“Dopo una serata alcolica, un mio amico si è addormentato sul mio divano e ci ha fatto la pipì. Il mattino dopo tutto puzzava ma quando gli ho chiesto di pagare la pulizia…”: lo sfogo su Reddit

“Dopo una serata alcolica, un mio amico si è addormentato sul mio divano e ci ha fatto la pipì. Il mattino dopo tutto puzzava ma quando gli ho chiesto di pagare la pulizia…”: lo sfogo su Reddit

Un amico ha fatto la pipì sul suo divano, lei gli ha chiesto di pagare la pulizia e poi si è chiesta, ‘ho fatto bene a chiedergli ‘i danni’?”. Intanto, la storia: siamo ad Halloween, la protagonista del racconto su Reddit, 26 anni, esce con gli amici e il fidanzato. Nella compagnia c’è anche Jake, […] L'articolo “Dopo una serata alcolica, un mio amico si è addormentato sul mio divano e ci ha fatto la pipì. Il mattino dopo tutto puzzava ma quando gli ho chiesto di pagare la pulizia…”: lo sfogo su Reddit proviene da Il Fatto Quotidiano .

Infortuni, Consoli (Reg. Marche): "Prevenzione e rispetto norme per un lavoro più sicuro ed efficiente"

Infortuni, Consoli (Reg. Marche): "Prevenzione e rispetto norme per un lavoro più sicuro ed efficiente"

Ancona, 10 nov. (Adnkronos/Labitalia) - "Siamo orgogliosi che l'Inail abbia scelto il porto di Ancona per avviare Si.in.pre.sa., un'iniziativa che valorizza la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro". E' quanto ha dichiarato Tiziano Consoli, assessore al Lavoro della Regione Marche. L'assessore ha ricordato che "per due anni, con 100 giornate di attività, la campagna offrirà momenti di sensibilizzazione, assistenza e formazione in tutta Italia". "Abbiamo una normativa molto stringente sulla sicurezza nei cantieri e nelle attività industriali", ha sottolineato. "Il rispetto delle regole è fondamentale per garantire non solo tutela dei lavoratori, ma anche maggiore efficienza e produttività. La Regione – ha aggiunto – sta lavorando a un piano pluriennale del lavoro che includerà azioni specifiche per incentivare la prevenzione e supportare le imprese in questa direzione", ha concluso.

Redditi reali delle famiglie quasi fermi: nel secondo trimestre salgono solo dello 0,3% “causa declino delle remunerazioni”

Redditi reali delle famiglie quasi fermi: nel secondo trimestre salgono solo dello 0,3% “causa declino delle remunerazioni”

Dopo un inizio d’anno positivo, la dinamica dei redditi reali delle famiglie italiane si è nuovamente indebolita. Secondo i dati diffusi dall’Ocse, nel secondo trimestre del 2025 il reddito reale pro capite è cresciuto solo dello 0,3%, contro lo 0,8% del primo trimestre. Una frenata netta, spiegata – come emerge dal rapporto Growth and Economic […] L'articolo Redditi reali delle famiglie quasi fermi: nel secondo trimestre salgono solo dello 0,3% “causa declino delle remunerazioni” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Separazione delle carriere, la scommessa di Salvini: “II sì in vantaggio di 10 punti? Conto che alla fine saranno 20”

Separazione delle carriere, la scommessa di Salvini: “II sì in vantaggio di 10 punti? Conto che alla fine saranno 20”

Se si votasse domani, il referendum sulla separazione delle carriere sarebbe approvato. Almeno secondo gli ultimi sondaggi condotti da Only Numbers e pubblicati da La Stampa: il fronte del sì si attesta al 38,9%, mentre quello del No è fermo al 28,9%. Numeri che fanno gongolare Matteo Salvini. Il leader della Lega non deve essere […] L'articolo Separazione delle carriere, la scommessa di Salvini: “II sì in vantaggio di 10 punti? Conto che alla fine saranno 20” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Manovra, Landini risponde al ministro Giorgetti: “Massacrati sono gli italiani, non il governo”

Manovra, Landini risponde al ministro Giorgetti: “Massacrati sono gli italiani, non il governo”

“Nessuno vuole massacrare Giorgetti. Quelli che oggi sono massacrati sono gli italiani, sono i lavoratori dipendenti, sono i giovani, sono i precari, sono le donne. Questi sono quelli massacrati da questa crisi”, così il segretario della Cgil Maurizio Landini, a margine del Forum delle relazioni industriali 2025 in Assolombarda, ha risposto a chi gli chiedeva […] L'articolo Manovra, Landini risponde al ministro Giorgetti: “Massacrati sono gli italiani, non il governo” proviene da Il Fatto Quotidiano .

