VisionItaly, celebrate le radici della comunità italiana in Germania

VisionItaly, celebrate le radici della comunità italiana in Germania

Quest'anno ricorre il 70° anniversario dell'Accordo sulla manodopera, l'accordo bilaterale tra Italia e Germania che ha regolamentato l'immigrazione e l'impiego di manodopera italiana in territorio tedesco. Una ricorrenza che è stata celebrata a livello istituzionale al termine della scorsa settimana con il Forum VisionItaly – Memoria e Futuro al Baukunstarchiv di Dortmund. Un modo per celebrare la ricca e proficua presenza della comunità italiana in Germania e soprattutto a Dortmund. L'evento è stato promosso dal Com.It.Es Dortmund guidato dal presidente Gioacchino Di Vita ed ha avuto il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE), dell'Istituto Italiano di Cultura di Colonia e del Comune di Dortmund. Ad aprire i lavori sono stati i saluti della vicepresidente del Land Nordrhein-Westfalen, Mona Neubaur, e del sindaco di Dortmund, Alexander Omar Kaloudi, che hanno sottolineato l'importanza storica e contemporanea della comunità italiana nel tessuto sociale, culturale e civico della Ruhr. Oltre a celebrare i contributi scientifici, artistici, imprenditoriali, sportivi che gli italiani hanno dato alla storia di questo territorio, il focus si è concentrato anche sull'attenzione che i giovani figli e nipoti di italiani emigrati hanno con le loro radici. Presenti al Forum il senatore Andrea Crisanti e i deputati Simone Billi, Toni Riccardi e Federica Onori che hanno messo in luce la centralità della mobilità italiana in Europa, la tutela dei diritti degli italiani all'estero e l'importanza della cooperazione culturale e scientifica tra Italia e Germania. Cinque i cinque tematici: «Visione e Responsabilità: il ruolo delle istituzioni nell'Europa di oggi», «La cooperazione scientifica tra Italia e Germania nel contesto europeo», «Dal pregiudizio al riconoscimento: il lungo viaggio identitario Le radici e le ali», «Storie di italiani e italiane in Germania» e «Il legame tra giovani italiani e le proprie radici». Un contributo significativo è stato offerto dai docenti e ricercatori della LUMSA – Libera Università Maria SS. Assunta, con cui il Com.It.Es Dortmund ha avviato un percorso di ricerca condiviso sulle pratiche di memoria, appartenenza e identità migrante. Nel corso del forum è stato presentato il podcast “Italea – Radici 4.0”, realizzato dal Com.It.Es Dortmund con il sostegno del MAECI nell'ambito del programma Italea. Il podcast raccoglie testimonianze e voci della comunità italiana in Germania, mostrando come la memoria familiare e il legame con le origini possano costituire una risorsa generativa, capace di rafforzare identità, integrazione e partecipazione. Per la riuscita del Forum è stata espressa grande soddisfazione dal presidente del Com.It.Es Dortmund Gioacchino Di Vita che ha definito VisionItaly «uno spazio di incontro e responsabilità comune» lodando inoltre il progetto Italea con cui si raccontano «le radici come forza viva, capace di unire memoria e futuro».

