Pecoraro Scanio: "In Campania serve una scossa di partecipazione"

Pecoraro Scanio: "In Campania serve una scossa di partecipazione"

Roma, 16 ott. (askanews) - "È partita la sfida per il voto in Campania del 23 e 24 novembre, con la presentazione della Lista Fico, la lista del candidato presidente Roberto Fico", dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell'Ambiente e dell'Agricoltura e promotore della rete EcoDigital, stamani alla presentazione presso l'Hotel Mediterraneo. "Siamo davanti a un momento decisivo - prosegue Pecoraro Scanio - perché il vero nemico del cambiamento nelle nostre regioni non è un avversario politico, ma l'astensionismo, in particolare quello dei giovani. È fondamentale che tornino a credere nella partecipazione, perché solo attraverso il voto e l'impegno civico possiamo costruire un futuro migliore per la Campania e per l'Italia". L'ex ministro ha inoltre annunciato il proprio sostegno ai candidati impegnati nella sfida Ecodigital e in particolare a un giovane di 23 anni candidato dalla lista FICO: "Ho scelto di sostenere un ventitreenne, perché credo che la politica debba tornare a parlare il linguaggio delle nuove generazioni: innovazione, coraggio e visione del futuro. I nostri giovani non devono più essere costretti ad andare via per realizzarsi; dobbiamo, al contrario, creare le condizioni per attrarre talenti e favorire chi vuole costruire qui la propria impresa e il proprio futuro". In questa direzione Pecoraro Scanio ha rilanciato una delle sue storiche proposte: "Da tempo chiedo che vengano azzerate o almeno ridotte le tasse e le restrizioni burocratiche per tutte le start-up innovative fondate da giovani under 35. È una misura concreta per far ripartire il Mezzogiorno e offrire opportunità reali a chi ha idee e voglia di fare. Mi auguro che questa proposta venga raccolta da tutte le liste e da tutti i candidati, indipendentemente dallo schieramento". Infine, un plauso a Roberto Fico e al progetto civico che sta animando questa tornata elettorale: "Apprezzo molto il lavoro di Roberto Fico e la sua scelta di costruire una lista civica aperta alla società civile organizzata, ai comitati, alle associazioni e ai gruppi di giovani che ogni giorno si impegnano sui territori. È un voto di opinione e di attivismo, non di clientele. È la dimostrazione che la politica può tornare ad essere uno strumento di partecipazione e cambiamento". "Cambiare si può, e si deve - conclude Pecoraro Scanio - ma serve entusiasmo, partecipazione e fiducia. Solo così potremo costruire una Campania più giusta, sostenibile e innovativa".

Salis incolpa i politici per la strage di Verona

Salis incolpa i politici per la strage di Verona

L’eurodeputata Avs giustifica l’esplosione contro lo sfratto. Nel frattempo le coccolate piazze pro Pal sono sempre più violente. Per i servitori dello Stato tira una brutta aria. La paladina delle occupazioni evoca la «lotta di classe». Ma il vicesindaco conferma che ai fratelli Ramponi erano state offerte abitazioni alternative a quella che dovevano lasciare. La Procura valuta il reato di strage. Lo speciale contiene due articoli. Continua a leggere

"Inesistenza politica", Bertinotti impietoso: che mazzata a Schlein e Conte

"Inesistenza politica", Bertinotti impietoso: che mazzata a Schlein e Conte

“Penso che non ci siano leader attrezzati a guidare una cosa che non esiste o quasi. Il centrosinistra non è una soggettività politica capace di rappresentare, oggi, un'alternativa necessaria a questa destra e quindi non ce la si può prendere con la sua leader”, Elly Schlein. Lo ha detto l'ex Presidente della Camera Fausto Bertinotti intervenendo a “Realpolitik” il programma di Rete 4 condotto dal giornalista Tommaso Labate. “Che vuol dire ‘campo largo'? Ma vi pare una definizione politica? - ha continuato l'ex sindacalista e leader del Prc - Il termine ‘campo largo' è la definizione che corrisponde a una inesistenza politica”. “Si può mettere fine alla guerra anche senza essere pacifisti” Rispondendo a una domanda su Donald Trump, come fautore dell'accordo che ha messo fine al conflitto israelo-palestinese, Bertinotti ha dichiarato che “si può mettere fine a una guerra anche senza essere pacifisti”. Quanto alla possibilità di una pace duratura tra i due popoli, l'ex Presidente della Camera ha detto di “non credere” alla fine della guerra “perché manca uno dei due protagonisti” all'appello, cioè il popolo palestinese, affinché si possano creare le condizioni per avere “due popoli per due stati”. “Meloni? Infastidita dalle piazze, ma non le teme” Circa la vicinanza politica tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Trump, sovente criticata dalla sinistra, Bertinotti ha tagliato corto: “Non so se sia maleducato, ma non mi interessa”. Riguardo all'eventualità che la premier possa essere “infastidita” dalle piazze Pro Pal, l'ex Presidente della Camera sembra avere le idee molto chiare: “Io penso che sia infastidita, ma non preoccupata. Perché lei sa che questo Paese è diviso in due: nella parte alta c'è la rappresentanza politica, in quella sotto il popolo, che non si vede. Ogni tanto nasce qualcosa che spezza questa separazione, come il movimento Pro Pal”.  “Tuttavia, come abbiamo visto dalla Elezioni regionali in Toscana, questo movimento non ha un'influenza diretta sul voto. - ha concluso Bertinotti - Quando si reca al seggio un italiano su due vuol dire che c'è una crisi di consenso della democrazia”.

