Chardonnay trentino, il volto elegante dell'alta quota italiana

Chardonnay trentino, il volto elegante dell'alta quota italiana

Il Trentino vive in equilibrio tra montagne e vigneti, ma oggi questo equilibrio sta cambiando. Il riscaldamento climatico sta modificando il volto del vino e l'altitudine, da sfida, è diventata una risorsa. Qui, dove la vite cresce fino a 800 metri, il fresco naturale delle valli alte è diventato un alleato prezioso per mantenere freschezza e identità. TUTTI GLI ARTICOLI DI "BEVIAMOCI SU" Negli ultimi trent'anni la temperatura media è aumentata di circa 1,5 gradi, con estati più lunghe e vendemmie anticipate di due settimane rispetto agli anni Novanta. Le aziende si sono spostate più in alto, cercando nei versanti freschi delle Dolomiti la stabilità che altrove si è persa. I bianchi come Chardonnay e Müller Thurgau mantengono vivacità e acidità grazie alle notti fredde delle zone elevate, mentre rossi come il Teroldego Rotaliano risultano oggi più morbidi e maturi. I profili aromatici cambiano, ma senza perdere eleganza: è la montagna che modera il clima e difende l'equilibrio. L'Istituto Agrario di San Michele all'Adige studia da anni queste evoluzioni, sostenendo i produttori nella scelta di nuovi portainnesti, tecniche di copertura vegetale e gestione sostenibile del suolo. Paradossalmente, il cambiamento climatico ha messo il Trentino in una posizione più forte rispetto ad altre regioni italiane: mentre molte zone di pianura faticano a preservare acidità e finezza, l'altitudine offre un rifugio naturale per i vini del futuro. Il segreto, oggi come ieri, è ascoltare la montagna. Perché qui il clima cambia, ma il vino continua a parlare la lingua dell'equilibrio.

Infortuni, Inail: al via progetto Si.in.pre.sa. un viaggio nelle regioni per ascoltare imprese e lavoratori

Infortuni, Inail: al via progetto Si.in.pre.sa. un viaggio nelle regioni per ascoltare imprese e lavoratori

Ancona, 10 nov. (Adnkronos/Labitalia) - L'Inail promuove il progetto Si.in.pre.sa. (Sicurezza, informazione, prevenzione, salute), iniziativa itinerante che nell'arco di 24 mesi toccherà tutte le regioni italiane per ascoltare i bisogni di imprese e lavoratori e fornire risposte tempestive e mirate in termini di supporto e assistenza di prossimità. La prima tappa nazionale si svolge nelle Marche, ad Ancona, oggi lunedì 10 e martedì 11 novembre, presso il Porto di Ancona, molo Luigi Rizzo/Arco Clementino, dove una delle due unità mobili del progetto, vere e proprie stazioni attrezzate trasportate da truck, sarà a disposizione delle realtà produttive e dei cittadini. L'unità mobile comprende diverse sale, tra cui un'aula per incontri formativi e una sala medica, e ospiterà attività di consulenza specialistica, assistenza personalizzata e dimostrazioni pratiche sui servizi offerti dall'Inail a imprese e lavoratori. Il comparto portuale – all'interno delle attività produttive (distretti industriali, insediamenti produttivi e consorzi agricoli) – riveste un ruolo di assoluto rilievo strategico nell'economia della regione. Inoltre, la complessità delle attività che in esso si svolgono contribuisce a rendere la scelta del porto quale sito produttivo particolarmente significativo per poter realizzare la tappa di apertura al livello nazionale del progetto. Nel corso delle due giornate verrà presentata la mappatura degli infortuni e delle malattie professionali sul territorio regionale e saranno illustrati i bandi Isi e la premialità ot23 - a cura della sovrintendenza sanitaria e della consulenza tecnica salute e sicurezza di Inail Marche - alle aziende che operano nel porto, autorità e operatori portuali, compagnie di navigazione, spedizionieri, aziende di logistica e servizi portuali, società di costruzione e cantieristica, manutenzione e riparazione navale. Parteciperanno all'iniziativa il Comitato italiano paralimpico e l'Anmil, un atleta paralimpico e un assistito Inail, oltre a diversi testimonial della sicurezza Anmil rilasceranno la propria testimonianza. Di particolare interesse, l'intervento dei ricercatori del dipartimento medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale Dimeila e del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici Dit che presenteranno rispettivamente la piattaforma 'Condivido' e la movimentazione delle merci in ambito portuale come corretta gestione delle attrezzature di lavoro. Numerose le professionalità Inail presenti all'interno delle varie sale del Truck: assistenti sociali, infermieri, medici, professionisti, ricercatori e tecnologi.

