Altro che telemeloni: il governo rafforza l'indipendenza della Rai

Altro che telemeloni: il governo rafforza l'indipendenza della Rai

Una nuova governance per la Rai, legata al Parlamento e con l'obiettivo dichiarato di rafforzare l'indipendenza, il pluralismo e la trasparenza del servizio pubblico. È questo il cuore della proposta di legge unificata presentata oggi dalla maggioranza, che interviene in profondità sul meccanismo di nomina del Consiglio di amministrazione, sul ruolo della Commissione di Vigilanza, sulla gestione delle risorse e sull'identità editoriale della tv pubblica.Il Consiglio di amministrazione Rai, secondo la proposta, resterà composto da sette membri, ma la modalità di nomina cambia in modo sostanziale. I sei membri finora scelti con quote tra Parlamento, Governo e dipendenti saranno ora così designati: tre dal Senato e tre dalla Camera, con maggioranza dei due terzi nei primi due scrutini e maggioranza assoluta dal terzo in poi; uno dai dipendenti RAI a tempo indeterminato con almeno cinque anni di anzianità. Due membri senza diritto di voto entreranno nel Cda come osservatori: uno designato dalla Conferenza Stato-Regioni e uno dalle associazioni dei Comuni d'Italia. Scompare quindi la nomina diretta da parte dell'esecutivo (finora il Ministero dell'Economia e quello delle Imprese), riducendo, secondo la maggioranza, l'influenza del Governo nella governance dell'azienda. I membri del Cda resteranno in carica cinque anni, rinnovabili una sola volta consecutiva. Il bilancio Rai dovrà essere trasmesso all'Agcom entro 30 giorni dall'approvazione, che avrà 15 giorni per un parere tecnico prima dell'invio alla Vigilanza. Inoltre, la Rai dovrà rendicontare ogni sei mesi alla Commissione sia l'utilizzo del canone sia gli introiti pubblicitari. Tra le novità anche un canale interamente dedicato alla promozione culturale, privo di pubblicità e finanziato solo da canone o fondi pubblici. Obbligatoria anche la presentazione annuale di un piano strategico per l'innovazione digitale. Rai potrà cedere partecipazioni, ma dovrà comunque mantenere il controllo delle sue società non quotate, con un piano che dovrà rispettare criteri di trasparenza e sostenibilità. Infine, viene introdotto un freno alle riduzioni del canone: potrà calare solo in presenza di motivazioni eccezionali e non oltre il 5% rispetto all'anno precedente.

Kate Middleton, il clamoroso gesto con Charlotte: perché cambia tutto

Kate Middleton, il clamoroso gesto con Charlotte: perché cambia tutto

Kate Middleton ha saputo apprendere delle lezioni preziose dalla malattia. La principessa del Galles, da quando ha saputo del cancro, ha usato il silenzio e la riservatezza come punti di forza. Dopo l'ultima apparizione pubblica a Wimbledon - dove ha consegnato il trofeo al nostro Jannik Sinner, Kate ha lasciato spazio a un nuovo volto della famiglia reale, già amatissimo. Quale? Quello di sua figlia, la piccola Charlotte . E gli inglesi si sono subito affezionati alla bambina. Classe 2015, in un momento delicato per la famiglia reale è stata proprio lei a prendere il centro della scena grazie al sorriso dolce e a una sicurezza da veterano. Mentre la madre si ritira per dedicarsi alla salute e alla famiglia, Charlotte ha accompagnato papà William agli eventi ufficiali, affrontando con grazia il peso della visibilità . E la sua presenza alla finale degli Europei femminili in Svizzera a Basilea ha fatto molto discutere. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43393630]] La principessa ha compiuto un gesto che in qualche modo la distingue dalla mamma. La giovane ha firmato per la prima volta un messaggio pubblico, a nome suo e del padre: " W e Charlotte ". Il gesto, però, ha rotto il classico protocollo secondo il quale i reali devono utilizzare l'iniziale per firmarsi . Un episodio che mostra quanto il suo ruolo stia crescendo sempre di più. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43543122]]

Inter, non solo Lookman per Chivu: Bernabè e Nico Paz nel mirino ma Chiesa, a 9,00, potrebbe essere la sorpresa

Inter, non solo Lookman per Chivu: Bernabè e Nico Paz nel mirino ma Chiesa, a 9,00, potrebbe essere la sorpresa

A meno di un mese dall’inizio del campionato, l’Inter è un cantiere aperto, al pari del resto delle formazioni di Serie A. I nerazzurri vogliono accorciare il gap che li separa dal Napoli campione, il quale ha già aggiunto alla rosa De Bruyne, Lang, Lucca e Beukema, e farlo non sarà affatto semplice. La dirigenza interista lavora alacremente su più tavoli per regalare a Christian Chivu un roster di livello per la stagione alle porte. La telenovela Ademola Lookman, in maglia Inter a 1,30 secondo gli esperti Sisal, è ancora lunga dal vedere la sua conclusione ma la formazione milanese ha in mente svariati obiettivi per il reparto offensivo.Il primo porta il nome di Nico Paz, talentuoso trequartista del Como, da sempre nelle mire dell’Inter: l’argentino, offerto a 2,50, si completerebbe benissimo con Lautaro Martinez e Thuram ma bisognerà vedere se la formazione lariana, e soprattutto Cesc Fabregas, decideranno di farlo partire. Altro nome sul taccuino di Ausilio è quello di Adrián Bernabé, vecchia conoscenza di mister Chivu che lo ha allenato a Parma la scorsa stagione. Il giocatore iberico può ricoprire vari ruoli ma, soprattutto in fase di supporto ai compagni d’attacco, ha saputo dare il meglio di sé. Intavolare un affare con i ducali potrebbe essere più semplice rispetto a una trattativa con il Como ma Bernabé all’Inter è ipotesi a 3,00. C’è poi una suggestione che porta dritta a Liverpool e ha il nome di Federico Chiesa. L’esterno azzurro ha voglia di riscattarsi in vista del Mondiale del prossimo anno e San Siro potrebbe offrirgli questa chance. Chiesa spinge per tornare in Italia e l’Inter sarebbe tra le mete preferite: l’ex Fiorentina e Juventus che si veste di nerazzurro pagherebbe 9 volte la posta secondo gli esperti Sisal.