Gender gap nel dolore cronico, Istisan: "Su 10 pazienti 6 sono donne"

Gender gap nel dolore cronico, Istisan: "Su 10 pazienti 6 sono donne"

Roma, 16 ott. (Adnkronos Salute) - Esiste un gender gap anche per il dolore cronico, che colpisce una percentuale maggiore di donne rispetto agli uomini. I dati Istisan registrano che tra i circa 10 milioni di italiani che soffrono di dolore cronico, il 60% della popolazione che ne soffre è composto da donne, con un coinvolgimento maggiore a partire dai 35 anni. Queste, però, spesso non lo segnalano o, quando lo fanno, non vengono ascoltate adeguatamente, segno che la disparità di genere si avverte anche in questo campo. Tanti i pregiudizi, le difficoltà e le complicazioni che le donne si trovano ad affrontare per raggiungere una diagnosi. Un percorso difficile che ha ripercussioni psicologiche, oltre che fisiche e sociali. Ad analizzare le cause e a individuare possibili soluzioni sono le ospiti di 'Dolore cronico - Una questione di genere femminile', terzo episodio del vodcast 'E tu, sai cosa si prova?', una serie realizzata da Adnkronos in partnership con Sandoz, disponibile sul canale YouTube di Adnkronos e su Spotify. "Molte patologie che si caratterizzano per dolore cronico – come l'emicrania, l'artrosi, l'artrite reumatoide o la fibromialgia – sono più frequenti nella popolazione femminile. Senza dimenticare le patologie ginecologiche, come l'endometriosi - spiega Nicoletta Orthmann, direttrice medico scientifica di Fondazione Onda Ets - Nelle donne, inoltre, si registra una maggiore tendenza alla cronicizzazione del dolore dopo un trauma. E non solo: le sindromi dolorose femminili tendono ad essere più intense, più durature e più complesse, perché spesso convivono condizioni dolorose multiple". "La medicina di genere è complessa", sottolinea Silvia Natoli, responsabile Area culturale Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) Medicina del dolore e cure palliative. "Negli ultimi anni abbiamo scoperto differenze nelle risposte ai farmaci, ma anche nell'incidenza e nella prevalenza delle malattie tra uomini e donne. È la medicina delle diversità: fattori biologici, culturali e sociali influenzano sia l'accesso alle cure sia la percezione del dolore. Del resto - chiarisce Natoli - per anni la ricerca è stata biased, cioè sbilanciata sul sesso maschile". Ascoltano il video-podcast si scopre così che "gli animali femmina non venivano usati negli studi preclinici" e che "le donne erano meno rappresentate in quelli clinici: si pensava che gli ormoni rendessero i risultati meno attendibili. Da quando gli enti regolatori hanno imposto il gender balance negli studi - illustra l'esperta - sono emerse differenze reali, anche nei processi di cronicizzazione. Per esempio, la cronicizzazione del dolore neuropatico nei topi maschi e femmine coinvolge cellule immunitarie diverse. Questo significa che molte terapie sono state sviluppate su modelli incompleti". C'è l'impegno, a "promuovere il più ampio accesso alle cure e ridurre il gender gap - afferma Ester Lauciello, Head Business Unit Retail di Sandoz - Ma come azienda crediamo non basti: bisogna garantire anche il diritto all'informazione. Le donne che soffrono devono poter accedere a informazioni complete e capillari, per compiere scelte consapevoli. Per questo collaboriamo con tutti gli attori del sistema salute – medici di medicina generale, specialisti, associazioni, società scientifiche, istituzioni – per creare una rete solida di percorsi di cura appropriati". E qualcosa sta cambiando, come rivela il terzo episodio del Vodcast 'E tu, sai cosa si prova? Comprendere e affrontare il dolore cronico', online sul canale YouTube e nella sezione podcast di adnkronos.com e su Spotify.

Da ‘ReArm’ a ‘Preserving Peace’. Il piano di riarmo Ue cambia il pelo ma non il vizio: le mani nelle tasche dei cittadini

Da ‘ReArm’ a ‘Preserving Peace’. Il piano di riarmo Ue cambia il pelo ma non il vizio: le mani nelle tasche dei cittadini

Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant. La citazione di Tacito più spesso tradotta con “fanno un deserto e lo chiamano pace”, è tornata in auge visto come gira il mondo. Per la distesa di macerie in cui Gaza è stata trasformata, certo, ma anche per la corsa al riarmo in Unione europea, con ampio sostegno del […] L'articolo Da ‘ReArm’ a ‘Preserving Peace’. Il piano di riarmo Ue cambia il pelo ma non il vizio: le mani nelle tasche dei cittadini proviene da Il Fatto Quotidiano .

