
Raoul Bova, Rocío Muñoz Morales parla di altri tradimenti e chiede l’affido esclusivo delle figlie. Lui si rifugia dall’ex suocera
Rocío Muñoz Morales ha deciso di agire senza perdere tempo. L’attrice e showgirl spagnola, 37...
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Comme attendu depuis plusieurs jours, Przemyslaw Frankowski va effectuer son retour en Ligue 1. Nous vous révélions que le Stade Rennais avait fait de l’international polonais l’une de ses priorités, (…)
I legali dell'attore hanno presentato un reclamo al Garante per la Privacy, nel quale hanno citato per diffamazione numerose aziende
L’uomo è stato colpito da due persone in sella ad un motorino, sembra con il fine di intimorire, e non uccidere. La sindaca: “Servono più forze dell’ordine nel Valdarno”
Multa da 3,5 mln a Giorgio Armani SpA e G.A. Operations per dichiarazioni etiche e di responsabilità sociale "ingannevoli"
Après avoir dégraissé, l’OL compte se renforcer. Une nouvelle piste a émergé en Pologne. Cet été, l’Olympique Lyonnais surprend. En effet, les pensionnaires du Groupama Stadium sont invaincus, eux qui (…)
L’inizio di una vacanza è sempre un momento entusiasmante, peccato che per raggiungere la meta si deve affrontare un viaggio che spesse volte risulta lungo e richiede sacrificio. “Quanto manca?” È la classica domanda ripetuta in continuazione dai bambini durante il tragitto in treno, in macchina o in aereo; pertanto, i libri e i giochi […] L'articolo Vacanze estive: 5 libri con attività da fare in macchina, in treno o in aereo per non far annoiare i bimbi in viaggio proviene da Il Fatto Quotidiano .
L’Italia è una Repubblica, ma anche una monarchia, fondata sulle corna, Articolo Zero della costituzione universale di un popolo per il quale il tradimento è assurto a gloria nazionale. Fatto o letto. Mai subito, sennò son guai. Lo dimostra l’attenzione ossessiva a triangoli e coppie scoppiate sui giornali o in TV, a tradimenti svelati in diretta grazie a una Kiss Cam impertinente o a programmi, campioni d’ascolti, come Temptation Island dove la tentazione è proprio la voglia di assaggiare quella mela che cresce in un altro giardino. Resistere dal morderla o fottersene e divorarla a favore di telecamera è il gioco del format. Ma come e, soprattutto, dove nasce il simbolo delle corna come spregevole gesto di sottocultura? Per farlo bisogna scomodare la mitologia, Minosse e il Minotauro. Siamo a Creta. Pasifae è la moglie di Minosse. Sono la regina e il re dell’isola. Lei lo tradisce con nientepopodimeno che un toro. Nasce il Minotauro, un bambino con le corna che ad ogni pubblica apparizione ricorda al popolo il tradimento della regina al re. Da qui il tipico gesto con la mano biforcuta. Dall’antichità in poi ogni epoca è stata accompagnata da imprese di amanti più o meno famosi, fino ad arrivare ai giorni nostri. È un punto in comune che unisce l’alto e il basso della società e ha sdoganato il tradimento come una delle massime forme democratiche al mondo. Ma è il racconto ad essere cambiato, seguendo l’evolversi dei costumi, delle mode e delle leggi. Se nella società di inizio ’900 l’adulterio era considerato un crimine penalmente punibile, allo scattare del millennio le corna sono diventate a puntate, soap opere con evoluzioni incerte che attirano milioni di curiosi e dividono la tifoseria. Sì, perché si tifa! Come a una partita di calcio. Si tifa per quelli belli, per quelli bravi, per quelli ricchi, per quelli poveri... si tifa e basta. Bisogna essere abili per non farsi schiacciare dalla macchina del fango che i social possono mettere in moto si giorni nostri. E poi si tifa per quelli perfidi che aspettano la vendetta come il pitone un coniglio. Come dimenticare l’abilità diabolica del signor Massimo Segre da Torino che ha smascherato in diretta il tradimento subito dalla fidanzata socia, Cristina Seymandi , durante una festa di compleanno che sarebbe dovuta essere anche di fidanzamento. Il coraggio di mettere in piazza un paio nuovo, nuovo di corna è stato notevole ma la soddisfazione più grande. Diabolico! Grande bacino di questioni sentimentali è il Palazzo dell’Eliseo, quartier generale del Capo dello Stato francese e di faccende private che rimbombano nei corridoi. Che François Hollande , detto Flamby, fosse un tombeur de femmes non l’avrebbe detto proprio nessuno. Eppure il suo mandato da presidente che è stato segnato da alcuni dei più cruenti attentati terroristici nel paese, verrà ricordato anche per lo spavaldo comportamento di Hollande nei confronti