Sanità, Fiaso: "Testo unico farmaceutica e Ia per sistema più equo, smart e sostenibile"

Sanità, Fiaso: "Testo unico farmaceutica e Ia per sistema più equo, smart e sostenibile"

Milano, 31 lug. (Adnkronos Salute) - "Il farmaco non è solo innovazione terapeutica: è un indicatore di equità, sostenibilità e diritti. Ma un farmaco che arriva tardi, o non arriva a tutti, non è innovazione. E' disuguaglianza". Lo ha sottolineato Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), intervenendo oggi alla Camera al convegno 'Verso il Testo unico della legislazione farmaceutica', promosso dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. "Abbiamo l'occasione di riorganizzare un settore frammentato, regolato da oltre 500 provvedimenti, costruendo una governance moderna, capace di anticipare e non solo inseguire", ha evidenziato Migliore, convinto che "l'intelligenza artificiale è la vera svolta: può aiutarci a programmare in modo più efficace, evitare carenze, monitorare la spesa e rendere più giusto l'accesso ai farmaci. Una sanità intelligente - ha aggiunto - è quella che sa leggere i dati, prevedere i bisogni, migliorare l'appropriatezza delle cure. L'Ia è uno strumento di equità: garantisce prestazioni migliori e tempestive, ovunque e per tutti". Il numero uno della Fiaso ha poi richiamato il ruolo delle farmacie come "presidi di prossimità intelligenti", e dell'industria farmaceutica come "alleato strategico della sanità pubblica". Quindi l'appello alla politica: "Possiamo continuare a rincorrere le emergenze o scegliere una visione sistemica, fondata sull'innovazione, che metta al centro il cittadino, valorizzi l'industria e rafforzi davvero il nostro Ssn. Oggi con questa iniziativa il Governo ha scelto di non rincorrere l'emergenza, ma dimostra visione strategica. Fiaso - ha concluso Migliore - è pronta a fare la sua parte perché la salute non è solo un diritto: è una scelta di civiltà".

Garlasco, "io vittima di abusi al santuario": chi esce allo scoperto

Garlasco, "io vittima di abusi al santuario": chi esce allo scoperto

Emergono nuovi dettagli su quanto avveniva all'interno del Santuario della Bozzola , a Garlasco . A parlarne è un testimone che ha voluto raccontare al settimanale Giallo i presunti abusi subiti al santuario quando era un minore. Nel 2013, infatti, il Santuario è stato al centro di una vicenda giudiziaria legata proprio agli abusi, ma il racconto del testimone andrebbe a inserirsi in un periodo precedente. "So che è capitato anche ad altri ragazzini: dovrebbero fare tutti come me e parlare", ha detto il testimone. Già nel 2014 era emersa un'indagine su un presunto ricatto a sfondo sessuale ai danni di don Gregorio Vitali , all'epoca rettore del Santuario. Due cittadini rumeni furono condannati per estorsione aggravata in relazione a questa vicenda. I due avrebbero ricatto il religioso con la minaccia di diffondere audio e video compromettenti. Nell'anticipazione, Giallo riferisce che già "nel 2006 i carabinieri e il Vaticano erano stati avvisati da un prete, don Cervio, di quello che accadeva alle Bozzole. Il Vaticano aveva inviato un suo promotore di giustizia a indagare, ma senza conseguenze". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43559847]] Sempre al settimanale ha parlato anche l’avvocato di Vigevano Paolo Arcieri , per cui "a Garlasco accadevano fatti incredibili che riguardavano un traffico di minori ed era di dominio pubblico: io stesso ne ho avuto contezza attraverso i procedimenti di cui mi sono occupato". Il Santuario è tornato alla ribalta con le nuove indagini sull'omicidio di Chiara Poggi . Alcuni infatti sospettano che ci sarebbe proprio questo luogo sacro a fare da sfondo al delitto.