Viaggiava lungo l’autostrada A1 convinto di averla fatta franca dopo aver truffato un’anziana con la tecnica del falso carabiniere. Ma il suo percorso si è interrotto al chilometro 571, dove gli agenti della Polizia Stradale di Roma Sud lo hanno fermato e arrestato. Addosso, nascosti negli slip, aveva gioielli in oro e argento e 850 […] L'articolo Si finge carabiniere e truffa un’anziana: arrestato mentre fuggiva in autostrada con gioielli e contanti nascosti nelle mutande proviene da Il Fatto Quotidiano .
Il pranzo natalizio se n’è andato lasciando alle spalle i suoi tipici effetti collaterali: devastanti reflussi gastroesofagei, clamorose acidità di stomaco, odio represso, agghiaccianti tombolate e regali da riciclare prima che arrivi l’Epifania “che tutti i ricicli si porta via” (semicit.). Ma il pranzone è da sempre l’occasione per comprendere cosa ci ha lasciato l’anno che va a terminare, sotto forma di discussioni più o meno accese su questo e quell’argomento. E allora ecco a voi la Top 10 dei temi più caldi trattati al mio e vostro pranzo natalizio in questo crepuscolare 2025. 10) MALATTIE Inevitabile ad ogni pranzone che si rispetti l’aggiornamento, spesso romanzato, sulle rispettive malattie: «L’altro giorno avevo 41 di febbre», «Eh, quest’anno è una forma molto aggressiva ma passa in fretta», «Mah, non sto ancora benissimo». Al colpo di tosse nonno Antonio non riesce a trattenersi: «Eccheccazzo, stai a casa tua...». 9) L’IA Tutti hanno da dire la loro sull’Intelligenza Artificiale che «spesso sbaglia» ma «per alcune cose è molto utile» e «di sicuro porterà il genere umano all’estinzione». Su quest’ultima osservazione nonno Antonio fa partire un ghigno di compiacimento come a dire «speriamo faccia in fretta». 8) IL NUOVO PAPA Argomento limitato ad alcune zone periferiche della tavolata, laddove pasteggia il parentado femminile più in su con l’età: «...A me il Prevost non mi convince tanto», «Beh però è uno serio», «Eh ma il Bergoglio ti augurava buon pranzo». L’utilizzo dell’articolo a sottolineare il nome del Pontefice non è obbligatorio, ma aiuta a far prevalere il proprio punto di vista. 7) UNA SPRUZZATA DI GAZA Il momento dei datteri offre una buona scusa al parente colto per dire la sua sul conflitto israelo-palestinese. «Pensate che questi li importano da Gaza...». L’ignoranza abissale del tavolo si traduce in un silenzio assordante, interrotto ancora una volta da nonno Antonio: «Non dire cazzate, c’è scritto “stabilimento di Palermo”». 6) SINNER Tutti stanno con Sinner che è «il più forte di tutti» e «è un bravo ragazzo», tutti tranne il cugino Carlo, rinomato bastian contrario che «Alcaraz è più forte». Subito zittito da insulti e fitto lancio di frutta secca. 5) FAMIGLIA NEL BOSCO Sulla famiglia nel bosco si alza la tensione, alimentata da devastanti frasi fatte che ripercorrono tutto lo spettro della retorica da «Giusto intervenire! Non avevano neanche un cesso normale, poveri bambini!» a «chi siamo noi per togliere il diritto di una famiglia a vivere in mezzo alla natura!», fino a «Sì però che due maroni nel bosco...». 4) CHECCO «Checco Zalone alla fine fa sempre ridere». «Sì, a parte Tolo Tolo che era una rottura di balle». «Oh, ti ricordi quando dice “uè! Ricchio’”! Ahahaha». E altro becerume assortito. 3) GARLASCO Tema caldissimo tra sospetti («eh, ci sono di mezzo i poteri forti»), teorie visionarie («è stato qualcuno che ancora non è uscito...»), gusti («A me il De Rensis piace molto»), preferenze-tv («io mi fido solo di Nuzzi»). 2) SIGNORINI-CORONA la genesi del caso, gli sviluppi, le ipotesi di complotto, le frasi strafatte per far intendere di saperne moltissimo: «...vedrai che viene fuori un casino...». «In che senso?». «Eh, non posso dire... vedrai...». 1) QUELLO CHE SI TRAVESTIVA DA MADRE MORTA PER LA PENSIONE È lui il re incontrastato del Natale 2025, tra risate grasse («il genio italico!»), punti di vista («Posso dirti... ha fatto bene!»), constatazioni elementari («gli somigliava di brutto!») e inaccettabili suggerimenti: «...il cugino Carlo somiglia tantissimo a nonno Antonio...».
