Gattuso, Chiesa non convocato: "Scelta sua". Nazionale, esplode il caso

Gattuso, Chiesa non convocato: "Scelta sua". Nazionale, esplode il caso

Gennaro Gattuso non vende sogni, ma solide realtà. La comunicazione del ct è lucida e diretta, per questo molto apprezzabile. Le ultime due partite del girone di qualificazione al prossimo Mondiale «non saranno una scampagnata», ma un modo per prepararsi in vista dei playoff. Ormai solo un miracolo può evitare gli spareggi all’Italia: la Norvegia dovrebbe fare harakiri, non vincendo contro l’Estonia e poi perdendo contro gli azzurri. Uno scenario estremo, considerando che i “salmonari” del pallone hanno stravinto le sei partite giocate finora, segnando la bellezza di 29 gol. Tra l’altro è tutto da vedere se l’Italia può batterli, considerando la ripassata dello scorso giugno (un 3-0 senza appello) che è costata la panchina a Luciano Spalletti. Il modo giusto per affrontare queste due partite è non farsi troppe aspettative, ma sfruttare l’occasione per fare gruppo e migliorare come squadra in vista dei playoff di marzo. Anche perché questa sarà l’ultima occasione di riunirsi, dato che nei prossimi quattro mesi il calendario non offre alcuna possibile finestra dedicata alla Nazionale. «Non si potrà anticipare il calendario - ha confermato Gattuso- starà a noi essere bravi e trovare il modo di incontrare i ragazzi in Italia e all’estero». Tra Moldavia e Norvegia ci sarà più spazio per chi ha giocato meno finora, stando attenti anche alla gestione dei cartellini in ottica playoff: «Alternerò moduli e giocatori in queste due partite, non lo faccio per scaramanzia ma perché è necessario. Tonali diffidato? Non ci possiamo permettere di perderlo per la semifinale del playoff. Difficilmente lo utilizzerò in queste due partite. Abbiamo Ricci e Locatelli come registi». Giovedì sera (ore 20.45) gli azzurri sfideranno la Moldavia a Chisinau, domenica invece (sempre alle 20.45) ospiteranno la Norvegia a San Siro: «Voglio vedere il massimo impegno - ha dichiarato Gattuso - per proseguire quello che abbiamo iniziato a settembre. Dobbiamo pensare a noi e non a quello che farà la Norvegia». Il ct ha poi risposto con chiarezza a ogni domanda sui singoli giocatori, a partire da Federico Chiesa, rimasto ancora una volta fuori dalla lista dei convocati: «Parlo spesso con lui, bisogna rispettare scelte e problematiche di ognuno. La scelta è di Chiesa». E su Nicolò Zaniolo, autore di prestazioni incoraggianti all’Udinese nelle ultime settimane: «Ha fatto cose interessanti ma le scelte vengono fatte con criterio. Mi piace lavorare con giocatori che ho da tempo, ma le porte della Nazionale non sono chiuse e guardiamo tutti». Gattuso ha invece parlato molto bene di Gianluca Scamacca, nonostante il momento difficile all’Atalanta tra infortuni e poco spazio: «Se è qua è perché credo fortemente in lui». Infine il ct si è lasciato andare a un’analisi sul campionato: «Troppi 0-0? Il mio problema è che nelle prime 5-6 squadre ci sono solo 1-2 italiani. Pio Esposito? Pensate che peso possa avere un ragazzo di 20 anni quando sbaglia un’occasione. E Raspadori gioca pochissimo, questo mi fa male. Di questo dovremmo parlare, non che il nostro campionato faccia schifo».

Otto e mezzo, Ranucci replica a Donzelli: "Il Garante è diventato un tribunale politico"

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"Intanto è una grande stupidaggine. Donzelli scorda il metodo Boffo , fatto dai giornali di altra proprietà. Solo chi non conosce le tecniche di giornalismo può dire che la nostra è un'inchiesta fatta dopo la sanzione. Negli anni il Garante della Privacy si è trasformato in un tribunale politico dove le sentenze ei provvedimenti vengono presi in base alle sensibilità politiche, ai rapporti clientelari, diventando una grandissima limitazione alla libertà di stampa ". Lo ha detto il giornalista e conduttore di Report Sigfrido Ranucci a Otto e mezzo, il programma di approfondimento televisivo condotto da Lilli Gruber su La7. "In tanti giornalisti ci stanno solidarizzando per la battaglia che stiamo facendo in difesa della libertà di stampa - ha proseguito -. Battaglia che possiamo fare perché abbiamo alle spalle una grande azienda come la Rai , ma i poveri giornalisti che subiscono i provvedimenti del Garante non hanno i nostri stessi strumenti". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44944554]] E ancora: "Non ci sono stati pedinamenti o infiltrazioni in mail e telefoni. Abbiamo fatto una raccolta di informazioni che provenivano dagli stessi dipendenti dell'ufficio del Garante che non ne potevano più di quell'andazzo. Si sono ribellati a quella perdita di nobiltà e autorità che era il Garante della Privacy fondato da una personalità come Stefano Rodotà che ci invidiava il mondo ", ha aggiunto.

