
Il mondo del running veneto piange Anna Zilio, 39 anni, maratoneta di Marano Vicentino trovata senza vita a Verona. Laureata in giurisprudenza, era atleta di talento con numerosi piazzamenti e record personali. Il ricordo commosso delle società sportive: "Siamo devastati". Continua a leggere
Tadej Pogacar è stato l'assoluto e indiscusso dominatore della stagione ciclistica appena conclusa, mietendo straordinari successi e nuovi record. Ma il fuoriclasse sloveno ha attraversato anche momenti di profonda crisi, che lo hanno portato oltre i propri limiti: "L'ho visto più che stanco, esausto. Non si riposa mai e la gente spesso non lo aiuta" Continua a leggere
L’anniversario è stato simbolicamente festeggiato all’indomani della Giornata Mondiale della Salute Mentale
"Assurdo premiare Hamas , riprendetevi la mia onorificenza". Vittorio Feltri non ci sta e si oppone al conferimento dell'Ambrogino d'oro alla Flotilla . L'idea di consegnare agli attivisti pro-Pal il riconoscimento conferito dal comune di Milano a quelli che dovrebbero essere i suoi cittadini più meritevoli "sta prendendo corpo per volontà del Pd e di altre componenti della maggioranza su cui si regge il sindaco Beppe Sala". Eppure - ricostruisce Feltri sulle colonne del Giornale - la spedizione, "tra selfie e proclami, ha tentato in ogni modo di disturbare la trattativa di pace che, piaccia o no, è stata portata a compimento da Trump, con il sostegno fattivo di Giorgia Meloni e di ventidue Stati, Israele e Hamas compresi", che "i quaranta italiani imbarcati in quell’avventura non hanno mai chiesto la liberazione degli ostaggi" e che "tornati in patria, i loro amici hanno messo a soqquadro le città , ferito cinquanta agenti, bloccato treni e tangenziali. Altro che missione di pace: scenografia per un paio d’ore di gloria". Atti di violenza che si sono consumati proprio in quel Comune, Milano, che ora "pensa di premiarli", mentre "Sala, davanti all’indignazione, si è lavato le mani nel catino di Ponzio Pilato arrivato per l’occasione dal museo dei don Abbondio – e ha fatto sapere, tramite l’ufficio stampa, che la decisione spetta al Consiglio comunale. Peccato che la proposta arrivi proprio dai pezzi grossi della sua maggioranza". La riconsegna dell'Ambrogino d'oro è stata "minacciata" anche da Annamaria Bernardini de Pace. Il noto avvocato "ha reagito da milanese vera", annunciando la restituzione in caso la sinistra dovesse davvero dare seguito ai suoi intenti. "Non da sola: anch’io farò lo stesso", avverte il fondatore di Libero, ricordando che "quell’onorificenza, simbolo di una città libera, operosa e solidale, non può essere consegnata a chi ha scelto la propaganda al posto della pietà e l’odio ideologico al posto della compassione". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44547853]] Insignito con l’Ambrogino d’oro nel 2006, Feltri ammette che quell'"immensa gioia" provata "si trasformerebbe in onta se lo conservassi dopo che gliel’hanno venduta, l’anima. Perché Milano non è mai stata neutrale fra chi salva vite e chi le usa come bandiere. Premiare i simpatizzanti – più o meno consapevoli – dei boia del 7 ottobre sarebbe uno sfregio alla memoria civile della città e al suo umanesimo laico". Insomma, "altro che pluralismo di idee: sarebbe il trionfo dell’ipocrisia, l’ennesima carezza ai finti pacifisti che odiano in nome dell’amore. Consegni pure, Sala, i suoi Ambrogini alle comparsate mediatiche. Noi, il nostro, lo restituiremo. E insieme restituiremo a Milano, speriamo, la dignità che merita".
Oggi la decisione sull'autopsia
Accordo con la FITP per portare in chiaro le sfide azzurre e avvicinare un pubblico sempre più ampio al tennis
(Adnkronos) - L'intervista di Adnkronos all'autore - con Ghira e Guido - del massacro del Circeo nel 1975 e dell'uccisione di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano nel 2005
(Adnkronos) - Il post: "Spero solo che se esiste una giustizia la pagherai per avermi tolto chi per me era una sorella"
“Fino a qui non ho proferito parola, mentre sulla questione si è detto di tutto”, per la prima volta Mara Venier rompe il silenzio sul “caso Gabriele Corsi“. La presenza del conduttore nella “Domenica In” corale, la diciassettesima per la conduttrice veneta, era stata annunciata in pompa magna alla presentazione dei palinsesti Rai, successivamente l’azienda […] L'articolo “Fino a qui non ho proferito parola, mentre sulla questione si è detto di tutto. Mi hanno raccontata come quella che non voleva dividere la scena ma era un atto d’amore”: così Mara Venier su Gabriele Corsi proviene da Il Fatto Quotidiano .
