
Il primo diadema della principessa Charlotte
Alla cerimonia d’incoronazione del nonno, re Carlo III, la principessa Charlotte ha indossato un raffinato...
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Il presidente della regione Calabria Roberto Occhiuto si è dimesso. Lo ha comunicato con un video pubblicato sui suoi canali social in serata. A giugno Occhiuto aveva ricevuto un avviso di garanzia per corruzione. Nel video spiega che dopo la notifica dell'inchiesta l'amministrazione regionale si è bloccata: "Devo considerare quello che sta succedendo nella mia amministrazione. In un paese civile nessuno deve dimettersi per un avviso di garanzia. Però sta succedendo che nessuno si assume la responsabilità di firmare niente". Nel video Occhiuto parla dal cantiere della metropolitana di Catanzaro. “Ho deciso di portarvi qui, di farvi vedere questo cantiere, il cantiere della metropolitana di Catanzaro. Ma avrei potuto portarvi in tanti altri luoghi della Calabria - a Sibari, nell’ospedale della Sibaritide; a Vibo, nell’ospedale di Vibo; a Palmi; nei cantieri degli aeroporti; in quelli della SS106 - per farvi vedere quante opere si stanno realizzando e quante opere oggi si vorrebbero fermare", dice il presidente. "Chi vorrebbe fermarle, la magistratura? No, io non ce l’ho con la magistratura. Non cambio idea: ho sempre detto che in una Regione complicata come la Calabria i magistrati devono fare il loro lavoro serenamente", continua Occhiuto, che se la prende con le opposizioni che in queste settimane hanno chiesto chiarimenti e sollevato polemiche per l'avviso di garanzia: "Ce l’ho con questi che utilizzano l’inchiesta giudiziaria come una clava per indebolire o per uccidere politicamente il presidente della Regione: non sarà così". Il presidente fa sapere che alle prossime elezioni si ricandiderà. "Ho deciso di dimettermi, ma ho deciso anche di ricandidarmi, ho deciso di dire ai calabresi: siate voi a scrivere il futuro della Calabria, siate voi a dire se la Calabria si deve fermare o se questo lavoro deve proseguire. Tra qualche settimana, quindi, si andrà a votare, e saranno i calabresi a decidere il futuro della Calabria".
Il governatore forzista lascia per l’inchiesta che lo vede indagato per corruzione
I resti di un 35enne trovati nella cantina della casa a Gemona
Solitamente lo scenario è innevato e dai trampolini gli atleti saltano con gli sci ben oltre i 200 metri. Stavolta però la sfida è completamente diversa a Courchevel sulle alpi francesi, sede dei mondiali di sci alpino nel 2023. La gara - che vede al via ben 1300 atleti ed è alla quinta edizione - richiede ai partecipanti di correre 400 metri su una pendenza estrema. Un dislivello di 140 metri, con una pendenza media di 36°, l'equivalente di un palazzo di 40 piani. Una salita ripida, breve ma molto intensa, pensata per gli amanti del brivido e che mette a dura prova i muscoli e lascia senza fiato
Cdp, nel primo semestre l'utile netto cresce dell'8% a 1,9 mld.. Articolo <div>Cdp, nel primo semestre l’utile netto cresce dell’8% a 1,9 mld</div> su Live Sicilia .
