Nubifragio a San Benedetto del Tronto, auto bloccate nei sottopassi: interviene la Guardia costiera – Video

Nubifragio a San Benedetto del Tronto, auto bloccate nei sottopassi: interviene la Guardia costiera – Video

A causa delle forti piogge, nella zona di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) alcuni sottopassi sono stati chiusi per allagamenti e diverse vie del centro si sono riempite d’acqua, causando disagi. Alcune strade si sono trasformate in torrenti, sottopassi allagati con auto e mezzi pesanti bloccati, veri e propri “fiumi” in area urbana hanno […] L'articolo Nubifragio a San Benedetto del Tronto, auto bloccate nei sottopassi: interviene la Guardia costiera – Video proviene da Il Fatto Quotidiano .

Vaticano, Papa Leone alla messa degli influencer: "Mondo dilaniato dalle guerre, annunciate la pace"

Vaticano, Papa Leone alla messa degli influencer: "Mondo dilaniato dalle guerre, annunciate la pace"

"Quanto abbiamo bisogno di pace in questo nostro tempo dilaniato dalle inimicizie e dalle guerre. Questa è la missione della Chiesa: annunciare al mondo la pace. E' la missione che la Chiesa affida anche a voi". Lo ha detto Papa Leone XIV al termine della messa presieduta dal card. Luis Antonio Tagle in occasione del Giubileo dei missionari digitali e influencer cattolici. "La pace ha bisogno di essere cercata, annunciata, condivisa in ogni luogo; sia nei drammatici luoghi di guerra, sia nei cuori svuotati di chi ha perso il senso dell'esistenza e il gusto dell'interiorità, della vita spirituale. "E oggi, forse più che mai, - ha sottolineato Papa Leone XIV - abbiamo bisogno di discepoli missionari che portino nel mondo il dono del Risorto, che diano voce alla speranza che ci dà Gesù Vivo, fino agli estremi confini della terra, che arrivino dovunque ci sia un cuore che aspetta, un cuore che cerca, un cuore che ha bisogno. Sì, fino ai confini della terra, ai confini esistenziali dove non c'è speranza"

Paul Gallagher, fratello maggiore di Noel e Liam degli Oasis, è stato accusato di stupro e violenza sessuale

Paul Gallagher, fratello maggiore di Noel e Liam degli Oasis, è stato accusato di stupro e violenza sessuale

Terremoto in casa Gallagher e stavolta non c’entrano nulla Noel e Liam che stanno inanellando un sold out dietro l’altro per il tour della reunion degli Oasis. Il 59enne Paul Gallagher, il fratello maggiore di Noel e Liam, è stato accusato di stupro, violenza sessuale, strangolamento e minacce di morte ai danni di una donna, […] L'articolo Paul Gallagher, fratello maggiore di Noel e Liam degli Oasis, è stato accusato di stupro e violenza sessuale proviene da Il Fatto Quotidiano .

Raoul Bova si ribella al meme: ora vorrebbe denunciare chi ha usato i suoi audio

Raoul Bova si ribella al meme: ora vorrebbe denunciare chi ha usato i suoi audio

Secondo delle indiscrezioni riportate dal quotidiano La Repubblica, l'attore Raoul Bova starebbe pensando di denunciare Ryanair e il Napoli Calcio. Gli account social delle due società hanno usato i contenuti provenienti di una sua conversazione privata con la modella Martina Ceretti per creare video e post. Uno degli audio mandati da Bova in questa conversazione è diventato un meme: solo su TikTok ci sono migliaia di video in cui viene usato. Continua a leggere

Saar: contro Israele una campagna di pressione internazionale distorta

Saar: contro Israele una campagna di pressione internazionale distorta

Milano, 29 lug. (askanews) - Il ministro degli Esteri israeliano respinge quella che definisce una "campagna distorta" di pressione internazionale per un cessate il fuoco nella guerra di Gaza e il riconoscimento di uno Stato palestinese. Gideon Saar ha dichiarato ai giornalisti che porre fine al conflitto da parte di Israele mentre Hamas è ancora al potere a Gaza e tiene in ostaggio gli abitanti sarebbe una "tragedia sia per gli israeliani che per i palestinesi". "Non accadrà, non importa quanta pressione venga esercitata su Israele", ha affermato.

Smartphone e caldo estivo, il grafene fa la differenza

Smartphone e caldo estivo, il grafene fa la differenza

MILANO (ITALPRESS) – Durante le ore più calde, basta poco per far salire la temperatura di uno smartphone: l'esposizione diretta ai raggi solari, l'uso prolungato di applicazioni pesanti, la copertura non sempre perfetta in spiaggia e persino le cover possono contribuire ad aumentare il calore interno del dispositivo. Quando la temperatura supera una certa soglia, il telefono può rallentare, spegnersi autonomamente per proteggersi, oppure subire danni a batteria e processore. Per contrastare il surriscaldamento, le aziende stanno sperimentando nuove tecnologie all'avanguardia. Tra queste anche realme che, con il suo GT 7, può vantare il primo pannello posteriore al mondo in grafene IceSense, che garantisce una dissipazione del calore 10 volte più efficace rispetto ai materiali tradizionali come alluminio o rame. Questo sistema di raffreddamento totale a 360° avvolge il dispositivo, riducendo la temperatura del core di 6°C e mantenendo stabile quella in gaming, perfino durante sessioni intensive. La scocca in grafene IceSense di realme unita a una vasta camera di vapore da 7700 mm quadrati offre un raffreddamento per convezione d'aria, mentre il design leggero e resistente, completato dal vetro ArmorShell, garantisce protezione e comfort in tutte le condizioni d'uso. Il sistema Skin-Touch Temperature Control di realme aggiunge un ulteriore livello di sofisticazione, adattando la temperatura superficiale dello smartphone per offrire un contatto sempre gradevole e naturale, come fosse una “seconda pelle”. -news in collaborazione con realme – -foto ufficio stampa realme – (ITALPRESS).

