Paz da urlo, il Como vince 3-0 a Lecce: Fabregas a 3 punti dal 4° posto
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I viola sempre ultimi vogliono dare continuità alla vittoria con Udinese
Il mezzo era in manovra ed è finito con le ruote posteriori nel fossetto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco
AGI - Dietro la facciata della solidarietà per la popolazione di Gaza si nasconderebbe un meccanismo ben oliato per sostenere le strategie militari di Hamas . Secondo gli inquirenti, il denaro raccolto in Europa attraverso diverse organizzazioni benefiche , ufficialmente destinate a scopi umanitari, verrebbe in realtà stornato verso il Movimento per le proprie esigenze strategico-militari . L’ inchiesta della Procura di Genova , che ha portato a nove ordinanze di custodia cautelare , delinea i contorni di una cellula italiana , l' Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (ABSPP) , integrata in una più vasta " arena europea ". Questa rete operativa sarebbe ramificata in Olanda, Francia e Regno Unito , con al vertice Majed Al Zeer , alto funzionario di Hamas . Mohammad Mahmoud Ahmad Hannoun farebbe parte di questo gruppo. Il sistema si poggerebbe su tre pilastri : una rete operativa , una finanziaria composta dalle charity e una istituzionale . Quest'ultima, attraverso organizzazioni di copertura , avrebbe l'obiettivo di compattare i palestinesi all'estero sotto l'egida di Hamas , isolando l' Olp e l' Autorità palestinese . La destinazione dei fondi I numeri che emergono dall’ordinanza sono significativi: oltre il 70% dei fondi versati dall' ABSPP e dalle altre sigle coinvolte sarebbe finito nelle casse di Hamas o entità riconducibili al Movimento . Sebbene le campagne di raccolta fondi promosse dopo i fatti del 7 ottobre 2023 dichiarassero come obiettivo il sostegno alla popolazione della Striscia , per gli inquirenti si tratterebbe di una " destinazione di facciata ". A confermare il sospetto ci sono le intercettazioni : in una conversazione del gennaio 2024, Hijazi Suleiman , stretto collaboratore di Hannoun , ammette chiaramente alla moglie che il denaro raccolto dall’associazione è destinato ad Hamas . I flussi finanziari e le cifre La Guardia di Finanza di Genova ha ricostruito con precisione i flussi finanziari fino ad agosto 2025 . Il calcolo complessivo parla di 7.288.248 euro destinati all' organizzazione terroristica , cifra che rappresenta il 71% del totale inviato all'estero . Nel dettaglio, 4.860.388,73 euro sono transitati tramite bonifici bancari , mentre 2.091.272,42 euro sono stati trasferiti in contanti o attraverso canali informali rilevati dai server dell'associazione. A questi si aggiungono i fondi dell'associazione " La Cupola d'Oro ": circa 47.500 euro via banca e oltre 336.000 euro in contanti . Si tratta di stime prudenziali che non includono il contante trasferito all'estero tramite dichiarazioni doganali .
AGI - Dietro la facciata della solidarietà per la popolazione di Gaza si nasconderebbe un meccanismo ben oliato per sostenere le strategie militari di Hamas . Secondo gli inquirenti, il denaro raccolto in Europa attraverso diverse organizzazioni benefiche , ufficialmente destinate a scopi umanitari, verrebbe in realtà stornato verso il Movimento per le proprie esigenze strategico-militari . L’ inchiesta della Procura di Genova , che ha portato a nove ordinanze di custodia cautelare , delinea i contorni di una cellula italiana , l' Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (ABSPP) , integrata in una più vasta " arena europea ". Questa rete operativa sarebbe ramificata in Olanda, Francia e Regno Unito , con al vertice Majed Al Zeer , alto funzionario di Hamas . Mohammad Mahmoud Ahmad Hannoun farebbe parte di questo gruppo. Il sistema si poggerebbe su tre pilastri : una rete operativa , una finanziaria composta dalle charity e una istituzionale . Quest'ultima, attraverso organizzazioni di copertura , avrebbe l'obiettivo di compattare i palestinesi all'estero sotto l'egida di Hamas , isolando l' Olp e l' Autorità palestinese . La destinazione dei fondi I numeri che emergono dall’ordinanza sono significativi: oltre il 70% dei fondi versati dall' ABSPP e dalle altre sigle coinvolte sarebbe finito nelle casse di Hamas o entità riconducibili al Movimento . Sebbene le campagne di raccolta fondi promosse dopo i fatti del 7 ottobre 2023 dichiarassero come obiettivo il sostegno alla popolazione della Striscia , per gli inquirenti si tratterebbe di una " destinazione di facciata ". A confermare il sospetto ci sono le intercettazioni : in una conversazione del gennaio 2024, Hijazi Suleiman , stretto collaboratore di Hannoun , ammette chiaramente alla moglie che il denaro raccolto dall’associazione è destinato ad Hamas . I flussi finanziari e le cifre La Guardia di Finanza di Genova ha ricostruito con precisione i flussi finanziari fino ad agosto 2025 . Il calcolo complessivo parla di 7.288.248 euro destinati all' organizzazione terroristica , cifra che rappresenta il 71% del totale inviato all'estero . Nel dettaglio, 4.860.388,73 euro sono transitati tramite bonifici bancari , mentre 2.091.272,42 euro sono stati trasferiti in contanti o attraverso canali informali rilevati dai server dell'associazione. A questi si aggiungono i fondi dell'associazione " La Cupola d'Oro ": circa 47.500 euro via banca e oltre 336.000 euro in contanti . Si tratta di stime prudenziali che non includono il contante trasferito all'estero tramite dichiarazioni doganali .