Un uomo di 31 anni è stato investito da un'auto mentre si trovava sul marciapiede nel centro di Pioltello (Milano). Il 31enne è stato trasportato in codice rosso all'Ospedale San Gerardo Monza in gravi condizioni. Continua a leggere
"Confermato il sostegno a Forza Italia ". Oltre due ore di confronto costruttivo per fare il punto della situazione prima della pausa estiva. Tanto è durato il pranzo di lavoro, oggi a Cologno Monzese, tra il segretario nazionale azzurro Antonio Tajani e i figli di Silvio Berlusconi, la presidente del gruppo Mondadori Marina e l'amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio . Alla riunione era presente l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e storico braccio destro del fondatore di Forza Italia, Gianni Letta . Fonti azzurre assicurano che l'incontro "è servito a riconfermare la stretta collaborazione" tra gli eredi del Cavaliere e il leader e vicepremier, nonché ministro degli Esteri. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43553855]] Tajani, Marina e Pier Silvio, riferiscono ambienti vicini alla famiglia Berlusconi, hanno ribadito il loro legame profondo con Forza Italia e il loro impegno che resterà costante per il futuro del partito, senza che questo significhi un loro potenziale coinvolgimento diretto nella politica attiva. Una questione, quest'ultima, rilanciata dalle sibilline parole dello stesso Pier Silvio che alla presentazione dei prossimi palinsesti Mediaset, pochi giorni fa, oltre a lodare il governo di Giorgia Meloni non aveva escluso una possibile, futura discesa in campo . Stoppando, peraltro, anche le velleità di Tajani sulla questione Ius Scholae, definita dall'ad Mediaset "non una priorità in questo momento storico". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43567795]] I figli primogeniti di Berlusconi, sempre a quanto si apprende, avrebbero confermato il loro sostegno a Tajani: condividono con lui la visione di una Forza Italia sempre più ancorata a quei valori liberali e moderati che sono l'eredità politica e ideale dell'ex premier. Nessuna divergenza d'opinioni tra Marinae Pier Silvio: c'è una sintonia totale , riferiscono ambienti vicino alla famiglia del fondatore del centrodestra, sulla necessità di coniugare " apertura " e " rinnovamento " come direttrici strategiche per il futuro di Fi su due fronti: nel programma e nella selezione di nuove risorse. La logica, insomma, è quella di "aggiungere" senza mettere in discussione o sostituire l'attuale classe dirigente.
Il Pd di Schlein resta quasi 8 punti indietro, mentre il M5s di Conte non supera il 12% delle preferenze: Meloni è anche il leader di partito più amato
La prima mossa arriva da uno sport di arti marziali, che non è disciplina olimpica ma è noto in tutto il mondo. La Federazione internazionale delle associazioni di Muay thai, nota in Italia anche come boxe thailandese, ha deciso di vietare la bandiera e l’inno di Israele in occasione di ogni suo evento, mondiale e […] L'articolo La Federazione mondiale di Muay thai è la prima a vietare bandiera e inno di Israele: “Hanno ucciso un giovane atleta, il silenzio non è più un’opzione” proviene da Il Fatto Quotidiano .
Dopo la copertina di Time, l'editoriale del Times. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, "schietta" e "grintosa", è "la prima leader italiana eletta da decenni a fare una figura seria sulla scena internazionale", oltre a godere di una "popolarità interna" senza pari tra i grandi Paesi europei. Lo ha scritto il quotidiano britannico The Times, in un editoriale firmato da Edward Lucas, giornalista inglese che ha casa, come molti britannici, nella zona del lago di Como, che trova ultimamente molto migliorata, dato che, scrive tra l'altro, vi abbondano "gru e impalcature", in paesi che fino a poco tempo fa "sembravano destinati allo spopolamento e al declino". Un articolo che arriva circa un mese dopo un podcast di Times radio che la definiva la "superstar politica d'Europa". Per il quotidiano britannico, oggi in Italia "i treni sono puntuali e puliti". E il Paese, nota anche, "spende solo l'8,4% del reddito nazionale per la sanità (noi spendiamo un terzo in più) e ottiene risultati migliori". Secondo Lucas, "considerando il potere d'acquisto, gli italiani sono ora più ricchi dei britannici. E vivono anche più a lungo. Milano, capitale commerciale del Paese, e la Lombardia, la sua regione prosperano, con le Olimpiadi invernali di febbraio che offrono ulteriore stimolo e visibilità". Ultimamente, nota Lucas, "soldi e persone si stanno trasferendo in Italia. Un regime fiscale leggero alletta i super-ricchi". Il quotidiano britannico, di proprietà della News Corp di Ruper Murdoch, ricorda che "l'ultima indagine del Fmi sull'economia italiana ne elogia la disciplina fiscale; non un punto di forza tradizionale". E oggi "ogni immobile adibito a locazione turistica ora espone pubblicamente il proprio codice fiscale Cin, introdotto a gennaio, che rende gli affitti turistici visibili al Fisco".
