“Crede sia capace di ammazzarla? Sì”: il referto del pronto soccorso del 2024 di Pamela Genini. Ma il Codice Rosso non scattò

“Crede sia capace di ammazzarla? Sì”: il referto del pronto soccorso del 2024 di Pamela Genini. Ma il Codice Rosso non scattò

Quattro sì su cinque domande. Così Pamela Genini, la 29enne uccisa martedì scorso a Milano dall’ex compagno Gianluca Soncin, a settembre 2024 rispondeva al questionario di valutazione del rischio violenze consegnato dall’ospedale di Segrate. Lì, infatti, si era rivolta la vittima dopo un ennesimo episodio di violenza, avvenuto però a Cervia, nel quale Soncin, secondo […] L'articolo “Crede sia capace di ammazzarla? Sì”: il referto del pronto soccorso del 2024 di Pamela Genini. Ma il Codice Rosso non scattò proviene da Il Fatto Quotidiano .

Sempio, il nuovo avvocato: "Cos'ho fatto prima di accettare l'incarico"

Sempio, il nuovo avvocato: "Cos'ho fatto prima di accettare l'incarico"

"Lo abbiamo tempestato di domande per tutta la mattinata, fino a quando i vostri operatori non ci hanno intercettato per le strade di Milano": Liborio Cataliotti, il nuovo avvocato di Andrea Sempio, coinvolto nell'inchiesta sul delitto di Garlasco , lo ha detto ai microfoni di Quarto Grado , la trasmissione in onda su Rete 4, spiegando cosa ha fatto prima di accettare l'incarico. Sempio ha dovuto cercare un nuovo legale dopo aver esonerato Massimo Lovati. "Non è affatto inusuale — anzi, è una prassi — che, soprattutto alla vigilia di un interrogatorio, l'avvocato sottoponga al proprio assistito le domande più probabili, comprese quelle più scomode, che potrebbero arrivare dagli inquirenti. Ed è esattamente l'esercizio che io e i miei collaboratori abbiamo fatto prima di accettare l'incarico", ha proseguito Cataliotti. Il confronto serrato tra l'avvocato e l'assistito sarebbe durato tre ore. "Ci sono reati antipatici per i quali non accetto il mandato - ha spiegato il legale -. In generale, la valutazione tiene conto del margine di difesa che esiste, e questo non è necessariamente legato all'innocenza o alla colpevolezza. Nel caso specifico, però, tutto ruota attorno a questo: innocenza o colpevolezza erano i parametri da misurare, e sono quelli che abbiamo effettivamente valutato, nei limiti di ciò che potevamo fare". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44600374]] Poi, riferendosi al suo predecessore ha detto: "Ci tengo a ringraziare, a nome del mio assistito, il collega Lovati che, in modo prezioso e deontologicamente ineccepibile, ha svolto il proprio mandato difensivo nelle aule di giustizia. Ho anche avuto modo di verificare che ha speso parole di elogio nei miei confronti, parole delle quali non c'era davvero bisogno, ma che ho comunque molto apprezzato. Non so se la linea difensiva cambierà; posso però esplicitare quale sarà la mia. La mia strategia difensiva è volta a fronteggiare l'accusa rivolta al mio assistito, ossia quella di aver concorso nell'omicidio della povera Chiara Poggi, in concorso con il soggetto che la giustizia, con sentenze ormai irrevocabili, ha individuato in Stasi. Su questo non mi permetto di aggiungere nulla. Mi limiterò — e questo rappresenta forse l'elemento di novità — a parlare esclusivamente del mio assistito, della sua innocenza e dell'inesistenza di prove a suo carico". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44604246]]

“Colpito minibus a Gaza, 9 morti”. L’esercito: “Non si è fermato ai colpi di avvertimento”. Lunedì Israele attende Vance

“Colpito minibus a Gaza, 9 morti”. L’esercito: “Non si è fermato ai colpi di avvertimento”. Lunedì Israele attende Vance

Nella Striscia la pace c’è ma non si vede, e, come accade dall’inizio del conflitto, scaturito dal massacro del 7 ottobre 2023 firmato da Hamas, le parti si rimpallano le responsabilità. I nodi restano, e sono complicati da sciogliere: gli islamisti non ci pensano proprio a farsi disarmare ed eseguono condanne a morte plateali di […] L'articolo “Colpito minibus a Gaza, 9 morti”. L’esercito: “Non si è fermato ai colpi di avvertimento”. Lunedì Israele attende Vance proviene da Il Fatto Quotidiano .

Sarri “Tante difficoltà, ma non perdo forza e convinzione”

Sarri “Tante difficoltà, ma non perdo forza e convinzione”

ROMA (ITALPRESS) – “I tanti infortuni? Abbiamo fatto tutti i tipi di analisi, ma molti sono pregressi. Dia da tre anni ha un problema alla caviglia e gli infortuni muscolari sono in distretti muscolari diversi, non troviamo connessioni. Per Marusic non si può nemmeno parlare di vero infortunio, è solo il riacutizzarsi di una vecchia cicatrice. Zaccagni viene da un'estate difficile”. Così l'allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, in conferenza stampa alla vigilia della trasferta contro l'Atalanta. “Sono tutte situazioni al limite, sono ragazzi che con noi hanno fatto solo un allenamento stamattina e poco invasivo – ha aggiunto il mister biancoceleste sullo stesso tema -. Non sappiamo che tipo di minutaggio potrebbero avere. Qualcuno lo dovremo per forza mettere dentro e qualcuno sarà a disposizione, anche avere un giocatore acciaccato a disposizione mi fa paura, è sempre pericoloso”. Poi, sul mercato di gennaio: “ Non ho avuto indicazioni, ho parlato con il direttore che mi dice che molto probabilmente potremo fare mercato e quindi ci dovremo organizzare in questo senso, ma un'ufficialità su questo ancora non ce l'ho”. E' un problema che si trascina da tempo, da inizio stagione, da quando Sarri disse sì al suo ritorno sulla panchina biancoceleste per poi scoprire che la situazione era molto più difficile di quanto si potesse immaginare. “Quello che ho fatto per la Lazio non l'avrei fatto con nessun'altra squadra. Firmo il contratto e nel pomeriggio mi viene detto del mercato chiuso… Avrei abbandonato qualsiasi altra squadra. Qui ho avuto molte remore a farlo e questa forza non mi sta abbandonando nonostante tutte le difficoltà. Ho sempre la ferma convinzione di far crescere questo gruppo e tirare fuori sette o otto giocatori che possano giocare per una squadra competitiva “, ha concluso Sarri. – Foto Ipa Agency – (ITALPRESS).

Confindustria antisindacale: Sole 24 Ore in edicola nonostante lo sciopero per l’intervista a Meloni

Confindustria antisindacale: Sole 24 Ore in edicola nonostante lo sciopero per l’intervista a Meloni

Il messaggio è inequivocabile e ha una sua coerenza: il Sole 24 Ore è il giornale dei padroni e in quanto tale non si piega agli scioperi delle maestranze. Sabato 18 ottobre il quotidiano della Confindustria è in edicola in formato ridotto, 14 pagine scarse oltre le tabelle e un solo articolo di giornata, il […] L'articolo Confindustria antisindacale: Sole 24 Ore in edicola nonostante lo sciopero per l’intervista a Meloni proviene da Il Fatto Quotidiano .