Ucraina: l'offensiva estiva della Russia si intensifica/Adnkronos

Ucraina: l'offensiva estiva della Russia si intensifica/Adnkronos

Kiev, 1 ago. (Adnkronos) - Le richieste di Trump a Putin perché si trovi una soluzione al conflitto fra Russia e Ucraina non sono state ascoltate dal presidente russo. E nemmeno le annunciate sanzioni americane a Mosca da parte del tycoon, che nel frattempo, ma senza troppe speranze, gioca la carta Witkoff (l'inviato speciale sarà a Mosca subito dopo aver lasciato la Striscia di Gaza) sembrano spaventarlo. Tant'è che il Cremlino ha intensificato gli attacchi contro il Paese confinante, colpendo Kiev per due giorni di seguito. Ieri, nella capitale, ma anche nelle regioni di Dnipro, Poltava, Sumy, Mykolaiv, ci sono stati complessivamente 16 morti e oltre 150 feriti. Nella notte, nella sola Kiev, si è arrivati (ma il computo finale delle vittime è ancora lungi dall'esser definito) a 31 morti (fra i quali 3 minorenni) e 159 feriti (compresi il numero record di 12 ragazzi). Come se non bastasse, ieri la Russia ha dichiarato (anche se Kiev ha smentito Mosca) che le sue forze armate hanno conquistato la città chiave di Chasiv Yar, nell'Ucraina orientale, dopo quasi 18 mesi di feroci combattimenti nella zona. Proprio nel territorio di confine dell'Ucraina orientale, a fare la differenza sono i piccoli progressi della Russia, che si stanno sommando. Mosca, scrive la Cnn, "sta capitalizzando una serie di piccoli progressi e investendo risorse significative in un'offensiva estiva in arrivo, che rischia di ridisegnare il controllo delle linee del fronte. Nel corso di quattro giorni di reportage nei villaggi di Kostiantynivka e Pokrovsk – due delle città ucraine più colpite nella regione di Donetsk – si è assistito a un rapido cambio di controllo del territorio. I droni russi sono riusciti a penetrare in profondità in aree che un tempo le forze di Kiev consideravano oasi di pace, e le truppe hanno faticato a trovare personale e risorse per fermare la persistente avanzata nemica. La spinta russa - sottolinea l'emittente americana - arriva proprio mentre Trump ha drasticamente ridotto la scadenza per la pace con Putin da 50 a 12 giorni. Il presidente americano ha dichiarato di essere "molto deluso" dal suo omologo russo e ha lasciato intendere che il capo del Cremlino aveva già deciso di non accettare il cessate il fuoco che gli Stati Uniti e i loro alleati europei chiedono da mesi. La riduzione dei tempi è stata accolta con favore da Kiev e potrebbe accrescere il senso di urgenza nelle capitali occidentali rispetto al sostegno diplomatico o militare all'Ucraina. Ma sembra improbabile che possa cambiare la rotta di Mosca, dove la sua superiore forza lavoro, la tolleranza per le perdite e la vasta linea di produzione militare stanno iniziando a dare i loro frutti. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato la scorsa settimana che le forze russe "non stavano avanzando", pur riconoscendo che le circostanze lungo la linea del fronte erano "difficili". La sensazione di una crisi in atto è più acuta intorno alla città di Pokrovsk, attaccata senza successo da Mosca per mesi, con un alto costo in termini di vite umane russe. Invece, un comandante ucraino in servizio nei pressi della città ha descritto "uno scenario molto negativo", in cui le truppe nella vicina città di Myrnohrad rischiavano di "essere circondate". L'ufficiale ha aggiunto che i russi si erano già spostati nel vicino villaggio di Rodynske e si trovavano ai margini di Biletske, mettendo a repentaglio la linea di rifornimento per le truppe ucraine all'interno di Pokrovsk, valutazioni confermate alla Cnn da un agente di polizia ucraino e da un altro soldato ucraino. Il comandante ha detto ancora di temere un probabile assedio, simile a quello di Avdiivka e Vuhledar dell'anno scorso, dove "abbiamo resistito fino all'ultimo e abbiamo perso città e persone". Viktor Tregubov, portavoce del gruppo di forze Khortytsia attivo nella zona, martedì ha dichiarato alla televisione di Stato che "c'è una pressione costante lungo tutto il fronte orientale. In questo momento, è assolutamente ovunque". Ha aggiunto che le