VisionItaly, celebrate le radici della comunità italiana in Germania

VisionItaly, celebrate le radici della comunità italiana in Germania

Quest'anno ricorre il 70° anniversario dell'Accordo sulla manodopera, l'accordo bilaterale tra Italia e Germania che ha regolamentato l'immigrazione e l'impiego di manodopera italiana in territorio tedesco. Una ricorrenza che è stata celebrata a livello istituzionale al termine della scorsa settimana con il Forum VisionItaly – Memoria e Futuro al Baukunstarchiv di Dortmund. Un modo per celebrare la ricca e proficua presenza della comunità italiana in Germania e soprattutto a Dortmund. L'evento è stato promosso dal Com.It.Es Dortmund guidato dal presidente Gioacchino Di Vita ed ha avuto il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE), dell'Istituto Italiano di Cultura di Colonia e del Comune di Dortmund. Ad aprire i lavori sono stati i saluti della vicepresidente del Land Nordrhein-Westfalen, Mona Neubaur, e del sindaco di Dortmund, Alexander Omar Kaloudi, che hanno sottolineato l'importanza storica e contemporanea della comunità italiana nel tessuto sociale, culturale e civico della Ruhr. Oltre a celebrare i contributi scientifici, artistici, imprenditoriali, sportivi che gli italiani hanno dato alla storia di questo territorio, il focus si è concentrato anche sull'attenzione che i giovani figli e nipoti di italiani emigrati hanno con le loro radici. Presenti al Forum il senatore Andrea Crisanti e i deputati Simone Billi, Toni Riccardi e Federica Onori che hanno messo in luce la centralità della mobilità italiana in Europa, la tutela dei diritti degli italiani all'estero e l'importanza della cooperazione culturale e scientifica tra Italia e Germania. Cinque i cinque tematici: «Visione e Responsabilità: il ruolo delle istituzioni nell'Europa di oggi», «La cooperazione scientifica tra Italia e Germania nel contesto europeo», «Dal pregiudizio al riconoscimento: il lungo viaggio identitario Le radici e le ali», «Storie di italiani e italiane in Germania» e «Il legame tra giovani italiani e le proprie radici». Un contributo significativo è stato offerto dai docenti e ricercatori della LUMSA – Libera Università Maria SS. Assunta, con cui il Com.It.Es Dortmund ha avviato un percorso di ricerca condiviso sulle pratiche di memoria, appartenenza e identità migrante. Nel corso del forum è stato presentato il podcast “Italea – Radici 4.0”, realizzato dal Com.It.Es Dortmund con il sostegno del MAECI nell'ambito del programma Italea. Il podcast raccoglie testimonianze e voci della comunità italiana in Germania, mostrando come la memoria familiare e il legame con le origini possano costituire una risorsa generativa, capace di rafforzare identità, integrazione e partecipazione. Per la riuscita del Forum è stata espressa grande soddisfazione dal presidente del Com.It.Es Dortmund Gioacchino Di Vita che ha definito VisionItaly «uno spazio di incontro e responsabilità comune» lodando inoltre il progetto Italea con cui si raccontano «le radici come forza viva, capace di unire memoria e futuro».

Gino Cecchettin alla Camera: Soffro quando si parla di coltelli e di donne che si potevano salvare

Gino Cecchettin alla Camera: Soffro quando si parla di coltelli e di donne che si potevano salvare

(Agenzia Vista) Roma, 11 novembre 2025 Soffro quando si parla di coltelli e per le donne che si potevano salvare, come ad esempio Barbara Belotti, che aveva denunciato e non è stata protetta a sufficienza, e di Jessica Strapazzolo, uccisa dall'ex che aveva un braccialetto elettronico mal funzionante", così Gino Cecchettin, papà di Giulia, in commissione femminicidio alla Camera. Camera Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Mostra il naso rovinato dall’abuso di droga e festeggia cinque anni senza alcol: la nuova vita di Paris Jackson, figlia del re del pop Michael – IL VIDEO

Mostra il naso rovinato dall’abuso di droga e festeggia cinque anni senza alcol: la nuova vita di Paris Jackson, figlia del re del pop Michael – IL VIDEO

Paris Jackson, figlia 27enne del re del pop Michael, ha parlato apertamente per la prima volta del suo setto nasale “perforato”. Durante un video su TikTok pubblicato lo scorso lunedì 10 novembre, la figlia d’arte ha affermato che il problema era stato causato da “quello che pensi”, aggiungendo “non drogatevi, ragazzi…O forse sì, voglio dire, […] L'articolo Mostra il naso rovinato dall’abuso di droga e festeggia cinque anni senza alcol: la nuova vita di Paris Jackson, figlia del re del pop Michael – IL VIDEO proviene da Il Fatto Quotidiano .

