Rischi del web, Colosimo all'Onu: "La mafiosfera sempre più intrinseca nella società"

Rischi del web, Colosimo all'Onu: "La mafiosfera sempre più intrinseca nella società"

"La 'mafiosfera' (il modo in cui le organizzazioni criminali operano e comunicano online attraverso social network, simboli e racconti, ndr) ormai è così intrinseca alla società, soprattutto alle nuove generazioni, che rischia di diventare un vero e proprio passo indietro nella lotta alla criminalità organizzata". E' l'allarme lanciato da Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare antimafia, nel suo intervento al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite per l'evento "Organized crime in the social media age", nel corso del quale e' stato presentato il rapporto della Fondazione Magna Grecia "Le mafie nell'era digitale. Focus TikTok". "E' un problema di valori che riguarda tutte le nazioni - ha spiegato Colosimo - in tempi in cui il criminale e' un eroe, le istituzioni qualcosa da combattere, il denaro facile è glamour e il lavoro quasi un disvalore. Quanto accaduto a Palermo, con l'omicidio di un ragazzo che voleva solo sedare una rissa nel cuore della movida, e' di una straordinaria gravita' anche per quello che è successo dopo: la prima reazione del giovane che ha sparato e ucciso e' stata quella di prendere lo smartphone e postare su TikTok un videoselfie con sullo sfondo un audio di Toto' Riina. Nuove generazioni e nuove tecnologie sono due aspetti dello stesso allarme - ha ammonito la presidente della Commissione antimafia -: oggi la criminalità organizzata è  silente, la gente non scende più in piazza come ai tempi delle stragi e tutto diventa terribilmente "normale", fino a trasformare un omicidio in una notizia social. E' questo il rischio più grande da scongiurare"

Gigio Donnarumma, la profezia sul Milan sconcerta i tifosi rossoneri

Gigio Donnarumma, la profezia sul Milan sconcerta i tifosi rossoneri

Da Manchester, Gianluigi Donnarumma osserva la Serie A con l’occhio esperto di chi ne conosce ogni sfumatura. Cresciuto nel Milan , oggi difende la porta del Manchester City , dopo l’esperienza al Psg che gli ha portato la Champions League contro l’Inter, ma il legame con il calcio italiano resta forte. Lontano da casa, ‘Gigio’ segue con attenzione la corsa scudetto: “Il campionato italiano è bellissimo, sarà avvincente ed equilibrato, con tante squadre in lotta”. Alla domanda su chi possa vincerlo, il portiere non esita: “ Il Milan di Allegri l’ho visto molto bene — dice sicuro —, hanno svoltato, penso faranno un grandissimo campionato e spero che se la giocheranno fino in fondo”. Parole che rivelano affetto e nostalgia per la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio: “Il Milan sta facendo molto bene con Allegri, il Napoli si deve confermare con Conte, farà un grandissimo campionato — aggiunge —. E poi c’è l’Inter, la Juve e anche la Roma”. E chissà cosa ne pensano i tifosi rossoneri della "profezia" di Gigio, con cui i rapporti sono eufemisticamente tesi... [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44538580]] A Manchester, però, Donnarumma ha trovato un ambiente ideale per crescere e tornare protagonista: “ La società mi ha accolto bene, mi ha voluto fortemente , i compagni mi vogliono bene, mi hanno fatto sentire a casa — aggiunge —. Sono in un posto speciale”. Non mancano gli elogi per Pep Guardiola : “Uno spettacolo, un onore essere allenati da lui — dice ancora —. Quando parla ti incanti ad ascoltarlo, con lui posso crescere ancora tanto”. Con la Nazionale, l’obiettivo è chiaro: “Non dobbiamo sottovalutare nessuno... vedrete un’Italia che ha voglia di andare al Mondiale”. Infine un commento sulla Serie A: “Premier, Ligue 1? Ogni campionato è un capitolo a sé — conclude —, da noi c’è più tattica, in Inghilterra sono più fisici, in novanta minuti attaccano e difendono, non c’è mai sosta. Io sono contento di essere lì, al City, un grandissimo club, sono contento della scelta che ho fatto, spero di rimanere a lungo”. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44429048]]

