Giorgia Meloni, la sinistra la accusa pure per le zanzare

Giorgia Meloni, la sinistra la accusa pure per le zanzare

Colpevole. Giorgia Meloni , secondo la sinistra, è colpevole di qualsiasi cosa. Dai dazi americani ai morti di Gaza, dalle alte temperature alla strage di Bologna. Colpevole senza possibilità di appello. Il risultato, alla fine, è piuttosto grottesco, ma si sa, i compagni sono totalmente privi di senso del ridicolo. E così insistono a scaricare sul presidente del consiglio la responsabilità di tutto quello che accade sul globo terracqueo. L’ultimo caso, ed era inevitabile che ci saremmo arrivati, riguarda le zanzare. Già, perché la Meloni c’entra anche con il virus West Nile , che in Italia ha già causato nove morti (l’ultimo, ieri, in Campania: un 76enne in dialisi deceduto a Caserta). Ad andare all’attacco del premier e della sua maggioranza, è stato il giornale di sinistra Left. Titolo del pezzo: «Virus tropicali, l’Oms lancia l’allarme ma il governo Meloni si chiama fuori». Catenaccio: «Mentre il West Nile colpisce ancora nel Lazio e la Chikungunya arriva in Emilia, l’Oms approva uno storico trattato per prevenire le pandemie. Ma l’Italia si astiene, invocando la “sovranità nazionale”. In un mondo dove i virus non conoscono confini, la politica italiana abdica proprio sul fronte più urgente: la salute globale». L’EREDITÀ DEL COVID La tesi del pezzo è già sufficientemente chiara. Ma andiamo un pochino più a fondo. «Ad oggi», si legge, «una cura per la Chikungunya, come per la West Nile, non c’è e bisognerà impegnarsi per trovare rimedi, specialmente adesso che questi virus minacciano direttamente l’Europa. Ma chi potrebbe essere più attrezzato per un simile compito dell’Oms?». L’Organizzazione Mondiale per la Sanità, prosegue l’articolo, «si occupa della salute del mondo e ha mostrato la sua estrema importanza appena cinque anni fa, in occasione della pandemia da Covid-19. Proprio dall’esperienza del coronavirus, erano partiti gli incontri per arrivare ad un “Trattato internazionale sulla prevenzione, sulla preparazione e sulla risposta alle pandemie”, essendo ormai evidente che, per un nuovo contagio globale, il problema non è il “se”, ma il “quando” e l’intento era quello di trovarsi tutti meglio preparati al prossimo evento». Lo scorso 20 maggio, però, «in occasione della 78esima assemblea mondiale della Sanità, organo di governo dell’Oms, è stato approvato l’accordo in 35 articoli che contiene i principi e gli strumenti per un migliore coordinamento internazionale onde rafforzare la resilienza globale in caso di una nuova epidemia. La sorpresa è stata che, su 140 Paesi, 124 hanno votato a favore e 11 si sono astenuti, tra i quali l’Italia». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43560576]] PALAZZO CHIGI Insomma, l’Italia deve fare i conti con nuovi virus ma il governo non fa niente per cercare una cura. In realtà, legare quello che sta succedendo qui, con i casi di West Nile e Chikungunya, al voto dell’assemblea mondiale della Sanità è piuttosto strumentale. Le due cose, chiaramente, non sono collegate, anche perché il voto dell’Oms non avrà ricadute nell’immediato. Tutto ciò, stringi stringi, serve soltanto ad attaccare l’esecutivo su un tema sensibile come la salute. Difficilmente, comunque, la polemica andrà avanti a lungo. Domani è un altro giorno, e la Meloni sarà di certo accusata di qualcos’altro. Perché vederla a Palazzo Chigi è la cosa che, più di tutte, fa alzare la febbre ai progressisti...

Bova, Martina Ceretti apparsa nel video di Eros Ramazzotti

Bova, Martina Ceretti apparsa nel video di Eros Ramazzotti

Martina Ceretti è ormai sulla bocca di tutti. Dopo le chat della modella con l'attore Raoul Bova tutti sanno chi è la 23enne. Eppure fino a qualche giorno fa il suo nome non era poi così noto. Follower a decine di migliaia sui social media, studi in filosofia, Martina non avrebbe nascosto - almeno ai suoi amici - di essere in cerca di fortune nel mondo dello spettacolo, con il sogno nel cassetto di diventare qualcuno nel cinema. La riprova? La sua apparizione nel video di una canzone di Eros Ramazzotti nel 2022. A raccontare qualcosa della ragazza ci pensa Walter Donnini , responsabile del reparto Donna dell’agenzia Fashion Model, a Repubblica : "È stata una meteora. Era una ragazza caruccia ma è scomparsa dai nostri radar. Dove finiscono? O se ne tornano a casa, o fanno l’università. Oppure vanno all’Isola dei famosi, o al Grande Fratello, o ancora: si trovano un fidanzato influencer". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43556066]] Nel frattempo sembra che Bova stia cercando di correre ai ripari. Dopo il presunto tradimento, l'attore avrebbe presentato una formale richiesta all’Autorità per la protezione dei dati personali, guidata da Pasquale Stanzione. L’obiettivo è chiaro ed è quello di ottenere la rimozione immediata delle conversazioni private pubblicate da Fabrizio Corona sulla piattaforma Falsissimo, e bloccare la loro ulteriore diffusione su siti, social media e qualunque altro canale digitale.

Dazi: Fidanza, 'leader europei in cerca di visibilità non facciano saltare banco'

Dazi: Fidanza, 'leader europei in cerca di visibilità non facciano saltare banco'

Roma, 31 lug. (Adnkronos) - "I tecnici stanno lavorando ai dettagli" per l'accordo sui dazi tra Usa e Ue. Ed è sui dettagli che è nato lo scambio di comunicati con sfumature diverse. Ma starei molto attento a non far saltare il banco. Non vorrei che la propaganda di qualche leader europeo in cerca di visibilità faccia saltare tutto". Lo dice Carlo Fidanza, capo delegazione Fdi al Parlamento europeo, intervistato dal 'Corriere della sera'. "Prima dei giorni dell'elezione di papa Leone XIV -aggiunge- non c'era alcun dialogo tra Trump e la Ue. Solo dopo che Meloni si è spesa per l'incontro tra von der Leyen e Vance è potuta iniziare la trattativa".

Trump: con la Cina stiamo andando bene, sarà accordo commerciale equo

Trump: con la Cina stiamo andando bene, sarà accordo commerciale equo

Washington, 31 lug. (askanews) - "Stiamo procedendo con la Cina, stiamo andando bene con la Cina, penso che andrà tutto molto bene". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti durante un evento nella Roosevelt Room, ala ovest della Casa Bianca, aggiungendo che si aspetta di raggiungere "un accordo molto equo" con Pechino, che ha respinto i dazi statunitensi. "Stiamo procedendo con la Cina, stiamo andando bene con la Cina, penso che andrà tutto bene. Siamo perfettamente in linea. Credo che raggiungeremo un accordo molto equo con la Cina", ha dichiarato Trump.