Castel D'Azzano, la minaccia in un video del 2024: "Casa riempita di gas"

Castel D'Azzano, la minaccia in un video del 2024: "Casa riempita di gas"

Una strage annunciata quella di Castel D'Azzano ? A riascoltarle oggi le parole di Maria Luisa Ramponi il sospetto c'è. La 59enne, ritenuta responsabile assieme ai due fratelli dell'esplosione del casolare in cui hanno perso la vita tre carabinieri, lo scorso anno diceva: "Con mio fratello lottiamo da cinque anni per avere giustizia. Ci hanno portato via tutta l'azienda agricola e adesso la casa. Volevano fare lo sgombero, ci siamo opposti in tutti i modi. Abbiamo riempito la casa di gas per riuscire a lottare". Il video di Telenuovo risale al novembre del 2024, quando i fratelli Ramponi minacciarono di far saltare in aria l'azienda agricola. Secondo le ultime informazioni, la donna avrebbe lanciato la molotov che nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 ottobre ha scatenato l'esplosione nel casolare. Una tragedia che era invece stata scongiurata poco meno di un anno fa, quando le minacce dei fratelli non si trasformarono in realtà. In quell'occasione i fratelli salirono sul tetto con delle bottiglie molotov minacciando di darsi fuoco per impedire lo sgombero del casolare e riempiendo la casa di gas. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44550560]] Un'altra volta Maria Luisa Ramponi minacciò di darsi fuoco cospargendosi con dell'amuchina. Nel settembre precedente venne invece minacciato l'avvocato delegato alla vendita del casolare e dei campi pignorati dalla banca e mandati all'asta. Il caso nasce da un mutuo contratto da uno dei fratelli che però ha sempre dichiarato la sua firma come falsa. La vicenda dell'esecuzione immobiliare va avanti da circa sei anni. I fratelli avevano già visto andare all'asta prima l'azienda agricola e poi i terreni. Era rimasto solo il casolare dove abitavano che era già stato venduto ma mai finora sgomberato.

Roccella chiama Segre per scusarsi, “ma la senatrice a vita non risponde”. E FdI prova ad arginare la polemica

Roccella chiama Segre per scusarsi, “ma la senatrice a vita non risponde”. E FdI prova ad arginare la polemica

“Se troverò il coraggio, ti telefono domani”. Chissà se Eugenia Roccella si è fatta ispirare dal verso di Replay, la canzone di Samuele Bersani. Senz’altro, dopo l’uscita sulle “gite” ad Auschwitz, un po’ di coraggio deve essere servito alla ministra della Famiglia per alzare la cornetta e comporre il numero di Liliana Segre. La telefonata […] L'articolo Roccella chiama Segre per scusarsi, “ma la senatrice a vita non risponde”. E FdI prova ad arginare la polemica proviene da Il Fatto Quotidiano .

Urla e sgomento durante il funerale: a uno dei portatori scivola la bara che si apre, e il corpo della defunta cade a terra

Urla e sgomento durante il funerale: a uno dei portatori scivola la bara che si apre, e il corpo della defunta cade a terra

Urla e sgomento durante un funerale a Presicce-Acquarica (Lecce). Il corteo funebre stava uscendo dalla chiesa quando, a uno dei quattro necrofori, è scivolata la bara: il feretro è caduto, si è aperto ed è uscito il corpo della defunta. Lo racconta Repubblica. L’incidente che ha inquietato i presenti è accaduto dopo il rito religioso, […] L'articolo Urla e sgomento durante il funerale: a uno dei portatori scivola la bara che si apre, e il corpo della defunta cade a terra proviene da Il Fatto Quotidiano .