truppe russe hanno attaccato principalmente a piedi. "Se qualcuno viene ucciso, gli altri lo seguono immediatamente". Sebbene le forze di Mosca abbiano ottenuto solo progressi incrementali negli ultimi mesi, conquistando piccoli insediamenti con scarso vantaggio strategico, il ritmo della loro avanzata ha accelerato, secondo la mappatura open source di DeepState. Ancora più pericoloso per Kiev, i recenti progressi sono stati strategicamente vantaggiosi, rendendo l'accerchiamento di Pokrovsk, Kostiantynivka e Kupiansk a nord una minaccia palpabile nelle prossime settimane. La presunta conquista da parte della Russia della città chiave di Chasiv Yar fornirebbe alle forze di Mosca una posizione elevata per spingere il loro attacco. La caduta di queste tre città creerebbe tre crisi distinte per Kiev. In primo luogo, si tratta delle aree urbane da cui l'Ucraina difende il resto della regione di Donetsk che controlla, senza le quali le sue truppe non avrebbero centri di rifugio e rifornimento. In secondo luogo, la loro perdita libererebbe un numero significativo di forze russe, che a quel punto potrebbero spingersi con forza su Kramatorsk e Sloviansk, le più grandi città di Donetsk ancora sotto il controllo ucraino. In terzo luogo, queste perdite lascerebbero le forze di Kiev esposte, a difesa di terreni agricoli per lo più aperti, con poche città sul loro percorso, tra la regione di Donetsk e la sua città chiave di Dnipro. A testimonianza del ritmo dell'avanzata di Mosca, la Cnn porta l'esempio della città orientale di Dobropilia, sottoposta a un attacco sostenuto da droni russi due settimane fa, che hanno colpito diversi obiettivi civili. Gli abitanti del posto hanno affermato che la minaccia dei droni è rapidamente aumentata negli ultimi giorni. Un funzionario di polizia ha espresso sorpresa per la rapida perdita del controllo ucraino e ha dichiarato alla Cnn che il servizio di autobus civili per la città è stato interrotto bruscamente lunedì a causa della situazione di sicurezza, consentendo agli abitanti di andarsene a bordo di furgoni blindati della polizia o con i propri veicoli. Sabato, i funzionari locali hanno consigliato ai genitori di allontanare i propri figli dalla città e martedì hanno iniziato a trasferire bambini e residenti a decine. L'Ucraina si trova ad affrontare una grave sfida anche nella città di Kostiantynivka, dove le sue forze hanno assistito alle rapide avanzate russe la scorsa settimana verso sud-est e sud-ovest. I droni d'attacco russi Fpv possono facilmente colpire i veicoli all'interno della città e domenica hanno ucciso l'autista di un furgone civile. Il comandante della 93a brigata meccanizzata, ha dichiarato di non aver ricevuto nuovo personale per otto mesi e di essere stato costretto a rifornire le posizioni in prima linea, composte da soli due uomini, con droni e trasportando cibo, acqua e munizioni per via aerea. "Nessuno vuole combattere", ha detto. "Il personale è stanco e vuole essere sostituito, ma nessuno lo sta facendo". Ha accusato gli ufficiali ucraini di aver fornito resoconti inesatti sulla situazione in prima linea ai loro superiori. "Molte cose non vengono comunicate e vengono nascoste", ha detto. "Non comunichiamo molte cose al nostro Stato. E lo Stato non comunica molte cose alla popolazione". Più a nord, vicino a Kupiansk, circa 96 chilometri a est della seconda città ucraina, Kharkiv, le truppe russe hanno invaso la parte settentrionale della città, minacciando una via di rifornimento chiave per le forze ucraine a ovest, conquistando il villaggio di Radkivka. Una fonte ucraina in città ha descritto la situazione come "in rapida evoluzione" e gli analisti russi hanno affermato che le loro forze si trovano alla periferia della città. L'effetto cumulativo di una crisi di manodopera ucraina - conclude la Cnn - la turbolenza dei rapporti di Kiev con la Casa Bianca di Trump e l'incerta fornitura di armi sono una tempesta perfetta che si è scatenata di fronte al vigore e alla persistenza di un'offensiva estiva russa, il cui progresso non è più graduale ma sta rimodellando il conflitto e avvicinando rapidamente Putin ad alcuni dei suoi obiettivi.

