Grazie a maxi abiti, dettagli gioiello e finish preziosi, i look serali della stagione fredda dicono addio a stiletto e altezze vertiginose

Grazie a maxi abiti, dettagli gioiello e finish preziosi, i look serali della stagione fredda dicono addio a stiletto e altezze vertiginose

Con i piedi per terra. Sebbene le ultime stagioni abbiano segnato un deciso ritorno di décolleté dall’altezza vertiginosa e di stiletto proibitivi, resiste, imperterrita, anche la tendenza opposta. Quella che dice addio ai tacchi, in particolare negli outfit da sera […] L'articolo Stile in alto, piedi per terra. Come vestirsi di sera senza tacchi nell’Autunno 2025 sembra essere il primo su iO Donna .

ComoLake, Callari: "Transizione digitale per PA è percorso collettivo"

ComoLake, Callari: "Transizione digitale per PA è percorso collettivo"

(Adnkronos) - La transizione digitale per la pubblica amministrazione "è un percorso collettivo, che riguarda la competitività delle nostre imprese, i servizi ai cittadini e la credibilità delle istituzioni". Lo ha detto oggi Sebastiano Callari, vicario della Commissione per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione della Conferenza Stato Regioni, durante la plenaria del Digital Innovation Forum, in corso a Cernobbio.

Cinquant'anni anni di ITALPOL Vigilanza. Evento di solidarietà a favore di Komen Italia

Cinquant'anni anni di ITALPOL Vigilanza. Evento di solidarietà a favore di Komen Italia

Roma, 16 ottobre 2025 - In occasione dello storico traguardo dei 50 anni di attività, ITALPOL Vigilanza S.p.A. ha scelto di trasformare la propria celebrazione in un evento di solidarietà e impegno sociale, rinnovando il proprio legame con Komen Italia. La serata, ospitata presso il Circolo di Casina Poste, è stata soprattutto una preziosa opportunità per riaffermare l'impegno di ITALPOL Vigilanza a favore della prevenzione e della salute delle donne. Prevenire per proteggere: una missione condivisa “Prevenire significa anticipare i rischi, ma anche proteggere oltre i beni, il benessere delle persone”, ha affermato il Cavalier Giulio Gravina, Owner di ITALPOL Vigilanza S.p.A. e anche Ambasciatore in rosa di Komen Italia. “Questo importante anniversario offre uno spazio per testimoniare che la sicurezza nasce sempre dall'attenzione, prima che il pericolo si manifesti. Un messaggio che trova piena sintonia anche con la missione di Komen Italia, da sempre impegnata nella diffusione della cultura della prevenzione nella salute come chiave per ridurre l'incidenza dei tumori femminili e salvare vite, attraverso la diagnosi precoce, l'informazione e la ricerca. Il valore aggiunto di ITALPOL Vigilanza non risiede solamente nella tecnologia, ma anche nell'attenzione verso le persone: clienti, dipendenti e famiglie. Proprio questa coerenza ci ha permesso di crescere, ponendo sempre al centro il valore della persona”. Secondo il Professor Riccardo Masetti, Fondatore di Komen Italia: “Per un'associazione di volontariato, poter contare sul sostegno di un'azienda così prestigiosa e sensibile alle tematiche sociali rappresenta non solo un motivo di orgoglio, ma anche uno stimolo a fare sempre meglio. Da oltre 25 anni Komen Italia è impegnata nella prevenzione e nella tutela della salute femminile e nella lotta ai tumori del seno, attraverso iniziative che aiutano le 56mila donne che ogni anno affrontano questa esperienza a intraprendere percorsi di cura più sereni e meno gravosi. Il nostro obiettivo è garantire l'accesso a cure di eccellenza e, al tempo stesso, fornire un supporto concreto per affrontare anche gli effetti psicologici che la malattia può generare. Molte donne guariscono, ma non sempre riescono a ritrovare pienamente il proprio