MILANO (ITALPRESS) – Marco Toro, Presidente e Amministratore Delegato di Nissan Italia, è stato premiato da Forbes Italia tra i migliori 100 CEO in Italia nel 2025. Tra i suoi requisiti ritenuti fondamentali per il riconoscimento: innovazione, sostenibilità e fattore umano. “Ho avuto il piacere di partecipare agli Italian CEO Awards 2025 e di essere premiato come uno dei 100 Top Manager dell'anno da Forbes Italia. Questo premio rappresenta più di un semplice trofeo perchè, oltre a dare valore alla linea manageriale adottata in questi anni da me e il mio team, certifica l'impegno e i risultati raggiunti dall'intera squadra di Nissan Italia in un contesto di mercato in costante cambiamento. Il mio grazie va a tutte le persone che mi accompagnano ogni giorno in azienda, dai collaboratori più stretti alle risorse più giovani: solo grazie al loro impegno e partecipazione è possibile affrontare le sfide di ogni giorno e raggiungere grandi traguardi come questo. Un ringraziamento speciale va a Forbes Italia per avermi attribuito questo importante riconoscimento” ha commentato Marco Toro. Foto: ufficio stampa Nissan Italia (ITALPRESS).
(Adnkronos) - "Il pentimento a parole, l'avvicinamento ai parenti delle parti lese, beh, io credo sia tutta una 'baracconata' volta a lucrare benefici. Un ragazzo che come me, a venti anni, è stato inchiodato a vita a un episodio come quello del Circeo, deve dimostrare con i fatti di essere cambiato". A parlare all'Adnkronos dal carcere di Velletri dove è detenuto, è Angelo Izzo, autore, nel 1975 insieme a Gianni Guido e Andrea Ghira, del delitto costato la vita alla 19enne Rosaria Lopez e, nel 2005, dell'uccisione di Maria Carmela Linciano e Valentina Maiorano a Ferrazzano. Difeso dall'avvocato Rolando Iorio, da ieri mattina è anche lui dottore in legge con una tesi su 'Il lato oscuro dell'illuminismo giuridico' . "Il pentimento - dice - è una parola particolare che attiene più alla interiorità di un essere umano, e che pertanto io penso non vada esibito. Gli spogliarelli dell'anima sono uno spettacolo miserevole cui ho assistito troppe volte. Al contrario, considero una forma di pentimento vero e serio il fatto che io, da sempre amante del lusso e di una vita sopra le righe, devolva parte del denaro che mi passa fra le mani ad associazioni benefiche, facendo qualche modesto sacrificio". Definito più volte 'mostro' dalle cronache, si smarca da una etichetta in cui dice di non riconoscersi. "Non credo esistano i mostri, credo invece ogni uomo messo sotto pressione possa commettere atti mostruosi. Io, certamente, pur avendo commesso atti che oggi condanno, non sono mai stato un mostro. Semmai una nefasta sensibilità, una fedeltà incondizionata all'amicizia, una convinzione di dover rendere conto ad una 'comunità fantasma', hanno spinto me, una persona generosa e gentile, portata all'amore per il prossimo, a snaturarmi facendo cose sbagliate e orribili. I fatti di sangue sono irreparabili, inevitabilmente si prova a rimuovere; però, più che il singolo delitto, tendo, forse sbagliando, a rimuovere quello che sono stato, non in quella singola ora o in quella singola circostanza, ma in generale un Angelo in cui non mi riconosco più". (di Silvia Mancinelli)
All’Olimpico la vittoria sui nerazzurri manca dal 2016 e il tecnico ha perso le ultime 8 sfide
A Milano la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza con la quale il gip del Tribunale milanese ha disposto 8 misure cautelari (7 custodie in carcere e uno agli arresti domiciliari) nei confronti di 7 cittadini italiani e un cittadino serbo, ai quali vengono contestati a vario titolo i reati di rapina aggravata, sequestro di persona aggravato, porto in luogo pubblico di armi, possesso di segni distintivi in uso ai Corpi di Polizia e ricettazione in concorso. L'indagine condotta dai poliziotti della Squadra Mobile e coordinata dalla Procura di Milano ha permesso di identificare gli autori di due rapine a mano armata commessi il 23 febbraio e il 21 marzo 2024, rispettivamente ai danni di un laboratorio orafo e di una gioielleria. Nella prima rapina avvenuta in un laboratorio orafo in via Lodovico il Moro, tre uomini a volto coperto che indossavano capi di abbigliamento e segni distintivi in dotazione alla Polizia Locale, hanno simulato davanti al titolare del laboratorio l'arresto di un quarto complice vestito con abiti civili, mentre un quinto complice era rimasto all'esterno con funzione di palo. Sono così riusciti ad accedere all'interno del laboratorio orafo e hanno minacciato lo stesso titolare e la dipendente con una pistola. Dopo aver legato i loro polsi con fascette da elettricista, hanno preso il telefono cellulare del titolare e hanno sottratto gioielli grezzi e oro lavorato per un valore commerciale complessivo di circa 100mila euro. Dopo aver chiuso a chiave le vittime nei locali del laboratorio, i rapinatori si sono allontanati facendo perdere le proprie tracce.
Il marchio italiano Ovs ha inaugurato il suo primo negozio in India, situato a New Delhi, segnando un’importante tappa nella sua strategia di espansione internazionale. Con un concept che riflette lo stile distintivo dei suoi store in Italia, Ovs mira a consolidare ulteriormente la sua presenza globale nel dinamico mercato indiano della moda.
Alitalia congeda 1.953 dipendenti. Avranno diritto soltanto alla Naspi, per l’indisponibilità del governo Meloni a rinnovare la cassa integrazione. Caduto nel vuoto l’appello dei sindacati