Dazi, Giorgia Meloni inizia la partita delle esenzioni

Dazi, Giorgia Meloni inizia la partita delle esenzioni

«C’è ancora da battersi», avverte Giorgia Meloni. Perché quello siglato da Ursula von der Leyen con Donald Trump è «un accordo di massima, giuridicamente non vincolante», e dunque «bisognerà studiare i dettagli e lavorare ancora». Sul fatto che raggiungere l’intesa sia stata la scelta migliore, la premier non ha dubbi. Però niente entusiasmi. In quei «dettagli», come noto, si può nascondere il diavolo. E poi c’è la partita, potenzialmente enorme, dei prodotti che entrambe le parti decideranno di escludere dai dazi: «Bisogna verificare quali siano le possibili esenzioni, particolarmente su alcuni prodotti agricoli. C’è una serie di elementi che mancano». Per tutti questi motivi, Meloni pesa le parole. Rispondendo ai giornalisti ad Addis Abeba, dove si trova per il vertice Onu sull’alimentazione, giudica «positivamente il fatto che si sia raggiunto un accordo», giacché «un’escalation commerciale avrebbe avuto conseguenze imprevedibili, potenzialmente devastanti». E ribadisce che secondo lei «la base di dazi al 15%, se ricomprende i dazi precedenti, che di media erano intorno al 5%, è sostenibile». Dopodiché, appunto, «bisogna andare nei dettagli». E lavorare ancora. Soprattutto per i settori «particolarmente sensibili», come la farmaceutica e le automobili. Qual è il dazio per queste merci? «Mi pare siano all’interno del 15%», dice Meloni, che però aspetta di vedere le carte che non ha nemmeno von der Leyen, con cui la premier avrebbe poi avuto uno scambio di opinioni. Né è chiaro, avvisa, «a cosa ci si riferisca quando si parla di investimenti, acquisto di gas e compagnia». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43534323]] L’accordo prevede infatti chele aziende europee investano negli Stati Uniti 600 miliardi di dollari nei prossimi anni: una previsione che, hanno spiegato alti funzionaridi Bruxelles, «l’Ue, essendo un’autorità pubblica, non può garantire». Perché la decisione spetta alle imprese private, i cui manager rispondono agli azionisti, non alla Commissione. Inevitabile che Meloni, come gli altri leader europei, voglia leggere con la lente d’ingrandimento queste clausole. Quanto ai prodotti che saranno esentati dai dazi americani, sapere con precisione quali siano - che ne è del vino? E dei formaggi? - non è cruciale solo per chili produce e li vende, ma anche per chi governa. Perché per i settori «sensibili» che non saranno esentati, come hanno detto Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini, a Roma sono «pronti ad attivare misure di sostegno a livello nazionale», e chiedono che ne siano attivate anche a livello europeo. Il giro di incontri tra governo e imprese per capire quali siano le forme di aiuto più efficaci è iniziato ieri, con la convocazione delle associazioni dei produttori (Confindustria, Coldiretti, Confapi, Confcommercio, Federvini...) alla Farnesina e la creazione di una task force mista governo-imprese. Le discussioni dovrebbero proseguire settore per settore, concentrandosi su quelli più penalizzati. Passa per Bruxelles la proposta di Tajani di potenziare, almeno per qualche tempo, lo “Sme supporting factor”, strumento che consente alle banche di applicare un coefficiente di rischio ridotto, e quindi un tasso d’interesse più basso, ai prestiti concessi alle piccole e medie imprese. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43532945]] Sul tavolo anche l’ipotesi di adeguare il Pnrr alla nuova situazione, ricalibrandone una parte (si parla di 14 miliardi di euro) per fornire ossigeno alle aziende. Altri strumenti che l’Italia valuta di proporre ai partner Ue sono la riprogrammazione dei fondi di coesione in favore delle imprese colpite e – ipotesi estrema – una revisione del patto di stabilità. Da parte esclusivamente italiana, si punta invece a coinvolgere la Sace, l’assicurazione specializzata nel sostegno alle imprese, e la Simest, che assiste gli imprenditori nazionali sui mercati esteri, ambedue controllate dal ministero dell’Economia, per accompagnare le aziende italiane nello sbarco su nuovi mercati. Il leader di Forza Italia e quello della Lega chiedono però alle istituzioni europee di andare oltre le semplici politiche commerciali. Tajani avverte che l’euro che continua a rivalutarsi «è preoccupante, è una sorta di altro dazio: il dazio è il 15% e la svalutazione del dollaro è del 17%». Ipotizza quindi un intervento della Banca centrale europea: «Si potrebbe continuare a ridurre il costo del denaro, si potrebbe pensare anche a un quantitative easing», l’«alleggerimento quantitativo» che consiste nell’acquisto di titoli di Stato o obbligazioni sul mercato da parte della Bce, per immettere liquidità e far scendere i tassi d’interesse. Mentre Salvini punta ancora l’indice contro le regole del programma europeo di decarbonizzazione forzata: «Sono un massacro per le nostre imprese. Se la von der Leyen non azzera il Green Deal questo non dipende da Trump, ma da chi non vuole riconoscere il proprio errore».