(Adnkronos) - Erede di una risoluzione approvata nel pieno della crisi, il sistema delle Nazioni Unite UnOps–Un2720 è diventato in pochi mesi l'infrastruttura amministrativa e tecnica attraverso cui passa (o dovrebbe passare) la gran parte degli aiuti diretti a Gaza. La sua origine è la Risoluzione 2720 del Consiglio di Sicurezza, adottata il 22 dicembre 2023, che ha chiesto al Segretario generale di istituire un meccanismo capace di facilitare, coordinare, monitorare e verificare l'ingresso dei beni umanitari nella Striscia tramite Paesi non parte al conflitto. Ma andando oggi sul sito di questa struttura , l'Adnkronos ha potuto verificare una serie di numeri che fanno impressione: negli ultimi due mesi quasi 40mila pallet sono stati scaricati ai varchi che oggi consentono l'accesso alla Striscia, che corrispondono a circa 40mila tonnellate di aiuti alimentari, medici, energetici. Di questi, circa 30mila sono stati raccolti, ma solo 4.200 sono giunti alla destinazione prevista a Gaza. Ben 25.700 pallet (ovvero 23.350 tonnellate), dopo essere partiti su 1753 camion, sono stati “intercettati”, questa la definizione delle Nazioni Unite “o pacificamente da persone affamate, o con la forza da soggetti armati, durante il transito a Gaza”. Dunque solo un decimo degli aiuti disponibili al confine della Striscia è arrivato senza intoppi alle persone che ne avevano bisogno secondo le agenzie che stanno lavorando sul campo (tra tutte, il Wfp, programma alimentare mondiale; ma ci sono anche Unicef, Croce Rossa/Mezzaluna Rossa, Medici Senza Frontiere, Organizzazione mondiale della Sanità e altri). Il resto dei carichi è stato bloccato e svuotato da civili disperati o sequestrati dalle milizie di Hamas che tuttora controllano buona parte del territorio e della popolazione. Questi dati, che sono forniti dalle Nazioni Unite e che non specificano quale percentuale degli aiuti “persi” sia opera di forze militari locali, ricalcano la linea difensiva del governo israeliano quando si tratta della crisi alimentare a Gaza: cibo e medicine ci sono ma sono spesso sequestrati da Hamas che sceglie se, come e a chi distribuirli, e a quale prezzo (nonostante si tratti di aiuti gratuiti). L'obiettivo di UnOps-Un2720 non è sostituire le agenzie umanitarie né gli attori logistici esistenti, bensì fornire un punto unico di ingresso, una lingua comune e una catena di responsabilità verificabile, con etichette e codici univoci associati a ogni collo. Opera in modo neutrale ed è guidato dall'ex ministra olandese Sigrid Kaag. Che a gennaio 2025 è stata nominata anche Coordinatrice Speciale per la pace nel Medio Oriente, ed è sposata con Anis al-Qaq, ex ambasciatore palestinese e politico di Fatah. Dunque questi numeri, poco conosciuti, disegnano uno scenario parzialmente diverso rispetto a quanto raccontato in questi giorni.
Agricoltura e pesca, accordo di partenariato tra Italia ed Etiopia.. Articolo Agricoltura e pesca, accordo di partenariato tra Italia ed Etiopia su Live Sicilia .
Intanto, il Parlamento del Paese approva una nuova legge che ripristina il potere di controllo sul governo delle autorità anticorruzione
Martina Oppelli, 50 anni, di Trieste è morta questa mattina in Svizzera, dove ha avuto accesso al suicidio medicalmente assistito. Lo ha reso noto l’associazione Luca Coscioni. La donna da oltre 25 anni era affetta da una grave forma di sclerosi multipla. Era ormai totalmente paralizzata e negli ultimi mesi le sue condizioni erano ulteriormente peggiorate. Lo scorso 4 giugno l’azienda sanitaria locale le aveva negato, per la terza volta consecutiva, il suicidio assistito. Secondo l'asl non ne aveva diritto perché non avrebbe avuto alcun trattamento di sostegno vitale in corso, nonostante la completa dipendenza dall’assistenza continuativa dei caregiver e da presidi medici come farmaci, catetere e la cosidetta macchina della tosse.