(Adnkronos) - Il magnate commenta i dati relativi alle nascite nel 2024
Il tecnico che prepara Gottardi/Orsi Toth e Scampoli/Bianchi guarda con occhi sereni e positive speranze agli impegni delle due coppie azzurre alla vigilia dell'esordio nella rassegna iridata
Il tedesco si è innervosito, purtroppo per le tante palle break annullate da Jannik, e ha perso la testa. Tutti i dettagli
Missione compiuta e applausi a scena aperta per Jannik Sinner , che conquista con un match d'anticipo le semifinali alle Nitto Atp Finals di Torino . L'altoatesino batte ancora una volta il tedesco Alexander Zverev nella seconda partita del round robin del gruppo Bjorn Borg, centra il secondo successo e ora si giocherà il primo posto del gironcino contro l'americano Ben Shelton , battuto dal canadese Felix Auger-Aliassime in tre set e già fuori dai giochi. L'azzurro di San Candido, tornato da lunedì numero 2 al mondo in virtù del complicato algoritmo dell'Atp, si è imposto in due set con il punteggio di 6-4, 6-3 in un'ora e 37' di gioco, soffrendo in pochissimi frangenti del match contro un Zverev non abbastanza incisivo. Partita controllata fin dall'inizio da Sinner, riuscito sempre a chiudere ogni spiraglio per le iniziative dell'avversario. Il primo set si gioca punto su punto, game su game. Jannik è solido al servizio, Zverev non è da meno e si resta on serve fino al decimo game. Qui il beniamino di casa tira fuori il guizzo del campione , capisce che è il momento giusto per accelerare e aggredisce la risposta per strappare il break con un turno di risposta che pesa come un macigno. Urlo che sa di liberazione per l'azzurro, accompagnato dal boato di una Inalpi Arena tutta per lui. Il secondo set comincia in scia al primo. Comanda il servizio fino al sesto game, quando Sinner rompe gli indugi e trova il break con un turno di risposta da incorniciare, chiuso da una smorzata che fa alzare in piedi gran parte dei 13mila presenti (impianto all'ennesimo sold out). È il punto-chiave, quello che spiana la strada alla vittoria e alla qualificazione anticipata alle semifinali. La strada verso l'atto conclusivo annunciatissimo contro Carlos Alcaraz (che domani giocherà contro l'altro italiano Lorenzo Musetti ) sembra spianata. Silky skills for the pass @janniksin #NittoATPFinals pic.twitter.com/0Cm5j7aygw — Tennis TV (@TennisTV) November 12, 2025
La Procura di Milano ha disposto il "sequestro preventivo d'urgenza" del cantiere di viale Papiniano 48, in zona Navigli. Secondo gli inquirenti, ci sarebbe un "abuso edilizio" e l'area sarebbe già sottoposta a vincolo. Continua a leggere
Jannik primo. Vittoria e qualificazione alle semifinali delle Atp Finals di Torino da leader del girone per Sinner. L'azzurro ha infatti sconfitto nella seconda partita Alexander Zverev in 2 set con il punteggio di 6-4, 6-3, prendendosi d'autorità, in 1 ora e 37 minuti, il primo posto del Gruppo Bjorn Borg. Conterà quindi solo per le statistiche l'ultima sfida in programma contro lo statunitense Ben Shelton. Un Sinner glaciale quello che ha battuto il tedesco. Non impeccabile, ma capace di fare suoi i punti decisivi. Concentrato nei momenti che contavano. Minimo sforzo, massimo risultato. E così per Jannik sono 4-0 contro Zverev nel 2025. Il successo di Torino è arrivato infatti dopo la finale vinta all'Australian Open, quella di Vienna e poi la semifinale del Masters 1000 di Parigi.