benessere: è su questo fronte che siamo particolarmente impegnati. Il sostegno di ITALPOL Vigilanza rappresenta per noi un grande privilegio e una preziosa spinta a proseguire con ancora maggiore determinazione”. Un esempio concreto di responsabilità sociale ITALPOL Vigilanza ha creato questo evento per sostenere la “Carovana della Prevenzione” di Komen Italia, il Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute Femminile che offre attività gratuite di sensibilizzazione e prevenzione delle principali patologie oncologiche di genere. Una testimonianza dell'azienda per affermare che il proprio patrimonio non è solo fatto di numeri e risultati, ma soprattutto di competenze, esperienza e valori messi a disposizione della collettività. Un futuro più sicuro e solidale Durante la serata, gli ospiti hanno ricevuto la cartolina della Campagna Nazionale di sensibilizzazione sui tumori del seno, con la possibilità di offrire un libero contributo. Ottobre è il mese della prevenzione e, con una donazione minima di 20 euro, sarà possibile ricevere a casa il cofanetto con le regole della prevenzione e la spilla con l'iconico Ribbon Rosa, oltre alla possibilità di accedere gratuitamente a oltre 100 musei statali in tutta Italia, grazie alla collaborazione con il Ministero della Cultura. La donazione verrà destinata all'implementazione delle attività della Carovana della Prevenzione di Komen Italia nel centro-sud Italia. A tutti i partecipanti è stato, inoltre, regalato il fumetto “Il Creatore di un Sogno” realizzato da ITALPOL Vigilanza per celebrare i 50 anni di attività. Il fumetto vede la partecipazione di importanti firme del fumetto italiano come gli sceneggiatori Roberto Dal Prà e Massimiliano Filadoro e dell'illustratore Giancarlo Alessandrini. Il fumetto racconta attraverso le avventure di Tom e Luca, la continuità e l'evoluzione di ITALPOL Vigilanza dalla sua nascita negli anni '70, immaginando un futuro prossimo in cui la sicurezza delle nostre vite resta una formula magica che continua a mettere insieme la passione e la competenza delle persone con la tecnologia e lo sviluppo dei sistemi. Per maggiori informazioni sulla Campagna Nazionale di sensibilizzazione sui tumori del seno di Komen Italia consultare il seguente sito web: prevenzione.komen.it ITALPOL VIGILANZA S.P.A. ITALPOL Vigilanza S.p.A. è una società di vigilanza privata, leader nel settore della sicurezza fisica e digitale, con un forte orientamento all'innovazione tecnologica fondata da Domenico Gravina nel 1975. Dopo 50 anni di attività, la società conta attualmente circa 4.000 collaboratori, con sedi diffuse su tutto il territorio nazionale isole comprese, con un fatturato annuo di quasi 200 milioni di euro e mira, attraverso la sinergia delle sue diverse aziende, a offrire soluzioni di grande efficacia. Il patrimonio di ITALPOL Vigilanza non è fatto solo di cifre, risultati e crescita, ma anche di sapere e di competenze di coloro che oggi guidano e portano avanti la società. Questo know-how, unito ai valori che si sono tramandati negli anni, ha contribuito a una considerevole espansione della realtà aziendale. KOMEN ITALIA Komen Italia è un'organizzazione in prima linea nella lotta ai tumori del seno, su tutto il territorio nazionale. Nasce nel 2000 a Roma, come affiliata di Komen di Dallas. Tra i suoi obiettivi: tenere alta l'attenzione sul tema dei tumori del seno e più in generale della salute femminile e promuovere in modo concreto la prevenzione; sostenere le donne che vivono l'esperienza del tumore del seno; potenziare la ricerca e le opportunità di cura, di formazione permanente e di educazione alla salute; aiutare altre associazioni a mettere meglio in gioco idee virtuose.

