Gravina “Febbre mondiale uno stimolo, ipotesi stage azzurro”

Gravina “Febbre mondiale uno stimolo, ipotesi stage azzurro”

ROMA (ITALPRESS) – Un play-off in cassaforte e due partite ancora da giocare per mettere nero su bianco quello che sarà il percorso verso il Mondiale della nazionale di Gennaro Gattuso. Al probabile spareggio di marzo ( semifinale il 26 marzo, l'eventuale finale il 31 dello stesso mese ) gli azzurri vogliono arrivarci nel migliore dei modi. “Appellandomi alla sensibilità della Lega Serie A e del presidente Simonelli c'è l'ipotesi di uno stage, che potrebbe essere il 9-10 febbraio per dimezzare i tempi di distacco dal 16 novembre al 26 di marzo. Mi sembra ci sia disponibilità e apertura a parlarne”, ha spiegato il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Al contrario è “remota l'idea dello spostamento di una giornata di campionato, basti vedere le finestre di impegni, con le competizioni internazionali e la Coppa Italia”, le sue parole, in riferimento alla possibilità di un cambio data per la 30esima giornata, quella più vicina alla semifinale. Quel che è certo è che “la febbre mondiale c'è, ma è positiva, di quelle che danno stimolo ed entusiasmo. Non daremo la tachipirina ai nostri calciatori, vogliamo conservarla questa febbre”, ha aggiunto Gravina che ha sottolineato come si corra “ il rischio di vincere sette partite su otto e arrivare secondi” . La sconfitta per 3-0 con la Norvegia può togliere valore allo scontro diretto di novembre, ma l'ultima vittoria contro Israele fa ben sperare in vista del futuro. Una sfida, quella di Udine, accompagnata dalle polemiche . “ La partita non andava giocata? Noi facciamo calcio, dovevamo perdere e subire una penalizzazione e non andare al Mondiale? E mandare ai Mondiali proprio Israele, la squadra che non vogliono che partecipi? Faccio fatica a capire queste contorsioni di un pensiero che non mi appartiene. Chi ha pensato questo ha detto una grande idiozia. Dobbiamo aggregare, stare insieme, il clima all'interno dello stadio tra tifosi israeliani e italiani è stato di festa, di gioia e serenità. Chi ha vinto ha vinto e chi ha perso ha perso, stesso tenore anche con la dirigenza della federazione israeliana”, ha spiegato Gravina. – foto Ipa Agency – (ITALPRESS).

“Dovevamo perdere e non andare al Mondiale? E ci mandavamo proprio loro?”: la risposta di Gravina dopo Italia-Israele

“Dovevamo perdere e non andare al Mondiale? E ci mandavamo proprio loro?”: la risposta di Gravina dopo Italia-Israele

“Dovevamo perdere e subire una penalizzazione e non andare al Mondiale? E mandavamo ai mondiali proprio Israele, la squadra che non vogliono che partecipi?”. Di Italia-Israele – finita 3-0, con gli azzurri che hanno ottenuto l’aritmetica certezza dei playoff per qualificarsi ai Mondiali 2026 – se ne è parlato tanto prima, durante e adesso anche […] L'articolo “Dovevamo perdere e non andare al Mondiale? E ci mandavamo proprio loro?”: la risposta di Gravina dopo Italia-Israele proviene da Il Fatto Quotidiano .

Francia: respinte mozioni censura, Lecornu va avanti

Francia: respinte mozioni censura, Lecornu va avanti

Sebastien Lecornu incassa la 'fiducia' dell'Assemblea Nazionale e si prepara alla battaglia parlamentare sul Bilancio. L'aula ha respinto entrambe le mozioni di censura presentate da La France Insoumise e dal Rassemblement National: le due mozioni non hanno ottenuto i 289 voti necessari a far cadere il governo e si sono fermate rispettivamente a 271 e 144 voti. Passaggio chiave, la decisione dei Socialisti di non votare contro l'esecutivo dopo l'annuncio di Lecornu sul rinvio della contestatissima riforma delle pensioni, bandiera del macronismo, approvata nel 2023 senza voto parlamentare e messa momentaneamente nel cassetto per garantire la sopravvivenza dell'esecutivo. Lecornu, subito prima del voto, ha parlato di "momento di verita' tra l'ordine repubblicano e il disordine", e ha chiesto ai parlamentari di non "tenere in ostaggio il bilancio". Ma superato l'ostacolo della 'sfiducia' e' proprio sull'approvazione della manovra che il Parlamento entra in un terreno inesplorato. Il dibattito sul bilancio iniziera' la settimana prossima, Lecornu ha promesso di non ricorrere all'articolo 49.3 della Costituzione, la procedura che consente l'adozione di un disegno di legge senza voto in Assemblea Nazionale, a meno che una mozione di censura non rovesci il governo. L'escamotage costituzionale ha consentito l'adozione di tutti i bilanci dal 2022, ma il passo indietro dell'esecutivo rende l'Assemblea Nazionale un campo di battaglia permanente, dove ciascuna misura dovra' essere negoziata fino all'ultimo articolo. La sinistra radicale degli Insoumis, degli Ecologisti e dei Comunisti, definisce "inaccettabili" i tagli previsti dalla manovra, i Socialisti promettono di "correggere un bilancio molto ingiusto" e "recessivo" e strappare nuove concessioni al governo. "Combatteremo per proteggere i francesi, passo dopo passo, articolo dopo articolo, emendamento dopo emendamento", assicura Jean-Philippe Tanguy del Rassemblement National. Il blocco macronista e' frammentato e la destra moderata dei Repubblicani e' alle prese con faide interne che potrebbero ricadere sulla tenuta del governo. Lo spettro dell'instabilita' incombe sulla Francia dallo scioglimento dell'Assemblea deciso da Emmanuel Macron nel giugno 2024 e non si e' ancora dissipato. Dalle elezioni, il Parlamento francese e' diviso come non mai nella storia della Quinta Repubblica, con tre blocchi che hanno impedito a ben tre governi di ottenere una chiara maggioranza. Il secondo esecutivo Lecornu - dopo il primo durato appena 14 ore, anche questo un record dall'inizio della Quinta Repubblica nel 1958 - e' il quarto in meno di un anno e mezzo e il sesto dalla rielezione di Macron nel maggio 2022. I prossimi mesi saranno un'incognita.

Mattarella alla Fao: "L'obiettivo di un mondo senza fame è ancora da attuare"

Mattarella alla Fao: "L'obiettivo di un mondo senza fame è ancora da attuare"

(Agenzia Vista) Roma, 16 ottobre 2025 "È un triste paradosso che proprio mentre crescono le conoscenze, le risorse e le potenzialità tecnologiche, anche con rilevanti applicazioni al settore agricolo, assistiamo a nuovi scenari di carestia, a inaccettabili sperequazioni e a un regresso di quel sistema multilaterale, unico paradigma in grado di dare vere risposte a questi bisogni. Si tratta di una inversione di rotta incomprensibile e inaccettabile. Le Istituzioni multilaterali più direttamente impegnate nella lotta all'insicurezza alimentare sono strumenti preziosi ed esprimono consapevolezza della indivisibilità dei destini umani", lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando alla Fao. Quirinale Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev