Sinner, bomba sulla fidanzata: "Ha visto Schumacher dopo l'incidente"

Sinner, bomba sulla fidanzata: "Ha visto Schumacher dopo l'incidente"

L’attuale fidanzata di Jannik Sinner è una delle poche persone ad aver visto Michael Schumacher dopo il tragico incidente di Meribel del dicembre 2013. Eppure, secondo il Daily Mail Laila Hasanovic è una delle pochissime persone al mondo a conoscere la verità sulle condizioni dell'ex pilota di Formula 1. Il motivo? La modella danese ha avuto un'importante relazione con Mick Schumacher, figlio di Michael. “In quel periodo – riporta anche SportMediaset - Laila guadagnò la totale fiducia della famiglia e di mamma Corinna, ottenendo un privilegio concesso a pochissimi eletti: entrare nell'intimità di casa Schumacher e incontrare Michael. Un segreto e un rispetto per la privacy che la Hasanovic continua a custodire con discrezione assoluta, nonostante la fine della storia con Mick”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45578554]] Intanto Laila ha raggiunto Jannik per le festività. I due infatti hanno passato insieme anche il Natale. Il tennista ha trascorso qualche giorno di vacanza nel suo Alto Adige. Capodanno sarà invece all'insegna della preparazione tecnica e fisica in vista sia dell'incontro esibizione del 10 gennaio a Seoul proprio contro Alcaraz che degli Australian Open a Melbourne. Obiettivo: terzo successo di fila nel primo Slam dell'anno, il "suo" Slam. Per questo raggiungerà in fretta i campi di Montecarlo.

Ucraina, nuova inchiesta per corruzione: "Coinvolti alcuni deputati". Terremoto per Zelensky

Ucraina, nuova inchiesta per corruzione: "Coinvolti alcuni deputati". Terremoto per Zelensky

L'Agenzia per la lotta alla corruzione in Ucraina (Nabu) ha incriminato diversi deputati per aver venduto i loro voti alla Verkhovna Rada e ha disposto perquisizioni di uffici dei gruppi parlamentari che sono state in un primo momento bloccate dalle forze di sicurezza. Si tratta di un nuovo caso destinato a fare scalpore dopo l'inchiesta per l'appropriazione indebita di circa 100 milioni di dollari nel settore dell'energia che ha toccato il braccio destro di Volodymir Zelensky, Andryi Yermak , costringendolo alle dimissioni, così come due ministri. L'inchiesta ha portato alla luce "un gruppo della criminalità organizzata di cui fanno parte anche alcuni deputati" che "hanno sistematicamente ricevuto vantaggi illeciti per votare alla Rada". La Nabu così ha denunciato che "ostacolare le azioni di una inchiesta costituisce una violazione diretta della legge". La Nabu è stata creata nel 2014, su pressioni dell'Ue e degli Usa. L'organo ha poteri di inchiesta e il direttore è nominato dal consiglio dei ministri. La scorsa estate il governo aveva cercato di privare l'agenzia della sua indipendenza, portando il controllo delle attività sotto l'egida del procuratore generale che risponde a Zelensky ma era stato bloccato dall'ondata di proteste che questa proposta aveva generato. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45217199]] Intanto Zelensky è arrivato in Canada, nella città di Halifax, per un incontro con il primo ministro Mark Carney. Il presidente ucraino ha in programma un colloquio con i leader europei prima di incontrare il presidente Usa Donald Trump domani in Florida.

Incontri con Albanese, genitori scrivono a Mattarella: "No a narrazioni polarizzate"

Incontri con Albanese, genitori scrivono a Mattarella: "No a narrazioni polarizzate"

''La situazione nelle scuole è tragica,  non esiste più alcun contraddittorio. Ci preoccupa questa deriva culturale a cui assistiamo in particolare negli ultimi due anni''. Così all'Adnkronos Debora Castelnuovo, fra i 107 genitori firmatari di una lettera inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella  con la quale chiedono di assicurare il contraddittorio nei dibattiti  che vengono organizzati nelle scuole. Un'iniziativa in replica alla  lettera inviata al Capo dello Stato da 107 genitori dell'istituto  'Mattei' di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, a sostegno di un  incontro online tra gli studenti e Francesca Albanese e contro le  ispezioni inviate dal ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe  Valditara in alcune scuole in cui era intervenuta la relatrice Onu. ''Vorremo condividere con Lei la nostra preoccupazione di genitori che negli ultimi due anni hanno osservato come la scuola abbia talvolta  faticato a mantenere pienamente il proprio ruolo di luogo di confronto e di analisi critica, lasciando spazio a narrazioni polarizzate - scrivono i genitori rivolgendosi a Mattarella - Come da Lei ribadito all'inaugurazione dell'anno scolastico, la scuola deve fondarsi sul rispetto e sulla valorizzazione della pluralità delle opinioni. In coerenza con tale principio, appare fondamentale promuovere il dibattito come strumento di crescita dello spirito critico, evitando posizioni unilaterali. In questo senso, la circolare del Ministero dall'Istruzione e del Merito del 7 novembre 2025 ribadisce  opportunamente la necessità di garantire durante conferenze e  manifestazioni scolastiche, il libero confronto delle idee e una qualificata scelta di partecipanti e relatori - sottolineano i firmatari - riaffermando la funzione della scuola come spazio di dialogo aperto e inclusivo. L'opposizione di certi gruppi interni alle istituzioni scolastiche a tale circolare, designata come 'fascista', è volta a delegittimare l'importanza del confronto informato e  consapevole e a imprimere un racconto univoco e parziale della  complessità del mondo e dei suoi conflitti. L'intervento di ospiti  ideologizzati appare indicativo di una progressiva deriva culturale  verso cui stiamo procedendo, spesso in modo graduale e non sempre  consapevole - si legge - Come genitori ci auguriamo invece che la  scuola possa continuare a essere un luogo capace di accogliere la  complessità e le diverse sensibilità, così da permettere a tutti gli  studenti di esprimersi liberamente'' concludono i genitori. ''Noi ci 'aggrappiamo' alla circolare del ministro - spiega Debora  Castelnuovo - nessuno vuole prevaricare e proprio per questo abbiamo  raccolto lo stesso numero di firme di quelle a sostegno degli incontri con Albanese - chiediamo soltanto equilibrio e che i ragazzi possano  sentire entrambe le campane. Ma se in un dibattito non si accettano  domande vuol dire che non si vuol rispondere ai ragazzi''. E in merito agli arresti di oggi contro presunti finanziatori di Hamas,  Castelnuovo conclude: ''Sono cose che si sapevano, ma finalmente  qualcosa si muove…''.