L'ultima battaglia del Codacons contro le carte d'imbarco digitali di Ryanair

L'ultima battaglia del Codacons contro le carte d'imbarco digitali di Ryanair

AGI - Da mercoledì 12 novembre i passeggeri Ryanair dovranno dire addio alle carte di imbarco stampate, e potranno volare solo se dotati di documento digitale scaricato sulla apposita app della compagnia aerea. Lo ricorda il Codacons, che evidenzia come la novità finirà per penalizzare i viaggiatori e creare enorme confusione tra gli utenti. Come annunciato sul sito di Ryanair, infatti "con il passaggio alle carte di imbarco 100% digitali, a partire dal 12 novembre i passeggeri non potranno più scaricare e stampare una carta d'imbarco cartacea, ma dovranno invece utilizzare quella digitale generata nell'app "myRyanair" durante il check-in per poter salire a bordo del proprio volo. "Va bene digitalizzare i servizi e limitare il ricorso alla carta, ma deve essere sempre data una alternativa gratuita ai consumatori - spiega l'associazione - Chi ha difficoltà con l'uso degli strumenti digitali e non riuscirà a scaricare sul proprio telefonino la carta di imbarco, e più in generale chi si recherà in aeroporto sprovvisto del documento di imbarco digitale, perché ad esempio ha acquistato il biglietto tramite un intermediario, dovrà sempre avere la possibilità di ottenere la carta di imbarco direttamente in aeroporto e senza costi aggiuntivi. La transizione verso il digitale non può avvenire con misure imposte dall'alto e con limitazioni dei diritti degli utenti, ma deve essere un percorso in cui i consumatori sono guidati e accompagnati senza essere puniti o penalizzati - conclude il Codacons.

“Quando ho avuto l’ictus Dio ha voluto che mi telefonasse una vicina di casa. Mia mamma? Lei rimase immobilizzata, quando morì non chiuse gli occhi, successe così, in un soffio”: parla Leopoldo Mastelloni

“Quando ho avuto l’ictus Dio ha voluto che mi telefonasse una vicina di casa. Mia mamma? Lei rimase immobilizzata, quando morì non chiuse gli occhi, successe così, in un soffio”: parla Leopoldo Mastelloni

Dopo l’ictus che lo ha colpito la scorsa estate, Leopoldo Mastelloni torna in tv e si racconta a “Verissimo” parlando nel dettaglio di cosa è successo quel giorno in cui si è sentito male: “È stata una cosa stranissima, a un certo punto mi alzo dal letto e ho un giramento di testa. Mi inginocchio […] L'articolo “Quando ho avuto l’ictus Dio ha voluto che mi telefonasse una vicina di casa. Mia mamma? Lei rimase immobilizzata, quando morì non chiuse gli occhi, successe così, in un soffio”: parla Leopoldo Mastelloni proviene da Il Fatto Quotidiano .

Farmaceutica: 'quando un side business diventa core business', 60 anni di Petrone Group

Farmaceutica: 'quando un side business diventa core business', 60 anni di Petrone Group