Gaza, perché i pro-Pal adesso vanno ancora in piazza?

Gaza, perché i pro-Pal adesso vanno ancora in piazza?

Ma quindi, di grazia, qualcuno a sinistra sarà così gentile da spiegare agli italiani per quale arcana ragione sono ancora convocate manifestazioni pro Pal, cortei pro Pal, assemblee scolastiche pro Pal, occupazioni universitarie pro Pal? Lascio da parte (ma solo per un momento) le violenze di Udine, gli assalti contro le forze dell'ordine, i giornalisti feriti. Per quanto, provate a immaginare se la metà di quel caos fosse stato creato - che so - da Forza Nuova o da Casa Pound. Si griderebbe già allo squadrismo, al ritorno del fascismo, al ripetersi degli anni Venti del secolo scorso e altre amenità simili. Ma siccome i responsabili sono dalla parte degli autoproclamati “buoni e giusti”, tutto passa in cavalleria. Ma non perdere il filo. Anche accantonando gli atti violenti, quale sarebbe il senso di convocazioni che palesemente avvengono ogni volta uguali a se stesse, fuori dal tempo, come se l'orologio fosse rimasto fermo a una settimana fa, come se Trump non avesse combinato nulla, come se Sharm el Sheik fosse solo un'amena località turistica e non la sede dello storico vertice di lunedì scorso? La risposta è fin troppo semplice. C'è qualcuno a cui dei fatti reali, e soprattutto della sorte di israeliani e palestinesi, non importava e non importa nulla. Il focus era e resta fare casino, accendere fuochi, e scaraventare questo caos contro il governo. “Palestina” era un nome in codice che molto presto potrà essere agevolmente sostituito con “legge di bilancio”, “rischio fascismo”, “integrazione degli immigrati”, o un altro alibi a piacere. E allora diciamolo, però, perché il gioco si è fatto tanto scoperto quanto insopportabile. E lo è su due piani ormai assai facili da decifrare. Da un lato, per ciò che riguarda le forze in campo determinate a creare e alimentari disordini, è evidente la convergenza tra tre componenti: antagonisti di sinistra (professionisti della guerriglia urbana), maranza e soggetti cosiddetti di seconda generazione (come truppa di complemento, come manovalanza aggiuntiva: lo avevamo visto chiaramente già due settimane fa con i disordini alla stazione di Milano), più agitatori islamisti che molto spesso danno il tono alle manifestazioni, guidano i cori, lanciano slogan antisemiti, portano bandiere di Hamas e Hezbollah. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44574933]] Su questo lato, c'è dunque una saldatura tra estremisti ideologizzati, odiatori dell'Italia non integrati (né desiderosi di esserlo) e soggetti islamisti radicalizzati. Ciascuno comprende quanto sia pericolosa questa miscela, come oggi Libero vi racconta per l'ennesima volta. Dopo di che, dall'altro lato, sul versante politico, assistiamo al fenomeno di partiti e sindacati “ufficiali” che non hanno la forza di fare argine, e meno che mai di contestare metodi e parole d'ordine inaccettabili. Al contrario, gregari e intimiditi come sono ridotti, dicono sì a tutto, offrono copertura politica, difettano perfino di quel minimo di coraggio che sarebbe necessario per prendere le distanze dagli slogan peggiori e dai comportamenti violenti. E sono lì a baloccarsi con l'argomento degli “infiltrati”, non comprendendo o fingendo di non capire che a questo punto con amara ironia - la qualifica di infiltrato si addice a un soggetto in buona fede e non animato da intenzioni violente che eventualmente si ritrovi in ​​mezzo a piazzate sempre più insensate e pericolose. È l'ora di dire che la libertà di manifestazione è sempre e certamente un valore costituzionale da garantire. Ma non meno rilevanti sono la sicurezza di tutti i cittadini, la tutela dell'ordine pubblico, il contrasto alle operazioni di violenza organizzata e premeditata. Nessuno ha il diritto di trattare gli italiani da sciocchi: tutti vogliamo che sia sempre garantita la libertà di espressione e manifestazione. Ma, tranne pochi esagitati, nessuno ha intenzione di trascorrere un inverno con un paese intero sotto ricatto di violenti e prepotenti pronti a usare qualsiasi pretesto per cercare l'incidente e forse addirittura il morto. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44567520]]

Fidanzati morti a Policoro, l’ipotesi depistaggio: “Indagate su magistrati, verità nascosta dall’inizio”

Fidanzati morti a Policoro, l’ipotesi depistaggio: “Indagate su magistrati, verità nascosta dall’inizio”

Fare luce sul comportamento di chi indagò sul decesso di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i due fidanzati morti a Policoro nel 1988. L'avvocato Fiumefreddo, che assiste la mamma del ragazzo, è intenzionato a presentare un esposto alla Procura generale presso la Corte di Cassazione per chiedere che si verifichino "le condotte di magistrati che avevano portato a ostacolare l'accertamento della verità sin dalle fasi iniziali". Continua a leggere

La memoria come fiamma viva della democrazia

La memoria come fiamma viva della democrazia

La memoria nutre le nostre coscienze e mantiene viva la fiamma della democrazia: sta a noi prendercene cura. I Luoghi della storia sono veri e propri testimoni silenziosi del passato portatori di valore simbolico, morale e culturale che va oltre la loro dimensione materiale. Non sono semplici coordinate su una mappa, ma patrimoni da proteggere […] The post La memoria come fiamma viva della democrazia appeared first on Azione Cattolica Italiana .