The beatification ceremony for Mother Elisva Vakha’i was held in the square in front of the Basilica-Shrine of Our Lady of Ransom in Vallarpadam, Kochi, Kerala, India, Nov. 8, 2025. / Credit: Congregation of the Teresian Discalced Carmelite Sisters; Daniel Ibañez/EWTN News Vatican City, Nov 12, 2025 / 16:24 pm (CNA). Pope Leo XIV spoke of the beatification this week of Mother Elisva Vakha’i, a 19th-century Indian religious and founder of the Third Order of the Teresian Discalced Carmelites, highlighting her “courageous commitment to the emancipation of the poorest girls.” “The witness of Mother Elisva Vakha’i,” the pope affirmed during his greetings in Italian at the end of his general audience on Nov. 12, “is a source of inspiration for all who work in the Church and in society for the dignity of women.” The beatification ceremony on Nov. 8 was held in the square in front of the Basilica-Shrine of Our Lady of Ransom in Vallarpadam, Kochi, in the Indian state of Kerala, and was presided over by Cardinal Sebastian Francis, bishop of Penang, Malaysia. Before thousands of faithful and men and women religious from across the country, the cardinal emphasized that the new blessed represents “a beacon of hope” for all “consecrated women, for all mothers, and for all those who suffer in silence and yet choose to love,” according to Vatican News . A mother and widow called by God Before embracing religious life, Vakha’i was married and had a daughter. She decided to take religious vows after becoming a widow, an experience that profoundly shaped her vocation and endowed her with a special sensitivity to the needs of women in her time. In a society marked by rigid cultural and religious divisions, she recognized the dignity of every person and offered concrete opportunities for education and support. In the mid-19th century, she founded an orphanage and a primary school for the poorest and most marginalized young women. Her work was not limited to mere assistance: It was a genuine commitment to the integral formation of women; she was convinced that education was the key to the social recognition of their dignity and active participation in social and ecclesial life. A pioneer of consecrated life for women in India Vakha’i opened a new path for the women of Kerala, allowing them enter religious life in both the Latin and Syro-Malabar rites. Her project, deeply rooted in Carmelite and Teresian spirituality, united contemplation, service, prayer, and education. Her example inspired her own sister, Thresia, and her daughter, Anna, who joined her in founding the first Discalced Carmelite convent in Kerala in 1866, under the spiritual guidance of Italian Carmelite missionaries. Together, they fostered a community experience that, as Cardinal Francis emphasized in his homily during her beatification, anticipated ecclesial insights now associated with the synodal journey of the Church. An ‘inclusive” and ‘synodal’ vision During the homily at the beatification, the cardinal emphasized the “inclusive vision” of Vakha’i, with which she “was ahead of her time and is a true expression of synodality in action: walking together in communion.” The new blessed, he added, “shows the way” to the Church on its synodal journey “listening, discerning, and walking together.” The foundation of her “unwavering faith,” he affirmed, “lies in her spirituality, vision, and mission, all rooted in her identity as a faithful disciple of Jesus Christ through baptism, the very heart of synodality.” With the official recognition of her holiness, the Church proposes Vakha’i as a model of evangelical life embodied in service to the poor, in the promotion of women, and in the building of fraternal communities. This story was first published by ACI Prensa, CNA’s Spanish-language news partner. It has been translated and adapted by CNA.
Tedesco battuto 6-4, 6-3
Ultimo impegno della fase a gironi in quel di Torino per l'azzurro, già aritmeticamente primo nel girone e qualificato alle semifinali
