Via libera alla manovra da oltre diciotto miliardi, Meloni: "Seria ed equilibrata"

Via libera alla manovra da oltre diciotto miliardi, Meloni: "Seria ed equilibrata"

Seria, equilibrata, condivisa. Il governo presenta così la legge di bilancio 2026. A illustrare la manovra, al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alle nuove misure, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: "È una manovra molto seria, equilibrata, va letta nel solco di quelle precedenti, vale 18,7 miliardi, è più leggera delle precedenti, sulla quali pesa la situazione complessiva: nel 2026 le casse dello Stato verseranno 40 miliardi per il Superbonus. Si concentra sulle stesse grandi priorità delle precedenti: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, salari, sostegno alle imprese, sanità e va letta come parte di una strategia, risponde ai bisogni concreti delle famiglie, delle imprese, dei lavoratori. Abbiamo lavorato con buonsenso, compattezza, guardando al risultato". Entrando nel dettaglio la premier ha ricordato che alle famiglie sono state destinate risorse aggiuntive pari a 1,6 miliardi, 8 miliardi per le imprese, e sulla sanità "da quando ci siamo insediati, abbiamo stanziato risorse aggiuntive portandole, nel 2025, 136,5 miliardi, con la nuova legge di bilancio abbiamo previsto, in aggiunta a quanto previsto nel 2026, ulteriori 2,4 miliardi sul fondo sanitario nazionale che quindi dal 2025 al 2026 aumenta di 7,4 miliardi. Seguendo questa tendenza, se riusciremo a mantenere i nostri impegni, a fine legislatura le risorse aggiuntive sulla sanità saranno di circa 30 miliardi". Sul capitolo coperture ha aggiunto: "Con questa legge di bilancio l'Italia riesce a rispettare la sua traiettoria di riduzione del deficit, il grosso delle coperture arriva da tagli alla spesa della presidenza dei Consiglio, dai ministeri, e un importante contributo dagli istituti bancari e assicurativi. Tutti ci rendiamo conto delle priorità dell'Italia, abbiamo trovato una disponibilità che non era scontata". Il tanto discusso contributo di banche e assicurazioni viene definito dal ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, come "sopportabile, riteniamo che l'impatto complessivo sia assolutamente accettabile, tenendo conto che abbiamo un sistema bancario solido. Sono misure assorbibili e senza alcun contraccolpo, certo a nessuno fa piacere pagare le tasse, nessuno credo abbia stappato prosecco". Anche la premier Meloni non teme "un contraccolpo, noi abbiamo parlato con queste persone. Ho detto dall'inizio che il mio non era un intento punitivo ma ci dovevamo concentrare sulle priorità che questa nazione ha, noi abbiamo chiesto al sistema di darci una mano a coprire queste priorità, non c'è la tassazione sugli extra profitti. Ho trovato una consapevolezza sul quadro complessivo sull'Italia, un disponibilità generale".