami dell'elicottero scomprso dai radar ieri alle 17 al confine tra Marche e Toscana. I soccorritori hanno battuto tutta la notte le aree tra Borgo Pace (Pesaro-Urbino) e Badia Tebalda (Arezzo), fino all'individuazione del mezzo precipitato questa mattina. Nessuna speranza per le due persone a bordo. Leggi l'articolo

“In questo bar non puoi sederti più di 15 minuti per un caffè, 20 per la colazione, 45 per il pranzo…”: la scelta di un locale torinese fa discutere. “Giusto per un locale piccolo”, “Ma se si è più di uno?”

“In questo bar non puoi sederti più di 15 minuti per un caffè, 20 per la colazione, 45 per il pranzo…”: la scelta di un locale torinese fa discutere. “Giusto per un locale piccolo”, “Ma se si è più di uno?”

Capita anche a voi di andare a bere un caffè e fermarvi al tavolo magari per leggere, chiacchierare con qualcuno o – persino – lavorare? Ebbene, se vi capita sappiate che al bar pasticceria Novanta di Torino, in corso Duca degli Abruzzi, non potete sostare a lungo anzi, dovete dare un’occhiata alla tabella con i […] L'articolo “In questo bar non puoi sederti più di 15 minuti per un caffè, 20 per la colazione, 45 per il pranzo…”: la scelta di un locale torinese fa discutere. “Giusto per un locale piccolo”, “Ma se si è più di uno?” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Tumori neuroendocrini, al via la campagna digitale di Ipsen “Attenti alla Zebra”

Tumori neuroendocrini, al via la campagna digitale di Ipsen “Attenti alla Zebra”

