L'ultima follia di Orfini: attacca il piano sulla Libia ma l'avevano fatto loro

L'ultima follia di Orfini: attacca il piano sulla Libia ma l'avevano fatto loro

L'ipocrisia della sinistra è ormai diventata un tratto distintivo della rive gauche della politica italiana. Che riesce a dare il peggio di sé quando si tratta di attaccare, aprioristicamente e a testa bassa, il governo dei conservatori. Anche nelle occasioni in cui servirebbe tenere maggiormente in considerazione l'interesse (autentico) del Paese. E ricordarsi di ciò che si è fatto nel recente passato. La lotta all'immigrazione clandestina è uno dei tratti distintivi dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Non sorprende la decisione di portare avanti la strategia di cooperazione con Tripoli per il contrasto al traffico di esseri umani, confermando la validità del Memorandum Italia-Libia come "cornice di collaborazione bilaterale improntata al rispetto dei diritti umani". La Camera dei deputati ha approvato la mozione di maggioranza, a prima firma Sara Kelany, sul rinnovo del Memorandum d'intesa Italia-Libia del 2017, respingendo invece le due mozioni alternative presentate da Partito democratico e Movimento 5 Stelle, che chiedevano la sospensione o la revisione radicale dell'accordo. Il documento approvato ha impegnato il governo a proseguire la strategia di cooperazione con Tripoli per il contrasto all'immigrazione irregolare e al traffico di esseri umani, confermando la validità del Memorandum come "cornice di collaborazione bilaterale improntata al rispetto dei diritti umani". La mozione di maggioranza ha sottolineato che l'intesa firmata nel 2017 "rappresenta uno strumento indispensabile" per prevenire le partenze dalla Libia e ribadisce che tutta l'azione del Governo "si svolge nel rispetto delle norme internazionali", anche grazie al coinvolgimento dell'Unione europea, dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). Nel testo sono stati richiamati i risultati raggiunti, come i rimpatri volontari assistiti di oltre 12mila migranti nel 2025 e la realizzazione del nuovo Centro per il soccorso marittimo di Tripoli (Mrcc) con fondi Ue. "Il rafforzamento della capacità libica - si legge nel documento - ha consentito il recupero e soccorso di oltre 20mila persone nel corso del 2025, in linea con gli standard internazionali". L'aspetto che più sorprende è la grottesca posizione del Partito Democratico. "Mi dispiace che nella risoluzione di maggioranza non si sia spesa una sola parola per affermare che si tratta di una tragedia umanitaria che produce migliaia di morti nel Mar Mediterraneo diventato un cimitero. Il piano del 2017 del memorandum con la Libia, l'esternalizzazione delle frontiere, è fallito. Di fatto si trattava di violare i diritti per procura, chiedere ad altri quello che sarebbe illegale se lo facessimo noi". Musica e parole del deputato dem, Matteo Orfini. "Rivendicare i numeri, come fa la maggioranza dei cosiddetti salvataggi in mare - ha aggiunto Orsini -, significa rivendicare delle deportazioni. Le persone non vengono rimpatriate in 'centri' come la risoluzione sostiene, ma in lager dove vengono uccise, torturate e stuprate. Addestrare e finanziare la guardia costiera libica, a anni di distanza, non ha funzionato e anche oggi la Libia non è un Paese stabile o sicuro. Anzi la situazione è peggiorata: chi dovrebbe salvare i migranti, spara alla testa delle persone o alle navi delle Ong". In sostanza, il Pd torna a rivendicare le folli teorie no borders, i porti aperti a chiunque e a prendere la difesa delle Onlus e di chi, indirettamente, ha creato un autentico business intorno ai viaggi della speranza tra Libia e Italia. "Le migrazioni vanno gestite strutturalmente, con la cooperazione internazionale, con missioni europee e redistribuzione in Europa dei flussi migratori. Lo si fa aprendo canali legali di migrazione e  accoglienza diffusa. Lo si fa superando l'orribile legge Bossi-Fini e non liberando il capo dei trafficanti, Almasri, rimandandolo in Libia". L'ex segretario dem, evidentemente, ha dimenticato come il primo Memorandum Italia Libia sia stato firmato il 2 febbraio 2017. Quando Presidente del Consiglio era Paolo Gentiloni e ministro degli Interni, Marco Minniti. Due politici di sinistra, iscritti al Partito Democratico. Una dimenticanza grave, quella di Orfini. Che lo fa urlare allo scandalo in Aula per una norma che, de facto, è frutto di un progetto voluto e sostenuto, appena cinque anni, proprio dal Pd.

