Antonio e Giampaolo Angelucci: "La più sentita solidarietà a Sigfrido Ranucci"

Antonio e Giampaolo Angelucci: "La più sentita solidarietà a Sigfrido Ranucci"

L’On. Antonio Angelucci e il Presidente di Editoria Italia, Giampaolo Angelucci , esprimono la loro più sentita solidarietà e vicinanza al giornalista Sigfrido Ranucci per il grave e aberrante episodio di cui è stato vittima. “Ogni atto di violenza o intimidazione nei confronti di chi esercita il diritto di cronaca” dichiarano “rappresenta un inaccettabile attacco non solo alla persona , ma ai principi di libertà e democrazia che devono sempre ispirare il confronto civile. La violenza e l’odio non possono mai trovare spazio nel dibattito pubblico. A Ranucci va la nostra solidarietà personale e l’auspicio che episodi così gravi non si ripetano più in un Paese che deve fondarsi sul rispetto reciproco e sulla libertà di espressione alla base della nostra democrazia”.

Padova, Crosetto commosso ai funerali dei tre carabinieri: "Il nome dei giusti inciso nella roccia"

Padova, Crosetto commosso ai funerali dei tre carabinieri: "Il nome dei giusti inciso nella roccia"

"I nostri nomi, il mio, quello del Presidente, sono scritti sulla sabbia della memoria delle persone care e destinati a scomparire nel tempo,  il nome dei giusti no, il nome di chi è morto per la patria è scritto nella roccia della memoria della Repubblica". Parole pronunciate dal ministro della Difesa, Guido Corsetto, particolarmente toccato, alle esequie dei tre carabinieri morti nel'esplosione di Castel D'Azzano: Marco Piffari, Davide Bernardello e Valerio Daprà. LEGGI

Antonio e Giampaolo Angelucci: "La più sentita solidarietà a Sigfrido Ranucci"

Antonio e Giampaolo Angelucci: "La più sentita solidarietà a Sigfrido Ranucci"

L’On. Antonio Angelucci e il Presidente di Editoria Italia, Giampaolo Angelucci , esprimono la loro più sentita solidarietà e vicinanza al giornalista Sigfrido Ranucci per il grave e aberrante episodio di cui è stato vittima. “Ogni atto di violenza o intimidazione nei confronti di chi esercita il diritto di cronaca” dichiarano “rappresenta un inaccettabile attacco non solo alla persona , ma ai principi di libertà e democrazia che devono sempre ispirare il confronto civile. La violenza e l’odio non possono mai trovare spazio nel dibattito pubblico. A Ranucci va la nostra solidarietà personale e l’auspicio che episodi così gravi non si ripetano più in un Paese che deve fondarsi sul rispetto reciproco e sulla libertà di espressione alla base della nostra democrazia”.

Antonio e Giampaolo Angelucci: "La più sentita solidarietà a Sigfrido Ranucci"

Antonio e Giampaolo Angelucci: "La più sentita solidarietà a Sigfrido Ranucci"

L’On. Antonio Angelucci e il Presidente di Editoria Italia, Giampaolo Angelucci , esprimono la loro più sentita solidarietà e vicinanza al giornalista Sigfrido Ranucci per il grave e aberrante episodio di cui è stato vittima. “Ogni atto di violenza o intimidazione nei confronti di chi esercita il diritto di cronaca” dichiarano “rappresenta un inaccettabile attacco non solo alla persona , ma ai principi di libertà e democrazia che devono sempre ispirare il confronto civile. La violenza e l’odio non possono mai trovare spazio nel dibattito pubblico. A Ranucci va la nostra solidarietà personale e l’auspicio che episodi così gravi non si ripetano più in un Paese che deve fondarsi sul rispetto reciproco e sulla libertà di espressione alla base della nostra democrazia”.

Attentato a Ranucci, i vicini di casa: “Tremavano le finestre e quadri caduti, pensavamo a una bomba da stadio”

Attentato a Ranucci, i vicini di casa: “Tremavano le finestre e quadri caduti, pensavamo a una bomba da stadio”

“Un boato fortissimo“. I vicini di casa di Sigfrido Ranucci a Campo Ascolano, frazione di Pomezia, alle porte di Roma, descrivono così l’esplosione della notte scorsa causata da un chilo di esplosivo che ha fatto saltare in aria le auto del conduttore e di sua figlia. Dalle testimonianze di chi vive nella zona di residenza […] L'articolo Attentato a Ranucci, i vicini di casa: “Tremavano le finestre e quadri caduti, pensavamo a una bomba da stadio” proviene da Il Fatto Quotidiano .