I debiti dei fratelli Ramponi e la casa all’asta questo mese: cosa c’è dietro la strage di Castel D’Azzano

I debiti dei fratelli Ramponi e la casa all’asta questo mese: cosa c’è dietro la strage di Castel D’Azzano

I tre fratelli, che hanno fatto esplodere la loro abitazione in via San Martino 22 a Castel D’Azzano causando la morte di tre carabinieri, rischiano l'accusa di strage con l'aggravante della premeditazione. Questo mese la casa doveva essere venduta all'asta: ecco perché i tre arrestati hanno fatto scattare la denotazione. Continua a leggere

Una nuova specie di ape tra le dune della Sardegna: la scoperta che racconta la rinascita di Culuccia

Una nuova specie di ape tra le dune della Sardegna: la scoperta che racconta la rinascita di Culuccia

All'isola di Culuccia, in Sardegna, è stata appena scoperta una nuova specie di ape selvatica: Andrena culucciae. Questa piccola ape solitaria nera e i protagonisti della sua scoperta raccontano però molto di più della descrizione di un insetto sconosciuto alla scienza, ovvero la storia della rinascita di Culuccia, cominciata quando l'imprenditore Marco Baglione e sua moglie Stella decisero di acquistarla. Continua a leggere

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato l’intenzione di proseguire con la misura anche per l’anno scolastico successivo. Ma sull'utilità dello strumento, il dibattito è aperto

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato l’intenzione di proseguire con la misura anche per l’anno scolastico successivo. Ma sull'utilità dello strumento, il dibattito è aperto

L’ufficialità non è ancora arrivata, ma anche per l’anno scolastico 2025/26, la Carta del Docente, il bonus da 500 euro destinato agli insegnanti, sembra sia confermato. Secondo quanto trapela da fonti interne al Ministero dell’Istruzione e del Merito, la piattaforma […] L'articolo Carta del Docente tra utilità e limiti: quando si può richiedere il voucher sembra essere il primo su iO Donna .

"La foto peggiore di sempre". Il Time incorona Trump ma lui si infuria

"La foto peggiore di sempre". Il Time incorona Trump ma lui si infuria

Un sorriso stampato sul volto, ma un evidente malumore virtuale che esplode sui social. La nuova copertina di “Time” dedicata a Donald Trump è diventata immediatamente terreno di polemica. Il presidente statunitense non ha risparmiato critiche, definendo la fotografia scelta per la rivista “la peggiore di tutti i tempi”. La scena è quella del leader celebrato per l'accordo di pace storico tra Israele e Hamas, eppure la sua percezione personale sembra sgretolarsi davanti all'obiettivo della macchina fotografica. L'articolo, intitolato “Il suo trionfo”, celebra l'accordo che ha portato alla liberazione di 20 ostaggi israeliani e 1.950 prigionieri palestinesi. Un successo diplomatico indiscutibile, accolto con plauso internazionale. Ma per Trump, ciò che conta non è solo il risultato: è la propria immagine, il proprio ritratto mediatico e la copertina di “Time” non gli rende giustizia. In un post su “Truth Social”, il tycoon ha commentato: “La rivista ‘Time' ha scritto un articolo relativamente bello su di me, ma la foto potrebbe essere la peggiore di tutti i tempi. Mi hanno fatto ‘scomparire' i capelli e poi hanno messo qualcosa sopra la testa che sembrava una corona fluttuante, ma estremamente piccola. Davvero strano!”. La fotografia, scattata da un angolo basso con la luce del sole alle spalle, ha suscitato commenti anche dall'estero. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha definito la copertura “maliziosa e di parte”, sottolineando il contrasto con le immagini più lusinghiere dedicate al presidente Biden. Non è la prima volta che Trump reagisce con veemenza alla propria rappresentazione visiva. Già nel 2019, aveva chiesto la rimozione di un ritratto nel Capitolio del Colorado, ritenendolo “distorto”. Nonostante la controversia sulla copertina, l'accordo di pace rappresenta un risultato concreto per l'amministrazione Trump. Alcuni critici, tuttavia, sostengono che si tratti più di un riadattamento di iniziative già promosse dall'amministrazione precedente. La vicenda evidenzia quanto, per Trump, l'immagine pubblica e quella personale siano strettamente intrecciate. Ogni scatto, ogni ritratto, diventa un terreno di controllo della narrativa, quasi quanto le stesse iniziative politiche. E questa volta, “Time” ha colpito un nervo scoperto.