Elicottero con due persone a bordo scompare tra Toscana e Marche

Elicottero con due persone a bordo scompare tra Toscana e Marche

Si sono perse le tracce di un elicottero civile Augusta Westland 109, decollato da Venezia. Mentre sorvolava il confine tra Toscana e Marche si sono persi i contatti radio con il pilota. L'allarme è scattato poco prima delle 17, quando l'equipaggio ha segnalato un'avaria. A bordo si trovavano due persone, il cui destino è al momento ignoto. Ad Arezzo è stato attivato dalla Asl Toscana Sud-est il gruppo delle maxi emergenze con il Disaster Manager, che coordina le operazioni di soccorso insieme alle sale operative delle regioni confinanti. Le ricerche coinvolgono vigili del fuoco, carabinieri, soccorso alpino e speleologico, e mezzi dell'Aeronautica Militare. Diverse ambulanze sono state messe in allerta. Le ricerche si concentrano in un'area di circa venti chilometri tra Toscana e Marche, in particolare sull'Alpe della Luna, tra Badia Tedalda e Borgo di Pace, e nei boschi di Parchiule, vicino a Pesaro e Urbino. Mezzi aerei dotati di sistemi a infrarossi stanno sorvolando la zona, ma le condizioni meteorologiche avverse e la visibilità ridotta complicano le operazioni. Al momento non è chiaro se il pilota sia riuscito a effettuare un atterraggio di emergenza.

Omicidio Villa Pamphili, Francis Kaufmann fuori controllo: "Ha aggredito gli agenti"

Omicidio Villa Pamphili, Francis Kaufmann fuori controllo: "Ha aggredito gli agenti"

Francis Kaufmann , accusato del duplice omicidio della sua compagna Anastasia Trofimova e della figlia Andromeda trovati senza vita il 7 giugno scorso a Villa Pamphili, ha aggredito oggi pomeriggio nel carcere a Rebibbia gli agenti della Polizia Penitenziaria. Al termine dell'ora d'aria, spiega l'Osapp, "ha improvvisamente dato in escandescenze , rifiutandosi di rientrare nella propria cella. Nonostante i ripetuti inviti alla calma da parte del personale, l'uomo ha iniziato a urlare frasi minacciose, tentando di scatenare lo scontro fisico e colpendo più volte gli agenti intervenuti. Solo grazie al tempestivo e intervento professionale della Polizia Penitenziaria, coadiuvata dal personale sanitario e di sorveglianza, la situazione è stata riportata alla calma dopo momenti di estrema tensione. Alcuni agenti hanno riportato contusioni e ferite, con prognosi fino a cinque giorni". "L'episodio di oggi - dichiara il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci - è l'ennesima dimostrazione di come nelle carceri italiane la sicurezza del personale sia quotidianamente messa a rischio da soggetti con gravi disturbi comportamentali e da un sistema penitenziario ormai al collasso. È inaccettabile che le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria debbano affrontare, spesso da soli e senza mezzi adeguati, situazioni di tale pericolo. Chiediamo interventi immediati da parte del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria per garantire condizioni di lavoro sicure e rispettose del sacrificio dei nostri operatori". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43200640]] L'Osapp sottolinea inoltre che, nel carcere di Roma Rebibbia Nuovo Complesso, "a fronte di una capienza regolamentare di 1.080 posti, risulta oggi presente ben 1.630 detenuti, con un sovraffollamento che aggrava ulteriormente le condizioni di sicurezza e di lavoro del personale. Il sindacato rinnova quindi l'appello affinché si ponga fine all'indifferenza istituzionale e si avvii un serio piano di intervento volto a tutelare concretamente la sicurezza, la salute e la dignità del personale penitenziario". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43171822]]