Pecoraro Scanio: "25 anni di Pat, simbolo di biodiversità alimentare"

Pecoraro Scanio: "25 anni di Pat, simbolo di biodiversità alimentare"

Milano, 29 lug. (askanews) - "Festeggiamo i 25 anni di un'iniziativa che lanciai da Ministro dell'Agricoltura e che oggi rappresenta un record mondiale: migliaia di prodotti agroalimentari tradizionali italiani ufficialmente riconosciuti e valorizzati, simbolo della nostra biodiversità alimentare e culturale". Lo ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell'Agricoltura e attuale Presidente della Fondazione UniVerde, in occasione dell'anniversario del riconoscimento dei PAT - Prodotti Agroalimentari Tradizionali italiani. "Quando si parla di Pat - spiega Pecoraro Scanio - spesso non si sa di cosa si tratti, ma se citiamo il panettone, il tortellino, il babà, la cassata o la 'nduja, allora tutti riconoscono questi tesori. E sono solo alcuni esempi. Dobbiamo continuare a far conoscere e tutelare questa ricchezza che affonda le radici nelle tradizioni locali e nella sapienza artigianale delle nostre comunità". Pecoraro Scanio sottolinea anche l'importanza di valorizzare gli artigiani autentici, "quelli che ancora oggi realizzano cibi secondo metodi tramandati, rispettando stagionalità, territori e biodiversità. Il nostro compito è promuovere queste pratiche, non solo per difendere la cultura alimentare italiana, ma anche per offrire ai cittadini cibo buono, sano e che dà soddisfazione e futuro".

Pordenone - Anziani derubati al supermercato durante la spesa: il video che li incastra

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La polizia ha fatto scattare un'ordinanza di custodia cautelare per tre cittadini di nazionalità bulgara - un uomo e due donne - che formavano la banda specializzata in furti seriali in Italia e Austria. L'indagine ha avuto origine dalla denuncia di una donna, di 79 anni, vittima di un furto, il 19 gennaio scorso, in un supermercato di San Vito al Tagliamento (Pordenone). La ricostruzione delle comunicazioni telefoniche e telematiche, il monitoraggio dei movimenti dei veicoli tramite Gps e la raccolta delle testimonianze, ha consentito agli agenti di delineare un solido quadro probatorio. Il 19 gennaio sono stati documentati quattro diversi episodi, commessi con la stessa tecnica in altrettanti supermercati di Pordenone e di Udine. La banda arrivava in Italia dalla Bulgaria con auto a noleggio, colpiva in rapida sequenza più esercizi in varie località, e tornava in Bulgaria in giornata.