Roma, 10 nov. (Adnkronos Salute) - "Siamo partiti per caso, tanti anni fa nel 1965, da un'azienda di famiglia, una piccola farmacia nel centro di Napoli. Papà ebbe l'intelligenza di vedere l'opportunità, con le navi della Flotta Lauro, di raggiungere dei mercati esterni. Non ha mai imparato l'inglese, per ragioni forse di tempo e di possibilità, e io a 16 anni mi ritrovai a iniziare le prime discussioni in inglese con controparti che erano all'estero. Da lì in poi ci siamo aperti molto, su tutti i fronti dei vari Paesi, e circa 10 anni fa abbiamo iniziato a identificare in maniera più tecnica, con analisi di marketing e di vendita, nuovi mercati in cui essere presenti". Inizia così, ormai 60 anni fa, la storia di Petrone Group, una lunga avventura imprenditoriale di famiglia, nata da una piccola attività come tante altre, in una città del Sud Italia, cresciuta - sulle ali di un'intuizione fortunata - con radici sempre ben piantate nel Meridione ma ramificazioni in tutto il mondo. Raffaele Petrone, presidente del Cda, ripercorre con l'Adnkronos Salute le tappe che hanno trasformato il gruppo nell'ecosistema internazionale che è oggi. Un ecosistema che opera nei servizi per la salute in oltre 30 mercati internazionali. "Petrone Group compie 60 anni ed è una data molto importante per la nostra famiglia e principalmente per mio padre", Carmine Petrone, "che ha iniziato questa attività. Non è un traguardo - puntualizza - Un'azienda esiste e funziona solo se si evolve costantemente. Il mercato infatti cambia e mai come adesso cambia ancora più velocemente. Noi abbiamo creato la nostra strategia. Oggi siamo in una posizione estremamente complessa: la nostra non è né un'azienda farmaceutica né un'azienda di distribuzione. Siamo forse unici nel settore e con pochissimi competitor nel mondo per come siamo strutturati. Facciamo del 'side business' degli altri il nostro 'core business': portiamo nei Paesi che ne hanno bisogno prodotti che sono carenti e prodotti che sono innovativi, ad iniziare dall'Italia". Petrone cita come esempio significativo, l'esperienza con la crisi Covid. Mentre Italia la pandemia colpiva duramente e travolgeva gli ospedali, in particolare in alcune aree del Paese, con uno tsunami di malati gravi, l'emergenza mascherine non fu l'unica da affrontare. "Per sedare le persone affette da Covid che erano in terapia intensiva - ricorda Petrone - ci volevano circa 30-40 fiale al giorno di anestetici e miorilassanti. A un certo punto la quantità di pazienti era tale che le case farmaceutiche italiane non avevano più prodotto. Nello stesso tempo tutti i Paesi europei avevano imposto un 'export ban' per i prodotti che erano necessari ai loro pazienti. Noi con l'aiuto dei nostri contatti abbiamo cercato in tutto il mondo Paesi che non erano stati particolarmente colpiti dal virus e dove non esisteva l'export ban, e abbiamo fatto le importazioni con l'aiuto del ministero della Salute che ci ha dato permessi ad hoc, rifornendo le terapie intensive di migliaia di farmaci". Un altro esempio citato da Petrone riguarda i prodotti innovativi. "Col marchio Euromed Pharma siamo presenti in diversi paesi in Europa, oltre che in America e a Singapore, ed abbiamo in questo momento nel nostro portafoglio più o meno 40 prodotti innovativi o super innovativi di aziende che sono americane, cinesi, giapponesi". Prodotti destinati in particolare a "pazienti con malattie rare, che sono negletti perché hanno patologie che sono scarsamente presenti nel mercato". Spesso questi prodotti sono di "piccole biotech che non hanno la forza e l'organizzazione per poter affrontare la distribuzione nel mercato europeo. Noi abbiamo quindi creato aziende ad hoc che prendono i prodotti dai produttori - soprattutto in questo momento biotech americane e cinesi - e mettiamo a loro disposizione il know how per avere l'accesso al mercato. Avere infatti un farmaco e non avere l'accesso al mercato è tecnicamente inutile. E questa nostra attività permette ai singoli Paesi di avere dei prodotti innovativi prima di quanto sarebbe stato possibile se l'azienda farmaceutica che ha inventato e registrato il prodotto avesse dovuto mettere in piedi in maniera indipendente un proprio centro di distribuzione nel Paese stesso". In questi decenni, continua Petrone, "il mercato farmaceutico è profondamente cambiato". I flussi di denaro e venture capital "sono andati sempre più verso la parte di ricerca e sviluppo". Ma succede che "quando le aziende farmaceutiche, specie piccole realtà innovative, hanno avuto il finanziamento per sviluppare i propri farmaci, si trovano poi col grande problema di avere" una struttura per "la distribuzione per esempio in Europa, che è un mercato molto importante, e dove noi abbiamo 9 società nei principali Paesi con centri di distribuzione che ci permettono di coprire" tutta l'area. E' così, spiega ancora il presidente del Cda, che "con il nostro gruppo garantiamo accessibilità a prodotti estremamente innovativi". Un binario parallelo è poi quello che consente di dare "accessibilità ai prodotti quando mancano", spiega Petrone. Un tema, quello della carenza di farmaci, di stringente attualità: "Sempre più spesso - osserva - sulle prime pagine dei giornali vediamo titoli che ne parlano in riferimento alla distribuzione farmaceutica mondiale. I farmaci sono carenti per ragioni diversissime che vanno dalla mancanza di Api", Active Pharmaceutical Ingredients, cioè i principi attivi, "a problematiche di produzione o distribuzione (per esempio il distributore ha chiuso o non tratta più un prodotto). Noi utilizziamo il nostro network per aiutare i ministeri della Salute di vari Paesi europei ed extraeuropei, le aziende ospedaliere e le farmacie di questi Paesi a recuperare medicinali che sono carenti nel loro mercato. Attraverso questo ecosistema globale prendiamo il prodotto da aree in cui è disponibile e lo rendiamo fruibile anche in altre realtà". "I nostri principali mercati, a parte i grandi Paesi europei - prosegue ancora il presidente di Petrone Group - sono per esempio tutte quelle piccole nazioni in cui la presenza di farmaci spesso è scarsa perché le principali aziende produttrici non hanno grande interesse ad avere un punto di riferimento nel mercato. In questo caso utilizziamo il sistema di 'collettare' più prodotti di più aziende e fare un'unica spedizione per mettere a disposizione più marchi nel Paese destinatario". Progetti per il futuro? "Tenendo conto di una naturale 'evoluzione darwiniana' dell'attività, il progetto - conclude Petrone - è di proseguire su questi due grandi filoni: farmaci carenti e farmaci innovativi", continuando a fare da "'one stop shop' per aiutare i singoli Paesi" ad avere i farmaci che servono. Non solo innovativi o carenti, ma anche prodotti "particolarmente vecchi o non interessanti per determinate realtà ma ancora tanto utilizzati in altre".