FdI irride il "cortigiano" Maurizio Landini: "Hai dato un'occhiata ai prossimi ponti?"

FdI irride il "cortigiano" Maurizio Landini: "Hai dato un'occhiata ai prossimi ponti?"

A Maurizio Landini tutto è concesso. Mr. Cgil può organizzare uno sciopero anche se non è autorizzato, dunque illegale; può chiamare il suo popolo alla "rivolta sociale" e può ancora insultare Giorgia Meloni definendola " cortigiana di Trump ". Così infatti si è espresso il sindacalista durante la sua ultima ospitata nel salotto televisivo di Giovanni Floris a DiMartedì su La7. "Cosa che non ha fatto la Meloni che in realtà si è limitata a fare la cortigiana di Trump e non ha mosso un dito - ha spiegato Maurizio Landini ai telespettatori di La7 -. Per fortuna che c'erano i cittadini italiani che sono scesi in piazza e hanno difeso la dignità e l'onore di questo Paese". Floris, però, da buon conduttore gli aveva fatto notare che quel termine può essere considerato discriminatorio o sessista: "Cortigiana verrà ripreso perché è un termine in qualche modo sessista . Intende dire: stare in qualche modo sulla scia di Trump senza incidere?". "Beh, certo. Intendo stare alla corte di Trump, essere il porta borse di Trump ", si era corretto il sindacalista. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44568057]] Il video dell'intervento di Landini non è sfuggito all'account social di Fratelli d'Italia che su X ha picchiato duro, riflettendo sulla vera natura di mr. Cgil: "Landini, la scalata alla leadership della sinistra è tutta in salita e il nervosismo si vede . Con l’occupazione in crescita, provi a ritagliarti un ruolo nella politica internazionale, ma anche lì i risultati scarseggiano. Maurizio, hai già dato un’occhiata ai prossimi ponti per organizzare un altro sciopero? Landini cortigiano della sinistra ". Landini, la scalata alla leadership della sinistra è tutta in salita e il nervosismo si vede. Con l’occupazione in crescita, provi a ritagliarti un ruolo nella politica internazionale, ma anche lì i risultati scarseggiano. Maurizio, hai già dato un’occhiata ai prossimi ponti per… pic.twitter.com/rB95sbyQe0 — Fratelli d'Italia (@FratellidItalia) October 16, 2025

Incidente sul lavoro: muore autotrasportatore 67enne

Incidente sul lavoro: muore autotrasportatore 67enne

Un altro incidente mortale sul lavoro è accaduto nella mattinata di oggi, giovedì 16 ottobre, intorno alle 7.00, al porto industriale di Ravenna. Un autista di 67 anni ha perso la vita a seguito di un tragico infortunio: l’uomo, italiano di un’azienda di trasporti marchigiana, sarebbe stato investito, per cause in corso di accertamento, da […] Articolo Incidente sul lavoro: muore autotrasportatore 67enne su Radio Bruno .

Italian news publishers demand investigation into Google’s AI Overviews

Italian news publishers demand investigation into Google’s AI Overviews

Newspaper federation says ‘traffic killer’ feature violates legislation and threatens to destroy media diversity Italian news publishers are calling for an investigation into Google’s AI Overviews, arguing that the search engine’s AI-generated summaries feature is a “traffic killer” that threatens their survival. FIEG, the Italian federation of newspaper publishers, said it has submitted a formal complaint to Agcom, Italy’s communications watchdog. Continue reading...

La sartoria Tirelli-Trappetti protagonista della "Valchiria" a Roma

La sartoria Tirelli-Trappetti protagonista della "Valchiria" a Roma

Roma, 16 ott. (askanews) - Dino Trappetti, a capo della storica sartoria Tirelli-Trappetti, racconta con il costumista Edoardo Russo la preparazione per i costumi delle Valchirie per l'inaugurazione della stagione di Santa Cecilia, eccezionalmente in forma scenica, diretta dal direttore musicale Daniel Harding per la regia di Vincent Huguet. Russo spiega: "Spero che quando entreranno tutte queste Valchirie in cima sembri come se arrivi una tempesta, come se fossero nuvole di temporale".