La truffa del Pos mobile: pura psicosi o realtà?

La truffa del Pos mobile: pura psicosi o realtà?

Da Milano a Roma fino a Napoli, c'è una psicosi legata a fantomatici furti avvenuti attraverso l'impiego di Pos portatili. In parte dovuta al riemergere sui social di (vecchi) video virali, falsamente proposti come girati in Italia ma provenienti da altri Paesi (e con il sospetto che siano filmati realizzati ad arte, con attori e attrici nelle parti dei sedicenti borseggiatori 2.0). In parte, però, perché è di pochi giorni fa l'arresto a Sorrento di una donna di 36 anni: fermata dalle forze dell'ordine per furto di una banconota da 100 euro, le è stato trovato un Pos portatile nella borsa.

Gemona, la mamma: "Ho ucciso mio figlio, gesto necessario". Cosa emerge

Gemona, la mamma: "Ho ucciso mio figlio, gesto necessario". Cosa emerge

Un gesto "mostruoso" ma "necessario". Così Lorena Venier ha definito la barbara uccisione di suo figlio Alessandro Venier , prima avvelenato e poi fatto a pezzi con un'accetta. Il corpo dell'uomo di 35 anni è stato poi nascosto sotto la calce nella cantina nella casa di Gemona , in provincia di Udine, dove mamma e figlio vivevano insieme alla compagna di lui, la colombiana Mailyn Castro Monsalvo , 30 anni e anche lei indagata. L'autrice materiale dell'assassinio però sembra essere la sola Lorena, stimata caposala nell'ospedale locale, e questo non può non sconvolgere proprio come le sue parole. La donna, per circa tre ore, ha parlato davanti al magistrato, spiegando nel dettaglio ciò che è accaduto. Una ricostruzione così circostanziata che ha portato la Procura a contestare l'aggravante della premeditazione . Il giorno dell'omicidio infatti non sarebbe casuale: Venier è morto alla vigilia della partenza per la Colombia, il luogo dove l'uomo aveva deciso di andare a vivere insieme a Mailyn e alla figlioletta che i due hanno avuto appena 6 mesi fa. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43567709]] Una scelta non condivisa né dalla stessa Mailyn né da Lorena, secondo quanto riporta l'edizione friulana del Messaggero Veneto . Il movente, insomma, non sarebbe la semplice "ignavia" di cui era stato accusato in un primo momento l'uomo, che non aveva un lavoro, pesava sullo stipendio della madre e non collaborava alla gestione della casa. Il giornale riferisce ancora che la signora Venier non voleva perdere quella che ha definito con il magistrato " la figlia che non aveva mai avuto " e con la quale si era cementato un sentimento di forte affetto, ricambiato. Un affetto diventato alleanza soprattutto dopo la nascita della bimba. Chiarita, intanto, la dinamica dell'omicidio: Venier sarebbe stato dapprima stordito con una forte dose di farmaci (nella disponibilità della mamma e della compagna, a cui era stata diagnosticata una depressione post partum ) e poi soffocato con un cordino. Una volta morto sarebbe cominciata l'operazione di sezionamento del cadavere per occultarlo. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43577067]] Il "patto" però ha retto per cinque giorni, poi giovedì mattina la giovane colombiana è passata accanto al bidone con i resti del compagno e ha deciso di chiamare il 112 per chiedere l'intervento delle forze dell'ordine, costituendosi. La donna è particolarmente provata: oggi pomeriggio doveva essere sottoposta, a propria volta, all'interrogatorio nel carcere di Trieste, ma è stata colta da malore e trasferita in ambulanza in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi ma è guardata a vista - così come la suocera - per scongiurare gesti autolesionistici .

La sinistra canta vittoria? Paragone: "I giudici faranno vincere la destra ovunque"

La sinistra canta vittoria? Paragone: "I giudici faranno vincere la destra ovunque"

"Giorgia Meloni sull'immigrazione è stata un disastro. Oggi dovrebbe soltanto chiedere scusa, e invece lei che fa? Preferisce usare il capro espiatorio delle toghe rosse europee". Michele Gubitosa del Movimento 5 Stelle va all'assalto della premier dopo la sentenza della Corte Ue sulla definizione dei paesi sicuri, colpo al sistema Albania del governo visto con favore da molti Paesi dell'Unione. Il grillino è ospite di 4 di sera su Rete 4, insieme tra gli altri a Gianluigi Paragone: "I centri in Albania un fallimento? No, assolutamente, ma lo diranno anche gli elettori e si vedrà nei sondaggi - afferma il giornalista -  se tu metti la parola migrazione accanto alla sinistra ti copri gli occhi e ti tremano i polsi. Se metti la parola migrazione accanto alla centrodestra ti senti più sicuro". Per Paragone l'aumento dei migranti arrivati in Italia nell'ultimo anno è dovuto soprattutto "al ruolo che la Russia sta giocando in Libia per destabilizzare l'area del Mediterraneo e quindi la porta d'accesso all'Europa", spiega l'ex parlamentare. Sui centri in Albania Paragone osserva che "il governo italiano ha anticipato quello che è il modello che l'Europa adotterà dal giugno del 2026. E tra l'altro quel tipo di modello ha delle maglie ancora più rigide. Quindi l'Italia in questo ruolo di battistrada si è assunto anche il rischio di una sperimentazione". E i giudici Ue? "La Corte Europea ribadisce un concetto che secondo me fa a cazzotti con quello che è scritto e che entrerà in vigore dal giugno del 2026 - afferma Paragone - Qual è il concetto secondo me preoccupante? È che si riducono sulla materia delle migrazioni gli spazi per fare politica. Il governo italiano vuole fare politica, ha fatto politica e il giudice europeo purtroppo sta negando questo spazio". Il risultato? È scontato: "In tutta l'Europa vinceranno le destre, non vincerà la sinistra".