Ottant'anni dalla bomba, l'Olivo della Pace dall'Italia a Hiroshima

Ottant'anni dalla bomba, l'Olivo della Pace dall'Italia a Hiroshima

Pace, vita e rinascita oltre le ferite. Una pianta d'olivo italiano con il suo millenario valore simbolico è stata piantata nel cuore del Peace Memorial Park di Hiroshima come dono ufficiale dell'Italia alla città martire nell'anno dell'80° anniversario del disastro atomico. La piantumazione dell'“ Olivo della Pace ” rappresenta un gesto di diplomazia civile e simbolica, un atto di fratellanza tra popoli in un tempo in cui la pace appare più fragile che mai, attraverso il quale l'Italia parla al mondo non con le armi, ma con le radici della sua cultura: la terra, l'olio, la bellezza. L'iniziativa promossa dall' Associazione Nazionale Città dell'Olio - che riunisce oltre 540 Comuni italiani – è  in collaborazione con la Città di Hiroshima. Alla cerimonia ha preso parte la delegazione composta dal Presidente delle Città dell'Olio Michele Sonnessa , e dal Direttore Generale Antonio Balenzano , con il giornalista Tetsuro Akanegakubo decano dei corrispondenti giapponesi in Italia. Ad accoglierli il Sindaco di Hiroshima Kazumi Matsui , le autorità municipali giapponesi e i rappresentanti dell'Ambasciata d'Italia in Giappone, del Consolato Generale d'Italia in Giappone e dell'Associazione Italia-Giappone di Hiroshima. Per questa occasione è stata scelta una delle cultivar più diffuse in Italia: il leccino . Accanto all'ulivo collocata una targa in bronzo bilingue (italiano e giapponese), simbolo tangibile dell'amicizia tra Italia e Giappone e della volontà delle Città dell'Olio di promuovere la convivenza pacifica, la solidarietà tra i popoli e il rispetto dei diritti umani. Un gesto semplice ma profondo, che intende radicare, nel cuore della città simbolo del dolore e della rinascita, un messaggio destinato a durare nel tempo. “Piantare un ulivo a Hiroshima – dichiara Michele Sonnessa Presidente delle Città dell'Olio – non è solo un gesto simbolico, ma un impegno concreto verso il futuro. L'olivo è un messaggio di pace che parla la lingua universale della vita: cresce lentamente, resiste alle tempeste e porta frutti anche dopo le ferite. È l'immagine stessa della speranza che il mondo oggi invoca.” “È per me un immenso piacere ricevere questo albero di ulivo dal popolo italiano, permeato di speranza di pace. Spero sinceramente che questo ulivo, carico delle nostre speranze, cresca forte e alto con il passare degli anni, germogli foglie di solidarietà con le città del mondo e dia il frutto più importante: un mondo libero dai conflitti -  ha dichiarato il Sindaco di Hiroshima Kazumi Matsui - La Città di Hiroshima si impegna a fondo per la promozione della Cultura di Pace, per garantire che una cultura che condivida la volontà di pace metta radici nella vita quotidiana dei cittadini di Hiroshima. Chiedo umilmente al popolo italiano di unirsi a noi nel nostro impegno per diffondere la Cultura di Pace”.

Tutti d’accordo sull’azzerare il Garante, tutti zitti sulla Commissione Antimafia

Tutti d’accordo sull’azzerare il Garante, tutti zitti sulla Commissione Antimafia

Mentre si realizza una inedita unanimità parlamentare per “dimettere” l’Autorità garante della privacy, non vola una mosca (o quasi) sulla presidente della Commissione Antimafia, on. Colosimo, che in quanto organismo parlamentare sarebbe tanto più soggetta ad una mozione di sfiducia. Eppure i servizi di Report non sono stati più indulgenti. Come mai? Forse la famigerata […] L'articolo Tutti d’accordo sull’azzerare il Garante, tutti zitti sulla Commissione Antimafia proviene da Il Fatto Quotidiano .

Mo: Unicef, 'Israele nega arrivo a Gaza siringhe per vaccinare bambini e biberon'

Mo: Unicef, 'Israele nega arrivo a Gaza siringhe per vaccinare bambini e biberon'

Gaza, 11 nov. (Adnkronos) - Israele nega l'ingresso a Gaza di beni essenziali, tra cui siringhe per vaccinare i bambini e biberon, impedendo così alle agenzie umanitarie di raggiungere le persone bisognose nel territorio devastato dalla guerra. Lo denuncia l'Unicef, che, alla vigilia di una campagna di vaccinazione di massa per i bambini, afferma di dover affrontare serie difficoltà nel far arrivare a Gaza 1,6 milioni di siringhe e frigoriferi ad energia solare per conservare le fiale di vaccino. Le siringhe sono in attesa di sdoganamento da agosto, ha aggiunto il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. "Sia le siringhe che i frigoriferi sono considerati da Israele un prodotto a duplice uso (con possibili applicazioni sia militari che civili) e stiamo riscontrando grandi difficoltà nel far passare le autorizzazioni e le ispezioni per questi articoli, ma sono urgenti", ha dichiarato il portavoce dell'Unicef Ricardo Pires.

Rapito, fatto a pezzi con la moglie e fatto sparire nel deserto dopo che ha raccolto 500 milioni di dollari: il caso Roman Novak

Rapito, fatto a pezzi con la moglie e fatto sparire nel deserto dopo che ha raccolto 500 milioni di dollari: il caso Roman Novak

Roman Novak prima ha raccolto una fortuna in criptovalute (circa 500 milioni di dollari) poi è stato rapito, ucciso e fatto a pezzi insieme alla moglie Anna, sepolti nel deserto degli Emirati Arabi. I loro resti sono stati trovati dagli inquirenti che hanno scovato i presunti assassini. Sono stati arrestati in Russia: tra di loro […] L'articolo Rapito, fatto a pezzi con la moglie e fatto sparire nel deserto dopo che ha raccolto 500 milioni di dollari: il caso Roman Novak proviene da Il Fatto Quotidiano .