‘To give them Jesus’: Missionaries of Charity bring powerful witness to Jubilee of Youth

‘To give them Jesus’: Missionaries of Charity bring powerful witness to Jubilee of Youth

Fifty-four Missionaries of Charity are in Rome this week for the Catholic Church’s Jubilee of Young People, where they are approaching young people one by one to invite them to spend time with Christ in all-day Eucharistic Adoration and to learn about the mission and message of their founder, St. Teresa of Calcutta. / Credit: Courtney Mares Rome, Italy, Aug 1, 2025 / 07:30 am (CNA). Just steps away from the exuberant crowds of Gen Z pilgrims chanting and taking selfies in St. Peter’s Square, religious sisters in white saris with blue stripes kneel barefoot in silent adoration before the Blessed Sacrament. More than 50 sisters of Mother Teresa’s Missionaries of Charity are in Rome this week for the Catholic Church’s Jubilee of Youth offering a striking contrast to the vibrant festival atmosphere filling the Vatican’s streets. Their mission: “To give them Jesus,” said one 25-year-old sister from Spain, who declined to be quoted by name in accordance with the congregation’s rules. The sisters, known for their vow of extreme poverty and life of service to “the poorest of the poor,” are praying for the souls and intentions of the thousands of young people gathered in the Eternal City. But they’re not stopping there. A Missionary of Charity speaks to young pilgrims on the Via della Conciliazione near Vatican City. Courtney Mares In their no-frills style, the sisters are also taking to the streets, approaching young people one by one along the Via della Conciliazione — the broad avenue leading to St. Peter’s Basilica — inviting them to spend time with Christ in all-day Eucharistic adoration and to learn about the mission and message of their founder, St. Teresa of Calcutta. They press Miraculous Medals into open palms and quietly teach short prayers beloved by Mother Teresa, including: “Mary, Mother of Jesus, please be a mother to me now.” Missionaries of Charity kneel in prayer before the Blessed Sacrament in the chapel where they are inviting young people to come and prayer at the Jubilee of Youth. Courtney Mares Jubilee pilgrims in Rome can visit the sisters near the Vatican at the Pius IX Pontifical School at Via dei Cavalieri del Santo Sepolcro, 1, where the Missionaries of Charity have set up a welcome center with a small exhibit featuring Mother Teresa’s sari, sandals, and other personal belongings. Mother Teresa’s blood, preserved on a piece of cotton, is exposed for veneration as a first-class relic, and visitors are encouraged to leave handwritten prayer intentions in a shoebox. The sisters gather these daily and place them near the altar during Mass. Missionaries of Charity speak with young pilgrims at the Jubilee of Youth in Rome. Courtney Mares The exhibit also includes a video presentation of Mother Teresa’s life, with images and excerpts from her speeches, playing in an adjacent room. For some young visitors, this is their first encounter with the saint. One sister recalled a moment when a young pilgrim asked her: “Mother Teresa? Who is that?” — a question that underscored the importance of their presence at the youth jubilee. The sisters — who usually avoid being photographed or quoted — have made an exception for this special outreach to young people. Still, the young Spanish sister, born after Mother Teresa’s death, said she prays that any photo taken of her would lead people not to her but to Christ. She pointed to a favorite line from a prayer based on the words of St. John Henry Newman — whom Pope Leo XIV will soon declare a doctor of the Church — that the Missionaries of Charity recite daily after Communion: “Let them look up and see no longer me, but only Jesus!” A Missionary of Charity passes out holy cards of St. Teresa of Calcutta at the Jubilee of Youth in Rome. Courtney Mares Together with the sisters at the jubilee is Father Sebastian Vazhakala, the co-foundeder of the contemplative branch of the order with Mother Teresa, who gave talks for some of the young pilgrims. Vazhakala told CNA that he thinks that the encounters taking place between the sisters and the young pilgrims could help more young people to discover their vocations, not only with the Missionaries of Charity, but also with other congregations. “Definitely God is the one that does the calling,” he said. “But we have to create an atmosphere for it … inspiring and instilling in the hearts of people the desire for God and the desire for commitment.” “Not everybody can have the same vocation, but at least they can come to know God better, come to love God better, and so come to know the meaning of their life.” Living memories of Mother Teresa Vazhakala also shared some of his favorite memories from working alongside Mother Teresa for more than 30 years. Father Sebastian Vazhakala, the co-foundeder of the contemplative branch of the order with Mother Teresa, shared some of his favorite memories from working alongside Mother Teresa for more than 30 years. Courtney Mares He recalled one instance during their work together on the streets of Calcutta in the 1960s when a man, sick and homeless, was brought in for help — not for the first time. Vazhakala, then a young priest, told Mother Teresa: “There is no sense of taking this man. … This man has been here at least 10 times. Now when he gets well, he will go out to the street, and then they will bring him back again.” He remembers that Mother Teresa replied: “Are you living tomorrow and yesterday? Because it doesn’t matter whether he came yesterday or will come back tomorrow. But this man is in need of your help now. If he needs your help now, don’t ask questions. Do it.” Vazhakala said Mother Teresa taught him to live in the present moment, which she saw as a gift from God. He remembered a time when after receiving the Nobel Prize she was asked by a journalist what she considered to be the most significant day of her life. “Today,” was Mother Teresa’s reply. “‘I can do something today. I can love people. I can help others. I can pray.’” At this year’s Jubilee of Youth, the Missionaries of Charity quietly echo that message — in their prayers, their presence, and their patient invitation to pause and encounter the living Christ today.