Il pm Di Matteo:  “La Commissione Antimafia sta allontanando la verità sulle stragi. Cosa Nostra non era sola”

Il pm Di Matteo: “La Commissione Antimafia sta allontanando la verità sulle stragi. Cosa Nostra non era sola”

L’indagine della Commissione Antimafia sulla strage di via d’Amelio? “Il mio convincimento è che stia allontanando, probabilmente definitivamente, la possibilità di arrivare ad una verità completa sulle stragi”. Parola di Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Direzione nazionale Antimafia e magistrato esperto delle indagini sulle bombe del 1992 e 1993. Di Matteo è intervenuto al […] L'articolo Il pm Di Matteo: “La Commissione Antimafia sta allontanando la verità sulle stragi. Cosa Nostra non era sola” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Gaza, perché l'aiuto non arriva: i camion sequestrati dalle milizie armate

Gaza, perché l'aiuto non arriva: i camion sequestrati dalle milizie armate

(Adnkronos) - Erede di una risoluzione approvata nel pieno della crisi, il sistema delle Nazioni Unite UnOps–Un2720 è diventato in pochi mesi l'infrastruttura amministrativa e tecnica attraverso cui passa (o dovrebbe passare) la gran parte degli aiuti diretti a Gaza. La sua origine è la Risoluzione 2720 del Consiglio di Sicurezza, adottata il 22 dicembre 2023, che ha chiesto al Segretario generale di istituire un meccanismo capace di facilitare, coordinare, monitorare e verificare l'ingresso dei beni umanitari nella Striscia tramite Paesi non parte al conflitto. Ma andando oggi sul sito di questa struttura , l'Adnkronos ha potuto verificare una serie di numeri che fanno impressione: negli ultimi due mesi quasi 40mila pallet sono stati scaricati ai varchi che oggi consentono l'accesso alla Striscia, che corrispondono a circa 40mila tonnellate di aiuti alimentari, medici, energetici. Di questi, circa 30mila sono stati raccolti, ma solo 4.200 sono giunti alla destinazione prevista a Gaza. Ben 25.700 pallet (ovvero 23.350 tonnellate), dopo essere partiti su 1753 camion, sono stati “intercettati”, questa la definizione delle Nazioni Unite “o pacificamente da persone affamate, o con la forza da soggetti armati, durante il transito a Gaza”. Dunque solo un decimo degli aiuti disponibili al confine della Striscia è arrivato senza intoppi alle persone che ne avevano bisogno secondo le agenzie che stanno lavorando sul campo (tra tutte, il Wfp, programma alimentare mondiale; ma ci sono anche Unicef, Croce Rossa/Mezzaluna Rossa, Medici Senza Frontiere, Organizzazione mondiale della Sanità e altri). Il resto dei carichi è stato bloccato e svuotato da civili disperati o sequestrati dalle milizie di Hamas che tuttora controllano buona parte del territorio e della popolazione. Questi dati, che sono forniti dalle Nazioni Unite e che non specificano quale percentuale degli aiuti “persi” sia opera di forze militari locali, ricalcano la linea difensiva del governo israeliano quando si tratta della crisi alimentare a Gaza: cibo e medicine ci sono ma sono spesso sequestrati da Hamas che sceglie se, come e a chi distribuirli, e a quale prezzo (nonostante si tratti di aiuti gratuiti). L'obiettivo di UnOps-Un2720 non è sostituire le agenzie umanitarie né gli attori logistici esistenti, bensì fornire un punto unico di ingresso, una lingua comune e una catena di responsabilità verificabile, con etichette e codici univoci associati a ogni collo. Opera in modo neutrale ed è guidato dall'ex ministra olandese Sigrid Kaag. Che a gennaio 2025 è stata nominata anche Coordinatrice Speciale per la pace nel Medio Oriente, ed è sposata con Anis al-Qaq, ex ambasciatore palestinese e politico di Fatah. Dunque questi numeri, poco conosciuti, disegnano uno scenario parzialmente diverso rispetto a quanto raccontato in questi giorni.