Pescara, Open Fiber inaugura l'Edge Data Center

Pescara, Open Fiber inaugura l'Edge Data Center

Pescara, 16 ott. (askanews) - Open Fiber ha inaugurato a San Giovani Teatino, alle porte di Pescara, il nuovo Edge Data Center una delle prime strutture che contribuiranno nel breve alla realizzazione di un progetto esteso a livello nazionale. Con questo Data Center, Open Fiber mette in campo risposte concrete alle esigenze di imprese, pubbliche amministrazioni, operatori ICT e startup innovative. Abbiamo parlato con Andrea Lazzaroli, Responsabile Marketing Mercato Business Open Fiber: "Fa parte della missione che ci stiamo dando come Open Fiber, che è quella di portare e di abilitare servizi innovativi sul territorio. Questo vuol dire che oltre alla fibra con cui arriviamo su quasi tutti i comuni, uniamo anche la capacità di archiviazione ed elaborazione dei dati. Diciamo che con questo progetto Open Fiber è in grado di dare una soluzione end-to-end alle imprese ed alle pubbliche amministrazioni che possono contare sia su reti di raccolta che su dei siti dove poter elaborare ed archiviare dati per poi trasportarli, se necessario, a livello nazionale". Conferenza stampa di inaugurazione che si è svolta alla presenza di Nicola Commito, dirigente Servizio "Attrazione Investimenti e Internazionalizzazione" Regione Abruzzo, Lorenzo Dàttoli, Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Marco Pasini, Responsabile Technology Area Centro di Open Fiber, Maurizio Goretti, Amministratore Delegato Namex e Milko Ilari, Head of Southern Europe RETN. E presenti all'evento molti imprenditori abruzzesi che potranno beneficiare dei servizi abilitati dall'edge data center. Abbiamo poi parlato con Emilio Nasuti, imprenditore nel settore clinico: "Questo è importantissimo per la nostra azienda, perché è una interconnessione di dati. Noi stiamo su un territorio abbastanza vasto, siamo ubicati su sei regioni. Un gruppo di cliniche, quindi di conseguenza tutto quello che viene veicolato velocemente, dalla telemedicina alle refertazioni, questo sistema non può che agevolarci e rendere più facile ai nostri operatori di interconnettersi e velocizzare tutto quello che oggi facciamo in sanità". L'iniziativa si inserisce nella prima fase del piano nazionale di Open Fiber per la realizzazione di una rete di Edge Data Center distribuiti, già operativi a Roma, Milano e Pescara, e destinati a crescere progressivamente fino a comprendere decine di siti interconnessi in tutto il Paese. Una rete diffusa, resiliente e sostenibile che accompagnerà l'Italia nel percorso verso la piena digitalizzazione e l'adozione delle tecnologie di prossima generazione.

Una legge per occuparvi casa, ecco l'ultima follia di Pd e Av

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Effetto Salis (Ilaria) o almeno le prime dosi. Il nome lo spiega subito: "Piano nazionale perla giustizia abitativa", quello che ieri hanno presentato a Montecitorio Pd, Avs e M5S con i deputati Marco Furfaro (il testimonial del Nazareno), Marco Grimaldi e Agostino Santillo, sotto l'egida dell'Unione Inquilini. Il passaggio in questione toglie subito qualunque dubbio sulle intenzioni dei proponenti: «Requisizione temporanea, non per la piccola proprietà, ma per i grandi speculatori che tengono decine di immobili sfitti». Il testimonial dem, Furfaro, lo confeziona così: «Vogliamo trasformare la casa in un diritto reale. Perché avere un tetto sopra la testa non è un lusso ma la base della dignità, della sicurezza e della libertà di ogni persona». Il collega di Alleanza Verdi e Sinistra, Grimaldi, va al sodo: «Non è estremismo, piuttosto giustizia abitativa». Una linea segnata dall'eurodeputata Ilaria Salis, che prima delle "disavventure" in Ungheria, si è molto dedicata all'occupazione abusiva degli immobili. Un'attività rivendicata anche recentemente: «Chi entra in un alloggio occupato prende senza togliere a nessuno». Che male c'è? Una filosofia di vita che ora contagia il piano presentato dai tre partiti di sinistra. Altro che Fanfani e Berlusconi che in stagioni diverse presentarono il loro Piano. Quello del campo largo piuttosto si ispira all'esperienza di una indubbia specialista del ramo, seguiamo le sue orme. Non solo requisizione (mitigata astrattamente dall'aggettivo temporanea) anche la stretta alle locazioni turistiche. Si legge nella proposta: «Stabiliamo un limite ai giorni di affitto breve e un tetto al numero di B&B per zona». Aggiunge il deputato pentastellato: «La casa non può essere un privilegio economico per pochi. E non può essere il mercato a gestire la questione abitativa, ma la politica». Una nota personale la scrive il parlamentare di Avs che tanto ama indossare la kefiah alla Camera: «Io vivo a Roma da ospite, ormai da Monti all'Esquilino a Trastevere è tutto uguale, si è persa l'identità, è tutta la stessa "airbnb economy", sembra tutto lo stesso quartiere». La prima reazione viene dal presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, allarmato dalle idee rilanciate da Pd, Avs e M5S. Dice il presidente: «Ci preoccupa molto che in una conferenza stampa congiunta di parlamentari della quasi totalità dell'opposizione si sia parlato del tema della casa in termini così apertamente illiberali». Poi la stroncatura vera e propria: «Non è con limitazioni e divieti agli affitti brevi, con inquietanti censimenti delle case degli italiani, o con minacce di requisizioni degli immobili vuoti, che si risolvono i problemi abitativi». Infine la giusta ricetta: «Ciò che serve è l'esatto opposto: sgravi fiscali e maggiori garanzie per i proprietari, oltre che un'edilizia pubblica funzionante e adeguati aiuti agli inquilini in difficoltà». Insomma cambiate canovaccio. Le opposizioni, d'altra parte, avevano l'impellente necessità di ribattere agli interventi annunciati dal governo. Palazzo Chigi si sta muovendo in tre direzioni: l'incremento degli alloggi popolari, una corsia preferenziale per le giovani coppie, e la tutela delle parti coinvolte nell'affitto o nell'acquisto di una casa. Secondo i dati diffusi dall'Ance: in Italia solo il 3,8% delle famiglie vive in case di edilizia sociale pubblica, contro il 24% dell'Austria, il 16% della Francia e il 29% dell'Olanda. Obiettivo del ministro Salvini (che si occupa del dossier) è avvicinarsi alla media europea recuperando entro giugno dell'anno prossimo 15 mila alloggi popolari nelle periferie. Era stata la stessa premier Giorgia Meloni intervenendo ad agosto al Meeting di Rimini ad annunciare il piano del Governo. Nel frattempo l'ispiratrice del campo largo, l'eurodeputata Ilaria Salis, annuncia proprio per oggi al Parlamento Europeo un meeting internazionale: «Case per le persone, non per il profitto». Una firma d'autore sul progetto di legge presentato a Roma. Per lanciare l'evento in un post sui social Salis, riferendosi alla strage dei carabinieri di Castel D'Azzano (Verona), scrive: «Alla base di questi gesti terribili e disperati c'è una questione sistemica che crea sofferenza, se la politica continuerà a non affrontarla sarà da considerare corresponsabile».