"Inesistenza politica", Bertinotti impietoso: che mazzata a Schlein e Conte

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“Penso che non ci siano leader attrezzati a guidare una cosa che non esiste o quasi. Il centrosinistra non è una soggettività politica capace di rappresentare, oggi, un'alternativa necessaria a questa destra e quindi non ce la si può prendere con la sua leader”, Elly Schlein. Lo ha detto l'ex Presidente della Camera Fausto Bertinotti intervenendo a “Realpolitik” il programma di Rete 4 condotto dal giornalista Tommaso Labate. “Che vuol dire ‘campo largo'? Ma vi pare una definizione politica? - ha continuato l'ex sindacalista e leader del Prc - Il termine ‘campo largo' è la definizione che corrisponde a una inesistenza politica”. “Si può mettere fine alla guerra anche senza essere pacifisti” Rispondendo a una domanda su Donald Trump, come fautore dell'accordo che ha messo fine al conflitto israelo-palestinese, Bertinotti ha dichiarato che “si può mettere fine a una guerra anche senza essere pacifisti”. Quanto alla possibilità di una pace duratura tra i due popoli, l'ex Presidente della Camera ha detto di “non credere” alla fine della guerra “perché manca uno dei due protagonisti” all'appello, cioè il popolo palestinese, affinché si possano creare le condizioni per avere “due popoli per due stati”. “Meloni? Infastidita dalle piazze, ma non le teme” Circa la vicinanza politica tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Trump, sovente criticata dalla sinistra, Bertinotti ha tagliato corto: “Non so se sia maleducato, ma non mi interessa”. Riguardo all'eventualità che la premier possa essere “infastidita” dalle piazze Pro Pal, l'ex Presidente della Camera sembra avere le idee molto chiare: “Io penso che sia infastidita, ma non preoccupata. Perché lei sa che questo Paese è diviso in due: nella parte alta c'è la rappresentanza politica, in quella sotto il popolo, che non si vede. Ogni tanto nasce qualcosa che spezza questa separazione, come il movimento Pro Pal”.  “Tuttavia, come abbiamo visto dalla Elezioni regionali in Toscana, questo movimento non ha un'influenza diretta sul voto. - ha concluso Bertinotti - Quando si reca al seggio un italiano su due vuol dire che c'è una crisi di consenso della democrazia”.

The Prestige, firma Nolan (con magica apparizione)

The Prestige, firma Nolan (con magica apparizione)

THE  PRESTIGE Sky  Suspense ore  21 Con Hugh  Jackman, Christian Bale   e Scarlett  Johansson. Regia di  Christopher Nolan. Produzione  USA  2006. Durata: 2 ore LA TRAMA A Londra  alla fine dell'800   si scatena  la  rivalità  tra due  prestigiatori. Robert  e  Alfred  da ragazzi  erano amici e i  trucchi  da  palcoscenico un simpatico  gioco. Ora da  adulti  sono  diventati   feroci  nemici. Si  rubano i  segreti e  anche le  donne.  Quando  una di esse  muore  durante uno  spettacolo  di Robert, Alfred  dà a lui  la  colpa. Avanti  così  fino a un'aggressione   durante  uno  spettacolo.  Non può  che   finire  male  per entrambi. PERCHE'  VEDERLO Perché Nolan   anche  qualche anno  prima   dei successi   del "Cavaliere  oscuro"   era  già  un  regista di  prima   fila  a Hollywood. Cast  di  gran  livello  con   tutti  al  meglio (Michael Caine e  Andy Serkis). Magica  apparizione  di  David  Bowie  nei  panni   del mitico Tesla.