MILANO (ITALPRESS) – L'azienda biofarmaceutica Ipsen ha lanciato “Attenti alla Zebra”, la nuova campagna digitale dedicata alla sensibilizzazione sui tumori neuroendocrini (NET) e alla loro diagnosi precoce. Un vecchio detto della medicina recita “Quando senti degli zoccoli, pensa ai cavalli, non alle zebre” e invita a cercare innanzitutto le cause più probabili. Ma nella diagnosi delle malattie rare, accade l'opposto: bisogna pensare anche alla zebra. Il suo passo, simile a quello di un cavallo, inganna l'udito, spingendoci a immaginare la cosa più ovvia. Ugualmente, quando viene formulata una diagnosi non bisogna fermarsi all'ipotesi più scontata ma è importante pensare anche alle eventualità più rare. Il concept della campagna parte proprio da qui: ribaltare un modo di pensare. Vedere la zebra significa non fermarsi alle apparenze. Protagonista della campagna è Netty, la zebra creata dall'International Neuroendocrine Cancer Alliance (INCA), rete globale che riunisce associazioni e organizzazioni impegnate nella sensibilizzazione sui tumori neuroendocrini (NET) e che ha reso Netty il simbolo internazionale di queste patologie rare. Netty, nella campagna “Attenti alla Zebra”, si muove in una frenetica Milano alla ricerca di una diagnosi a fronte di sintomi all'apparenza banali, ma che invece necessitano di approfondimenti. Grazie all'incontro e al sostegno dell'amica Marta riuscirà a capire la causa del suo cambiamento e il percorso di cura adatto a lei. A partire da oggi, 10 novembre, per tre settimane il fumetto realizzato da Angela Piacentini, fumettista e illustratrice, affronterà il tema del patient journey di una persona con diagnosi di tumore neuroendocrino. L'iniziativa ha il patrocinio delle Associazioni Pazienti A.I.NET Vivere la Speranza – Amici di Emanuele Cicio – ODV, NET Italy ETS Associazione Pazienti con Tumori Neuroendocrini e La Lampada di Aladino ETS. “L'Associazione A.I.NET ha percorso l'evoluzione della Ricerca nell'ambito dei Tumori Neuroendocrini in 25 anni di sostegno alla stessa, divulgazione continua attraverso convegni, iniziative, materiale informativo – ha affermato Angela Celesti Presidente di A.I.NET Vivere la Speranza – Amici di Emanuele Cicio – ODV -. Pazienti, caregiver, clinici, istituzioni sono sempre al centro dei nostri progetti affinchè si possa individuare sempre più precocemente il NET e soprattutto garantire a ogni paziente l'aderenza alla cura nel modo più efficace e umano. Allo stesso tempo, iniziative di sensibilizzazione come ‘Attenti alla Zebrà sono essenziali per accrescere la consapevolezza su queste patologie rare”. I NET, acronimo inglese (Neuro-Endocrine Tumor) di tumori neuroendocrini, sono neoplasie rare con un'incidenza circa 4 nuovi casi ogni 100.000 abitanti per anno. La gran parte di questi tumori è asintomatica e non funzionante. Conseguentemente, la diagnosi è spesso problematica e tardiva, in particolare nei casi preceduti da sintomatologia vaga e aspecifica. “Nonostante la nostra associazione sia nata solo nel 2012, siamo orgogliosi del percorso compiuto e dei traguardi raggiunti. Tutto questo successo non sarebbe stato possibile senza la dedizione di un gruppo affiatato di pazienti e caregiver. I nostri volontari, con energia e impegno, hanno fatto crescere rapidamente NET Italy, rendendola una realtà riconosciuta e rispettata anche dalla comunità scientifica. Il loro contributo dimostra quanto passione e collaborazione possano fare la differenza nella vita di chi affronta la malattia. La campagna ‘Attenti alla zebrà rappresenta un'ulteriore occasione per far conoscere i NET e rafforzare la comunicazione che portiamo avanti ogni giorno”, ha affermato Simona Barbi, Presidente NET Italy Associazione Pazienti con Tumori Neuroendocrini. I tumori neuroendocini sono un gruppo di neoplasie molto eterogeneo per estrema variabilità di sintomatologia, decorso clinico e prognosi, oltre che per i possibili trattamenti terapeutici; i NET possono, infatti, insorgere in qualsiasi organo o tessuto del nostro organismo in quanto originano da cellule, cosiddette neuroendocrine. Più della metà insorge a livello del tratto gastro-entero- pancreatico (circa il 60%); della restante quota il 30% circa si sviluppa a livello del polmone. “I tumori rari rappresentano una sfida complessa sia per i pazienti sia per il sistema sanitario. Le persone che convivono con queste patologie si trovano frequentemente ad affrontare ritardi diagnostici, trattamenti non sempre appropriati e la difficoltà di orientarsi tra centri di riferimento e reti specialistiche – ha affermato Davide Petruzzelli, Presidente dell' Associazione Pazienti La Lampada di Aladino ETS -. L'associazione La Lampada di Aladino si impegna in maniera specifica in questo ambito con la consapevolezza che il problema del ritardo diagnostico e dell'adeguatezza terapeutica può essere migliorato attraverso un cruciale servizio di informazione, orientamento e supporto che agevoli l'accesso alle reti nazionali e internazionali di eccellenza”. Negli ultimi anni sono sicuramente migliorate la conoscenza di questi tumori rari e la terapia per trattarli, grazie anche allo sviluppo di competenze mediche specifiche per lo più concentrate in centri di riferimento per questa patologia. “Sebbene i tumori neuroendocrini siano spesso indolenti e inizialmente asintomatici, possono avere un impatto significativo sulla qualità di vita di pazienti e caregiver. La loro rarità e la grande eterogeneità clinica rendono la diagnosi complessa richiedendo un approccio altamente specializzato – ha commentato Francesco Panzuto, Gastroenterologo presso La Sapienza Università di Roma e Coordinatore del Centro di Eccellenza ENETS (European Neuroendocrine Tumor Society) presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Andrea di Roma -. Le terapie sono complesse e richiedono la collaborazione di diversi specialisti e l'esperienza di centri di riferimento specializzati, come quelli riconosciuti dalla European Neuroendocrine Tumor Society (ENETS), vero network di eccellenza a livello nazionale e internazionale. In Italia, la sinergia tra la comunità scientifica, rappresentata dall'Associazione Italiana Tumori Neuroendocrini (ITANET), e le associazioni pazienti favorisce la diagnosi precoce e una migliore presa in carico di coloro che vivono con un NET”. In Italia si registrano circa 2.500 nuovi casi all'anno con una prevalenza pari a circa 24.000 pazienti. Non sono stati identificati fattori di rischio certi per i tumori neuroendocrini. Uno dei più probabili è l'età, dal momento che queste neoplasie sono più frequenti nelle persone adulte e anziane. “Da oltre trent'anni Ipsen è impegnata in oncologia con l'obiettivo di offrire risposte concrete ai bisogni dei pazienti e dei caregiver – ha dichiarato Patrizia Olivari, Presidente e Amministratore Delegato di Ipsen Italia -. Questo impegno si traduce non solo nella ricerca di terapie sempre più innovative, ma anche nella volontà di garantirne un accesso rapido e consapevole. Con ‘Attenti alla Zebrà vogliamo portare l'attenzione sui tumori neuroendocrini, attraverso un linguaggio immediato. Diagnosi precoce e corretta informazione restano elementi chiave per migliorare il percorso di cura e la qualità di vita”. – foto ufficio stampa Honboard – (ITALPRESS).