Dopo il decesso di Liliana Podestà, travolta da un'auto mentre attraversava la strada, è morta anche la nuora, Laura Mecheri, 59 anni
Il percorso della metro D è ufficiale: collegherà Nomentana a Roma 70, passando per il centro e il Portuense. Forse si parte nel 2027, per realizzarla 10 anni. Continua a leggere
Brutte notizie per Massimiliano Allegri: Rafael Leao non sarà a disposizione contro il Verona in campionato.
Si cette deuxième journée de la CAN 2025 est sous le signe des chocs entre les équipes de chapeau 1 et de chapeau 2, une affiche attire l’œil de tous : celle entre la Côte d’Ivoire et le Cameroun dans (…)
Il sindaco di Teano ha fatto sapere di essere indagato in quanto custode giudiziario del sito "Campania Energia", dove si è sviluppato il rogo ad agosto. Continua a leggere
Colle di Val d'Elsa, 27 dic. (askanews) - Una notte di San Silvestro per tutti, anche per chi non ha tante disponibilità economiche, o per chi è solo e non ha voglia di festeggiare. Uno spettacolo a teatro che apre le sue porte anche a chi a teatro non c'è mai stato, perché magari non può permetterselo, o perché non ha mai avuto l'occasione giusta. Il Comune di Colle di Val d'Elsa organizza una festa di fine anno anche e soprattutto per i più fragili lanciando l'idea del 'biglietto sospeso' per lo spettacolo del 31 dicembre con Giobbe Covatta "70. Riassunto delle puntate precedenti" alle 22 al Teatro del Popolo. Un'iniziativa inedita, ispirata al celebre 'caffè sospeso' napoletano o più recentemente ai 'giocattoli sospesi' che si sono diffusi in varie città, lanciata dall'assessore Daniele Tozzi che ha assunto nei giorni scorsi la nuova delega al welfare culturale, primo caso in Europa in cui questo ambito viene riconosciuto come delega amministrativa formale e autonoma. Il 'biglietto sospeso' è un'iniziativa semplice ma dal forte valore sociale, che ribadisce come per l'amministrazione comunale la cultura sia uno strumento di inclusione, cura e costruzione di comunità, anche in una giornata come il 31 dicembre, quando il rischio di solitudine per alcune persone è più alto. In pratica i cittadini potranno acquistare un ingresso aggiuntivo per lo spettacolo, che verrà messo a disposizione del teatro e destinato a persone in difficoltà economica o in condizioni di isolamento sociale selezionate dai servizi sociali del Comune. In questo modo, anche chi altrimenti non avrebbe la possibilità di partecipare potrà trascorrere la serata di fine anno in compagnia e in un contesto culturale e di condivisione. "Attraverso il biglietto sospeso - spiega l'assessore Daniele Tozzi - i cittadini possono compiere un gesto semplice ma significativo: non fare beneficienza ma trasformare un evento culturale in un'occasione di accoglienza. L'accesso alla cultura è un diritto fondamentale, soprattutto in un giorno in cui la solitudine pesa di più. È un modo concreto per rendere il teatro un luogo aperto, capace di prendersi cura delle persone e di rafforzare il senso di comunità". La delega al welfare culturale nasce per dare coerenza e continuità a esperienze già attive a Colle: progetti culturali accessibili, iniziative nei luoghi della cultura rivolte a persone con fragilità, utilizzo di teatri, musei e spazi culturali come luoghi di relazione e non solo di fruizione, ed è al centro della candidatura della città a Capitale italiana della cultura 2028. "L'obiettivo che ci poniamo anche nel percorso di candidatura - continua Tozzi - è superare la tradizionale separazione tra politiche culturali e politiche sociali, riconoscendo la cultura come un vero e proprio motore sociale, capace di incidere sulla qualità della vita, sulle relazioni e sull'accesso ai diritti. Il welfare culturale mette al centro l'idea che partecipare alla vita culturale non sia un privilegio, ma un diritto di cittadinanza. Significa progettare iniziative, spazi e linguaggi pensando anche a chi, per ragioni economiche, sociali o personali, resta più facilmente ai margini. È una prospettiva che tiene insieme cultura, salute, inclusione, contrasto all'isolamento e costruzione di comunità. La cultura non è un bene opzionale, ma un bene di e per tutti".