Rupert Everett: «Oggi c’è meno stigma legato all’omosessualità, ma il politicamente corretto a tutti i costi è un disastro. Emily in Paris? Licenziato senza una telefonata»

Rupert Everett: «Oggi c’è meno stigma legato all’omosessualità, ma il politicamente corretto a tutti i costi è un disastro. Emily in Paris? Licenziato senza una telefonata»

L’attore, premiato al Marateale, si racconta intrecciando cinema e attualità: «Julie Andrews è stata la mia scintilla, Mary Poppins resta il mio film preferito. Oscar Wilde? La strada della libertà è cominciata con lui. Ai giovani dico di guardare ciò che li circonda, non gli smartphone»