Catastrofi naturali, al via primo Think Tank su prevenzione danni

Catastrofi naturali, al via primo Think Tank su prevenzione danni

ROMA (ITALPRESS) – E' stato presentato oggi a Roma Natural Risk Forum (NRF), il nuovo Think Tank promosso dal Gruppo Unipol con l'obiettivo di lanciare una piattaforma di dialogo tra istituzioni, comunità scientifica e settore privato al fine di stimolare una riflessione ampia e strategica sui rischi catastrofali naturali e il loro impatto sociale, economico e produttivo sul Paese. L'Italia è, infatti, tra i Paesi europei più esposti agli eventi naturali estremi: in tale contesto il Natural Risk Forum promuove una analisi sui modelli di governance più adatti ad affrontare le diverse fasi di gestione dei rischi – mappatura, prevenzione, emergenza e ricostruzione – con l'obiettivo di contribuire alla resilienza del tessuto sociale ed economico dei territori, alla riduzione dei danni e alla diffusione di una cultura del rischio. L'incontro odierno si è articolato in diverse sessioni tematiche dedicate a monitoraggio e consapevolezza del fenomeno, governance istituzionale e strategie di prevenzione e mitigazione dei rischi. Ad aprire i lavori, dopo l'introduzione di Stefano Genovese (Head of Institutional & Public Affairs, Unipol Assicurazioni e Coordinatore del Think Tank), i saluti istituzionali di Nello Musumeci (Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare), seguiti da un messaggio di Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica) e l'intervento di Federico Eichberg (Capo di Gabinetto, Ministero delle Imprese e del Made in Italy). Sono intervenuti poi Pino Bicchielli (Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, Camera dei Deputati), Stefano Cappiello (Dirigente Generale, Direzione V Regolamentazione e Vigilanza del Sistema Finanziario, Ministero dell'Economia e delle Finanze), Guido Castelli (Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016, Presidenza del Consiglio dei Ministri), Massimo Chiappini (Direttore di Ricerca del Dipartimento Ambiente, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV), Daniela D'Agostino (Chief Property & Casualty Officer, Unipol Assicurazioni), Sestino Giacomoni (Presidente, Consap), Luigi Ferrara (Capo Dipartimento Casa Italia, Presidenza del Consiglio dei Ministri), Gianfrancesco Romeo (Direttore Generale della DG Consumatori e Mercato, Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Maria Siclari (Direttore Generale, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA) e Giulia Zanotelli (Coordinatrice della Commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e Assessore all'agricoltura, ambiente e difesa idrogeologica della Provincia autonoma di Trento). Nel corso dell'evento è stato presentato uno studio del Natural Risk Forum, realizzato con il contributo tecnico di Deloitte, che ha offerto un'analisi aggiornata su rischi catastrofali naturali in Italia. Il nostro è tra i Paesi europei maggiormente esposti a questo genere di rischi. Negli ultimi cinquant'anni si sono verificati circa 115 eventi, pari a circa il 7% del totale europeo, ma con danni diretti 3 che raggiungono i 253 miliardi di euro, ovvero oltre il 30% del totale europeo. Questa sproporzione è dovuta al particolare profilo di rischio del Paese, dove i terremoti – di cui l'Italia è seconda in Europa per frequenza dopo la Grecia – rappresentano il 68% dei danni complessivi. Il quadro territoriale conferma un'esposizione diffusa: il 95% dei Comuni è soggetto a rischio idrogeologico, il 35% della popolazione vive in aree a elevata pericolosità sismica e un ulteriore terzo in zone a rischio medio. Inoltre, quasi un quarto del territorio nazionale (23%) risulta esposto al rischio di frane. Questi dati collocano l'Italia al primo posto in Europa per ammontare dei danni diretti registrati negli ultimi 50 anni. Lo studio ha quindi sviluppato una proiezione sui prossimi cinquant'anni, stimando – in uno scenario inerziale, privo di interventi aggiuntivi in prevenzione – danni diretti per circa 343 miliardi di euro e danni indiretti 5 per ulteriori 247 miliardi. Il danno totale attualizzato risulta pari a 590 miliardi di euro. A seguire l'analisi evidenzia l'efficacia economica degli investimenti preventivi: in uno scenario alternativo, che prevede 5 miliardi di euro annui di investimenti in prevenzione per i prossimi cinque anni – un livello in linea con quanto storicamente speso in ricostruzione – il risparmio potenziale sui danni complessivi risulta pari a 246 miliardi di euro. In altri termini, ogni euro investito in prevenzione genera un ritorno di circa 11 euro in termini di minori costi per la collettività. “Il Governo italiano ha chiamato le Compagnie a farsi carico della protezione e della ripartenza delle economie di interi territori colpiti – ha detto Stefano Genovese -. Si tratta di un compito che non può essere svolto senza un approccio integrato e plurale. Serve una governance condivisa, guidata dall'interesse collettivo e allargata a tutti gli attori pubblici e privati attivi nella filiera della mappatura, prevenzione, emergenza e ricostruzione. Il Natural Risk Forum si propone di ospitare il confronto e promuovere modelli di governance adeguati alla sfida”. “Sono molto contento di partecipare al lancio di questa piattaforma, è infatti solo attraverso il confronto e la condivisione di conoscenze che possiamo costruire strategie comuni per affrontare in modo responsabile e lungimirante i rischi catastrofali naturali”, ha sottolineato Luigi Ferrara. Per Guido Castelli “la ricostruzione del Centro Italia è oggi la frontiera italiana della riduzione del rischio. Abbiamo imparato che ricostruire non significa tornare indietro, ma andare avanti in sicurezza. E' un dovere verso le comunità che hanno sofferto e un investimento per l'intero Paese, perchè prevenire i disastri significa proteggere il futuro”. – foto Unipol – (ITALPRESS).

