“Il principe Andrea era ossessionato dal sesso e dal feticismo dei piedi. Epstein faceva sesso non protetto”: Virginia Giuffre fa tremare anche da morta

“Il principe Andrea era ossessionato dal sesso e dal feticismo dei piedi. Epstein faceva sesso non protetto”: Virginia Giuffre fa tremare anche da morta

La pubblicazione postuma delle memorie di Virginia Giuffre “Nobody’s Girl: A Memoir of Surviving Abuse and Fighting for Justice”, prevista per il 21 ottobre fa tremare l’America e il Regno Unito. Nuove rivelazioni imbarazzanti sui legami del principe Andrea con il defunto faccendiere-pedofilo americano Jeffrey Epstein e con il suo giro di ragazze, molte delle […] L'articolo “Il principe Andrea era ossessionato dal sesso e dal feticismo dei piedi. Epstein faceva sesso non protetto”: Virginia Giuffre fa tremare anche da morta proviene da Il Fatto Quotidiano .

Genitori ricchi a caccia di supertate per i rampolli, così si cancella il rapporto con i figli

Genitori ricchi a caccia di supertate per i rampolli, così si cancella il rapporto con i figli

Le avevamo lasciate, tanto tempo fa, che intervenivano per calmare le piccole pesti, figli di quella Italia che si affacciava sul balcone delle tv chiedendo aiuto: Sos Tata, era il titolo di quella fortunata trasmissione. A loro genitori disperati chiedevano come riportare sui binari pargoli esuberanti: era l’upgrade rispetto a quel mondo fatto di ragazze universitarie che per arrotondare stavano nelle case di amici di famiglia per curare i figli qualche ora (e magari davano pure un colpo di aspirapolvere per fare cifra tonda). Le Tate diventarono protagoniste come le coach dei talent o come quei giudici che risolvono beghe di poco conto. O come gli chef che nelle ore della tarda mattinata davano i primi consigli in cucina prima che tutto debordasse. E in fondo tutto è debordato anche qui, forse perché il contesto è debordante di suo: dalle baby sitter o dalle tate, siamo passati a un livello di categoria decisamente top. Top sono i clienti, top sono i requisiti richiesti e top è lo stipendio, che può arrivare anche a 4mila euro al mese, anche cinque. Tant’è che c’è una agenzia apposita che seleziona il personale, anzi che fa il recruiting. Perché tutto dev’essere pronunciato in inglese, a cominciare da loro, che nel mondo dorato dei vip si chiamano nanny. E sono bambinaie che parlano inglese e devono sapere tante cose: scienze dell’educazione, tirocinio al nido, corsi annuali di disostruzione pediatrica, uso del defibrillatore. Ma soprattutto devono saper tenere la bocca cucita circa le abitudini dei clienti, i quali nel contratto inseriscono l’NDA cioè un bell’accordo di riservatezza. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44549641]] «Sa nuotare, sciare? È disponibile a trasferirsi a Saint Moritz due settimane e a Forte dei Marmi per le vacanze estive?», chiedono queste mamme super affermate, ben attrezzate a dare ordini, a tener testa ai maschi, ma poco pratiche a star dietro ai figli. I quali, nei programmi dei genitori vip, devono saper parlare l’inglese come l’italiano, non devono stare incollati ai cellulari e ai videogiochi tutto il tempo, quello lo lasciamo fare alla gente comune. E devono essere perfetti. «Vogliono bambini che ridano bene, dormano presto, parlino inglese», raccontano in modalità anonimato le nanny. Le quali sanno tutto dei nuovi “figli affidati a contratto”; sanno i ritmi di sonno-veglia, svezzamenti, allergie, note su ninne e filastrocche. Conoscono la luce giusta nella cameretta, il volume opportuno delle fonti sonore, e la temperatura perché non faccia né troppo freddo né troppo caldo. Il racconto che ci riporta il Corriere è spassoso: «Possiamo mettere un AirTag nel passeggino per ragioni di sicurezza? Niente foto dei bambini, niente tag geolocalizzati», arrivano a chiedere alcuni. Tutti invece hanno la mania delle programmazioni e dei report sull’andamento della giornata. Che non prevede eccezioni alle regole. E non prevede nemmeno quella dose minima di relazioni da cui gemma l’amore tra genitori e figli. Perché se è vero che quello dei genitori è il mestiere più difficile del mondo, è altrettanto vero che solo stando assieme si può provare a impararlo. Gratuitamente e sinceramente come gratuito e sincero è l’amore che lega genitori e figli. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44598185]]