
Non solo le formiche: anche le cimici avevano già inventato l'agricoltura (batterica)
Insetti che convivono con batteri e funghi. In alcuni formicai veri laboratori di microbiologia
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Putin propone la pace in cambio del pieno controllo della regione ucraina del Donetsk. Trump valuta l’offerta e prepara un vertice con il leader russo a Budapest, mentre l’Europa rilancia e propone un piano politico per evitare un accordo bilaterale che escluda Kiev. Continua a leggere
Un’intervista di Maria Latella a Giorgia Melon i ha provocato uno sciopero al Sole 24 Ore. Una querelle nata perché la giornalista non è assunta nel quotidiano economico-finanziario, ma solo una collaboratrice. Il giornale è uscito ieri in edicola con 20 sole pagine. L’intervista è stata pubblicata mentre alla conferenza stampa sulla manovra a Palazzo Chigi erano presenti due giornalisti del quotidiano. Per questo è esplosa la protesta della redazione e il Comitato di redazione ha convocato un’assemblea che ha votato all’unanimità l’astensione dal lavoro. Il direttore Fabio Tamburini prima ha tentato di gettare acqua sul fuoco dicendo che avrebbe firmato a quattro mani l’intervista a Meloni insieme a Latella. Poi, di fronte al rifiuto del comitato di redazione di revocare lo sciopero, ha deciso di fare uscire comunque il quotidiano di Confindustria. Anche se in foliazione notevolmente ridotta. Il Fatto Quotidiano racconta che il Cdr ha accusato Tamburini di comportamento antisindacale. Il direttore era stato già sfiduciato nel 2020 con il 72,4% dei voti proprio a causa dell’uso di collaboratori esterni. Da allora i rapporti sono peggiorati. Intanto alcuni giornalisti del Sole hanno vinto cause di lavoro contro l’azienda che li aveva messi in cassa integrazione a zero ore per prepensionarli. Una giornalista ha vinto cause per demansionamento subìto al rientro dalla maternità. L’uscita del giornale nonostante lo sciopero ha scatenato la reazione della redazione che si è riunita in una nuova assemblea ieri che ha deciso di scioperare ancora, annunciando che oggi il giornale non sarà in edicola e il sito non sarà aggiornato. Questo, si legge nel comunicato, «per protestare contro la grave condotta anti sindacale della direzione che ha inteso far uscire comunque il numero di sabato 18 ottobre, nonostante lo sciopero proclamato all’unanimità il giorno precedente». «In un contesto che vede la premier sottrarsi spesso alle domande dei giornalisti, fino ad arrivare addirittura a vantarsene con i grandi del mondo durante il summit di Anchorage» continua il comunicato «ribadiamo il sempre più concreto rischio di approdare a una deriva nella quale gli interlocutori istituzionali si sceglieranno gli intervistatori e l'opinione pubblica potrà contare su un'informazione accuratamente selezionata e compiacente. Una deriva nei confronti della quale non possiamo restare a guardare». «Ci scusiamo con i lettori per la mancata copertura della cronaca di questi giorni» conclude la nota «e soprattutto per il prodotto indecoroso e non all’altezza della storia del Sole 24 Ore andato in edicola sabato 18 ottobre: un’accozzaglia di pezzi raffazzonati, a puro contorno dell'intervista alla premier. Un risultato indecente, da annoverare come peggiore numero del quotidiano mai realizzato». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44620330]] La vicenda ha portato all’espressione di solidarietà da parte della Federazione nazionale della stampa, che parla di «un atto grave e inaccettabile». «Editori e direttori non possono usare i giornalisti a loro piacimento, scavalcandoli quando il diktat è utilizzare un intervistatore gradito» aggiunge la nota. Sulla stessa linea le dichiarazioni dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai. Anche il Pd, per bocca del deputato Andrea Casu, interviene sulla vicenda. «Penso che la democrazia stia vivendo un momento particolarmente difficile. Con il governo Meloni la libertà di stampa è continuamente sotto attacco». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44620462]]
La sconfitta della Roma contro l'Inter all'Olimpico segna ancora una volta in negativo il già disastroso score di Gasperini da avversario dei nerazzurri. In 10 anni, e 20 partite giocate, è riuscito a vincere solo una volta contro la sua ex squadra e da 9 gare esce sempre con un KO. Continua a leggere
La docente di Scienze dell'educazione ideò il programma di scambio per i giovani universitari europei. Ogni anno sono 300 mila gli studenti che ne beneficiano
I rossoblù incappano nella prima sconfitta stagionale al "Barbetti" . Gli ospiti passano nel secondo tempo con le reti di Spavone e Tessiore .
SARR 6: è graziato dal palo sul rasoterra di Blesa, nulla può sulla rete di testa di Frabotta, non arriva...