Gibilterra, sommergibile russo alla deriva: "Rischi enormi", cosa sta succedendo

Gibilterra, sommergibile russo alla deriva: "Rischi enormi", cosa sta succedendo

Un sommergibile russo, in avaria dalle parti di Gibilterra , rischia di esplodere a causa di perdite di carburante. Si tratta dell'imbarcazione d’attacco Novorossiysk , motore diesel-elettrico, entrata in servizio nell’agosto 2014. A bordo ci sarebbero 52 uomini d’equipaggio e 6 tubi lanciasiluri, come si legge su Italia Oggi . La prima emersione risale al 27 settembre scorso al largo di Gibilterra. Da quel momento le Marine alleate sono alle calcagna del sommergibile. Il mezzo farebbe parte della flotta russa del Mar Nero. Su Telegram si dice che il battello, di solito in servizio nel Mediterraneo, abbia avuto un guasto, con il carburante finito a gocciolare nella sentina (parte bassa dell'imbarcazione). Il rischio ora è che si inneschi un incendio con conseguente esplosione dei siluri presenti a bordo. Sempre da Telegram, inoltre, emerge un'informazione che, se confermata, sarebbe allarmante per il sommergibile: sul mezzo non ci sarebbero né ricambi per riparare le falle né esperti in grado di risolvere il problema. Dunque, il battello starebbe continuando a viaggiare in mare con il rischio di esplodere da un momento all'altro. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44582044]] Non si sa, però, perché il Novorossiysk si trovasse nello Stretto. Le ipotesi sono due: o era in missione spia oppure stava trasportando qualcosa o qualcuno. Al 9 ottobre, come riportato dallo UK Defense Journal, il battello sarebbe riuscito a spingersi, navigando in superficie, al largo delle coste francesi della Bretagna . Lì una nave militare olandese l'avrebbe seguito fino all’incontro col rimorchiatore russo d’altura Yakov Grebelsky. Considerato il passaggio nella Manica, sono intervenuti poi anche gli inglesi tramite la Royal Navy. Al largo di Gibilterra, invece, il sommergibile è stato tallonato dalla motovedetta HMS Cutlass. Da Mosca hanno smentito tutto. In un comunicato della Flotta del Mar Nero riportato dall'agenzia Tass si spiega che il Novorossiysk non ha avuto alcun guasto. Sarebbe emerso solo perché "secondo le regole internazionali di navigazione, i sottomarini transitano per la Manica navigando esclusivamente in superficie". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44577333]]

Castel d'Azzano, Maria Luisa Ramponi cammina tra le macerie dopo l’esplosione del casolare

Castel d'Azzano, Maria Luisa Ramponi cammina tra le macerie dopo l’esplosione del casolare

Maria Luisa Ramponi, una dei tre fratelli accusati di aver causato l'esplosione del loro casolare a Castel d'Azzano, nel Veronese in cui hanno perso la vita tre carabinieri "resta intubata e si prosegue nel supporto farmacologico e respiratorio". Lo comunica il bollettino dell'ospedale Borgo Trento dove la donna è ricoverata in terapia intensiva generale. Intanto, in un video delle forze dell'ordine, si vede la 60enne sul tetto del casolare, tra fiamme e macerie, dopo lo scoppio