delle sue donne. Arrivato all’Eliseo al fianco della fidanzata, Valerie Trieweiler , che nell’occasione aveva assunto l’inedito ruolo di première fiancée, sono state le fotografie del presidente in scooter per le vie di Parigi che portava i croissant alla sua amante, Julie Gayet , a fare il giro del mondo nel gennaio del 2014. L’Eliseo diventò il centro di gravità del gossip del momento e la conferenza stampa di inizio anno, in cui il Capo dello Stato abitualmente incontra i giornalisti si profilava un problema. I tempi erano cambiati e la stampa non era più disposta a sorvolare sugli affari privati degli inquilini dell’Eliseo, come successe per François Mitterrand molti anni prima. L’effetto Gayet fu esplosivo: 600 giornalisti accreditati alla conferenza stampa e 4 milioni di telespettatori davanti ai teleschermi per seguire in diretta tv un inutile esercizio di informazione politica tanto erano tutti in attesa della fatidica domanda sulla donna del momento. Hollande non è stato l’unico Capo di Stato a conquistare le prime pagine per i fatti privati di cui è stato protagonista. Ne sa qualcosa Bill Clinton , che nel 1998 finì sul banco degli imputati per la sua relazione con Monica Lewinsky , la stagista più famosa del mondo. Si arrivò addirittura all’impeachment, non per il tradimento, ma per aver negato fosse avvenuto, giurando il falso agli americani elettori che non perdonarono, al contrario di Hillary cui non restò altro che abbozzare in pubblico per sfogarsi in privato, si suppone. Clinton venne assolto a febbraio del 1999, ma di quello scandalo rimarrà la madre di tutte le deposizioni che regalò un’immagine esplicita di quello che era accaduto veramente tra il presidente e la stagista protetti dalle mura dello Studio Ovale. Ma la lista dei presidenti è lunga. Sembra che la politica offra delle ottime alcove. Non andò meglio tuttavia a Elisabetta II , integerrima regina, che vide il suo trono traballare a causa del triangolo amoroso tra suo figlio Carlo , sua nuora Diana e l’amante Camilla , nel matrimonio dei principi del Galles. Purtroppo per Juan Carlos , l’ex re Borbone le cui mille e più amanti avevano fatto sognare gli spagnoli trasformando il sovrano in vanto e orgoglio del suo popolo, i tempi sono cambiati e nel 2014, complice anche la crisi economica del paese, il suo curriculum leggendario gli si rivoltò contro, costringendolo all’abdicazione per salvare una corona in bilico. Capita a volte che le corna dell’anno diventino del secolo se sono suggellate da un matrimonio come quello Sanchez-Bezo s fresco, fresco di stampa. Il billionaire in dollari che sposa la giornalista rampante della TV diventa notizia da prima pagina mondiale se la festa è un Hollywood party e il brillante al dito da Guinness dei primati, ben trenta. Più o meno quanti i miliardi spesi per affittare Venezia e ufficializzare con tre giorni di festa non stop l’amante, diventata fidanzata e poi moglie, al posto di quell’altra che stava lì a curare il nido fin da quando Amazon era ancora solo un fiume del Sud America. Corna da Oscar! Applausi e giù il sipario.
L'ex calciatore Robinho, condannato a nove anni per stupro e detenuto nel carcere di Tremembé, starebbe progettando una piattaforma di scommesse online insieme a Walter Delgatti Netto, l'hacker condannato insieme a Carla Zambelli, appena arrestata in Italia. I due, in attesa di una possibile progressione della pena, trascorrono il tempo insieme nel cortile e avrebbero già definito le basi della futura società, unendo notorietà mediatica e competenze informatiche. Continua a leggere
Nel secondo trimestre, Chevron ha visto un calo significativo degli utili a causa della diminuzione dei prezzi del petrolio, mentre la produzione ha raggiunto livelli record. L’utile netto è sceso del 44%, ma il flusso di cassa libero è aumentato del 113%, superando le aspettative degli analisti. La produzione giornaliera ha registrato incrementi significativi sia a livello globale che nel mercato statunitense.
Lo hanno definito “persona non gradita“, una locuzione molto diffusa in un periodo segnato da delicatissimi rapporti diplomatici. In questo caso, però, la geopolitica non c’entra. Si tratta, infatti, soltanto di una questione di pallone. Eppure è questa la locuzione usata dai dipendenti del Genoa per giustificare il diniego opposto ad Alberto Zangrillo, storico tifoso […] L'articolo Il Genoa rifiuta l’abbonamento all’ex presidente Zangrillo. Lui denuncia: “Mi hanno definito persona non gradita” proviene da Il Fatto Quotidiano .
