Hamas, torna l'orrore: "In ginocchio", giustiziati con un colpo in testa. Immagini forti

Hamas, torna l'orrore: "In ginocchio", giustiziati con un colpo in testa. Immagini forti

E' scoppiata la guerra tra clan a Gaza dopo la fine delle ostilità tra Hamas e Israele . Come si vede in alcuni filmati, terrificanti, postati sui social, i terroristi giustiziano i dissidenti con l'obiettivo, probabilmente, di fare fuori centri di potere alternativi. Lo scopo è "blindare" la leadership in previsione di un possibile nuovo round di guerra con Tel Aviv. "Esecuzione a Gaza. Hamas ha giustiziato diversi membri del clan Dugmush nel centro di Gaza City, con una grande folla intorno ai giustiziati ad applaudire e filmare", ha scritto il giornalista Maurizio Molinari su X a corredo del video che mostra la scena. Nel filmato, si vedono degli uomini inginocchiati e bendati e dietro di loro i terroristi che puntano le armi contro di loro e sparano. Una resa dei conti interna, insomma. Nel mirino del gruppo terroristico ci è finita soprattutto la potente famiglia Doghmush, nel quartiere di Al-Sabra . Per eliminarli, i miliziani - circa 2mila - sarebbero stati dotati di armi automatiche, mitragliatrici leggere, lanciarazzi e mortai. L'effetto di tutto questo? Decine di morti e la cattura di numerosi membri della famiglia rivale, alcuni dei quali sarebbero stati già giustiziati. Le Brigate Qassam, braccio militare di Hamas, starebbe lavorando a un'operazione ben precisa volta a togliere di mezzo i dissidenti palestinesi, considerati tali o per presunte collaborazioni con Israele o perché avrebbero contestato il gruppo terroristico. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44551865]] I clan presi di mira da Hamas hanno risposto a questi attacchi con una dichiarazione congiunta in cui condannano la violenza del movimento e lo invitano "a porre immediatamente fine al caos della sicurezza". Un appello che però sembra aver solo peggiorato le cose: Hamas non solo non si è fermata ma ha anche esteso le violenze ad altri quartieri della città, aprendo il fuoco contro membri della famiglia Al-Rais e ferendo due civili. La Striscia, dunque, sembra essere ben lontana dalla serenità tanto auspicata. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44550585]]

Pizzini e contanti, l'imbarazzo dell'avvocata Taccia da Porro: "Cifre eccessive"

Pizzini e contanti, l'imbarazzo dell'avvocata Taccia da Porro: "Cifre eccessive"

C'è stato un momento, durante la puntata di Quarta Repubblica andata in onda ieri sera sotto la conduzione di Nicola Porro, in cui l'avvocata Angela Taccia è apparsa visibilmente in difficoltà nel commentare fatti risalenti a un passato che non la coinvoge. Interpellata sui compensi emersi nei nuovi verbali del caso Garlasco, la legale di Andrea Sempio ammette con franchezza: “Mi sembrano cifre eccessive rispetto all'attività di quei pochi mesi”. Un'affermazione che tradisce sorpresa e un certo imbarazzo, in un contesto già segnato da tensioni e fughe di atti riservati. L'allieva dell'avvocato Massimo Lovati, nel periodo in cui quei compensi sarebbero stati pattuiti, non si occupava del caso: “Io nel 2017 non ero il legale di Andrea Sempio, ma mi sembrano cifre eccessive rispetto all'attività di quei pochi mesi. Io però non so a quel tempo cosa avessero stabilito gli avvocati con i Sempio”. Chiarendo poi il suo modus operandi: “Di solito io offro subito un'indicazione di massima del tariffario”. L'avvocata si è definita “allibita” per la diffusione dei verbali, che sarebbero dovuti rimanere secretati, ma è apparsa anche rassegnata rispetto alla mediaticità invadente di cui si è ormai connotato il caso: "Ormai sulla famiglia Sempio esce di tutto, dai verbali agli oggetti sequestrati”. Una situazione della quale "non si capacita", e che le lascia una sensazione di "amarezza". Le parole di Taccia arrivano mentre la vicenda giudiziaria si arricchisce di un nuovo capitolo. Oggi, davanti al Tribunale del Riesame di Brescia, compare Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia, indagato per corruzione in atti giudiziari. L'accusa ipotizza che nel 2007 avrebbe favorito l'archiviazione di Andrea Sempio, oggi nuovamente indagato per omicidio in concorso di Chiara Poggi. Venditti, assistito dall'avvocato Domenico Aiello, ha presentato ricorso contro il decreto di sequestro del 26 settembre, disposto anche sulla base di un presunto “pizzino” trovato in casa Sempio, che l'accusa interpreta come l'indicazione di una cifra (tra i 20 e i 30 mila euro) collegata al reato contestato. Secondo la difesa, però, mancano i gravi indizi e non sussistevano motivi d'urgenza per la perquisizione. La decisione del Riesame è attesa entro sabato 18 ottobre. Intanto, il caso Garlasco, a quasi vent'anni dall'omicidio di Chiara Poggi, continua a intrecciare inchieste, ombre e nuove rivelazioni che tengono alta la tensione mediatica e giudiziaria.

