Famiglia nel bosco, la mossa per ribaltare il verdetto: che è il nuovo consulente

Famiglia nel bosco, la mossa per ribaltare il verdetto: che è il nuovo consulente

Nel destino della famiglia di Nathan Trevallion e Catherine Birmingham ci sono ancora mesi di separazione dai figli. Il Tribunale ha deciso per una perizia psichica sulla coppia che vive nel bosco di Palmoli a cui sono stati tolti i figli per la scelta di una vita "neorurale". Il termine per la consulenza è fissato a 120 giorni. Ma la coppia anglo australiana per ribaltare il verdetto dei giudici abruzzesi si affida ora alle competenze di Tonino Cantelmi, psichiatra e professore associato all'Università Gregoriana, scelto come consulente di parte. Il consulente è descritto come un cattolico militante, riporta il Corriere della sera, nominato da Papa Francesco membro del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. La sua nomina sembra condurre a un cambio di strategia della coppia, più rivolta a cercare un compromesso per ritrovare l'unità perduta. Trevallion ha potuto vedere i figli solo per qualche ora il giorno di Natale. "Sono stupito dell'accanimento per il trattamento riservato a questa famiglia", ha detto Giovanni Angelucci, ex legale della famiglia che viveva nel bosco della provincia di Chieti. Qualche giorno il Tribunale per i Minori dell'Aquila, così come deciso dalla Corte d'Appello civile sempre del capoluogo di regione, aveva stabilito che i bambini d dovranno restare nella casa famiglia di Vasto dove sono stati collocati lo scorso 20 novembre disponendo altresì nell'ordinanza una indagine psico-diagnostica sulla famiglia.

Famiglia nel bosco: Salvini, 'lavorare su ruolo assistenti sociali e giudici minorili'

Famiglia nel bosco: Salvini, 'lavorare su ruolo assistenti sociali e giudici minorili'

Roma, 27 dic. (Adnkronos) - "Una profonda riflessione sul ruolo dell'assistente sociale e del giudice minorile, su questo come Lega invece stiamo lavorando. Su questo la politica ha il dovere di lavorare perché devono essere figure che intervengono per salvare bambini e ricomporre famiglie, non per strappare bambini e separare e distruggere famiglie". Lo ha affermato il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, intervistato dal direttore di Radio libertà, Giovanni Sallusti, a proposito della cosiddetta vicenda della famiglia nel bosco. "Non capisco veramente -ha aggiunto il vicepremier- questa cattiveria, questo astio, questa voglia di vendetta, come se ci fosse da parte di qualcuno l'idea di colpirne uno per educarne cento, perché si fa come dico io. Penso che sia un incubo per quei bimbi". "Ma la cattiveria di riservare due ore la mattina di Natale al papà e poi fuori. Poi tornatene da solo, perché rischiamo di dare un precedente. Ecco, è un sistema vergognoso, sono atti veramente inqualificabili e non avrò pace, non avrò quiete -ha concluso Salvini- fino a che non troveremo il metodo, il modo legale di riportare a casa quei bimbi. A costo di andarci, a costo di andarci una, due, tre, quattro, cinque volte. Io non l'ho ancora fatto perché speravo che si risolvesse in maniera garbata, in maniera normale, in maniera naturale".