Aurelia Bis, in Liguria Anas riaffida i lavori senza una nuova gara

Aurelia Bis, in Liguria Anas riaffida i lavori senza una nuova gara

GENOVA (ITALPRESS) – Prima revocare l'appalto, poi riaffidare i lavori dell'Aurelia bis alle aziende già sotto contratto o alla seconda classificata in fase di gara, senza una nuova gara, in attesa della pronuncia del Tribunale in merito all'istanza di concordato in bianco da parte dell'impresa Ici. E' la soluzione individuata da Anas e dal viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi in una riunione che si è tenuta oggi a Genova insieme al commissario straordinario di governo Matteo Castiglioni e ai sindaci dei Comuni interessati. La ripartenza del cantiere, fermo da mesi, è prevista per l'inizio del 2026. “Procederemo con modalità diverse – ha spiegato l'Amministratore Delegato di Anas Claudio Andrea Gemme -. Su Savona sicuramente avremo la possibilità di accedere agli accordi quadro che esistono per dare esecuzione ai lavori che mancano. Sulla Spezia andremo a traguardare la seconda impresa che aveva partecipato al bando. Vorremmo velocizzare le attività ed evitare un'ulteriore azione di appalto”. Intanto verranno attivati due tavoli tecnici col territorio. “Il riavvio è possibile nei primi mesi dell'anno prossimo – ha detto Rixi -. La data di consegna viene traslata sostanzialmente di un anno e mezzo. E' evidente che questo stop, dovuto alle difficoltà che l'azienda appaltatrice ha avuto nell'ultimo anno, ha creato un ritardo che si cercherà di superare anche con accelerazioni sui cantieri, ma è fondamentale a questo punto non perdere più tempo e da subito”. “Le tempistiche le decide il giudice – ha precisato l'ad di Anas -. Noi stiamo preparando delle memorie che porteremo in tribunale il 24 ottobre, quindi a brevissimo, e che ci consentiranno di avere poi un percorso, secondo noi, più breve possibile per revocare poi il contratto. Questa è l'unica possibilità che abbiamo per dare continuità al lavoro”. “Ho dovuto sottolineare la necessità che i territori abbiano rassicurazioni sullo sviluppo di un'opera che ormai è diventata un pò lo zimbello del nostro territorio – ha commentato Marco Russo, sindaco di Savona -. Abbiamo chiesto di realizzare delle opere di mitigazione dell'impatto del cantiere sui nostri quartieri. Secondo, chiediamo di mantenere un tavolo aperto di aggiornamento e di monitoraggio. Ci è stato anche chiesto di fare sorveglianza nel cantiere per segnalare se ci saranno ritardi quando subentrerà la nuova la nuova impresa”. “Purtroppo il sistema delle imprese italiane è vittima di criticità importanti – ha aggiunto il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini -. Bisogna assolutamente correre, dove sarà completato il primo lotto abbiamo il nuovo ospedale in costruzione. L'opera è assolutamente strategica perchè collega la Val di Vara con la città, la Val di Magra e l'asse autostradale. Questo percorso ci porterà ad affrontare velocemente la ripresa dei lavori, speriamo che si concludano il prima possibile”. – foto xa8/Italpress – (ITALPRESS).

Il vicino di casa di Pamela Genini: “Ho visto Soncin accoltellarla sul terrazzo, gli gridavo di lasciarla stare”

Il vicino di casa di Pamela Genini: “Ho visto Soncin accoltellarla sul terrazzo, gli gridavo di lasciarla stare”

La polizia ha raccolto le testimonianze dei vicini di casa di Pamela Genini, la 29enne accoltellata a morte dal compagno Gianluca Soncin la sera del 14 ottobre. Uno di loro ha raccontato di aver visto il 52enne colpirla prima con schiaffi e poi "con un oggetto" sul terrazzo e di avergli gridato: "Smettila, lasciala stare". Continua a leggere

Brasile, scopre le corna allo stadio? Finisce malissimo

Brasile, scopre le corna allo stadio? Finisce malissimo

Una semplice partita di calcio in Brasile, passata quasi sotto traccia per quanto accaduto sugli spalti. Allo stadio Ilha do Retiro di Recife , poco prima del fischio d’inizio del match tra Sport Recife e Ceará SC (terminato poi 1-1) , il pubblico sugli spalti ha assistito a un episodio che ha fatto il giro del web. Un video virale ha immortalato una donna, con indosso la maglia della squadra ospite, che ha cercato qualcuno tra la folla. Pochi istanti dopo, la situazione è degenerata: la donna ha individuato il suo fidanzato (o marito) seduto accanto a un’altra donna. Davanti a centinaia di tifosi increduli, la scena si trasforma in un confronto esplosivo: “Io sono la sua donna!”, ha urlato, mentre l’uomo ha cercato invano di calmarla invitandola ad abbassare la voce . Ma la donna, furiosa e ferita, non ha ascoltato e ha proseguito a tutto gas: “È finita!”, ha gridato, prima di colpire il compagno con due o tre schiaffi in pieno viso, sotto lo sguardo attonito di chi assiste. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:37418759]] Non soddisfatta, la protagonista si è rivolta poi all’“altra”, rimasta immobile fino a quel momento, cercando di avvicinarsi anche a lei, ma l’uomo si è messo di mezzo per evitare che la lite degenerasse ulteriormente . L’intera scena, tra urla e tensione, è stata filmata e condivisa in tempo reale, scatenando migliaia di commenti e visualizzazioni sui social. “Io sono la sua donna”, così, è diventata la frase simbolo del video, che ha alimentato un acceso dibattito tra chi parla di tradimento in diretta e chi sospetta un siparietto organizzato. Per ora, però, nessuna conferma: resta solo la certezza di una serata allo stadio diventata indimenticabile per motivi tutt’altro che sportivi. Scopre le corna allo stadio, finisce male: qui il video