L’attrice ha indossato un miniabito viola e bordeaux in tweed, un gioco di texture e proporzioni che reinterpreta il classico con freschezza moderna

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Demi Moore non sbaglia un colpo. Durante la promozione della seconda stagione di Landman, la serie Paramount+ ambientata tra le piattaforme petrolifere del Texas, l’attrice ha incantato tutti con un look in tweed firmato Gucci perfetto per l’autunno 2025. Sul […] L'articolo Demi Moore in tweed (e Pilaf): il ritorno dell’eleganza classica in chiave moderna sembra essere il primo su iO Donna .

Meloni diffamata, la finta relazione tra la premier e l’ex deputato Fdi Messina: il gossip spinto da Corona

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Secondo quanto ha dichiarato ieri in tribunale un testimone, sarebbe stato Fabrizio Corona a insistere per pubblicare la notizia falsa della relazione tra la premier Giorgia Meloni e l'ex deputato di Fdi Manlio Messina. Per la vicenda Fabrizio Corona è a giudizio per diffamazione insieme al giornalista che firmò l'articolo, Luca Arnaù, che ieri ha reso in tribunale delle dichiarazioni spontanee. Continua a leggere

L'appello di La Cascina Costruzioni il 65% delle case a rischio strutturale, servono interventi

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«C'è una sfida urgente per l'Italia: oltre 20 milioni di edifici residenziali sono stati costruiti prima degli anni 80 e presentano segni di deterioramento. È il 65% del patrimonio immobiliare italiano». A lanciare l'allarme è Riccardo Erbi, consigliere delegato di La Cascina Costruzioni, impresa che opera su tutto il territorio nazionale con un fatturato da 80 milioni di euro e un portafoglio clienti di 180 milioni. «Il deterioramento dipende dal ciclo di vita del calcestruzzo, mediamente 50 anni. Calcoli alla mano, è normale che i media ci raccontino di immobili sgomberati, da Sud a Nord come, per esempio, a Lamezia Terme, Bari, Lucca o Viareggio», riprende Erbi. Il tema allora è che il consolidamento statico e l'adeguamento sismico degli edifici privati dovrebbe diventare una priorità del governo, poiché mancano strumenti normativi e finanziari a tutela del patrimonio residenziale, non si incentiva il singolo condominio a investire per l'adeguamento del palazzo, a tutela della propria e altrui sicurezza. Le spese sono ingenti e le famiglie da sole possono non farcela. «L'edilizia pubblica è ovviamente un caso diverso» riprende Erbi «grazie al Pnrr beneficia di interventi per la messa in sicurezza dei suoi edifici, anche dal punto sismico. Con La Cascina Costruzioni abbiamo cantieri aperti in tutta Italia, conosciamo benissimo quanto accade». La Pa, a differenza del privato, si avvale della consulenza di professionisti, di norme e fondi a carattere nazionale per le opere di ammodernamento e consolidamento. L'Ance ha calcolato che la quota di abitazioni costruite nelle principali aree metropolitane prima del 1981 (cioè prima delle moderne leggi che regolano la sicurezza delle costruzioni), è il 73,5% a Milano, 70% a Roma, 70,2% a Napoli, 67,8% a Bari, 70,3% a Palermo. Con queste premesse oggettive, il governo italiano ha offerto nel tempo incentivi come l'Ecobonus, il Superbonus e il Sismabonus. «Meccanismi che richiedono comunque un investimento immediato ai cittadini; inoltre il bonus sisma è legato a zone con un certo grado di rischio tellurico, esclude interi territori e fasce di popolazione che non hanno capienza fiscale per godere delle detrazioni» sottolinea Erbi. Come sappiamo, è andata meglio con il Superbonus, per via dello sconto in fattura e perché il grosso del carico finanziario ricadeva sull'azienda e non sul cittadino. «Con La Cascina Costruzioni abbiamo verificato sul campo un fatto incontrovertibile» indica Erbi, «cioè che quando il Pnrr sostiene le opere per l'adeguamento sismico in ambito pubblico, consente a un'impresa di lavorare su tutto il territorio italiano, assumere personale qualificato e aiutare lo sviluppo dei territori». Dunque, per non lasciare le famiglie indietro, qual è una possibile soluzione? «Uno strumento normativo e finanziario che reintroduca lo sconto in fattura per gli interventi sul rischio sismico degli edifici e supporti i lavori di consolidamento statico» indica Erbi «con definizione chiara e trasparente di procedure e massimali di spesa. Così si può ripartire».

Finale di Avanti un altro con 400mila euro in palio, Bonolis: “Berlusconi ha lo stesso problema di Affari Tuoi”

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Ieri sera la concorrente di Avanti un altro, Sofia, è arrivata al gioco finale con un premio dal valore di 400mila euro. Una cifra importante, "che potrebbe gettare in gravissime difficoltà Mediaset", ha commentato Paolo Bonolis. Il conduttore ha così scherzato, tirando in ballo anche i premi da 300mila euro vinti ad Affari Tuoi. "In Rai hanno lo stesso problema". Continua a leggere