Dans un court entretien accordé au média Brut, Kylian Mbappé a partagé ses impressions sur sa nouvelle vie en Espagne, un peu plus d’un an après son arrivée au Real Madrid à l’été 2024. L’adaptation (…)
È caccia al reperto, che potrebbe contenere la “firma” degli autori dell’attentato. I carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche (Ris) sono al lavoro sui resti dell’ordigno rudimentale che giovedì sera ha semidistrutto le due auto del giornalista della Rai Sigfrido Ranucci, davanti alla sua abitazione a Campo Ascolano, sul litorale a sud di Roma. Obiettivo degli investigatori dell’Arma è analizzare il tipo di esplosivo utilizzato, un chilogrammo di polvere da sparo compressa per stringere la morsa sui responsabili del gesto, con tutta probabilità “soggetti autoctoni” che hanno agito conoscendo gli spostamenti e i tragitti del giornalista. L’attenzione degli inquirenti è indirizzata anche verso l’individuazione della persona incappucciata, indicata da un testimone, che si sarebbe allontanata poco prima dell’esplosione in direzione degli alberi, forse atteso da un complice. Per questo i militari dell’Arma sono anche alla ricerca di eventuali telecamere (ieri nuovo sopralluogo). L’ordigno esploso alle 22,17, secondo una prima ricostruzione, è stato lasciato con la miccia accesa tra due vasi all’esterno della villetta. Chi ha posizionato il materiale conosceva dunque gli spostamenti del giornalista di Report, rientrato proprio giovedì nella sua abitazione. Al momento l’ipotesi più battuta dagli investigatori è che si sia trattato di un attentato su commissione, magari ad opera della malavita locale. Ma nulla viene lasciato al caso, neanche la denuncia dello stesso Ranucci di aver ricevuto una minaccia via mail dopo le inchieste sugli annidi piombo, nello specifico gli omicidi di Piersanti Mattarella e Aldo Moro: «Se continui a dare notizie su Moro ti ammazziamo». Fin dalle prime ore Ranucci ha delineato con gli inquirenti quattro o cinque tracce definite «importanti» e che «riconducono sempre agli stessi ambiti». Elementi legati alle minacce ricevute in passato per le inchieste mandate in onda dalla trasmissione. Con chi indaga - i carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati coordinati magistrati dell’Antimafia di Roma - Ranucci non ha neanche escluso che quanto avvenuto possa essere una sorta di avvertimento, una intimidazione preventiva, per servizi ancora non trasmessi. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44614172]] Intanto il giornalista è ancora sommerso dagli attestati di solidarietà. «La tensione c’è, sicuramente, perché c’è stato un cambio di passo rispetto alle minacce ricevute negli ultimi mesi. Ma c’è anche la soddisfazione per le incredibili testimonianze di affetto e solidarietà che continuano ad arrivare», ha confessato il conduttore di Report. «Sto bene, ho dormito poche ore e ho trascorso un po’ di tempo a rispondere alle migliaia di messaggi ricevuti, dalla presidenza della Repubblica alla presidenza del Consiglio, dall’Associazione nazionale magistrati alla Corte dei Conti, ai tanti sindaci: ho ricevuto offerte di tre cittadinanze onorarie e altre ne arriveranno... È bello essere considerato cittadino di tutti». Il caso è finito anche sulle pagine dei media internazionali e Ranucci si è detto commosso da tanta attenzione ricevuta. «Sto ricevendo richieste di interviste da ovunque. Per me che lavoro da trent’anni in quest’azienda è stato bellissimo: forse l’unico precedente che mi viene in mente fu la mobilitazione per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin» (la giornalista della Rai e il suo cineoperatore assassinati a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo 1994). Anche ieri sotto casa di Ranucci si è riunito un presidio di 400 persone (organizzato dalla rete “No Bavaglio”), fa sapere il giornalista, che intanto lavora «contemporaneamente alle puntate del nuovo ciclo di Report, al via domenica 26 ottobre su Rai3. A metà settimana lanceremo i temi della prima puntata». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44618508]]
E' nato un cucciolo di giaguaro al Santuario di Oaxaca, in Messico, e il suo arrivo ha una grande importanza per la sopravvivenza della specie in un paese in cui si stima che la popolazione in libertà si aggiri intorno ai 5300 individui. Nato da due individui che non possono più essere reintrodotti in natura, Yazu virà libero e consentirà la continuazione dei Panthera onca. Continua a leggere
Le forze dell'ordine sono entrate in casa dell'uomo per fermarlo. Affidato al 118, è stato trasportato in ospedale
Qualità e profitti: i dati di Assoconcerti parlano chiaro. Però manca il Codice dello Spettacolo...
Salah e compagni vogliono tornare a vincere dopo un tris di ko tra campionato e Champions
PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Raul Fernandez, in sella all'Aprilia griffata Trackhouse, vince il Gran Premio d'Australia, diciannovesimo appuntamento del Mondiale di MotoGp. Primo successo in top class per il pilota spagnolo, che precede al traguardo Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46), risalito dalla decima posizione con una grande rimonta. Nonostante i due long lap penalty scontati, Marco Bezzecchi (Aprilia) riesce ad agguantare il gradino più basso del podio. Termina quarto Alex Marquez (Ducati Gresini) davanti a Pedro Acosta (Ktm). Luca Marini (Honda) è sesto, mentre Enea Bastianini (Ktm) riemerge dalla 20^ casella chiudendo nono. A punti anche Franco Morbidelli (Ducati VR46), 15°. Caduta al 23esimo giro per Francesco Bagnaia (Ducati). Michele Pirro (Ducati), in pista in sostituzione dell'infortunato Marc Marquez, è 18° e ultimo dei piloti classificati. – foto Ipa Agency – (ITALPRESS).
Salah e compagni vogliono tornare a vincere dopo un tris di ko tra campionato e Champions
(Adnkronos) - L'ufficio del premier israeliano Netanyahu conferma che appartiene a Ronen Tommy Engel uno dei due corpi consegnati ieri sera da Hamas