La Cina alza il livello dello scontro sulle armi a Taiwan

La Cina alza il livello dello scontro sulle armi a Taiwan

Pechino ha annunciato nuove sanzioni contro aziende e individui statunitensi del settore della difesa in risposta alle recenti vendite di armi americane a Taiwan. La decisione, comunicata oggi dal ministero degli Esteri cinese, colpisce venti società e dieci dirigenti ritenuti coinvolti nei programmi di fornitura militare all’isola. Le misure prevedono il congelamento di eventuali asset […]

Salis candidata premier contro Meloni? "Per adesso faccio il sindaco"

Salis candidata premier contro Meloni? "Per adesso faccio il sindaco"

"Vorrei che io, la giunta e la nostra maggioranza avessimo il coraggio di lasciare in eredità a Genova dei problemi risolti". È l'auspicio di Silvia Salis, ex atleta e vicepresidente del Coni, da maggio sindaco del capoluogo ligure dopo aver vinto le elezioni alla guida del campo largo progressista. Una vittoria che da subito l'ha proiettata sullo scenario nazionale come possibile leader del centrosinistra o addirittura candidata premier nel 2027 contro Giorgia Meloni. "Se qualcuno mi chiamasse per le primarie? Risponderò assente, non solo perché faccio il sindaco di Genova, ma anche perché credo che le primarie andrebbero abolite, nella coalizione di centrosinistra come all'interno dei partiti", spiega Salis. "È uno strumento che poteva avere senso quando celebravs una decisione già presa all'interno della dirigenza del partito, ma per quello che mi riguarda vorrei che i partiti e le coalizioni esprimessero i propri leader senza doverli fare scontrare l'uno contro l'altro. Se si fanno delle primarie è una gara anche quella, seppure interna". Porte chiuse, però, anche in caso di chiamata diretta: "Faccio il sindaco di Genova fino al 2030". E poi? "Adesso mi chiedete troppo", taglia corto. "I sindaci, a differenza dei partiti, devono risolvere i problemi - ammonisce Salis - Noi dobbiamo il problema pratico. A un partito, se la città si riempie di rifiuti, cosa succede? Chiaramente ci potrà essere una disaffezione di parte dell'elettorato oppure una cattiva reputazione, ma un sindaco non si può permettere che la città si riempia di rifiuti". Poi torna sui temi nazionali: "L'80% delle città grandi d'Italia sono guidate dal centrosinistra, quindi è molto comodo dire che Milano, Genova, Torino, Roma e Napoli siano insicure, quando poi la sicurezza è una responsabilità del governo e la polizia di Stato in Finanziaria aveva zero risorse. In più in 13 anni sono diminuite di 12 mila unità le polizie locali di tutta Italia”. Il sindaco Salis fa i conti in tasca al governo. Che stia studiando da premier? Nel Partito democratico la sedia di Elly Schlein è sempre più traballante e l'opposizione interna non perde occasione per attaccarla. La leadership del centrosinistra sembra sempre più irraggiungibile per Schlein, con il il presidente dei Cinquestelle Giuseppe Conte che guadagna sempre più consensi. Salis potrebbe quindi essere la carta vincente per un centrosinistra che, al momento, appare più diviso che mai.

Garlasco, "canottiera da donna con segno rosso": la soluzione è nel canale?

Garlasco, "canottiera da donna con segno rosso": la soluzione è nel canale?

Nel giallo di Garlasco lungo 18 anni la nuova inchiesta del Tribunale di Pavia che a inizio 2025 ha portato alla clamorosa indagine su Andrea Sempio, sospettato di concorso nell'omicidio di Chiara Poggi, ha portato a riconsiderare il ponderoso corpus delle prove e degli indizi. Non solo quelli già considerati dalla prima inchiesta, che aveva portato alla condanna in via definitiva a 16 anni di carcere nei confronti di Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara all'epoca dell'omicidio, la mattina del 13 agosto del 2007, ma soprattutto di tutti quei "dettagli" che più o meno colpevolmente gli inquirenti originari sembravano aver scartato o non considerato. Secondo i più critici, per la fretta di chiudere un caso spinoso. #Garlasco , ulteriori approfondimenti prima della deposizione della Prof. Cattaneo #Mattino5 pic.twitter.com/JabAa6wpjw — Mattino5 (@mattino5) December 23, 2025 Tra quei "dettagli", i vestiti ritrovati vicini alla villetta Poggi in via Pascoli, indumenti ritrovati in uno dei tanti canali della zona nel Pavese. Abiti e scarpe che gli inquirenti non avevano mai collegato al delitto ma ai quali ora le nuove analisi scientifiche di BPA condotte dai RIS di Cagliari , sottolinea anche il Messaggero , potrebbero donare un nuovo significato. Nel corso della prima inchiesta non è mai stato realizzato il terzo test su quei vestiti, indispensabile per confermare o smentire eventuali tracce di sangue. "Questi indumenti griffati, alcune canottiere probabilmente femminili e scarpe – spiegava nei giorni scorsi il giornalista Giuseppe Brindisi a Mattino 5 – venivano considerati sospetti, ma il terzo test definitivo non è mai stato fatto. E oggi, per di più, questi oggetti sono stati distrutti. Perché? ". Vestiti sui quali, peraltro, erano state rinvenute delle sospette " tracce rosse " attribuite a dei fantomatici "pittori" al lavoro a Garlasco e dintorni. "Se fossero stati davvero pittori – domanda Brindisi – avrebbero dovuto lavorare con abiti firmati ? Parliamo di capi griffati, non di tute da lavoro. Non torna". #Garlasco , il giallo dei vestiti trovati nel canale e l'impronta delle scale sono collegati? #Mattino5 pic.twitter.com/vlIVIWCwp6 — Mattino5 (@mattino5) December 23, 2025