Colestasi intraepatica familiare, ok di Aifa a rimborsabilità maralixibat

Colestasi intraepatica familiare, ok di Aifa a rimborsabilità maralixibat

Roma, 15 ott. (Adnkronos Salute) - Mirum Pharmaceuticals, Inc. ha annunciato che Livmarli* (maralixibat) soluzione orale è stato inserito tra i farmaci rimborsati dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ed è ora disponibile in Italia per il trattamento della colestasi intraepatica familiare progressiva (Pfic) nei pazienti di età pari o superiore ai 3 mesi. La decisione dell'Aifa conferma il precedente parere positivo del Committee for medicinal products for human use (Chmp), il quale ha stabilito che Livmarli* è associato a un significativo beneficio clinico nella Pfic, malattia epatica genetica rara di tipo colestatico che si manifesta tipicamente in età pediatrica. "Siamo molto lieti che l'Aifa abbia riconosciuto il valore aggiunto di Livmarli* per i pazienti affetti da Pfic e ne abbia approvato la rimborsabilità anche per i neonati a partire dai 3 mesi di età che convivono con questa rara e grave malattia epatica - dichiara Roberto Florenzano, Vice President & General Manager, Italy & South Europe di Mirum Pharmaceuticals -. Siamo fiduciosi che gli effetti che Livmarli* ha dimostrato sui principali parametri di funzionalità epatica contribuiranno a migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da Pfic con potenziali effetti a lungo termine". "La Pfic è una grave malattia genetica potenzialmente letale, caratterizzata da prurito incessante e una progressiva compromissione della funzionalità epatica - ha commentato Angelo Di Giorgio, professore Associato di Pediatria presso l'Università di Udine -. I dati clinici su maralixibat, raccolti in pazienti con un ampio spettro di mutazioni genetiche, mostrano miglioramenti significativi del prurito colestatico e dei marcatori prognostici chiave della salute del fegato, inclusa, per la prima volta, la bilirubina. La disponibilità della soluzione orale Livmarli* in Italia rappresenta un importante passo avanti per i bambini e le famiglie colpite da questa patologia devastante, inclusi i neonati a partire dai 3 mesi di età". La Pfic è causata da una compromissione nella formazione della bile, con conseguente accumulo di acidi biliari tossici nel fegato, danno epatico progressivo e prurito severo. L'incidenza della Pfic è stimata in circa 1 caso ogni 50.000–100.000 nascite. Molti pazienti evolvono verso insufficienza epatica terminale e può rendersi necessario il trapianto di fegato in età pediatrica o adolescenziale "E' una malattia complessa che impatta profondamente sia i pazienti, sia le loro famiglie - ha dichiarato Francesca Lombardozzi, presidente del Pfic Italia Network -. Questi pazienti convivono con un prurito così intenso da compromettere gravemente la loro qualità di vita, tanto che in passato molti hanno dovuto ricorrere al trapianto di fegato per trovare sollievo. Soffrono inoltre di grave affaticamento, crescita rallentata e difficoltà nello sviluppo. Auspichiamo che Livmalri* possa avere un impatto concreto per i pazienti, offrendo un possibile sollievo dalle notti insonni e dai disagi quotidiani causati dal prurito colestatico". I pazienti ai quali verrà prescritto Livmarli* in Italia, potranno accedere al programma de-LIV-er@home, un servizio gratuito di consegna a domicilio pensato per supportare le famiglie con difficoltà logistiche nell'ottenere il farmaco presso le farmacie di dispensazione. In Italia Mirum Pharmaceuticals - riporta una nota - ha attivato il programma de-LIV-er@home, un servizio gratuito di consegna a domicilio pensato per supportare le famiglie con difficoltà logistiche nell'accesso a maralixibat. Su richiesta del medico specialista e per i pazienti eleggibili, il farmaco può essere recapitato direttamente a casa tramite un corriere dedicato, riducendo tempi e costi di spostamento. Il programma è interamente finanziato da Mirum ed è gestito in collaborazione con Phs Lifescience Srl; esso riflette l'impegno continuo di Mirum nel migliorare l'accesso alle terapie e nel supportare la vita quotidiana delle famiglie interessate da Algs e Pfic.