La Fondazione Milano Cortina 2026 ha presentato le uniformi ufficiali che saranno indossate da oltre 18.000 volontari e dal personale del Comitato Organizzatore durante i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. In totale, più di 25.000 persone vestiranno le nuove uniformi , frutto della collaborazione creativa tra la Fondazione Milano Cortina 2026 e Salomon , Premium Partner dell'evento. Capi d'abbigliamento che sono il risultato di un lavoro collettivo , l'incontro tra innovazione , design e l'impegno di tanti professionisti. La presentazione ufficiale si è svolta a Milano, con un evento esclusivo che ha offerto agli ospiti la possibilità di assistere ad una delle tappe più significative della "Road to the Games". Per un evento di portata globale come i Giochi Olimpici e Paralimpici , le uniformi vanno infatti oltre l'abbigliamento tecnico: rappresentano valori quali l' identità , l' appartenenza e lo spirito di squadra . I volontari , primo punto di contatto con atleti e spettatori , incarnano lo spirito di accoglienza e organizzazione . Le loro uniformi li rendono immediatamente riconoscibili , rafforzando il senso di partecipazione e diventando il simbolo di un'esperienza unica . Un elemento semplice ma potente, che parla di uguaglianza , rispetto reciproco e impegno collettivo . Le uniformi uniscono persone di origini diverse in una missione condivisa , affinché l'impegno di ognuno si trasformi in un' eredità comune . La collaborazione con Salomon e il valore delle uniformi La creazione delle uniformi nasce dalla collaborazione avviata due anni fa tra la Fondazione Milano Cortina 2026 e Salomon . Questo progetto rappresenta uno dei risultati più emblematici della partnership : l'espressione di un lavoro di squadra che troverà il suo compimento quando le uniformi saranno indossate durante i Giochi . Guidata da quasi 80 anni dalla passione per gli sport di montagna , Salomon ha messo la propria esperienza al servizio dell'evento, realizzando capi ad alte prestazioni pensati per coloro che dedicheranno tempo ed energia per realizzare uno spettacolo unico e memorabile . "Le uniformi sono molto più di un semplice abbigliamento: rappresentano design , stile e funzionalità - ha spiegato Andrea Varnier, Ceo di Milano Cortina 2026 - Saranno i nostri volontari e lo staff , con la loro passione ed entusiasmo, a donare a questi capi un significato unico ed eccezionale . I Giochi di Milano Cortina 2026 sono la sintesi perfetta dell' unione , capaci di legare territori, culture e comunità. Per questo, anche le uniformi sono il frutto di un autentico lavoro collettivo . Insieme a Salomon , abbiamo realizzato un progetto che andrà ben oltre le caratteristiche tecniche di questi capi: le uniformi trasmetteranno un profondo senso di coesione , appartenenza e spirito di squadra . L'immagine delle volontarie , dei volontari e della workforce dei Giochi , resterà viva nella memoria di chi vivrà l'evento, diventando parte integrante della storia che Milano Cortina 2026 racconterà al mondo ." Dettagli del progetto e sviluppo tecnico Un progetto d'avanguardia Sviluppato in 18 mesi dal team di Fondazione Milano Cortina 2026 e dal Centro di Design di Annecy di Salomon , il progetto ha coinvolto oltre 50 esperti , designer , ingegneri e tecnici , per creare 17 elementi interconnessi , adatti a ogni ruolo e condizione climatica . In totale sono stati prodotti più di 400.000 pezzi , nati dall'incontro tra performance tecnica e identità visiva . Ciascun volontario riceverà un kit completo , progettato per garantire funzionalità massima in ogni contesto operativo, dalle piste di montagna alle arene in città . Le uniformi sono state ideate per due ambienti principali - città e montagna - ciascuno con il proprio equilibrio tra protezione , comodità e visibilità . Il kit completo e la visione di Salomon Il kit comprende: giacca outdoor (il pezzo iconico del kit Ispirata a un best-seller montano Salomon ), strati intermedi , pantaloni (due versioni: una isolante per condizioni più estreme, una più leggera per le attività quotidiane), cappelli , guanti , zaino e scarpe . Attraverso 17 elementi per ogni kit e 400.000 pezzi complessivi , ogni dettaglio, dall'abbigliamento agli accessori, contribuisce a creare un'immediata riconoscibilità e un senso di unità visiva . Il risultato è un' uniforme dinamica , pensata per unire volontari e personale sotto un' unica identità visiva , simbolo dello spirito dei Giochi . "Queste uniformi rappresentano l'essenza di come il design e la collaborazione possano dare forma a nuovi futuri. Uniscono precisione e visione , trasformando la tecnica in emozione e i Giochi in una storia collettiva , plasmata dalle persone che lavorano per renderli possibili" ha spiegato Scott Mellin, Global Chief Brand Officer di Salomon ."
Il 33enne era stato coinvolto in un incidente mentre aveva un tasso alcolemico 5 volte oltre il limite di legge e poi era fuggito. Una volta catturato aveva dato in escandescenze e perso conoscenza
Nel finale di Avondale-Sydney Spirit valida per la Champioship australiana, è andato in scena uno dei più imbarazzanti schemi su punizione mai visti: in tre sulla palla, nessuno riesce a toccarla. Continua a leggere
Quindi, oggi...: le mail svelate sul NYT, la nuova legge sulle violenze sessuali e la tragedia