Europa-Regioni: Marsilio, "Ruolo cruciale, no scelte scellerate"

Europa-Regioni: Marsilio, "Ruolo cruciale, no scelte scellerate"

BRUXELLES - "Le regioni devono continuare ad essere al centro del prossimo bilancio europeo e della politica di coesione, come abbiamo visto con il settore automotive, sono i territori a subire le scelte scellerate di Bruxelles e a doverne gestire le conseguenze". Così Marco Marsilio , presidente del gruppo Ecr al Comitato europeo delle Regioni e presidente della Regione Abruzzo, durante la cerimonia di apertura della settimana europea delle Regioni e delle città in corso a Bruxelles. "La proposta sul bilancio settennale è lontana da quanto abbiamo richiesto come regioni. Nonostante il lavoro portato avanti dal vicepresidente Fitto, che ringrazio per aver difeso le nostre istanze, l'impalcatura della proposta richiede profondi cambiamenti per salvaguardare la politica di coesione, uno strumento che negli anni ha mostrato la sua efficacia nello sviluppo dei territori", ha aggiunto.

Csm, chiesta tutela per il Tribunale dei ministri dopo l’attacco di Nordio sul caso Almasri. Ma i togati di destra non firmano

Csm, chiesta tutela per il Tribunale dei ministri dopo l’attacco di Nordio sul caso Almasri. Ma i togati di destra non firmano

Quindici membri del Consiglio superiore della magistratura hanno chiesto l’apertura di una pratica a tutela delle giudici del Tribunale dei ministri di Roma (Maria Teresa Cialoni, Donatella Casari e Valeria Cerulli) dopo le pesanti accuse loro rivolte loro da Carlo Nordio in relazione al caso Almasri. “Da modesto giurista lo strazio che il Tribunale dei […] L'articolo Csm, chiesta tutela per il Tribunale dei ministri dopo l’attacco di Nordio sul caso Almasri. Ma i togati di destra non firmano proviene da Il Fatto Quotidiano .

Cosa sta succedendo in Madagascar: la rivolta della “Gen Z”, la destituzione del presidente (in fuga) e l’esercito al potere

Cosa sta succedendo in Madagascar: la rivolta della “Gen Z”, la destituzione del presidente (in fuga) e l’esercito al potere

Un presidente in fuga dopo che il Parlamento nazionale ha votato a favore della sua rimozione, e l’esercito che annuncia la presa del potere dopo settimane di enormi manifestazioni di piazza della “Gen Z”. È questa l’ingarbugliata situazione in cui versa il Madagascar, l’isola nel sud-est dell’Africa (grande circa il doppio dell’Italia) ed uno dei […]

Israele chiude Rafah: stallo sugli ostaggi morti. A Gaza la faida tra Hamas e i clan

Israele chiude Rafah: stallo sugli ostaggi morti. A Gaza la faida tra Hamas e i clan