Il pranzo natalizio se n’è andato lasciando alle spalle i suoi tipici effetti collaterali: devastanti reflussi gastroesofagei, clamorose acidità di stomaco, odio represso, agghiaccianti tombolate e regali da riciclare prima che arrivi l’Epifania “che tutti i ricicli si porta via” (semicit.). Ma il pranzone è da sempre l’occasione per comprendere cosa ci ha lasciato l’anno che va a terminare, sotto forma di discussioni più o meno accese su questo e quell’argomento. E allora ecco a voi la Top 10 dei temi più caldi trattati al mio e vostro pranzo natalizio in questo crepuscolare 2025. 10) MALATTIE Inevitabile ad ogni pranzone che si rispetti l’aggiornamento, spesso romanzato, sulle rispettive malattie: «L’altro giorno avevo 41 di febbre», «Eh, quest’anno è una forma molto aggressiva ma passa in fretta», «Mah, non sto ancora benissimo». Al colpo di tosse nonno Antonio non riesce a trattenersi: «Eccheccazzo, stai a casa tua...». 9) L’IA Tutti hanno da dire la loro sull’Intelligenza Artificiale che «spesso sbaglia» ma «per alcune cose è molto utile» e «di sicuro porterà il genere umano all’estinzione». Su quest’ultima osservazione nonno Antonio fa partire un ghigno di compiacimento come a dire «speriamo faccia in fretta». 8) IL NUOVO PAPA Argomento limitato ad alcune zone periferiche della tavolata, laddove pasteggia il parentado femminile più in su con l’età: «...A me il Prevost non mi convince tanto», «Beh però è uno serio», «Eh ma il Bergoglio ti augurava buon pranzo». L’utilizzo dell’articolo a sottolineare il nome del Pontefice non è obbligatorio, ma aiuta a far prevalere il proprio punto di vista. 7) UNA SPRUZZATA DI GAZA Il momento dei datteri offre una buona scusa al parente colto per dire la sua sul conflitto israelo-palestinese. «Pensate che questi li importano da Gaza...». L’ignoranza abissale del tavolo si traduce in un silenzio assordante, interrotto ancora una volta da nonno Antonio: «Non dire cazzate, c’è scritto “stabilimento di Palermo”». 6) SINNER Tutti stanno con Sinner che è «il più forte di tutti» e «è un bravo ragazzo», tutti tranne il cugino Carlo, rinomato bastian contrario che «Alcaraz è più forte». Subito zittito da insulti e fitto lancio di frutta secca. 5) FAMIGLIA NEL BOSCO Sulla famiglia nel bosco si alza la tensione, alimentata da devastanti frasi fatte che ripercorrono tutto lo spettro della retorica da «Giusto intervenire! Non avevano neanche un cesso normale, poveri bambini!» a «chi siamo noi per togliere il diritto di una famiglia a vivere in mezzo alla natura!», fino a «Sì però che due maroni nel bosco...». 4) CHECCO «Checco Zalone alla fine fa sempre ridere». «Sì, a parte Tolo Tolo che era una rottura di balle». «Oh, ti ricordi quando dice “uè! Ricchio’”! Ahahaha». E altro becerume assortito. 3) GARLASCO Tema caldissimo tra sospetti («eh, ci sono di mezzo i poteri forti»), teorie visionarie («è stato qualcuno che ancora non è uscito...»), gusti («A me il De Rensis piace molto»), preferenze-tv («io mi fido solo di Nuzzi»). 2) SIGNORINI-CORONA la genesi del caso, gli sviluppi, le ipotesi di complotto, le frasi strafatte per far intendere di saperne moltissimo: «...vedrai che viene fuori un casino...». «In che senso?». «Eh, non posso dire... vedrai...». 1) QUELLO CHE SI TRAVESTIVA DA MADRE MORTA PER LA PENSIONE È lui il re incontrastato del Natale 2025, tra risate grasse («il genio italico!»), punti di vista («Posso dirti... ha fatto bene!»), constatazioni elementari («gli somigliava di brutto!») e inaccettabili suggerimenti: «...il cugino Carlo somiglia tantissimo a nonno Antonio...».
Ottimo risultato per “Buen camino” che ha superato il totale complessivo di “Avatar: fuoco e cenere” arrivato a 12 milioni
(askanews) – In tutto il mondo i cristiani hanno celebrato il Natale con la tradizionale messa che celebra la nascita di Gesù. Le immagini più emozionanti arrivano dai luoghi simbolo della fede: dalla prima messa di Natale in Vaticano per […] L'articolo Dalla gioia del Vaticano al dolore di Gaza: il Natale nel mondo tra luci e ombre sembra essere il primo su iO Donna .
"Inter, Roma, Bologna, queste tre partite ci diranno il nostro campionato", dice Palladino
La Viola a caccia di punti salvezza, la squadra di Cuesta per riscattare la sconfitta con la Lazio in 9. Ed ecco le scelte dei due tecnici per la sfida dell'ora di pranzo
400mila euro alla fondazione guidata da Minniti per produrre studi, analisi e pubblicazioni sulle attività di influenza russa
Ottant’anni il prossimo 5 dicembre, protagonista in radio, inventore della figura del video-dj e di celebri giochi tv, ricorda gli esordi, il successo, e le difficoltà di integrazione: “Da ragazzino a Parigi ero ebreo, arabo, con un padre comunista. In un cinema mi diedero una coltellata”
Record storico di occupazione a Mosca grazie all'industria bellica e agli arruolamenti. Mancano milioni di lavoratori nel settore civile: cosa accadrà quando la guerra finirà? L'articolo Russia: disoccupazione al minimo storico del 2,1%. Il “Keynesismo di guerra” spinge l’economia, ma cosa accadrà dopo? proviene da Scenari Economici .
È successo al policlinico Umberto I. La paziente era stata già operata ma era sorta una complicanza. Il chirurgo, prima di intervenire aveva chiesto il parere del pm
Cresce la preoccupazione di mamma Catherine. I bambini cominciano a soffrire di ansia, vogliono i genitori, ma la situazione resta in stallo
All’indomani del Natale riprendono immediatamente le attività diplomatiche sul conflitto in Ucraina, con un appuntamento che potrebbe rivelarsi cruciale. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si recherà infatti in Florida nelle prossime ore per incontrarsi con il presidente statunitense Donald Trump presso la sua residenza privata di Mar-a-Lago, e discutere i nodi più delicati della proposta […]