Report: De Cristofaro (Avs), 'gestione opaca, autorità Garante si dimetta'

Report: De Cristofaro (Avs), 'gestione opaca, autorità Garante si dimetta'

Roma, 10 nov. (Adnkronos) - "La destra meloniana continua a cercare in tutti i modi di tappare la bocca e impedire a Report e Sigfrido Ranucci di andare in onda, senza per fortuna riuscirci. L'inchiesta giornalistica di ieri ha fatto emergere un'autorità per la privacy amministrata in maniera poco trasparente, con una gestione dei viaggi e delle spese allegra". Lo afferma il capogruppo dell'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai. "Per non parlare dei conflitti di interesse e degli stretti rapporti di alcuni suoi componenti con la politica. Un quadro grave e desolante che getta una macchia indelebile, perché con questa autorità non c'è né garanzia di libertà, né tutela dei diritti. L'Autorità Garante della Privacy, nata per tutelare il diritto delle persone, ha smarrito la propria funzione, piegata a logiche e pressioni politiche. Non è più indipendente e capace di agire nel solo interesse dei cittadini e nel rispetto dei principi costituzionali. Chiediamo con forza le dimissioni immediate del vertice dell'Autorità per la Privacy, per ridare credibilità all'istituzione indipendente voluta da Stefano Rodotà".

Elly Schlein: “Il Garante della Privacy va azzerato”. Opposizioni all’attacco dopo l’ultima puntata di Report

Elly Schlein: “Il Garante della Privacy va azzerato”. Opposizioni all’attacco dopo l’ultima puntata di Report

La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ha chiesto le dimissioni del collegio del Garante per la Protezione dei Dati Personali. “Sta emergendo un quadro grave e desolante sulle modalità di gestione dell’Autorità Garante per la Privacy che rende necessario un segnale forte di discontinuità. Penso che non ci sia alternativa alle dimissioni dell’intero consiglio”, […] L'articolo Elly Schlein: “Il Garante della Privacy va azzerato”. Opposizioni all’attacco dopo l’ultima puntata di Report proviene da Il Fatto Quotidiano .

Omicidio Verzeni, parla il padre di Sharon: "Vogliamo giustizia. Sangare non chiede scusa"

Omicidio Verzeni, parla il padre di Sharon: "Vogliamo giustizia. Sangare non chiede scusa"

Bruno Verzeni, il padre di Sharon Verzeni, era al tribunale di Bergamo per l'udienza per l'omicidio della figlia. "Oggi (Moussa Sangare, ndr) ha avuto la possibilità di dare un messaggio che confermasse quello che era successo, ma è voluto restare nella sua posizione e nella sua dichiarazione tentando di difendersi e di essere considerato non colpevole. Vogliamo solo che si faccia veramente giustizia, perché effettivamente abbiamo constatato che non ha nessun rimorso e questo ci fa molto male", ha detto Verzeni all'uscita dal tribunale. Moussa Sangare è accusato di aver ucciso Sharon Verzeni a coltellate a Terno d'Isola (Bg) nella notte tra il 29 e il 30 luglio 2024. Aveva confessato l'omicidio, ma poi ha ritrattato.

La denuncia di una professoressa tedesca: “Una guardia svizzera ha detto ‘ebrei’ e poi ha fatto gesto dello sputo”

La denuncia di una professoressa tedesca: “Una guardia svizzera ha detto ‘ebrei’ e poi ha fatto gesto dello sputo”

“Lui ha detto ad alta voce, ‘niente fotografie’: era il suo lavoro. E poi ha aggiunto a bassa voce, ed era come se parlasse a sé stesso, “juifs”, ebrei, e ha fatto un piccolo gesto, come per sputare: non ha sputato su di noi, ha fatto il gesto”. Questa la ricostruzione di Vivian Liska, una […] L'articolo La denuncia di una professoressa tedesca: “Una guardia svizzera ha detto ‘ebrei’ e poi ha fatto gesto dello sputo” proviene da Il Fatto Quotidiano .