Roma, 1 ago. (Adnkronos) - "Una settimana fa un incendio doloso ha completamente distrutto Chiosco Vittorio e alcune delle strutture dedicate alla bellissima rassegna "Notti di cinema a Piazza Vittorio", organizzata da 25 anni da Anec Lazio. Questa notte, durante la maratona sull'assestamento di bilancio in Consiglio Regionale, grazie ad un mio emendamento, sottoscritto dal Presidente della commissione Cultura Crea e approvato all'unanimità, abbiamo assegnato un contributo straordinario della Regione Lazio per ripristinare il chiosco e permettere di riprendere le attività". Lo dichiara Luciano Nobili, Presidente della Commissione Pnrr e Grandi Eventi e consigliere regionale di Italia Viva. "Sono molto felice che, anche grazie a questo piccolo ma significativo intervento, un'oasi di cultura, socialità e sana partecipazione giovanile contro l'isolamento e il degrado potrà andare avanti. Piazza Vittorio è bellissima ma, come tante altre realtà di una grande città, il rischio dell'abbandono e dello scivolamento nel degrado è sempre dietro l'angolo. Soprattutto dopo un atto criminale come quello che Anec e Chiosco Vittorio hanno subito e che rischiava di bloccare un'attività indispensabile alla partecipazione civile di quel luogo" continua Nobili. "La sicurezza non si costruisce solo con l'impagabile lavoro delle forze dell'ordine ma abitando gli spazi della città e riempiendoli di luce, di cultura, di vita. L'isolamento dei nostri ragazzi non si contrasta scrivendo saggi ma costruendo luogo di incontro. Per questo sono molto soddisfatto di questo risultato e ringrazio l'assessore Righini e i miei colleghi per aver condiviso: abbiamo testimoniato la vicinanza concreta delle istituzioni. Non ci siamo limitati a testimoniare solidarietà ma siamo passati dalle parole ai fatti" conclude Nobili.
Fotografi, poliziotti, giornalisti. E ancora altri flash, giudici, la casa dell’omicidio, il processo, altri fotografi, di nuovo poliziotti, gli avvocati e una cella che si chiude con lei che supplica «No, no, no, la prego». Sbam. Rieccola Amanda Knox, 38 anni, che con un trailer di poco meno di 2 minuti lancia The Twisted Tale of Amanda Knox, fiction che andrà in onda su Disney+, in otto puntate, dal 20 agosto. «Per 15 anni mi hanno giudicata per qualcosa che non ho fatto. Molti credono di conoscere la mia storia. Ma ora, finalmente... tocca a me raccontarla» è la promessa, che sa un po’ di minaccia, di Amanda la quale, a 18 anni dal delitto di Meredith Kercher - avvenuto a Perugia l’1 novembre 2007 -, presenta la sua verità che non può riscrivere quella processuale semplicemente perché non ce ne è una: l’unico che ha pagato è stato l’ivoriano Rudy Guede, condannato a 16 anni (con il rito abbreviato) per concorso in omicidio. Peccato che non si sia mai capito in concorso con chi, visto che sia Amanda Knox che Raffaele Sollecito (il suo fidanzatino di allora) il 27 marzo 2015 sono stati assolti definitivamente in Cassazione «per non aver commesso il fatto», dopo che erano stati condannati in primo grado, essere stato assolti in appello ed essere stati ricondannati - rispettivamente a 28 anni e 6 mesi e 25 anni - nell’appello bis. Sì, un altro processo a giravolta (come quello ad Alberto Stasi per il delitto di Garlasco, omicidio accaduto solo tre mesi prima) e un’altra fiction, ovviamente di parte che, come Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio (ha messo in discussione la colpevolezza di Bossetti) andata in onda nel 2024 su Netflix, dividerà ancora di più tra innocentisti e colpevolisti cercando di insinuare perplessità e condizionare chi ha seguito poco il caso. Amanda Knox, che dopo l’assoluzione è tornata a Seattle, la sua città natale (nel 2019 ha sposato lo scrittore statunitense Chris Robinson con il quale ha avuto due figli), ha conseguito una laurea in writing e ha iniziato a lavorare come scrittrice/giornalista interessandosi anche di true crime, già in passato aveva parlato della sua vicenda nel libro “Waiting to be heard: A Memoir” - in cui raccontava l’esperienza del carcere, durata circa quattro anni - pubblicato nel 2013, che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo e il cui ricavato è stato utilizzato per pagare le spese legali del processo. Ora la scelta di fare la