Report, Giorgia Meloni inchioda la sinistra: "Il Garante della Privacy? In quota Pd e M5s"

Report, Giorgia Meloni inchioda la sinistra: "Il Garante della Privacy? In quota Pd e M5s"

La presidente del Consiglio è intervenuta per spegnere una volta per tutte le polemiche sul caso Ghiglia. Sulle dimissioni del garante per la privacy "spetta al collegio decidere, come sapete l'azzeramento non è di nostra competenza , è una decisione che spetta a loro". Così la premier Giorgia Meloni , interpellata mentre raggiunge l'aereo che la porterà a Bari per il comizio dei leader del centrodestra. "Però una cosa la voglio dire questo garante è stato eletto durante il governo giallorosso, in quota Partito democratico e Movimento Cinque Stelle . Dire che sia pressato dal governo di centrodestra mi sembra ridicolo ", ha aggiunto il presidente del Consiglio, commentando le inchieste di Report - il programma televisivo condotto da Sigfrido Ranucci, sui presunti conflitti di interesse dell'Autorithy, con al centro Agostino Ghiglia, membro dell' elettoorganismo in quota Fratelli d'Italia. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44930805]] "Se Cinque Stelle e Pd non si fidano di chi hanno messo alla guida dell'Autorità sulla privacy non se la prendono con me . Forse puoi scegliere meglio", ha proseguito il leader di fratelli d'Italia. Cambiare la legge per rivedere il sistema di quotazione dei partiti? "Sulla legge da cambiare possiamo discutere. Se volete rifacciamo la legge ma non l'ho fatta io manco quella ", ha replicato Meloni. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44932884]]