Neppure 24 ore dopo la firma a Sharm el-Sheikh dell'accordo sulla prima fase del piano Trump, è tornata a salire la tensione tra Israele e Hamas. E la tregua è già sotto pressione. Le autorità israeliane lamentano la mancata immediata restituzione di tutte e 28 le salme degli ostaggi morti a Gaza, mentre oggi ha rimandato a Khan Younis i resti di 45 palestinesi morti. Immediata e veloce la risposta: il valico di Rafah resterà chiuso. Dal canto suo, il movimento islamico ha denunciato violazioni al cessate il fuoco, con nove persone uccise da questa mattina in bombardamenti dell'IDF nella città di Gaza e a Khan Younis. Subito dopo lo scambio dei prigionieri vivi, Hamas ha restituito quattro salme. Per le altre bisognerà cercare e scavare, ha ribadito. Già durante le trattative di Sharm el-Sheikh aveva chiarito che sarebbe servito tempo per identificare le sepolture, con Gaza devastata e ridotta in macerie dopo due anni di bombardamenti. Ma Israele non ci crede. Una fonte della sicurezza ha assicurato a N12 che Hamas conosce benissimo la posizione di più di dieci corpi e la decisione di non rilasciarli è una grave violazione. Nella Striscia è arrivata anche una squadra di esperti egiziani che lavora in team con gli israeliani alla ricerca delle tombe. E non si placa lo strazio dei familiari che premono per un'accelerazione. Il Forum dei rapiti ha scritto all'inviato americano Steve Witkoff: «I nostri timori si sono avverati. Le chiediamo di fare tutto il possibile per esigere che Hamas rispetti i suoi impegni». L'appello non è caduto nel vuoto. «La pressione su Hamas continuerà a intensificarsi», ha promesso Gal Hirsch, che in questi mesi ha coordinato gli sforzi per riportare a casa tutti. E sono già pronte le misure punitive. Il valico di Rafah con l'Egitto non riaprirà e i camion entreranno a Gaza con il contagocce fino a quando i 24 corpi di ostaggi uccisi che ancora mancano non saranno restituiti. Anche Hamas denuncia violazioni. Il portavoce Hazem Qassem ha accusato Israele di non aver rispettato la tregua, con le operazioni dell'IDF di questa mattina. «Noi siamo impegnati a rispettarli. Abbiamo informato i mediatori delle difficoltà che stiamo facendo di tutto per risolvere», ha detto alla televisione Al-Hadeth. Intanto nella Striscia si susseguono esecuzioni sommarie e vendette. Fonti sanitarie palestinesi hanno annunciato che nove palestinesi sono stati uccisi tra mezzanotte e le 12:30 di oggi. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Con l'entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza, si sono intensificati gli scontri armati tra clan locali e Hamas.

“L’Italia interrompa il commercio con gli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania”: l’appello al governo

“L’Italia interrompa il commercio con gli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania”: l’appello al governo

“L’Italia deve interrompere ogni relazione commerciale con gli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania”. A lanciare l’appello al governo, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei deputati, tante realtà della società civile, promuovendo la campagna portata avanti da Oxfam, Amnesty International Italia e COSPE, in vista del Consiglio Ue dei ministri degli esteri e […] L'articolo “L’Italia interrompa il commercio con gli insediamenti illegali israeliani in Cisgiordania”: l’appello al governo proviene da Il Fatto Quotidiano .

Rome hosts World Food Forum 2025 as FAO celebrates 80 years

Rome hosts World Food Forum 2025 as FAO celebrates 80 years

FAO celebrates World Food Day and 80 years in Rome. The 2025 edition of the World Food Forum got under way on Monday at the headquarters of the Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) in Rome. Held under the theme 'Hand in Hand for Better Foods and a Better Future', the forum will host numerous heads of state and government and high-level international delegations for a "week of dialogue, innovation and partnership aimed at transforming global agrifood systems". Among the most important flagship events is the celebration of World Food Day, on Thursday 16 October, which also marks 80 years since FAO was founded to further agricultural knowledge and nutritional wellbeing. Italy's foreign minister Antonio Tajani will address the plenary session at the World Food Day event and will inaugurate the FAO Food and Agriculture Museum and Network – FAO MuNe at the agency's headquarters near the Circus Maximus. Supported by Italy’s ministry of foreign affairs, the museum initiative "stands as a legacy of FAO’s 80 years of dedication to sustainable food and agriculture worldwide and reflects Rome’s role as FAO’s host city and partner in this shared commitment", according to a statement on the FAO website. The World Food Day event will be attended by Italy's president Sergio Mattarella, prime minister Giorgia Meloni, and Pope Leo XIV. Also in attendance will be King Letsie III of Lesotho, Queen Letizia of Spain, and Princess Basma Bint Ali of Jordan - all of whom are FAO Ambassadors - while FAO director-general QU Dongyu will be joined by the heads of the other UN food agencies in Rome and the secretary-general of the United Nations, Ban Ki-moon. For full details of the World Food Forum see the FAO website. Photo FAO/Giuseppe Carotenuto.