fiction, girata lo scorso novembre a Perugia e Orvieto, «perché oggi sono un produttore esecutivo e un partner creativo, mentre in passato, anche chi si è rivolto a me con le migliori intenzioni, ha sempre detto: “Vogliamo raccontare la tua storia” - ha spiegato la Knox in un’intervista rilasciata a Vanity Fair- Non mi interessava avere la voce di un’altra persona che raccontasse la peggiore esperienza della mia vita». E ancora. «Questa storia è stata una storia in cui veri esseri umani - io, ma anche la mia compagna di stanza Meredith, il mio fidanzato Raffaele e persino il procuratore Giuliano Mignini- sono stati sminuiti. Siamo stati messi in piccole scatole e giudicati in base alle etichette che ci sono state affibbiate. Questa serie lavora davvero per respingere questi contenitori. Non dobbiamo essere limitati da narrazioni in bianco e nero quando pensiamo alle tragedie. E credo che questo sia molto utile in un periodo in cui le persone si isolano e non trovano un terreno comune. Questa storia serve come ammonimento». Tra i creatori e i produttori esecutivi di The Twisted Tale of Amanda Knox ci sono, oltre alla stessa Knox, figure di spicco come Monica Lewinsky (sì, proprio lei, la protagonista dello scandalo sessuale del 1995 con Bill Clinton), KJ Steinberg - già sceneggiatrice di This Is Us - e Michael Uppendahl, che firma anche la regia (l’attrice Grace Van Patten, invece, interpreta Amanda). «Non ho perso la testa sul set - ha raccontato ancora la Knox a Vanity Fair - tranne una volta (l’interrogatorio ndr). Abbiamo passato due giorni di 10 ore a girare questa scena da tutte le diverse angolazioni, più e più volte. Ricordo solo che singhiozzavo». Già, il famoso confronto, da sola, senza avvocato, con molti poliziotti presenti, senza possibilità di mangiare o dormire e senza conoscere bene la lingua italiana (la Corte dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia a risarcire Amanda con 18.400 euro). «Sono una attivista nel mondo delle condanne ingiuste e una delle sfide più grandi che ho affrontato è stata quella di far capire alle persone cosa significa essere interrogati. Volevo che guardando il film fosse chiaro come ci si sente ad essere spinti a immaginare cose che non sono vere e a cercare di dare un senso a ciò che la polizia ti dice».
Miss Italia torna in Rai. La finalissima del concorso di bellezza si terrà il prossimo 15 settembre a Porto San Giorgio, nelle Marche e sarà trasmessa in diretta streaming su RaiPlay oppure su San Marino RTV. Continua a leggere
Tra Federica Pellegrini e Thomas Ceccon il disgelo ancora non è arrivato. La riprova? La risposta dell'ex nuotatrice sul flop dello sportivo. Ceccon non è riuscito a dare la zampata nei 200 dorso. L’ultimo 50 è troppo lento (30"49) e resta fuori dalla semifinale per quattro centesimi. Ed ecco che alla domanda rivoltale da La Stampa , Pellegrini replica: "Malintesi chiariti? Mi gioco un bellissimo no comment". La loro diatriba nasce da alcune parole pronunciate dal nuotatore. Ceccon, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi nei 100 metri dorso, aveva detto in un’intervista al Corriere della Sera che per lui la Divina non rappresentava "niente" , perché, nonostante si allenassero nella stessa struttura, "non è mai venuta a dirmi una parola. Si fa i fatti suoi e io mi faccio i fatti miei. L’ho vista allenarsi tantissimo". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43493774]] Quanto è bastato a scatenare la replica della Pellegrini, in un crescendo di accuse incrociate. Almeno fino a oggi, quando la Divina ha preferito sorvolare. In occasione dei Mondiali di nuoto, Federica apre un altro dibattito: quello su Yu Zidi . La cinese, quarta in due finali, ha vinto la medaglia di bronzo per aver nuotato in batteria nella 4×200, pur non avendo poi gareggiato nell’ultimo atto: "A 12 anni è davvero presto, sei in evoluzione dal corpo della ragazzina e quello della donna anche se una data giusta non esiste. Non è un ambiente che ti brucia: prima impari a conoscerlo e prima lo gestisci. Non parliamo di un casting di spettacolo, ci sono le federazioni e i tecnici a supporto. Infatti, mi domando come mai Mao (Alessandra, ndr), quattordicenne con il titolo italiano assoluto sui 200 stile libero, non ci sia".