“Saccente e invidioso, ti avrei dato una capocciata”: Floriana Secondi sbotta contro Jonas, rissa sfiorata al Grande Fratello

“Saccente e invidioso, ti avrei dato una capocciata”: Floriana Secondi sbotta contro Jonas, rissa sfiorata al Grande Fratello

“È finita a tarallucci e vino questa lite”. Così Simona Ventura commenta la rissa sfiorata tra Jonas e Omer all’interno della casa del “Grande Fratello”. Nei giorni scorsi i due concorrenti erano quasi venuti alle mani per un motivo futile. La cottura di una pizza in forno, nello specifico, che era solo un pretesto per […] L'articolo “Saccente e invidioso, ti avrei dato una capocciata”: Floriana Secondi sbotta contro Jonas, rissa sfiorata al Grande Fratello proviene da Il Fatto Quotidiano .

Cosa ci faceva Infantino a Sharm el-Sheikh alla firma della tregua per Gaza? I legami tra il presidente Fifa e Trump

Cosa ci faceva Infantino a Sharm el-Sheikh alla firma della tregua per Gaza? I legami tra il presidente Fifa e Trump

A Sharm el-Sheikh, tutti chiamati da Donald Trump per suggellare l’accordo di tregua per Gaza, c’erano tra i più importanti leader mondiali. E poi c’era lui: Gianni Infantino, il presidente della Fifa. La scena vista durante il summit aveva del surreale: dopo aver stretto la mano a tutti gli altri capi di Stato e di […] L'articolo Cosa ci faceva Infantino a Sharm el-Sheikh alla firma della tregua per Gaza? I legami tra il presidente Fifa e Trump proviene da Il Fatto Quotidiano .

Sinner, il tam tam sul rifiuto: un clamoroso finale di stagione

Sinner, il tam tam sul rifiuto: un clamoroso finale di stagione

Un anno dopo il malanno che lo costrinse al ritiro da Parigi-Bercy, Jannik Sinner potrebbe rinunciare nuovamente all’ultimo Masters 1000 della stagione. Secondo quanto riferito dal giornalista Simone Eterno nel suo ultimo podcast, il numero due del mondo starebbe valutando di non prendere parte al Rolex Paris Masters per concentrare tutte le energie sulle ATP Finals di Torino. Nel 2024 l’altoatesino si era presentato regolarmente nella capitale francese, salvo poi finire a letto con un virus influenzale che lo costrinse al forfait prima di scendere in campo. Quest’anno la scelta potrebbe essere preventiva: impegnato nell’ ATP 500 di Vienna nella settimana precedente al torneo parigino, non avrebbe intenzione di prolungare la tournée fino alla nuova sede del Masters 1000, ospitato alla La Défense Arena. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44529910]] Il programma dell’azzurro punterebbe quindi a una preparazione mirata in vista del grande appuntamento casalingo di Torino, dove dal 9 al 16 novembre difenderà il titolo conquistato lo scorso anno. Subito dopo, Sinner dovrebbe concludere la stagione rinunciando anche alla fase finale della Coppa Davis , in programma dal 18 al 23 novembre. Al momento, tuttavia, dal suo entourage non è arrivata alcuna conferma ufficiale. Nel frattempo, l’azzurro è atteso questa settimana a Riyad, dove da mercoledì 15 a sabato 18 ottobre prenderà parte al Six Kings Slam , torneo d’esibizione che riunisce i migliori giocatori del mondo. Nonostante non siano in palio punti Atp, l’evento saudita promette spettacolo e un montepremi da capogiro. Sinner, campione in carica, debutterà nei quarti di finale contro Stefanos Tsitsipas . Nella parte alta del tabellone, invece, spiccano i nomi di Carlos Alcaraz e Novak Djokovic , entrambi ammessi direttamente in semifinale. L’altro quarto metterà di fronte Alexander Zverev e Taylor Fritz . Le due semifinali sono in programma giovedì 16, mentre sabato 18 si disputeranno le finali per il terzo posto e per il titolo. Se il numero due del mondo dovesse superare Tsitsipas, lo attende proprio Djokovic in semifinale. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44536831]] Dall’altra parte, Alcaraz cercherà la rivincita dopo la sconfitta subita a Riyad lo scorso anno, quando Sinner si impose in tre set. Un nuovo “ Sincaraz ” in finale sarebbe lo scenario più atteso e rappresenterebbe anche la prima sfida tra i numeri uno e due del ranking dopo la finale dello US Open , vinta dallo spagnolo. Tra dubbi, precauzioni e obiettivi, Sinner resta al centro della scena mondiale: il suo calendario, sempre più mirato, dimostra quanto il 2025 per lui non sia solo un anno di conferme, ma di equilibrio tra ambizione e gestione.