Caso Garlasco, lo sfogo dell'ex procuratore Venditti: "Ho la vita rovinata". La pm: "Indiz...

Caso Garlasco, lo sfogo dell'ex procuratore Venditti: "Ho la vita rovinata". La pm: "Indiz...

AGI - Si svolge a Brescia l 'udienza davanti al tribunale del Riesame contro la perquisizione e i sequestri dei dispositivi elettronici eseguiti lo scorso 26 settembre nei confronti dell' ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti , indagato dalla procura bresciana per corruzione in atti giudiziari in relazione al fascicolo per omicidio a carico di Andrea Sempio per il delitto di Garlasco aperto a fine 2006 e di cui ha chiesto l'archiviazione nel marzo 2017. Il magistrato in pensione , assistito dall' avvocato Domenico Aiello , contesta i gravi indizi sulla quale il pm Claudia Moregola , coordinata dal procuratore Francesco, ha emesso il decreto di perquisizione . Lo sfogo dell'ex procuratore Mario Venditti "Ho la vita rovinata, non ho mai preso un euro al di fuori dello stipendio". È quanto, in sostanza, ha detto l' ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti , nelle brevi dichiarazioni spontanee rese al tribunale di riesame di Brescia durante l'udienza in cui ha chiesto, tramite l' avvocato Domenico Aiello , l' annullamento del decreto di perquisizione e i successivi sequestri subiti lo scorso 26 settembre nell'ambito dell' inchiesta della procura di Brescia con l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari relativo al fascicolo del 2017 a carico di Andrea Sempio . Il collegio, presieduto da Giovanni Pagliuca, si è riservato di decidere, e la decisione è attesa entro 72 ore. La procura di Brescia: "Indizi sufficienti" A quanto si apprende, invece, la posizione espressa dal pm di Brescia Claudia Moregola nel corso dell'udienza al tribunale del Riesame è che dalle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e della gdf di Pavia e Brescia sono emersi " sufficienti indizi per indagare " con l'ipotesi di corruzione in atti giudiziari l' ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti . Ciò che è avvenuto lo scorso 26 settembre " non è una misura cautelare, ma solo un'attività di perquisizione ", la posizione del pm. La difesa del magistrato in pensione sostiene invece l' assenza dei gravi indizi alla base del decreto di perquisizione . La famiglia Sempio revoca il mandato all'avvocato La famiglia di Andrea Sempio , intanto, ha revocato il mandato all' avvocato Massimo Lovati come co-difensore del 38enne indagato dalla procura di Pavia per l' omicidio di Chiara Poggi . La decisione era attesa dopo le ultime dichiarazioni rilasciate dallo storico legale di Sempio e dei suoi genitori. L'annuncio del nuovo avvocato che comporrà il collegio difensivo insieme ad Angela Taccia , amica di lunga data del 38enne, è attesa per venerdì prossimo .

Maria Corina Machado, il Premio Nobel per la Pace è la speranza per il Venezuela di uscire dalla repressione

Maria Corina Machado, il Premio Nobel per la Pace è la speranza per il Venezuela di uscire dalla repressione

La leader indiscussa delle forze democratiche oppositrici al violento regime castrochavista del Venezuela è Maria Corina Machado. Da quando ha ricevuto il meritato riconoscimento del Premio Nobel per la Pace 2025 a Oslo, l’Europa e parte dell’occidente faticano a comprenderlo e ad accettarlo rivolgendole accuse spesso infondate. Certo non si può negare che Machado è finora […]