Virtus Bologna, giallo Vildoza: lui e la moglie fermati nella notte

Virtus Bologna, giallo Vildoza: lui e la moglie fermati nella notte

Mani addosso, poi l'arresto. Un caso clamoroso scuote Bologna e il basket italiano: Luca Vildoza , playmaker argentino della Virtus Bologna , e la moglie, la pallavolista serba Milica Tasic , sono stati fermati la scorsa notte per aver aggredito una operatrice sanitaria . Secondo quanto si apprende, poco dopo la fine della partita di Eurolega vinta dalle "V nere" in casa contro il Monaco , il 30enne avrebbe iniziato a lampeggiare e poi insultare l'equipaggio di un' ambulanza che si era fermata per digitare l'indirizzo di un intervento. Poco dopo Vildoza avrebbe incrociato nuovamente il mezzo di soccorso, iniziando a ostacolarlo con frenate e manovre. Il confronto sarebbe poi degenerato: il play di Bologna, accusato il personale sanitario di intralciarlo, avrebbe afferrato per il collo un'operatrice e quando sono intervenuti i colleghi sarebbe entrata in scena anche la moglie del giocatore, tirando i capelli e strattonando la donna. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine che hanno portato Vildoza e la moglie in Questura. Il fermo, fanno sapere dalla Virtus in attesa di una nota ufficiale, non è stato però convalidato per cui niente processo per direttissima . Il giocatore, inoltre, partirà col resto della squadra per la trasferta francese di domani in Eurolega, contro l'Asvel all'Astroballe. Secondo Mattia Grassani, avvocato di Vildoza, i fatti non corrisponderebbero però a quelli emersi in un primo momento, sulla base delle dichiarazioni degli operatori sanitari alla polizia. Entro 96 ore dovrà tenersi comunque un'udienza tecnica per valutare la legittimità e la correttezza dell'arresto, ma dall'esito non dipenderà la situazione cautelare dei coniugi. "Abbiamo iniziato a svolgere indagini difensive, chiedendo di acquisire le telecamere e sentendo testimoni", ha detto Grassani. Ci sarebbe, in particolare una foto di un'ambulanza di traverso sui viali di circonvallazione, quando è sopraggiunta la vettura guidata dall'argentino, con il mezzo di soccorso che chiudeva il percorso della macchina. Il giocatore e la moglie stavano tornando a casa, dopo aver preso cibo da asporto e volevano rientrare, perché la donna è incinta ed era tardi. I due volevano andare a letto presto, vista anche la trasferta di Eurolega: la Virtus è impegnata domani contro il Lyon-Villeurban. A quel punto, per la difesa, ci sarebbe stata una lite con un parapiglia con gli operatori, ma ci sarebbero state azioni reciproche e non un'iniziativa unilaterale del giocatore. Bisognerà quindi accertare come sono andati i fatti. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Milica Vildoza (@milicatasic12)

Fuoco in casa: l'Italia ancora senza cultura della prevenzione

Fuoco in casa: l'Italia ancora senza cultura della prevenzione

Roma, 16 ott. (askanews) - Negli Stati Uniti, la Fire Prevention Week è un appuntamento storico: ogni ottobre, scuole, vigili del fuoco e famiglie si uniscono per promuovere la sicurezza domestica. E mentre oltreoceano la prevenzione è una tradizione radicata dal 1925, in Italia il tema rimane ancora troppo spesso ai margini. Secondo l'Annuario Statistico 2025 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nel 2024 si sono registrati quasi 60.000 incendi domestici, con Roma in testa tra le province più colpite. Tra le cause principali guasti elettrici, camini e canne fumarie. Tra chi da anni si batte per una maggiore cultura della sicurezza c'è l'ingegnere Nino Frisina, che da 25 anni lavora nel settore antincendio e importatore in Italia di Automist, un sistema innovativo a nebulizzazione d'acqua. "Automist è la prima tecnologia antincendio pensata proprio per proteggere dal rischio incendio di casa. È una soluzione interventistica che viene dal Regno Unito e funziona in maniera molto semplice. Un rivelatore di fumo avverte gli occupati della presenza di fumo in ambiente. Questo fa scartare un getto installato a parete che effettua una scansione della stanza creando una mappatura termica di tutte le zone della camera. Una volta individuata la posizione delle fiamme, quindi individuato il bersaglio, questo getto si ferma ed eroga un getto di acqua nebulizzata direttamente sul fuoco. L'acqua nebulizzata viene prelevata dalla rete idrico- sanitaria di casa e una piccola bomba installata sotto il lavandino in cucina la spruzza l'alta pressione in modo da creare delle piccole goccioline che sono molto efficaci sia per il raffreddamento che per il soffocamento del fuoco. Oggi questo tipo di componenti non è assolutamente obbligatorio e anche dal punto di vista culturale nessuno di noi pensa di avere un rivelatore in casa. Il rivelatore invece potrebbe fare la differenza perché anche piccoli incendi se rilevati con estrema rapidità si può intervenire con velocità ed evitare che possano degenerare". Un invito chiaro, che unisce dati, esperienza e buonsenso: la sicurezza comincia in casa, e prevenire resta l'arma più efficace contro il fuoco.